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ANCORA OBESITA’, WEGOVY & OZEMPIC …AND SO ON.

ANCORA OBESITA’, WEGOVY & OZEMPIC …AND SO ON.

Di Wegovy (e Mr. Steve Johnson - una persona qualsiasi - :-) ) ho già scritto qualcosa qui: ilgeneegoista.blogspot.com/2022/07/mr-steve-johnson-ed-il-suo-rapporto-con.html, e qui: ilgeneegoista.blogspot.com/2022/08/mr-steve-johnson-dalla-teoria-alla_3.html. Ora proverò a farne maggiore chiarezza e quindi ricominciamo dall’inizio. Nel 2021 l’FDA approvò Wegovy, un farmaco a base di Semaglutide (2,4 mg una volta alla settimana), per il controllo cronico del peso negli adulti con obesità oppure sovrappeso con almeno una condizione a questo correlato (ad es. ipertensione, diabete di tipo 2 o ipercolesterolemia), da utilizzare in concomitanza ad una dieta ipocalorica e ad una maggiore attività fisica (fda.gov/news-events/press-announcements/fda-approves-new-drug-treatment-chronic-weight-management-first-2014), una opzione terapeutica che a differenza di quasi tutti i precedenti farmaci dimagranti funzionava davvero bene, tanto da diffondersi in poco tempo in tutto il mondo e da guadagnarsi le prime pagine di importanti testate giornalistiche (nytimes.com/2021/02/10/health/obesity-weight-loss-drug-semaglutide.html). Attualmente l’azienda produttrice Novo Nordisk commercializza due farmaci a base di Semaglutide, il Wegovy e l’Ozempic (farmaco impiegato per il trattamento del diabete di tipo 2) con la differenza che il Wegovy è distribuito ad un dosaggio più elevato. Come ho già avuto modo di scrivere, la Semaglutide è una molecola analoga ad un peptide simile all’ormone Glucagone o GLP-1 prodotto fisiologicamente dal nostro organismo. Il GLP-1 viene rilasciato, in risposta all’ingestione di cibo, nel tratto gastrointestinale e da qui invia altri segnali in diversi distretti del nostro organismo. A livello pancreatico, genera la produzione di Insulina allo scopo di ridurre i livelli di zucchero nel sangue e, dal momento che la Semaglutide mima la stessa azione, ciò costituisce il motivo per cui fu considerata efficace per curare il diabete. Al contrario di quanto molti pensano circa lo sviluppo clinico di una nuova molecola che avverrebbe al fulmicotone e senza intoppi e/o imprevisti (caxxata su cui ho avuto modo di scrivere più volte), il trattamento del diabete di tipo 2 con la Semaglutide è stato indagato per oltre un decennio e Ozempic ottenne l’autorizzazione e l’indicazione nel 2017. Già a partire dai primi studi... Il Post integrale lo potrete leggere al seguente link: ilgeneegoista.blogspot.com/2024/05/ancora-obesita-wegovy-ozempic-and-so-on.html

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"Così Non Finirà" di Patriza Kolombo e Gianni Negri: una finestra sull'amore vero

"Così Non Finirà" di Patriza Kolombo e Gianni Negri: una finestra sull'amore vero

