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Adriana Volpe inizia a sfilare come modella nel 1990 a Milano, Parigi, Zurigo e Yokyo. Debutta in TV nel 1993 come Valletta di “Scommettiamo che...?” dove rimane per le tre edizioni, dal 2003 al 2009 conduce “Mattina in Famiglia” in contemporanea a “I fatti vostri”. Da settembre 2017 riprende la conduzione di “Mezzogiorno in famiglia” fino alla chiusura del programma che avviene nel 2019. Da gennaio 2020 partecipa al Grande Fratello Vip, sia come concorrente che come opinionista e in seguito in vari programmi sempre come opinionista. Quest’anno hai condotto il Programma Linea Verde Tradizioni”, in onda su Rai Uno, puoi parlarci di questa esperienza? È nato quest'anno, ad aprile 2025, “Linea Verde Tradizioni” un nuovo ramo di “Linea Verde”, un programma storico di Rai Uno. Sono particolarmente contenta perché mi ha riportato alla conduzione su Rai Uno i sabati pomeriggio, siamo partiti dalla Sicilia e siamo arrivati all'ultima puntata in Friuli Venezia Giulia, è stato un viaggio alla ricerca delle nostre vere radici. “Linea Verde Tradizioni” è un programma che racconta le sagre, le rievocazioni storiche e tutti quegli eventi che spesso vengono organizzati dai volontari delle Pro Loco, che con passione raccontano le tradizioni, le radici, quelle feste anche patronali che si tramandano da generazione a generazione e che rappresentano la nostra vera identità, la parte forse più autentica di quello che siamo. Ed è stato bello perché ho visitato piccoli borghi, paesi che vivono con grande passione questa organizzazione di queste feste, che in qualche modo ci fanno conoscere, in maniera approfondita, quello che facevano i nostri nonni, quello che facevano i nostri antenati anni prima per cercare di valorizzare il territorio e i prodotti del territorio. Molte sagre sono legate a prodotti tipici locali oppure sono sagre sacre, con riti religiosi che rafforzano anche la nostra spiritualità. Un programma che mi ha fatto viaggiare molto, mi ha fatto conoscere forse anche la parte più bella, più autentica della nostra Italia, perché ho visto veramente persone tanto motivate, molti volontari. Pensiamo per esempio alle feste, a queste sagre, dove le signore si mettono il grembiule per giorni, impastano, panificano, friggono, cucinano, oppure feste patronali religiose che sono estremamente spettacolari, legate magari al Santo, al Patrono, alla Madonna, figure religiose che raccontano poi quello che è il nostro credo e la nostra grande identità. In questo momento siamo fermi con il programma, poichè siamo nella fase di programmazione, studio ed elaborazione della seconda edizione, ma la mia scoperta del territorio non si ferma, infatti la prima domenica di ottobre, domenica 5, per esempio sarò a Marino, c'è un bellissimo corteo storico insieme a Sergio Muniz, io sarò la moglie Felice Orsini di Marco Antonio Colonna, che è stata interpretata da Muniz, che racconta il suo ritorno dalla battaglia di Lepanto. Ed è inserito questo corteo storico dove ci sono più o meno 400 persone che stileranno con noi, con abiti che raccontano quell'epoca, perché c'è uno studio veramente sui tessuti, sulle rifiniture di quel periodo storico. Ed è questo corteo inserito in un contesto della Sagra dell'Uva, che è una delle sagre più vecchie, se non la più vecchia che abbiamo in Italia, perché quest'anno festeggia 101 anni, una sagra nata nel 1925. Ci vuoi raccontare un po' il tuo percorso emozionale dall'inizio della tua carriera ad oggi? Come ti sentivi e come ti senti oggi? Allora, io ho fatto i primi passi in televisione, proprio sul Rai 1, dopo aver vinto un provino, fui catapultata al Teatro delle Vittorie, al sabato sera di Rai 1. Mi ritrovai a lavorare a fianco di Fabrizio Frizzi e Milly Carlucci, che a quel tempo conducevano, “Scommettiamo che...?”, il programma del sabato sera, quello legato alla Lotteria Italia. Quelli accanto a Fabrizio e Milly, due grandi professionisti, sono stati gli anni che mi hanno maggiormente formato, che mi hanno dato, come dire, l'imprinting, le basi per affrontare gli anni successivi. Ho lavorato per anni nella squadra di Guardì, ho fatto prima “Mezzogiorno in famiglia”, che era un programma del sabato e la domenica di Rai 2, dove giocavano sempre due comuni che si sfidavano. Ed era un programma che accompagnava un po' i sabati e le domeniche degli italiani, con il sorriso, facendo vedere anche scorci di piccoli borghi, mentre noi eravamo all'interno dello studio con le due squadre. Poi da “Mezzogiorno in famiglia” sono passata anche a condurre “Mattina in famiglia” con Tiberio Timperi. Poi sono passata anche ai fatti vostri, dove ho lavorato con