Discussione

VendiInCina.com cerca livestreamer per lanciare The Italian Club TV in Cina

VendiInCina.com cerca livestreamer per lanciare The Italian Club TV in Cina

Segnalo una notizia interessante per chi produce Made in Italy: il sito Vendi in Cina sta cercando livestreamer appassionati del nostro paese e del nostro Made in Italy, riporto il testo dell'annuncio che ho trovato e il link al sito. CERCHIAMO LIVESTREAMER DIVENTA PROMOTORE DELLA TUA TERRA E DELLA TUA CULTURA. GUADAGNA E FAI GUADAGNARE Noi di VendiInCina.com siamo alla ricerca di veri innamorati/e e appassionati/e dell’Italia e delle sue eccellenze per il lancio del nostro nuovo canale live-streaming The Italian Club TV in Cina. Se vivi in Italia, sei un esperto/a o innamorato/a di un territorio o di un settore tipico del Made in Italy e vuoi condividere la tua cultura e passione con i consumatori Cinesi (e parli inglese), sei perfetto/a per noi. Invia un video-messaggio via messenger introducendo te stesso/a e il territorio o il settore che vuoi rappresentare e ricevi fino a € 200 per ogni contenuto live più una commissione su ogni prodotto venduto. Non aspettare, invia subito la tua candidatura. VENDI IN CINA https://www.vendiincina.com/

 

Contenuto estremamente interessante e nuovo.... Mi sovviene un dubbio : per le opere dell'ingegno che magari sono tutelate in Europa ma non in Cina, il rischio di plagio è molto alto? ... Bisognerebbe tutelarsi anche per il territorio cinese, pena cannibalizzazione dei contenuti...

 

Si potrebbe sintetizzare tutto in tre parole: i Cinesi copiano. Hanno poca fantasia, creatività e se noti i loro design sono senza carattere, identità. Ecco perché vanno tanto di moda i nostri prodotti. Non importa che tu sia il titolare legittimo di un marchio, di un prodotto di design o altro. Chiunque può registrare il tuo marchio, perché vale il principio di colui che per primo deposita la domanda. Il Sig. Xing Kio Gu Han, ad esempio, potrebbe registrare il tuo nome e cognome e tu non potresti usarlo. Qua trovi qualche linea guida per le aziende: http://www.uibm.gov.it/attachments/article/2006050/Guida%206%20L.%20ice%20pechino.pdf Anche questo articolo è utile per approfondire l'argomento: https://www.mglobale.it/altre-tematiche/tutte-le-news/suggerimenti-per-tutelare-marchio-in-cina.kl Riporto una parte di quest'ultimo: "Nel 2012, ad esempio, la società statunitense Apple, Inc. è stata costretta a pagare $60 milioni ad una società locale, Proview Technology, che, per prima, aveva provveduto a registrare il marchio “iPad” in Cina. Analogamente, a tre mesi dall’entrata sul mercato del viagra, una società farmaceutica cinese ha pensato bene di depositare presso il China Trademark Office (CTO) la domanda di registrazione del marchio in lingua cinese. La società americana, Pfizer, titolare del marchio, ha tentato, per oltre 10 anni, di impedire alla società cinese la vendita del prodotto sul mercato interno senza, tuttavia, mai riuscire nell’impresa. Il fenomeno del trademark hijacking è ormai diventato una prassi estremamente diffusa in Cina: marchi famosi, quali Facebook, J.Crew, Kardashian, Justin Bieber, Chivas e Oprah Winfrey sono attualmente detenuti da società cinesi, che li utilizzano per il commercio di una varietà di prodotti diversi."

 

Grazie Daniele, Come sempre sei preparato su qualsiasi argomento... Dunque stai dicendo che se hai un'idea brillante con prodotti "novità" eviteresti questa piattaforma.... Avevo avvertito la sensazione di plagio e copia...

 

Prego Antonio, tutt’altro, è un mercato ampio e variegato con molte possibilità. Tuttavia bisogna avere una precisa strategia per approdarvi e questo richiede consulenze specifiche, investimenti non indifferenti, ecc. Prima però mi guarderei bene alle spalle dagli assalti dei cloni cinesi. A farne le spese il Gruppo Piaggio: https://www.motociclismo.it/sentenza-tribunale-europeo-ragione-ai-cinesi-vespa-non-clonata-73433 E stiamo parlando di EUIPO, che dovrebbe tutelarci.

 

Ciao Daniele, sono fortemente convinto che, anche con le giuste precauzioni e regiatrazioni, un design/marchio protetto in Cina sia fortemente cannibalizzabile.. È pur vero che la Cina è un catalizzatore di denaro, ma il rischio di esposizione a plagio è evidente... Credo che la cina sia lo step successivo alla zona euro... A valle di un consolidamento di un brand/marchio nel territorio europeo ci sono meno probabilità (ma sono comunque in ogni caso molto alte) che i cinesi possano copiare... I grandi marchi fondano spesso oltre il 50% del cash flow in cina, ma lo hanno fatto dopo il consolidamento nel continente dove sono partiti... La registrazione c/o euipo ti tutela (ad un prezzo veramente basso) in ue ma non oltre.... Purtoppo...