"Non una semplice canzone d'amore, ma un viaggio nella profondità dell'anima": con queste parole Patrizia Kolombo descrive "Così Non Finirà", il suo nuovo singolo realizzato in collaborazione con Gianni Negri. Il brano, disponibile per Pako Music Records sia in italiano che in una sentita versione in lingua napoletana capace di impreziosire la narrazione con un livello aggiuntivo di intimità e personalizzazione, mette in risalto le radici di un racconto la cui vera essenza risiede nel legame tra gli innamorati, l’uno nel cuore dell'altro. Una finestra personale e universale al tempo stesso, unica nelle sue molteplici sfaccettature, che si apre sullo scenario di emozioni totalizzanti, in grado di andare ben oltre le convenzionali dichiarazioni romantiche. Attraverso la fusione di melodie dolci, avvolgenti ed evocative e liriche fortemente penetranti, i due artisti invitano a riflettere sulle proprie esperienze amorose, cantando non solo il sentimento più alto al mondo, ma mettendo a nudo le complessità e le contraddizioni che spesso lo caratterizzano. La musica, composta da Gianni Negri, e il testo, scritto da Patrizia Kolombo, si immergono nella gioia e nelle paure intrinseche all'amore, offrendo agli ascoltatori un'analisi sincera e riflessiva su cosa significhi veramente amare qualcuno, andando oltre la superficie per toccare le dinamiche più intime del cuore. Perché amare è meraviglioso, ma la paura di farsi o far del male, di ferire o di ferirsi, a volte ci impedisce di aprirci completamente all’altro. Questa esitazione nasce dalla consapevolezza delle vulnerabilità generate dal dare e ricevere affetto. Nonostante la luce intrinseca all'amore, il timore di esporre il proprio cuore agli imprevedibili colpi del destino può frenare i nostri passi verso l'intimità e la gioia più profonde. In "Così Non Finirà", questo conflitto interiore è rappresentato con intensa empatia, riflettendo su quanto sia difficile, eppure essenziale, vincere queste paure per abbracciare pienamente la possibilità di un legame autentico e duraturo. Il brano stimola a superare questi ostacoli, a fidarsi dei battiti che, scuotendoci da dentro, ci ricordano che stiamo vivendo davvero, che perdere il controllo può essere l’unica via per salvarci da una routine monocromatica e che, il rischio di soffrire, è un piccolo prezzo da pagare per scoprire la pienezza di un amore vero. Questa tematica trova eco ed espressione nel verso-chiave del brano, «Regalami il tuo tempo e tutto andrà nel verso giusto», un promemoria che sottolinea quanto il tempo condiviso e la presenza siano fondamentali nel consolidare una relazione. Queste parole, così potenti nella loro apparente semplicità, evidenziano l'investimento emotivo necessario per fronteggiare le incertezze dei rapporti di coppia, suggerendo che la dedizione e la pazienza possono guidare due persone verso una comprensione ed un’armonia più profonde, superando insieme ogni sfida, ogni dubbio, ogni avversità. “Così non finirà”, con la produzione magistrale di Francesco De Rosa, svela anche un ulteriore livello di connessione e scoperta reciproca: mentre le fondamenta di una relazione si costruiscono su tempo e pazienza, si apre anche la porta ad una conoscenza più intima, spirituale e animica dell'altro. Un passaggio alla scoperta che viene magnificamente catturato nel verso «Siamo gente d'altri tempi, di un pianeta sconosciuto, siamo noi», evocando una sensazione di unicità e mistero che mette in luce come ogni amore introduca le persone in un universo completamente nuovo e sconosciuto, un mondo in cui, solo insieme, è possibile esplorare le meraviglie nascoste in un’unione sincera. «Non ti cercavo io, ma ora che ci sei ti lego ai miei pensieri, sento la tua essenza... È simile alla mia»: in questa linea, Gianni Negri e Patrizia Kolombo ci prendono per mano e ci invitano a soffermarci su come spesso l'amore sorprenda, su quanto, nonostante le resistenze iniziali, la nascita di una sintonia inaspettata possa trasformare la percezione di un individuo su se stesso e sulla vita. Il futuro, con tutte le sue incognite, è un tema ricorrente nel brano, che in «Ti vedo in un futuro che mi terrorizza ma tu stammi vicino, insieme sarà meglio», svela sì la vulnerabilità a cui l’amore ci espone, ma anche la forza incrollabile che può sbocciare dal sostenersi a vicenda, dall'affrontare insieme le paure e costruire un domani condiviso nonostante le incertezze. «Questo brano – dichiara Patrizia Kolombo - è più di una canzone d'amore. L'intento è quello di riuscire a toccare l'anima di chi lo ascolta. È un inno alla complessità delle relazioni e alla paura che le accompagna. Ognuno di noi teme qualcosa: il futuro, l'amore, l'incertezza. Ma quando si incontra una persona, una connessione autentica, quando si riconosce qualcosa di bello, qualcosa che potrebbe essere giusto, le paure andrebbero messe da parte e per vivere appieno. È come scoprire un raggio di luce nella notte più buia». La versione in napoletano, intitolata “O’ ssaje nun po’ fernì” e cantata pianoforte e voce dal solo Gianni Negri, impreziosisce la dimensione emotiva del brano grazie ad una lingua intrisa di storia e cultura. Questa variante, ancora più intima, crea un aggiuntivo legame con il pubblico, trasportandolo direttamente nel cuore della tradizione musicale napoletana e nell'essenza stessa della città. Anche la copertina della canzone, che raffigura Napoli, il suo mare e il Vesuvio, è un omaggio al capoluogo campano che aggiunge un prezioso strato di significato alla narrazione. Il Vesuvio, con la sua imponente presenza e la sua storia di eruzioni, rappresenta la forza e l'intensità delle emozioni in una relazione, mentre il mare, con le sue onde e la sua capacità di suscitare al contempo calma e tumulto, simboleggia il flusso delle esperienze nella vita di coppia. Napoli, con la sua ricca storia, cultura e tradizione, riflette pienamente la complessità delle relazioni: questi elementi, combinati con il testo e l’interpretazione in napoletano, creano un connubio di bellezza, intensità e forza, permettendo all'ascoltatore di immergersi in un dipinto di sfumature di amore e di vita. «Voglio spiegare perché la scelta di questa copertina – prosegue Patrizia Kolombo, concludendo -: il Vesuvio rappresenta l'amore e la passione, mentre il mare simboleggia la bellezza e la forza, ma anche la complessità delle storie d’amore. Ho scelto uno scatto su Napoli, che Gianni ha istantaneamente approvato, per invitare chi ci ascolta a vivere pienamente, ad abbracciare ogni sfaccettatura dell'amore e della vita con coraggio e speranza». "'Così Non Finirà'”, accompagnato dal suggestivo ed emblematico visual video ufficiale, è un'esperienza a tuttotondo, una canzone oltre la canzone, capace di celebrare l'amore nelle sue forme più vere e intense. Un brano che tocca direttamente l'anima, invitandoci a vivere le emozioni e le relazioni senza riserve. Una carezza in chiave pop-cantautorale che ci guida, ci avvolge e ci incoraggia a scoprire un nuovo modo di vivere noi stessi, gli altri e l'amore attraverso la musica.

