Discussione

VERDURE

A voler essere precisi possiamo dire che la nostra società ci invia ogni volta messaggi contraddittori che ci fanno sorridere. La pubblicità ci ridesta l’interesse per i dolci e il cioccolato e poi ci parla di dimagrimento, di una vita senza grassi e glucosio. Mangiare dolci è una tragedia che ci catapulta nella obesità intanto ci fanno vedere in tv persone raggianti che mangiano torte e biscotti. Non comprendiamo la natura di simili messaggi, da un lato ci inducono a mangiare dolci dall’altro ci invitano a usare prodotti dietetici. Il discorso vale per molti alimenti. Un tempo, specie negli anni sessanta e settanta, al tempo del boom economico, chi mangiava fagioli, cavoli, broccoli, cavolfiori era giudicato una persona povera, rozza, dai gusti grossolani . Non si poteva raccontare di aver mangiato fagioli, minestroni, lenticchie, bieta. I ricchi si nutrivano di carne non certo di verdure di scarso valore. Le verdure non erano considerate. Ai nostri giorni invece si stimola, si incita al consumo di broccoletti, bieta, broccoli, verze, insalate, radicchio. Si esaltano le loro qualità, il loro valore nutrizionale. Chi mangia verdure mangia sano. Ogni volta la scena si ripete. Sono aumentati i vegetariani e i vegani. Ci sono persone che si alimentano con sole verdure. Una vera controtendenza. Il problema è alla fonte nel senso che la gente consuma di meno le verdure perché il loro costo è aumentato rispetto alla fase iniziale. Ci sono stati aumenti considerevoli che lasciano di stucco. In teoria alcuni prodotti importanti per la dieta costano meno. Si sottolinea ogni volta l’apporto energetico e vitaminico delle verdure. Consumare verdure aiuta il metabolismo specie negli anziani. Una pubblicità ogni volta diversa che vuole produrre i suoi effetti. Ci manipolano come tanti burattini senza sangue e nervi. Purtroppo i costi sono elevati e comprare verdure non da sollievo al portafoglio che langue. Sono aumentate le frutterie e i negozi di ortofrutta tutti gestiti da stranieri, non si sa poi perché.