Magalli, Marcello Cirillo e Paolo Fox per sette anni. Poi c'è stato anche un momento in cui ho vissuto la magia dei reality, perché credo di aver fatto il reality più bello, che è il G.F.Vip , nel 2020. L'ho fatto da concorrente e anche come opinionista. Quella è una televisione diversa, perché è una televisione senza copione, dove ti metti in gioco e un po' ti metti anche a nudo. In qualche modo ti vedono nella tua essenza, per come sei, col carattere che hai. E' stata per me forse la parentesi televisiva più bella, quella di cui ho più nostalgia. E forse anche perché è un cerchio che non ho chiuso. Io avevo partecipato all'edizione del 2020, l'edizione quando è comparso il Covid, e noi eravamo uno dei pochi se non l'unico programma di intrattenimento in quel periodo. La televisione era diventata un bollettino di informazione su una realtà così importante che stava cambiando le nostre vite, non solo italiane ma mondiali, noi eravamo in una bolla, non sapevamo neanche bene che cosa stesse accadendo fuori. Avevamo sicuramente una percezione parziale di quello che invece poi è stato il lockdown. E io da lì sono uscita due settimane dalla fine per motivi familiari. In qualche modo, quindi è come un cerchio che non si è chiuso, ed è proprio per questo, forse, che guardo anche ogni anno questo programma con grande attenzione e con un pizzico di nostalgia. Poi devo dire che quest'anno è stato un anno un po' magico perché ho lavorato, ho fatto anche le quattro puntate con Carlo Conti, “Ne vedremo delle belle”. Ed è stata per me una bella prova sul campo perché ogni settimana dovevamo prepararci su più campi, quindi dovevamo preparare una canzone, un balletto, un musical. È stato un grandissimo lavoro che mi ha in qualche modo appassionato anche ad altre discipline. Adesso sto facendo dei corsi di canto ma perché mi piace proprio. Quindi ringrazierò sempre Carlo per questa opportunità perché è stato un mese per me magico nel quale,ho lavorato a fianco di altri nove colleghe, quindi era un team tutto al femminile e è rimasta una bellissima amicizia, tant'è che la nostra chat ancora è una chat che vive, nel senso che ci diamo consigli, ci incontriamo, ci organizziamo, fissiamo cene, aperitivi. Quindi è stato un bel momento. E poi appena finito l'impegno di “Ne vedremo delle belle”, ho iniziato “Linea Verde Tradizioni” e quindi è stato per me un anno magico. Ritorneresti al G.F.Vip per concludere l’esperienza? Ma non so, non credo, nel senso che io ho un amico che ho conosciuto meglio in quell'edizione che è Patrick Pugliese. Ecco lui si detiene il record di giorni trascorsi all'interno della casa perché è stato in più edizioni. Però credo che come Patrick non ci sia nessuno. Se dovessi dare un consiglio a chi vuole avvicinarsi al mondo televisivo, quale daresti? Oggi, rispetto a quando ho iniziato io, ci sono tantissimi canali. Ci sono tantissimi canali, c'è la realtà Rai, la realtà Mediaset, Sky, la Nove. Ci sono più opportunità rispetto a quando ho iniziato io. Però è vero anche che c'è poco tempo per dimostrare le proprie capacità, perché si vuole tutto e subito. Quindi si vogliono immediatamente risultati e si pretende tanto, specialmente dalle nuove leve. Un personaggio televisivo che ha già lavorato è una garanzia, mentre affiancare un volto nuovo è sempre un'incognita. Quindi il consiglio che do è di coltivare il proprio sogno, la propria passione. Coltivare questo sogno significa arrivare preparati, quindi coltivarlo con lo studio. Quindi chi ha la passione della musica deve saper non solo interpretare, ma secondo me oggi anche conoscere la musica, possibilmente conoscere uno strumento, saperlo suonare. Cioè avere delle carte in più che ti permette di essere più competitivo. Un altro punto da non sottovalutare oggi come oggi è che la comunicazione è diventata molto importante e le lingue sono fondamentali. È vero che probabilmente domani con l'intelligenza artificiale avremo degli auricolari o comunque dei mezzi che ci permetteranno di comunicare tra noi anche non sapendo le lingue, ma conoscere uno o due lingue straniere in maniera fluente ti permette però anche nel mondo artistico di sapere intervistare, improvvisare un'intervista anche con un personaggio straniero ed essere sicuro sul palco, ti permette di interpretare una canzone in lingua straniera con un accento impeccabile perché hai padronanza della lingua. Inoltre, se si ha la passione per la danza, è fondamentale provare anche più discipline, conosco dei giovani che magari hanno la passione per l'hip hop, per la danza moderna, però fanno ore di danza classica, fanno e ore di ballo latino americano. Provare discipline completamente diverse ti forma, perché non puoi mai sapere quando arriva la tua occasione in che cosa verrai valutato. Quindi più la tua formazione è ampia e più hai possibilità di realizzare il tuo sogno. Quindi il consiglio che do ai giovani è “rimboccatevi le maniche perché siete estremamente talentuosi!”