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Complesso del Brodo: “SAUDADISÌO”

Complesso del Brodo: “SAUDADISÌO”

Un brano che ci trasporta in un viaggio musicale tra la nostalgia e la speranza Questo brano ci accoglie a Widecreek con la sua fusione di bossa nova e rock, creando un'atmosfera unica e coinvolgente. La sua melodia ci fa sentire nostalgici di un eden perduto, ma allo stesso tempo ci spinge a desiderare di riviverlo in futuro. Tuttavia, l’eden non è solo un luogo idilliaco; richiama anche una qualche inevitabile violenza traumatica, simboleggiata da un "serpente" o un inganno. È chi riesce ad interiorizzare e consapevolizzare questa "caduta" che può ri-tornare alla propria origine e ri-cercare il paradiso dove esso è più dolce e straziante: dentro ogni persona a noi prossima. "SAUDADISÌO" è stata sviluppata nel 2022 in collaborazione con Gian Ranieri Bertoncini. Il Complesso del Brodo è una band cantauto-prog-funk in italiano dell'Alto Vicentino. Ha partecipato ad eventi e saggi dell'Accademia Musicale di Schio (dove nacque nel 2021 come classe di musica d'insieme, tenuta da Gian Ranieri Bertoncini), ha suonato intensamente a livello locale in mostre d'arte della Cooperativa Artistica FALC⦿RECCOOP con la quale collabora. Ha pubblicato il suo primo singolo “Crash X Lina” a Dicembre 2023, ed è presente nella compilation benefica “Gaza Calling” uscita su Bandcamp a Febbraio 2024. Il 19 aprile 2024 esce il nuovo brano “The Informer” seguito il 10 maggio da “SAUDADISÌO”. CONTATTI / SOCIAL instagram.com/brodocomplesso_music/ open.spotify.com/artist/2Q5Sr8A8dEUss1t83KNoe8? si=7c2R8L08SCefhgiT7jd33A&utm_source=copy-link

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Intervista alla showgirl Antonella Mosetti

