Morfeo è il nuovo singolo di Fabricio Pipini, disponibile su tutte le piattaforme digitali e promosso dalla Ghost Record Label. Il brano nasce da un periodo difficile della vita dell’artista e rappresenta un atto catartico di liberazione e trasformazione, con un doppio livello di lettura: dialogo intimo con una persona amata e, allo stesso tempo, con Morfeo stesso, divinità dei sogni e simbolo del subconscio.
Con Morfeo, Fabricio Pipini trasforma un dolore personale in un racconto universale, dove sogno e realtà si intrecciano in un percorso di guarigione.
Crediti musicali
Musica e testo: Fabricio Pipini
Voce, chitarre, basso, sound engineering, mix e master: Fabricio Pipini
Tastiere e arrangiamenti: Paolo Dolfini (Jumbo/Julius Project)
Batteria: Filippo “Phil” Dolfini (La Promenade Violence/Julius Project)
open.spotify.com/intl-it/track/1CURvEgSMPKyM97hTh3HQM?si=9b31cf20b76d4ad5
Fabricio Pipini (La Plata, Argentina, 1988), cresciuto a Frosinone, è cantautore, chitarrista e sound engineer. La sua musica unisce atmosfere rock alternativo e prog-rock con un forte immaginario onirico, dove sogni, ricordi e simboli diventano materia narrativa ed emotiva.
Il suo percorso musicale inizia giovanissimo con Time’n’Space (2004 circa), primo esperimento di musica inedita registrato e composto a 16/17 anni. Successivamente realizza insieme al fratello il disco Phantasicah – A Dreamer’s Tale, un concept album di matrice prog-rock che racconta il viaggio nella Land of Dreams, e dove fa la comparsa il personaggio di Tom Wheel tra loop temporali e visioni simboliche.
Negli anni pubblica diversi singoli:
"Mutamento" e "9 e il Re" in lingua italiana
"Moonlight", in lingua inglese
"Missed Opportunities", come brano strumentale.
Accanto alle pubblicazioni originali, sul suo canale YouTube propone anche reinterpretazioni di brani noti, in cui emergono la sua impronta chitarristica e la sensibilità per la produzione sonora. Il nuovo singolo “Morfeo” (uscita 10 settembre 2025) rappresenta la sua opera più personale: un viaggio sospeso tra sogno e realtà, che trasforma un’esperienza dolorosa in rito catartico di liberazione.
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