La città di Smirne prende il nome dalla pianta della mirra conosciuta fin dalla antichità. Anticamente era usata pure in cucina. La mirra è un arbusto, una pianta arborea, dal tronco tipicamente legnoso dal colore grigio argento, le foglie sono caduche e piccole, la chioma è generalmente irregolare, i fiori sono di colore arancio nelle sua varie sfumature, i rami contengono spine, l’odore è speziato, balsamico, il suo stesso sapore è amaro e aspro. La parola viene dall’ebraico mor, che in latino è divenuto murra nel senso di amaro. Il nome si riferisce a Mirra figlia del re di Cipro e madre di Adone nella Grecia classica. Ci sono più di duecento specie, alcune con i fiori gialli. La pianta arbustiva si trova anche selvatica in zone calde e desertiche in una altitudine compresa fra 250 e 1300 metri di altezza. Si trova in Arabia, in India, in Africa, nella zona del mar rosso, in particolare in Etiopia, Somalia, Senegal. La fioritura avviene a fine estate quando i noduli del tronco colano la resina in gocce gialle e profumate. Il raccolto si ottiene a fine estate inizio autunno. La mirra viene anche seccata e in quel caso assume un colore grigiastro. Esiste anche nella versione in polvere. La mirra, detta balsamo della Mecca, era usata in Egitto per le tecniche di imbalsamazione, e in Israele per fare l’olio santo infatti la cita pure la Bibbia. In Palestina era usata come profumo e come bevanda mescolata con il vino. Era usata pure per impomatare i capelli. La mirra contiene chetoni, olii, steroli, polisaccaridi e per questi componenti ha una funzione disinfettante, antisettica, addirittura cicatrizzante. Era usata per ferite, per lesioni gengivali, anche sotto forma di tintura. Veniva usata come analgesico, come antinfiammatorio, come disinfettante per combattere ulcere, anche della bocca, piaghe, batteri. Dalla sua distillazione si ricava un olio usato come digestivo. In Belgio e Francia è usata per fare profumi.
Importante il suo uso in cosmetica specie ai nostri giorni. Si usa per fare pomate, creme lenitive, collutori, unguenti, integratori rilassanti. Si possono fare ovviamente saponi, saponette, profumi. Si usa per le infezioni intestinali e per conservare i cibi.
L’uso della mirra non ha molti effetti collaterali ma è meglio non abusare in allattamento e gravidanza.
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