Intervista alla showgirl Antonella Mosetti

Oggi siamo onorati di intervistare Antonella Mosetti, showgirl carismatica, attrice, opinionista ecc. un curriculum vasto per la sua bravura. 1) Antonella Mosetti, com’è cambiata la vita di tutti i giorni, dal dì che hai iniziato la tua carriera nel mondo dello spettacolo, con la crescita dopo tanti successi, che hanno forgiato la donna che sei oggi? “Posso dire, che sin dalla mia gioventù, quando ho iniziato il percorso dello spettacolo ho sempre tenuto la mia vita privata in prima linea rispetto all’apparire. Valori, che la mia famiglia mi ha instillato con grande amore e rispetto vivendo con essa.  La mia vita è stata molto frenetica, un matrimonio fatto da giovane, una bellissima figlia, traguardi importanti e allo stesso tempo impegnativi.  Potevo fare mille cose, ma ho rimandato per un dato periodo, il lavoro, prediligendo la famiglia, penso che sia un grande punto di forza per una persona. Nella mia vita ho cercato sempre di lavorare, dando risalto a mia figlia, quindi tutto è dipeso sempre da un connubio forte con lei, e tutt’ora anche se mia figlia ha 27 anni, li compie a settembre, ho un grande amore per lei che è al disopra di tutto”. 2) Il tuo futuro lavorativo come si sta ampliando e quali secondo te saranno i punti di forza? “Qualche anno fa, ho avuto come si suol dire un rigetto, perché dopo trent’anni che fai questo lavoro e cambia repentinamente anno dopo anno, non rispecchiando le tue aspettative, di botto  ho avuto un cambio di rotta, pensando di escogitare un approccio più fresco a livello lavorativo con varie chances su determinate piattaforme. Il tutto per potermi rigenerare, per essere più giovane con la mente, quindi sono approdata su altre piattaforme, che non sono Facebook o Instagram, ma che sono secolari come: Tik Tok, OnlyFans, tutto quello che la gente guarda con un occhio superficiale ho voluto studiarlo, e approdare in modo sereno e tranquillo su questi social. Questo modo, il mio, è per avere un rapporto più fresco, rapportandomi con i giovani, un dialogo che molte colleghe della mia età dello spettacolo non riescono ancora ad affrontare per evolversi. Cerco sempre di sviluppare nuove idee, prenderle, farle mie, quando ancora in Europa hanno poco impatto e lavorarci come una creator qui in Italia”. 3) La tua vita nei vari spettacoli, una full immersion tra: TV, film, ecc. ora c’è qualche altro sogno nel cassetto che vorresti realizzare? “Ultimamente viaggio molto, cosa che ho sempre fatto nella mia vita, che adoro. Aprire la mente a nuovi orizzonti, voglio continuare proprio a fare tutto ciò. Vorrei trasferirmi all’estero, anche se per adesso non posso ancora farlo, però un giorno chissà diventando nonna, stando più serena forse potrò cambiare l’iter della mia vita. Voglio vivere i miei anni con serenità, non essere sempre sotto la spada di Damocle, con questo doversi rapportare con i soliti schemi, perché il pubblico italiano vuole vedere sempre al massimo del livello, voglio crescere con serenità”. 4) Antonella, col tuo sorridere alla vita con discrezione, donna emancipata e solare, in questo lavoro che ti vede partecipe, oggi cosa ci puoi dire in merito? “Purtroppo, non c’è un confronto equo con l’essere chi sei e  con quello che devi apparire, anche questo aiuta, ma Antonella prima di tutto è una persona, con mille sfumature. Sanno tutti che cucino, che amo cucinare, perché ho avuto Asia molto presto, cucinavo per lei e per le amichette. Amo cucinare e amo più il pesce della carne, dicono che sono molto brava a fare: gli spaghetti classici con vongole e cozze che può sembrare semplice ma non lo è, la pasta con i peperoni, come secondo di carne mia figlia mi richiede peperoni al posto del pollo alla cacciatora, non amo fare i dolci sono più orientata sul salato, tanto che alla mattina amo più mangiare una pizzetta fatta in casa con mozzarella e alicette  piuttosto che un dolce.  Nell’ottica, oggi mi si dice: ma dai sei bella e ami anche cucinare? Sono creativa, specie in cucina, dove mi piace sperimentare, vivo da sola col mio cane, faccio cene anche da sola, per me è un culto che non tutti hanno. Sono stata sempre un po' ribelle, anticonformista, anche da bambina, accettavo non di buon grado il vestire imposto, ho lavorato molto nello studiare in modo rigido, pagandolo  poi, nelle scelte lavorative post crescita, non abbassandomi mai a nessuno. Forse lo avrei potuto fare, ma non è stato mai nella mia indole”. 5) Una bellezza senza eguali la tua Antonella, vi sono segreti nell’alimentazione, sai molte donne sono curiose…? “Guarda non ho segreti, perché mangio normalmente, bevo normalmente, anzi alcune volte mi lascio andare ai piaceri della tavola e del bere in compagnia con i miei amici. Figurati che, in passato ero astemia, ma da poco ho cominciato con una mia evoluzione a bere champagne, a cucinare e gustare la cucina appieno. Già da piccola avevo la passione per lo sport, mio nonno mi mise in mano dei pattini a rotelle già prima che io camminassi, poi crescendo ho fatto sempre palestra. Adesso per questo modo di vita sano e sportivo “vivo di rendita”, cioè con un corpo tonico.   Da un anno ho staccato questo discorso, perché avevo la testa da tutt’altra parte, quindi ho dovuto fare un po' i conti come tutte le donne, prendendomi cura di me in modo diverso, con accorgimenti col dermatologo, con qualche intervento sul mio corpo, come quando dopo aver avuto mia figlia Asia, ho fatto dei ritocchi al seno. Curare queste piccole cose per me è il minimo, ci si deve stare dietro ed è inutile come dicono tante colleghe che non correggono i segni dell’età sul corpo, il che non è vero tutte si ritoccano, non ho mai avuto un impatto tragico col mondo, cosa che mi ha sempre insegnato mio padre, un grande carattere e tutto quello che vuoi ha sempre bisogno di un aiuto. Comunque la bellezza che mostri, non può essere solo quella esteriore, ma deve essere una compensazione di quello che sei, cioè essere allineato col mondo”. 6) Cosa ti rende felice coi tuoi fans? “Sono felicissima quando mi fermano per una foto, un autografo, anche se la mia indole è di donna alquanto timida. Molta gente, mi scrive per un supporto, un consiglio, che do nel mio limite. Mi fa felice tutto ciò e anche quando scrivono cose brutte, per me tutto è motivo di crescita, di autoanalisi, cerco di avere una mente aperta e scindere il bene dal male. Una cosa che non posso accettare, però, è se, a parlare o scrivere male di me, sono le persone a cui voglio bene...mi sembra logico!” 7) Se dovessi parlare in modo soft e sorridente di te come dipingeresti un tuo autoritratto? “Una bambina donna, estremamente sensibile, a cui non è facile stare vicino, ma è più difficile starmi lontano”. Incaricata alla distribuzione Dott.ssa Mietto Elisa Articolo e dirigente del Servizio: Ufficio Stampa e Produzioni Mp di Salvo De Vita

