Discussione

CALORIFERI

Il calorifero , antenato dei nostri moderni termosifoni, è nato ufficialmente nel 1839 per volontà di un italiano Pietro de Zanna che ne progettò il brevetto, il suo modello era ad aria compressa. Nel 1855 fu inventato un modello ad acqua grazie agli studi di un italo-russo. Si usò per la prima volta la ghisa. All’inizio furono solo i nobili ad usufruire della invenzione che si diffuse ben presto in tutta Europa coinvolgendo poi anche la borghesia e i ceti inferiori. Si crearono vari modelli in acciaio, ghisa, alluminio, persino rame e acciaio. Gli antichi modelli di ghisa sono ora oggetti artistici di antiquariato. Con il tempo si crearono impianti centralizzati per la diffusione del calore e anche singoli. Si sono costruiti anche pavimenti radianti. Per riscaldarsi si usano pure radiatori tubolari che però consumano molto, e piastre in acciaio con minor circolazione di acqua. Oltre ai caloriferi a caldaia, ci sono quelli elettrici. Ai nostri giorni si ha solo l’imbarazzo della scelta. Alcuni sono con radiocomando. Negli ultimi tempi i termosifoni vanno regolati con le valvole in base agli orari stabiliti dal condominio o dal singolo. Il problema principale è che sono regolati con la temperatura esterna che se è tiepida i termosifoni sono fiacchi ma per chi magari sta in casa seduto in poltrona il freddo è pungente. Oltre ai costi lievitati si aggiunge il fatto che non tutti accendono i caloriferi in uno stabile e l’acqua calda non circola e i termosifoni sono gelidi pur essendo accessi regolarmente. Le pareti non si riscaldano a sufficienza se nessuno accende i termosifoni in casa. Alla fine si pagano cifre astronomiche per patire il freddo, quindi siamo peggiorati. Prima c’era il riscaldamento centralizzato senza valvole e non c’erano problemi. Ora si rischia di avere la polmonite e di pagare costi elevati questi sono i risultati della modernità.