Pietro Citati era nato a Firenze nel 1930 da una nobile famiglia di origini siciliane. La sua vocazione di saggista, scrittore, critico letterario e biografo era nata nella facoltà di lettere di Pisa dove si era laureato con indirizzo moderno. I suoi primi approcci nel campo della cultura lo vedono nella veste di critico letterario e amico intimo di Pasolini. La sua attività di insegnante si svolse a Frascati e nella provincia di Roma. Divenne poi critico d’arte nelle pagine del Corriere della sera.
Poi cominciò a cimentarsi nelle biografie di grandi personaggi come Leopardi, Manzoni, Kafka solo per citarne alcuni rivoluzionando il modo di scrivere biografie eccellenti. I suoi modelli letterari furono Goethe, Borges e Gadda. Famosi sono i suoi premi il premio Strega e il premio Viareggio.
I suoi saggi affrontano varie tematiche come tutti i suoi scritti. Nell’opera la luce della notte sono raccontati in forma di romanzo tutti i più grandi e importanti miti della storia di tutto il globo. Una vera antologia e carrellata di miti che partono dagli albori della storia per giungere fino alla civiltà moderna. Viene messa in evidenza la metamorfosi del mito nel tempo, la sua evoluzione morale, sociale.
Si parte dagli inizi, dagli sciiti, dagli arabi, dagli Aztechi, dagli scritti di Erodoto, di Apuleio, da sant’Agostino, dalla bibbia, dalle mille e una notte, dai riti pagani, dal mito di apollo, per approdare ai miti e alle favole più moderne, fino ad arrivare a Mozart, a Montaigne, in un intreccio di racconti mitici, filosofici, religiosi, di favole antiche e contemporanee. La grandiosità sta nell’aver rielaborato i miti, di averli sviscerati e messi a confronto per raggiungere una visione ampia e concentrata di tutti i miti della storia che si sono dispiegati nel tempo. Peccato che questa raccolta di miti in alcune librerie è esaurita.
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