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Apprendimento e disturbi specifici (DSA)

Lavoro presso istituzioni scolastiche da oramai ventinove anni e mi capita, sovente, d’imbattermi in ragazzi che evidenziano difficoltà specifiche nell’ambito dell’apprendimento Continua a leggere graziellaparadisi.it/blog/salute-e-benessere/articoli/apprendimento-e-disturbi-specifici-dsa

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SCUOLE

Negli ultimi tempi proliferano corsi formativi, scuole di pensiero, incontri didattici sia in presenza che online. Gli eventi si moltiplicano in molte città italiane e straniere. Negli ultimi tempi a Torino, Bologna ma anche in Giappone, Russia, Cina ecc. si stanno diffondendo molte scuole di seduzione con docenti esperti nel settore e studiosi di psicologia. Sono corsi periodici che si possono ripetere sia di gruppo che percorsi personali a seconda delle esigenze. I corsi per entrambi i sessi aiutano a diffondere una mentalità più aperta, un atteggiamento più modesto, una fiducia in se stessi più marcata. I corsi sono sia pratici che teorici, fatti di test, di test attitudinali, di giochi, simulazioni, analisi. Si forniscono alla fine del corso attestati di partecipazione sia in formato cartaceo che digitale da scaricare da internet. Le lezioni si svolgono sia in presenza che da remoto. I temi sono quelli relativi alla comunicazione e ai rapporti interpersonali. Ci sono corsi anche per studenti. In alcuni corsi si accettano pure i giudizi espressi dai partecipanti per ottimizzare le lezioni. Si forniscono consigli sulla abilità seduttiva. In queste scuole di seduzione si impara il corteggiamento lento, l’arte amatoria e erotica. Si discute di aspettative, di contatti umani, di ascolto, di capacità di persuasione, di doti personali e psicologiche, di attrazione . I corsi sono veri pacchetti che includono pure in certi casi la cura del corpo. Si scopre cosi che le donne che piacciono di più sono quelle formose, sexy, poco litigiose, generose, poco tristi, vivaci, poco gelose, capaci di ascoltare, a tratti misteriose . Provocanti, dal carattere forte, disposte al perdono. Fisicamente sono quelle che hanno un bel fondoschiena e caviglie sottili e un piede elegante. Gli uomini che piacciono di più sono quelli galanti, gentili, pronti al confronto e al dialogo, allegri, intelligenti, capaci di complimenti, dallo sguardo intenso, altruisti, sensibili, attraenti, dal sorriso schietto, tranquilli, che hanno grinta e autostima. Nei corsi viene insegnato il rituale complesso del corteggiamento che può durare molto per verificare da presso il grado di compatibilità. Vengono spiegate le tecniche per capire l’innamoramento.

