Discussione

ABBRONZATURA

Spesso gli ambienti di lavoro sono noiosi, selettivi, pesanti, ci procurano un fastidioso senso di claustrofobia che ci toglie il respiro. Molti uffici sono pieni di pettegoli che ci fanno soffrire con i loro pettegolezzi e scrutamenti o sono pieni di gente vanitosa pronta a pavoneggiarsi e a sottolineare la propria presunta ricchezza. Alcuni giorni critici soffriamo molto di mal d’ufficio che è peggiore del mal di mare. Si tratta di una rotta a rischio quella dell’ufficio. Spesso per raggiungere il posto di lavoro impieghiamo molto e allo stress del viaggio si aggiunge lo stress causato dai colleghi che si imbarcano sempre verso conversazioni per noi negative fatte di soliti commenti salaci. Ogni volta che andiamo in ufficio dobbiamo metterci in tiro, mostrarci eleganti, indossare cravatte di seta, abiti di satin. Non possiamo usare abiti troppo sportivi e scadenti. Non possiamo nemmeno alternare, dobbiamo essere impeccabili. Dobbiamo usare abiti sobri, magari in tinta unita evitando eccessi e colori troppo accesi. Sono graditi gli abiti scuri, eleganti, dal taglio classico che per noi diventano una specie di divisa. Poi fuori nella vita reale ci sfoghiamo con abiti a fiori leggeri e rigati. Siamo abituati a vedere colleghe che si aggirano nei corridoi dell’ufficio come modelle. Siamo rassegnati a vedere la tetraggine che emanano gli abiti dei dirigenti. Spesso ci manca la spensieratezza, quel tocco gradevole di colore che rallegra una giornata grigia di pioggia. In ufficio ci sentiamo soli, oggetto d commenti sarcastici e stoccate al veleno, di frecciate e insinuazioni. Nulla che ci risollevi, che ci liberi dalla solitudine estrema. Siamo costretti a sentire insulti, pensieri ristretti. Qualche volta sentiamo il bisogno di sparire. I colleghi ci creano dei complessi e alla fine evitiamo pure di guardarci allo specchio per non intravedere i nostri difetti più volte evidenziati, sottolineati. In estate i problemi si ampliano. Tutti ci guardano con aria ironica perché magari non siamo abbronzati. Non credono che siamo stati in viaggio solo perché siamo tornati con la pelle bianca. I colleghi magari non sanno che una persona può avere problemi dermatologici, può non sopportare il sole, può stancarsi nell’andare al mare i fine settimana, può avere altri progetti culturali per il week end. I colleghi ostentano la loro abbronzatura spesso frutto di ripetute lampade nei centri estetici e poi mentono dicendo che sono stati in località marine esclusive per darsi un tono. Nessuno ascolta le raccomandazioni dei dottori che invitano alla prudenza nell’uso dei solari e consigliano di non prendere il sole nelle ore di punta del primo pomeriggio.