Nella nostra società accade sempre che con il passare del tempo si allentano i legami familiari. Cambia la mentalità, gli approcci, gli umori. Ogni pretesto è buono per scappare, per sfuggire dai legami parentali troppo stretti . Manca la collaborazione, la solidarietà, lo spirito del clan unito. Non ci sono più inviti a cena, pranzi offerti e colazioni fra parenti anche di grado stretto. Tutti precipita nel pantano della indifferenza. I parenti non si invitano più e se si vedono ogni tanto sono trattati come estranei, come ospiti poco graditi. Molti atteggiamenti lasciano perplessi, lasciano l’amaro in bocca. Si spezzano i legami per evitare confronti diretti. Alcuni rapporti sono tossici. Si cerca di evitare le parole taglienti e critiche di alcuni parenti. Stare insieme con i parenti non è più considerato un lieto evento. Quando si sta insieme si è impacciati, insofferenti. Molti chiudono la porta in modo perentorio. Non si sopportano più gli zii troppo vecchi, le zie troppo frivole. Il dialogo si azzera, viene interrotta ogni comunicazione anche la più banale.
Gelosie, competizioni, rivalità distruggono la serenità dei rapporti. Un tempo si facevano foto di gruppo con tutti i parenti presenti e venivano chiamati anche fotografi professionisti in casa e in occasione di cerimonie. Era un modo per tramandare usanze, ricordi, memorie. Le nuove generazioni potevano ricostruire l’albero genealogico della famiglia anche attraverso le foto e i ritratti degli antenati. Ora si pensa erroneamente che si può fare a meno della famiglia, le foto sui social sono tutte individuali, personali, non ci sono ombre di parenti. Non ci sono foto di gruppi parentali. Sono rare le foto di gruppo. La vita individualista è più facile, meno complicata, più libera. I parenti mettono zizzania, creano confusione e imbarazzo. Nessuno si rende conto di questo fenomeno. Ognuno sottolinea solo la propria posizione, gli altri non esistono. I parenti sono stati messi da parte con una precisione maniacale.
I nipoti non conoscono più zii, bisnonni, capostipiti. Anche nei cimiteri con i divorzi tutto è cambiato, ci sono coniugi che si fanno seppellire separatamente, perché ognuno torna al proprio paese. Neppure guardando le tombe si può ricostruire il passato della propria dinastia. Ombre scure si addensano su tutti i legami familiari. I giovani vanno all’estero e dimenticano usanze, tradizioni. Si assiste a un vero sfaldamento. Il gioco perverso della esclusione parentale ha assunto livelli mai visti. Chi ancora fa foto di gruppo è guardato con sospetto, come fosse una mosca bianca.
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