Ci sono uomini che pretendono di piacere a tutte le donne. La loro aspirazione personale è quella di imporsi in ogni situazione, in ogni corteggiamento. Si tratta di una pretesa assurda. Le donne, come loro, hanno diritto di scegliersi un compagno, come a loro non piacciono delle ragazze anche le donne hanno le loro preferenze e i loro gusti. Per loro invece non ci devono essere ostacoli. In pratica non vogliono essere avversati, respinti in tal caso si sentono impotenti, scartati. Esistono dei corteggiatori che se respinti pretendono che la donna oggetto dei propri desideri rimanga sola, non abbia storie con altri uomini. Il meccanismo è sempre lo stesso: o la donna sta con me o non deve essere di nessun altro. Questo fenomeno si osserva spesso e si ritrova in molte circostanze. Se una donna separata rialza la testa tenta di affezionarsi a un altro uomo viene bollata in modo manifesto. Alcune donne divorziate che hanno ripreso a frequentare degli uomini sono state uccise dall’ex marito o fidanzato. Le donne hanno le mani legate, la loro libertà è una illusione. Le donne devono compiacere solo un uomo. Molte separate a malincuore si risolvono per vari motivi a non frequentare nessuno. Anche i figli hanno repulsione più per il nuovo compagno della madre che della nuova sposa del padre. Una madre separata che si risposa è malvista, disattende le speranze dei figli che la vogliono tutta per loro. La donna è la posta in gioco, il pacco postale da custodire o restituire al mittente. La donna è l’oggetto, la merce di scambio. Trattata come se non avesse desideri, speranze, sentimenti, voglie. Le donne che hanno tentato di superare la solitudine frequentando nuovi uomini sono state eliminate con la forza, anche uccise. Ci domandiamo giustamente come si può pretendere che una donna che ha respinto un uomo solo perché non è innamorata rimanga completamente sola senza nessuno per tutta la vita. Non è colpa sua se non prova attrazione per certe persone. Le donne sono sempre le vittime di questi meccanismi perversi. Fanno una fine miserabile e non sono trattate con clemenza. Sono trattate come si trattano prigionieri e deportati. L’amore ha assunto una connotazione di possesso. Per le donne non c’è mai un condono speciale, un atto di pietà. Nessuno comprende che una donna ha una anima. Il grave torto sta nel considerare la donna un possesso al pari degli altri ossia auto, casa, garage. Ci vorrebbe un rigurgito di ribellione, una azione sediziosa. Tutti ignorano che le donne hanno dei sentimenti. Tutti invece vogliono forgiare le donne a proprio piacimento e selezionarle come prodotti di un supermercato che una volta scaduti vanno sostituiti. Molte donne sono state lasciate per donne più giovani. La visione delirante è quella di considerare le donne una razza a parte che non si può mescolare completamente con le altre. Si tratta di visioni di persone stolte.
https://www.my101.org/discussione.asp?scrol=1&id_articolo=7288