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NowMyPlace conquista il turismo esperienziale sul Lago di Garda

NowMyPlace conquista il turismo esperienziale sul Lago di Garda

Con oltre 250 esperienze esclusive, NowMyPlace offre l'opportunità di vivere il lago in modo autentico, celebrando il ricco patrimonio naturale, enogastronomico e sportivo della regione. In un contesto di crescente interesse per viaggi di qualità e sostenibili, NowMyPlace emerge come la scelta prediletta per vivere il Lago di Garda, offrendo un'ampia varietà di esperienze che la rendono leader di questo territorio. Secondo i recenti dati di Assoviaggi, nonostante le sfide economiche globali, il turismo mantiene un robusto dinamismo in Italia. In particolare, il Lago di Garda vede un significativo incremento delle prenotazioni, specialmente da mercati internazionali come gli Stati Uniti. NowMyPlace, con la sua offerta unica, si posiziona al centro di questa tendenza crescente, attirando visitatori che cercano esperienze autentiche e immersive. La piattaforma, nata nel 2022 da un team di Travel Designers e viaggiatori appassionati, semplifica il processo di prenotazione e permette di entrare in contatto in modo autentico con il territorio e con le persone che lo abitano. Le esperienze offerte sono curate da esperte guide locali, garantendo al contempo massimo divertimento e il profondo rispetto per il patrimonio culturale e ambientale della regione. Il ventaglio delle attività proposte è ampio e vario: dagli sport outdoor agli itinerari del gusto, dalle attività wellness alle esperienze di scoperta lenta del territorio, dai percorsi creativi alle attività per i bambini. Chiunque può trovare riflessa la propria idea di esplorazione all’interno di un catalogo così ricco: dai più piccoli ai più grandi, dalle coppie ai gruppi di amici, dalle famiglie ai viaggiatori indipendenti. Ad esempio, la lezione di Yoga di gruppo in limonaia, dove la tranquillità del luogo e l'aroma degli agrumi creano un ambiente ideale per il rilassamento e la meditazione. Oppure navigare sul lago a bordo di un Riva Aquarama, noto come la "Rolls-Royce delle barche" e utilizzato in film iconici come quelli di James Bond. O ancora, la visita in fattoria didattica con gli alpaca, dove adulti e bambini possono esplorare la vita di campagna, fino ad arrivare alle lezioni di cucina e alle degustazioni di vino delle varie aziende agricole e cantine. NowMyPlace si distingue per tre principali vantaggi: - Nessuna maggiorazione: i prezzi offerti sono identici a quelli che si pagherebbero prenotando direttamente, con la promessa di rimborsi in caso di discrepanze. - Conferma immediata: la tecnologia alla base del portale permette di visualizzare in tempo reale le disponibilità e di completare le prenotazioni in pochi clic, facilitando la pianificazione del viaggio senza tempi di attesa. - Contatto diretto: appena completata la prenotazione, i clienti possono comunicare direttamente con i partner esperienziali via chat per personalizzare la propria esperienza, assicurando che ogni aspetto del viaggio soddisfi le loro aspettative. «NowMyPlace offre ai propri clienti un servizio trasparente, costruendo con loro un rapporto basato sulla fiducia reciproca e rafforzando così la propria reputazione di affidabilità e qualità: ogni esperienza è ben descritta in modo da fornire a chi vuole prenotare tutte le informazioni utili per scegliere l’attività più idonea alle proprie esigenze», dichiara Federica Cauzzi, socia fondatrice di NowMyPlace. Con la continua introduzione di nuove esperienze esclusive, NowMyPlace si impegna a mantenere e superare le aspettative dei viaggiatori moderni, promettendo un futuro luminoso per il turismo esperienziale sul Lago di Garda. NowMyPlace NowMyPlace è una piattaforma nata da cacciatori di esperienze, travel designers e viaggiatori appassionati, sono partiti alla ricerca di quello che non c'era per creare ciò che mancava: un luogo fatto di sogno e sostanza, emozione e contatto, condivisione e tempo prezioso da vivere. Le esperienze sono diventate così l'oggetto della loro curiosità, l'obiettivo della loro ricerca, nel luogo unico e che desiderano aiutare a scoprire: il Lago di Garda.

