Discussione

SANTI GIOVANI

Numerosi sono i santi morti giovanissimi pensiamo a Carlo Acutis, a Maria Goretti morta a soli undici anni, a san Tarcisio morto a dodici anni, a Domenico Savio allievo di don Bosco morto a soli quattordici anni, a santa Agnese martire adolescente romana. Molti sono pure i santi bambini che sono stati martirizzati in varie parti della terra e che magari hanno favorito la conversione di genitori e parenti. Un altro santo morto giovane è san Gabriele della addolorata morto in seguito alla tubercolosi ossea, proclamato santo nel 1920, patrono dell’Abruzzo e della gioventù cattolica che guarì santa Gemma Galgani e che è considerato il protettore degli studenti che si recano al suo santuario all’isola del Gran sasso cento giorni prima degli esami di maturità per la benedizione delle penne. Questi santi giovani godono di una forte venerazione. Ci chiediamo come mai i santi siano tutti sofferenti per malattie di vario tipo, e spesso muoiono giovani. Se non muoiono giovani arrivano alla vecchiaia malati e depressi, oppressi da gravi malanni pensiamo a padre Pio. Ci chiediamo come mai per quale oscuro motivo i santi debbono soffrire pene severe. Ci cruccia pensare a un Dio severo che obbliga i suoi santi alla sofferenza. Dio benedice solo i sofferenti, i santi che si tengono dentro il male che corrode. La vita dei santi termina sempre con una malattia incurabile. Il male fisico entra compulsivo nella vita di santi e beati. Le malattie sono inspiegabili, date senza motivo. I santi sottostanno alla malattia che si imprime nelle loro carni. Tutti i santi sono allineati nella stessa barca. La spiegazione si può trovare nella stessa apocalisse di san Giovanni dove si dice senza ombra di dubbio che il sangue dei martiri versato serve per il riscatto dei peccatori. Il sacrificio dei santi serve per la salvezza della umanità, per la salvezza dell’anima delle persone perdute. In questo modo si spiega la morte prematura fra dolori e malattie di molti santi e beati. Loro si immolano per gli altri. Bisogna conservare la memoria di questi giovani santi la cui vita esemplare ci lascia a bocca aperta. La loro vocazione è legata alla umilità e al sacrificio. Loro offrono in dono la loro vita per il riscatto degli altri. La storia di santi giovani si ripete così all’infinito.