Discussione

INVENZIONI

Nel mondo moderno si lotta ogni giorno per un posto al sole. Si lotta per vincere, per imporsi, per avere successo, per avere un lavoro, un amore, una casa, persino un amico. Certe volte risulta difficile pure volere ottenere un amico al proprio fianco. La lotta per la vita è dura, la vita si rivela arida, avida, ci succhia il sangue, le energie, si rivela sorda alle nostre esigenze. Ogni giorno siamo dilaniati, feriti. Ogni giorno troviamo nemici, rivali, persone che ci reputano antipatici, che ci giudicano senza obiettività, che non ci vogliono bene. Ci sentiamo smarriti, come note stonate in un contesto armonioso. La gentilezza non è la regola, ma l’eccezione. Ci meravigliamo quando qualcuno ci tratta gentilmente, ci rispetta, risponde alle nostre domande. Per alcuni siamo un peso, un ostacolo, per i colleghi un bagaglio ingombrante. Ogni volta si vuole ottenere di più e si ricevono le briciole, si è eliminati. Davanti ci sfilano persone invincibili, socialmente apprezzate, privilegiate che ci scrutano in modo odioso. Certe volte vorremmo smettere di esistere. Ogni volta abbiamo paura della reazione degli altri. Siamo coretti, responsabili e nessuno ci stima, ci fa fare carriera. Allora diamo sfogo alla fantasia, davanti al fanatico di turno che si esalta inventiamo. Agli altri cerchiamo di consegnare una immagine perfetta. La tentazione è quella di non apparire vulnerabili, teneri. Ci inventiamo viaggi mai fatti, auto mai possedute. Per tiraci su e apparire al pari degli altri ci aiutiamo con piccole e grandi bugie. Le nostre invenzioni ci servono per sopravvivere, per coprire, per confondere le acque e alla fine finiamo per crederci pure noi. Alla fine pensiamo di essere stati veramente in Giappone o in altro luogo dopo che abbiamo visto video e ci siamo documentati in proposito per non essere presi alla sprovvista. Il mondo moderno ci costringe a mentire, la verità potrebbe essere scomoda, umiliante, suscitare ilarità. Ci sono madri che dicono che il loro figlio è direttore sanitario quando è un semplice infermiere, ma fa parte dell’assurdo gioco di apparire.