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A Reggio Calabria si celebra Walter Chiari

A Reggio Calabria si celebra Walter Chiari

Con il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Verona, e la collaborazione con la storica casa editrice “Dellisanti”, il Circolo Culturale “L’Agorà”, organizza una giornata di studi sul tema “1924-2024: nel centenario della nascita di Walter Chiari”. Dopo i saluti istituzionali, seguiranno gli interventi del giornalista Antonio Dellisanti, direttore della omonima casa editrice. Di seguito, l’intervento del critico cinematografico Domenico Palattella, autore di “Walter Chiari 100 e … lode”. Concluderà la giornata di studi su Walter Chiari, il Vicepresidente del Circolo Culturale “L’Agorà”, Antonino Megali, che ne delineerà le doti umane ed artistiche. Walter Michele Armando Annicchiarico nacque l'8 marzo 1924 a Verona, terzogenito (prima di lui Osvaldo e Ada, e poi il minore Benito), da genitori pugliesi emigrati al Nord da Andria. Il padre Carmelo Annicchiarico era un funzionario di Pubblica Sicurezza originario di Grottaglie, la madre Enza (Vincenza) Tedesco, cui Walter fu sempre legatissimo, era maestra elementare. Attore, autore, regista, talent scout, Walter fu soprattutto il primo comico 'globale' dell’Italia moderna, abbandonando il retaggio dialettale, localistico, e l'aspetto buffonesco per innovare il modo di far ridere. Attore, comico, cabarettista, conduttore televisivo fu uno dei volti più noti della commedia all'italiana, nonché un grande mattatore sul piccolo schermo, un pioniere del varietà televisivo anni Sessanta. Ha interpretato fatto 112 film, ma il cinema italiano non lo ha mai veramente adottato nonostante l’esordio già nel 1946 (Vanità di Giorgio Pastina), la chiamata di Luchino Visconti (Bellissima, 1951) il successo personale con Alessandro Blasetti (Io, io, io e... gli altri, 1966). In teatro è stato mattatore della commedia musicale e del teatro di rivista. Incredibili i suoi successi tra Buonanotte Bettina, Il gufo e la gattina, Un mandarino per Teo a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta. È stato u carismatico attore di prosa: da La strana coppia, con Renato Rascel, nel 1966 a Finale di partita di Samuel Beckett, vent’anni dopo. Deve il suo successo soprattutto alla tivù di cui è protagonista in modo stabile fin dal 1958 quando appare insieme a Carlo Campanini, con il suo cavallo di battaglia, Il Sarchiapone, in cui ogni volta ripropone con aggiunte, modifiche, invenzioni in un flusso continuo di improvvisazione. Da allora e per oltre dieci anni è un geniale mattatore e sperimentatore tra Studio Uno, con il regista Antonello Falqui, Canzonissima, con Mina e Paolo Panelli, fino a Speciale per voi. Queste alcune delle cifre che sono state oggetto di analisi nel corso della nuova conversazione organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” che sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da mercoledì 15 maggio.

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"Jet lag": il nuovo singolo del cantautore Pierpaolo Marino

"Jet lag": il nuovo singolo del cantautore Pierpaolo Marino

“Jet lag” è il nuovo singolo del cantautore siciliano Pierpaolo Marino. Registrato e mixato da Fabio Genco con il mastering di Fabian Tormin (Platlin Mastering, Amburgo), “Jet Lag” è una canzone che si è imposta, è nata di getto, voracemente scanzonata. “Avevo già in testa la melodia e la parte di chitarra, è stato facile svilupparla, anche se è una cosa che capita di rado e quando arriva bisogna cavalcare il momento. Era da tempo che avevo in testa di scrivere qualcosa, a modo mio, sulla stanchezza dovuta agli spostamenti per via del lavoro, della mancanza di sonno, dello stress e della sensazione di ‘sballo’ naturale che ti procura questo stato, a volte bisogna prendere le cose in maniera leggera e scanzonata, forse riderci sopra e avere sempre la voglia e l’urgenza di tornare a qualcosa di familiare, di caldo e confortante, che può essere la tua casa, la tua donna, la tua famiglia e tutto ciò che per troppo tempo ti è mancato”, afferma Pierpaolo Marino. Ascolta il brano su Spotify: b-url.it/WJLpu Il brano gode delle chitarre e la voce di Marino e delle tastiere e la batteria di Fabio Genco. “Jet Lag” arriva dopo l’album ‘Senza Controllo’, il secondo nella carriera del cantautore marsalese e racchiude le ultime influenze sonore e artistiche maturate negli ultimi dieci anni. Crediti: Testo e musica di Pierpaolo Marino Tastiere e batteria di Fabio Genco Registrato e mixato da Fabio Genco Mastering di Fabian Tormin presso gli studi Platlin Mastering