. Oggi i giovani, hanno l'opportunità e i mezzi per affacciarsi al mondo e vedere al di là di quello che è il proprio orticello. Credo molto nei giovani, nelle loro potenzialità, nel loro spirito e nella loro sensibilità, doti che, a mio parere, più si cresce secondo più si raggrinziscono, ma che nei giovani è argento vivo e quindi diamo coraggio a questi giovani perché ce la possono fare. Ti vedremo, a breve, protagonista della Città di Benevento, puoi anticiparci qualcosa? A ottobre presenterò la diciassettesima edizione del Social Film Festival Artelesia a Benevento, al Teatro di Benevento e ne sono felice. Questo è un progetto culturale dove si unisce un po' arte e formazione, ma soprattutto è un progetto per sensibilizzare i giovani sui temi sociali e ci saranno vari ospiti a parlare con i giovani e con le scuole. Ci sarà Marco Maddaloni per lo sport, ricordiamo lo straordinario lavoro che ha fatto con la sua palestra per i giovani del suo quartiere. Ci sarà Luca Varone di “Mare Fuori” e si concluderà questa Kermess il 6 ottobre con un’intervista spettacolo con Riccardo Scamarcio. Questo Social Film Festival Artelesia è un festival che di anno in anno sta crescendo e sta raccontando una bella realtà. È un impegno che si sta facendo per sensibilizzare le scuole e i giovani sul mondo del sociale. Mi fa particolarmente piacere perché anche l'anno scorso lo avevo presentato, quindi è una realtà che ho conosciuto. Mi fa piacere che sono stata riconfermata anche quest'anno, quindi è un legame che si rafforza. Quali sono le emozioni che ti porti più nel cuore? L'emozione che mi porto più nel cuore? .. Sicuramente l'emozione di fare un lavoro che ti dà un contatto con il pubblico. Negli ultimi anni, grazie anche a questi eventi, eventi a teatro, eventi di piazza, hai un contatto più vicino con il pubblico. E poi un grandissimo passo in avanti nel poter conoscere un pochino di più da vicino il mio pubblico attraverso i social è stata un’enorme crescita. I social hanno creato un ponte di comunicazione tra il pubblico e l'artista, quindi questa condivisione si è rafforzata tanto negli ultimi anni. Il mondo televisivo mi ha accompagnato negli anni più belli della mia vita dall'inizio della mia carriera nel 1994. Mi sento molto fortunata perché ho sempre lavorato, tutti gli anni. Nel senso, che in un lavoro dove vige una certa incertezza, mi ritengo fortunata perché dal 1994 ad oggi ho lavorato in maniera continuativa e dopo gli anni della formazione, gli anni del consolidamento, adesso sono un po' gli anni della sperimentazione. Mi piace mettermi in gioco su progetti nuovi ed ecco perché ho accettato con grandissimo entusiasmo “Linea Verde Tradizioni” è un nuovo ramo di “Linea Verde” che ha preso vita nel palinsesto Rai e quindi sono particolarmente contenta. Non ti nascondo anche che mi gratifica molto il lavoro di mamma, sono contenta di come sta crescendo anche mia figlia. A settembre ha iniziato questo nuovo percorso perché sta frequentando il primo anno di liceo. Ti rendi conto del tempo che passa e di quanto crescano velocemente i figli, mi sembra l'altro ieri che l'accompagnavo alle elementari e invece poche settimane fa l'ho accompagnata al suo primo giorno di scuola al liceo vedendola già donnina. Mi fa piacere perché la vedo molto motivata, impegnata, molto responsabile e anche un grande senso di responsabilità nelle cose che fa. Questi sono tutti ingredienti che fanno capire come sia particolarmente centrata ancora. Progetti futuri ce li puoi annunciare? Diciamo che questa è una fase della mia vita dove mi piace anche un po' sperimentare. Negli ultimi anni ho anche scritto dei programmi, ho per esempio condotto “Cerchiamo te, missione lavoro”, che è stato un programma di Rai 2, ideato e scritto da me. In questo programma il fine era cercare di dare, ad ogni puntata, un posto di lavoro ai candidati, raccontando poi una bella realtà imprenditoriale. Quindi, ecco, questo è un momento, della mia vita dove cerco anche di sperimentare, creare, vedere, di riuscire anche a fare programmi anche nuovi, e quindi, mi sto molto appassionando anche alla progettazione, alla scrittura, al lavoro di preparazione. Articolo: Dott.ssa Mietto Elisa Dirigente del servizio: Dott. Salvo De Vita Supervisore e Resp. Pubblicazione: Ufficio Stampa e Produzioni MP Distribuzione: Urban Dream di Mietto Elisa
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