I giovani amano la velocità, la vita dinamica, lo sport, la vita frenetica, i locali affollati. Amano camminare a schiena diritta nelle vie dello shopping per comprare abiti, oggetti, ecc Il loro rapporto con i negozianti è cordiale. Molti lavorano fino allo sfinimento per avere più soldi da spendere in oggetti futili che dopo un po' stancano. I giovani non si accontentano dell’essenziale, degli ingredienti di base, vogliono oggetti di lusso, di moda. I giovani non sono nostalgici, non si fanno prendere al laccio dai ricordi, dalle emozioni e per questo alla fine buttano molte cose che se no li costringerebbero a ricordare. Non apprezzano le sensazioni che suscitano certi oggetti del passato. Dopo il lavoro molti si cimentano nel riassetto e nel riordino della casa, della propria stanza e tolgono di mezzo energicamente molte cose. Buttano nella spazzatura libri di pregio, libri antichi, nei cassonetti si possono vedere pile di libri nuovi o seminuovi, lampade eleganti, quadri di famiglia, ritratti, cornici, pupazzi di pelusche. Altri più comprensivi rivendono gli oggetti nei mercatini dell’usato. Alcuni eliminano liquori che non bevono, porcellane, centrini della nonna, soprammobili. Alcuni gettano via di tutto, abiti mai indossati, camicie ricamate a mano e di seta, da veri incoscienti. Altri buttano album, raccolte, cartoline, collezioni, dischi e cassette, fumetti e bambole, giradischi e lumi, cuscini. Molti prendono in giro quelli che non buttano via nulla e li considerano degli ingenui. Basta un piccolo incidente, un cambio di programma per scatenare la mania di gettare tutto a cuor leggero, senza rimpianti e ripensamenti con modi gelidi e sbrigativi.
Negli ultimi tempi si verifica un fenomeno strano. Molti giovani che hanno gettato via certe cose ne sentono la mancanza, si sentono tristi e nervosi e alla fine dopo tormenti dolorosi finiscono per ricomprare tutto quello che hanno gettato ossia libri, statuine, cartoline, giornali, fumetti, fiori finti, oggetti, quadri, ecc. e cercano sempre oggetti simili quando non ritrovano gli originali. Accade per profumi, soprammobili, guanti, maglioni, scarpe, romanzi, anelli. La ricerca spesso è affannosa, accompagnata da appunti e promemoria. Ricomprare spesso è complicato, porta via tempo e denaro. Si suda per ritrovare un pantalone di marca, un giaccone. Ci si stanca a correre dietro a certe cose. Ci si allarma quando non si trova nulla, non si ritrova un libro uscito di catalogo o un mobile. Alcuni gettano attrezzi da lavoro, da giardino per ricomprarli poco dopo. Bisognerebbe evitare questo comportamento che ha solo svantaggi e gettare via con maggiore oculatezza. Ogni volta prima di buttare delle cose bisognerebbe riflettere. Ci sono giovani che per ritrovare delle cose coinvolgono pure gli adulti. Questo dimostra anche una scarsa considerazione del denaro e del suo valore. Giovani viziati dovrebbero imparare a gestire il denaro con rispetto. Il denaro va amministrato con cura non gettato dalla finestra per un capriccio. Gli oggetti anche i più insignificanti hanno il loro valore venale e soprattutto affettivo. Molti morti i genitori sono tornati a ricomprare cose simili a quelle che erano appartenuti a loro e che avevano buttato via in un attimo di debolezza e di voglia di pulizia. Bisogna distinguere l’essenziale dal superfluo.
https://www.my101.org/discussione.asp?scrol=1&id_articolo=3621