Discussione

MITO DELLA ROBA

Il mito della roba ha una sua potenza che seduce in modo sensazionale. Tutti vogliono accumulare in modo globale, totale. Ogni padrone di industrie, fabbriche vuole lasciare dei patrimoni consistenti ai discendenti. Il mito della roba, narrato da registri e scrittori nel corso dei secoli, è onnipresente in ogni contesto e tessuto sociale, sovrasta ogni altro mito e interesse. Si tratta di una tendenza molto diffusa all’accumulo smodato. La roba accumulata serve per una sorta di autogratificazione, un modo per sentirsi liberi e importanti. Chi possiede ha più risorse più possibilità di azione. L’accumulo esasperato diventa mania, fobia, paralizza ogni altra attività. Un tempo c’erano famiglie patriarcali che vivevano tutte insieme in case e casolari, fratelli, zii, cugini tutti impegnati su più fronti per accumulare roba. La famiglia diventava un cerchio chiuso, una specie di prigione da cui era difficile evadere sia pure per andare al cinema. Si doveva rendere conto di ogni spesa affrontata. Niente era fluido, o lasciato al caso, tutto era registrato, contabilizzato. Le decisioni erano bloccate. Lentamente si rimaneva impigliati nel sistema. Se qualcuno del clan familiare si voleva sposare era impedito, il matrimonio significava divisione e spartizione della proprietà che invece era necessario che restasse unita per via del suo valore commerciale e del suo rendimento. Era urgente impedire le nozze dei vari componenti. Molte giovani donne venivano fatte languire nei vari lavori della azienda senza la possibilità di sposarsi, di evadere. I pretendenti non erano mai all’altezza, mai ricchi a sufficienza e venivano respinti dal capo clan che aveva potere decisionale. Si rispettavano le fasce sociali. Di solito si sposava solo il capo clan. Ai nostri giorni sembra che certi metodi siano superati che ci sia maggiore dinamismo. In realtà ancora perdura il mito della roba unita , ancora il patrimonio compatto viene visto con voluttà, come qualcosa che da potere sociale, pensiamo al caso dei carabinieri morti per sfrattare un clan familiare adulto chiuso nel suo fortino che non partecipava mai a nulla e non faceva entrare nessuno in casa. Fare affidamento solo sulla roba non porta fortuna. Le possibilità di fallire sono dietro l’angolo. La roba può essere fonte di solitudine e disfatte.