Discussione

GHIOTTONI

Le feste natalizie sono alle porte e si percepisce già una atmosfera nuova e diversa, parte la corsa al regalo, agli acquisti di cibarie varie. Tutti cercano di darsi da fere in cucina, di esplorare nuove ricette. Anche le persone più parche e riservate si impegnano. Nei negozi si trova solo gente indaffarata come se si nutrisse solo a Natale. La corsa al cibo raffinato, ai vini speciali appare a un certo punto ridicolo e si ripete ogni anno. La tavola per molti deve essere impeccabile, si fanno debiti per comprare per la vigilia pesci prelibati e prodotti di marca. Per i dolci e vini si spende un patrimonio. Chi si mantiene sobrio e sceglie menù semplici viene considerato poco, messo in disparte. Si scelgono ricette straniere, piatti bizzarri. Cucinare in modo fastoso sembra diventato un obbligo. Ci si affanna in cucina si cercano spunti, collaboratori specie se si ha ospiti di riguardo. Le tavole sono imbandite con posate di argento e centrotavola in peltro e cristallo, specie nelle case dei ricchi. C’è un interesse a fare bella figura, si ingaggiano gare con parenti e amici a chi ha gli addobbi più belli. Si invidiano gli addobbi dei vicini e i loro pasti succulenti. Scioccamente non si tiene conto che ci sono persone che non possono comprarsi neppure dei mandarini. Ogni anno il procedimento è sempre lo stesso. Si prenota in ristoranti stellati. Si fanno veglioni e cenoni con mille portate. Sembra che per le feste si è autorizzati a mangiare molto. Si diventa ghiottoni. Si mangia in modo incontrollato rassicurati dal calore delle feste. Si comprano prodotti senza indugio, si spende in modo indecente. La tenuta dei conti vacilla. Si crea una vera dipendenza da cibo. Si seguono varie ricette regionali. I giovani non si fanno distrarre e dopo le abbuffate cercano di fare sport. Gli anziani invece mangiano troppo e in modo ridicolo sostenitori della buona tavola e alla fine si sentono male. Molti sono stati ricoverati in ospedale subito dopo le feste o durante le stesse. Un fenomeno in crescita che nasce sotto traccia e si sta sviluppando. Nessuno ferma gli anziani, li consiglia di non abusare. I figli inseguono i loro progetti di viaggio natalizio e lasciano i genitori soli, che si sottopongono a veri stress culinari. I figli dovrebbero tutelare i genitori, essere l’ago della bilancia. Dovrebbero passare le vacanze con loro, vedere le loro esigenze. Gli anziani alla fine non solo hanno delle indigestioni ma arrivano ad avere complicazioni cardiache. Si arriva ad avere palpitazioni, fibrillazioni. Il natale impostato in questo modo non è il fautore di letizia. Bisognerebbe essere meno affezionati al cibo e più al concetto spirituale del natale. Le stravaganze culinarie potrebbero avere serie conseguenze. Il comportamento sfrenato è fuori di ogni logica perché non si mangia e beve solo per le feste comandate. Molti addirittura affittano locali per cucinare visto che hanno piccole cucine per preparare le pietanze. Ci rendiamo conto che invece tutto accade in modo galoppante come da copione. Il progresso ha portato agli eccessi. Non serve nemmeno dopo i bagordi una astinenza forzata che fa più male che bene. Bisogna ingegnarsi e fuggire dalle sofisticazioni. Possiamo cambiare sistema di vita, i tempi sono maturi. Il natale non deve essere faticoso e mettere il fisico sotto stress. Le conseguenze di una mal nutrizione possono essere veramente deleterie. Mangiare molto non è vantaggioso specialmente dolci e prodotti industriali. Il corpo e la mente risentono degli eccessi in modo considerevole. La norma dovrebbe essere la sobrietà che non è mai causa di dolori.