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Pace: Apra ospita la Biblioteca delle Nazioni Unite di Ginevra

Pace: Apra ospita la Biblioteca delle Nazioni Unite di Ginevra

A Roma presso l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum un evento sulla Pace tra le Nazioni in Cristo. Al centro del convegno il più antico libro presente nella collezione della Pace della Biblioteca e degli Archivi delle Nazioni Unite di Ginevra "Fedus Christianum" (1504), tradotto di recente dal latino medievale in inglese grazie ad una donazione della Fondazione Angelini La Pace tra le Nazioni in Cristo al centro dell'evento accademico “La Biblioteca delle Nazioni Unite di Ginevra in Apra”, tenutosi il 6 maggio presso l'aula Magna dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. L'occasione nasce dalla traduzione del testo "Fedus Christianum"(1504), scritto in latino medievale dal monaco tedesco Ambrosius Alantsee, il più antico presente nella collezione della Pace della Biblioteca e degli Archivi delle Nazioni Unite di Ginevra. Il libro é stato tradotto in inglese grazie ad una donazione della Fondazione Angelini e all'iniziativa del prof. Carmelo Pandolfi, docente di Filosofia medievale in Apra e consulente scientifico della stessa Fondazione. La pubblicazione è suddivisa in sei capitoli, è un testo breve la cui particolarità è nella rilegatura: un foglio in cui sono raffigurate le note musicali. In apertura dei lavori, padre Alberto Carrara, decano della Facoltà di Filosofia in Apra, prendendo spunto dalle parole dell'autore Ambrosius Alantsee "Chiunque tu sia, sarai un amante della dolce pace", ha sottolineato l'importanza del testo "quale piattaforma per il dialogo e per realizzare strategie pacifiche volte a sensibilizzare sulla cultura della pace e per la promozione di un futuro pacifico". A moderare l'incontro il prof. Carmelo Pandolfi. "Esiste una pace cattiva che disturba la vera pace - ha evidenziato Pandolfi nel riassumere il testo - come dice San Tommaso c'è pace anche in una banda di ladri, perché la pace è tranquillità fondata sull'ordine; la pace è una delle otto beatitudini, c'è una pace fraterna, c'è una pace verso il Padre, c'è la pace dentro e c'é la divisione della buona pace, fondata sul Padre, il Figlio e lo Spirito, che è un interiore atto di amore, di carità. Come diceva Sant'Agostino, il confine tra la città dell'uomo e la città di Dio passa nel cuore di ciascuno di noi. La vita è inconciliabile con ciò che toglie la vita, la vita non è conciliabile con ciò che è guerra". Al convegno sono intervenuti padre Dominic Farrell, docente di Etica in Apra, che ha illustrato la dottrina e le fonti del "Fedus christianum"; padre Eamonn ‘O Higgins, docente di Filosofia politica in Apra; Cristina Giordano, bibliotecaria responsabile servizio referenza della Biblioteca Onu di Ginevra che ha raccontato della riscoperta di un testo antico sulla pace: il "Fedus christianum" di Ambrosius Alantsee nella Biblioteca delle Nazioni Unite di Ginevra. Presente la traduttrice Nataalya Kahn, titolare di un master all’Università di Cambridge e di Ginevra, che si è soffermata sulla difficoltà della traduzione svelando l'arcano di alcune abbreviazioni. A seguire Barbara Fleith, docente di Lingua e Letteratura tedesca all’Università di Ginevra, che ha affrontato il tema delle "Strategie di marketing nel 1500" inerenti il ‘Fedus christianum’; Alberto Garcia Gomez, decano della Facoltà di Bioetica all’Apra e Chairholder Unesco Chair Bioetics and Humans Rights all’Apra-Uer, che ha parlato di "Gesù Cristo Re pacificatore, Speculum per principi di ieri e di oggi". In chiusura dei lavori, è intervenuto in collegamento l’ambasciatore David Fernandez-Puyana, osservatore permanente dell’Università delle Nazioni Unite per la pace presso l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, che ha approfondito il tema "Educare alla pace: l’esperienza delle Nazioni Unite". L'evento si è concluso con una visita alla Biblioteca "Papa Pio XII" dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.

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