Ogni tanto ci capita di partecipare a gite di gruppo, con parenti, spensierate, tanto per ritrovarsi, per vedere posti nuovi e panorami unici immersi nel verde , per respirare aria pulita . Per queste gite veloci, magari di pochi giorni o di un giorno solo, di solito indossiamo vestiti sportivi, scarpe comode, borse a sacca. Indossiamo calzini corti, scarpe da ginnastica, felpe, annodiamo i capelli. Non diamo importanza agli accessori, ai dettagli. Seguiamo l’impulso del momento e vogliamo solo divertirci. In gita l’imperativo categorico è la leggerezza.
Durante le gite, in alcuni periodi dell’anno, ci capita di visitare delle chiese, delle cattedrali, in cui si sta svolgendo un matrimonio. Il nostro interesse è attratto dall’arte, dagli affreschi, dai quadri di santi di autori famosi. Cerchiamo di non fare rumore, di essere discreti, e di ammirare l’arte. La nostra è una ricerca di conoscenza. Ci addentriamo nella chiesa rimanendo ai lati a debita distanza dagli sposi e dagli invitati.
Tuttavia capita sempre che alcuni invitati si accorgano della presenza degli estranei, dei turisti. Le invitate sono le peggiori. Donne smorfiose, seducenti cominciano a guardare, ad ammiccare, ad atteggiarsi e guardano con scherno, con occhio acuto le turiste in jeans e felpa. Cominciano ad ostentare gioielli, pellicce, anelli eleganti. Si voltano con occhi ironici e si toccano i capelli con aria sbarazzina come dive del cinema.
Le turiste vestite in modo banale si sentono nell’occhio del ciclone. Si sentono come straccione, ma nemmeno s può pretendere di indossare in gita abiti vistosi.
Ogni volta in ogni gita, giro il copione si ripete, ogni volta le turiste si devono sorbire questa storia ossia vedere donne sostenute guardare dall’alto in basso.
Le turiste vorrebbero gridare che non sono delle invitate e che anche loro hanno degli abiti eleganti solo che non li indossano per fare una gita magari fuori porta o sulle montagne.
Ogni volta nelle chiese spadroneggiano queste donne faziose e superbe, piene di monili. Alcune turiste alla fine preferiscono non visitare la chiesa se c’è una celebrazione nuziale, rinunciando alla bellezza dell’arte.
Bisognerebbe avere il buon senso di capire.
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