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Concorso Fotografico Ri-Scatti

Concorso Fotografico Ri-Scatti

L’Associazione Corda in Accordo Onlus bandisce il Concorso Fotografico Ri-Scatti - VII Edizione, l’evento che celebra la passione per il mondo dell’immagine e la creatività di tutti gli amanti della fotografia. Il concorso Ri-Scatti non è solo una competizione, ma un vero e proprio viaggio attraverso l'arte fotografica, dove ognuno ha la possibilità di esprimere la propria visione del mondo, condividendo storie e emozioni in forma di immagine. Quest’anno il tema scelto è "Il mondo che mi piace" un argomento che offre una splendida opportunità per esplorare e catturare attraverso l'obiettivo le innumerevoli bellezze e peculiarità del nostro territorio, riflettendo su ciò che ci rende veramente felici e soddisfatti. Questa tematica invita i partecipanti a esprimere la propria visione di un mondo ideale, sia che si tratti di panorami naturali mozzafiato, momenti di vita quotidiana, ritratti che comunicano emozioni profonde o situazioni che evidenziano la bellezza delle piccole cose. È l'occasione per mostrare la diversità culturale, la ricchezza ambientale, le esperienze umane autentiche e tutto ciò che può ispirare positività e speranza. Cliccando direttamente sul link cordainaccordo.it/7--concorso-ri-scatti-.html si può scaricare il bando ed avere tutte le info per partecipare. Il ricavato del concorso sarà destinato al progetto di Sostegno alla ricerca in oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Pediatrico Santobono Pausilipon di Napoli. Tutte le fotografie, insieme alle loro relative didascalie, dovranno pervenire in formato digitale tramite mail entro il 22 maggio 2024 all’indirizzo e-mail: cordainaccordo@gmail.com

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Beta Libre “Winter circle”

Beta Libre “Winter circle”

L’album d’esordio del nuovo progetto della cantautrice Benedetta Gaggioli 
«Un ciclo di canzoni, a tratti oscuro, a tratti infantile, sicuramente invernale. Il titolo è ispirato al famoso ciclo di lieder di Schubert (Winterreise ossia Viaggio d’inverno) ma invece di essere un viaggio, il mio è un ciclo, è qualcosa di circolare e cangiante, che torna come le stagioni, come il ciclo dell’acqua e della morte e della rinascita». Beta Libre 
“Winter Circle” rappresenta il debutto di Beta Libre, il nuovo progetto cantautorale della cantante lirica Benedetta Gaggioli. Un album dove la voce è assoluta protagonista: a volte sporca, altre più eterea, canta il mondo emozionale dell’artista con tutti i suoi contrasti. Il canto si appoggia e fonde su un tessuto musicale altrettanto ricco, fatto di sonorità elettroniche e oscure ma anche di momenti più morbidi e liturgici. È un lavoro che la stessa Beta Libre definisce «lisergico, oscuro, introspettivo, sperimentale, elettronico». Album Track by track direzione816.wixsite.com/servicepromo/betalibre “Winter Circle” è scritto interamente da Benedetta Gaggioli. Coprodotto dalla stessa cantautrice con Riccardo Landi e mixato e masterizzato da Andrea Benassai. Benedetta Gaggioli nasce a Pistoia nel 1988. Diplomata in canto lirico e in musica antica e barocca ha all’attivo numerosi concerti in prestigiosi festival in italia e all’estero, sia come solista che in ensemble polifonici. Dal 2018 collabora assiduamente con il Maggio Musicale Fiorentino, come artista del coro in numerose opere ed eventi e come solista nello Stabat Mater di Pergolesi. Nel 2019 partecipa come solista al Early Music Tuscan Festival e vince l’audizione del Teatro Verdi di Pisa per il ruolo di Proserpina ne “L’empio punito” di Alessandro Melani. Nel 2021 vince il XV Concorso internazionale di Musica Antica Premio Fatima Terzo. Nel 2023 si laurea al Master di II livello in Canto (Repertorio contemporaneo) e al Conservatorio G. Verdi di Ravenna con il massimo dei voti e la lode e vince il primo premio al Concorso Internazionale di Interpretazione di Musica Contemporanea organizzato dalla Fondazione Flavio Vespasiano. Attualmente studia Composizione con Mauro Montalbetti al Conservatorio G. Verdi di Ravenna. Beta Libre è il suo nuovo progetto da cantautrice e compositrice, nato dalla sua passione per la musica elettronica e dalla sua esigenza di esprimersi e creare musica. Nel 2022 incide 14 brani inediti in inglese, scritti e arrangiati da lei, che faranno parte del suo primo album intitolato Winter Circle, uscito a dicembre 2023. Etichetta: Corbellice Records CONTATTI / SOCIAL facebook.com/betalibre/ instagram.com/beta.libre/ open.spotify.com/intl-it/artist/3YMpZaQUjKkbAslXNEbU4l?si=gYhfPfWWQ2KeNwr7VOjn4A

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PANONTA

La panonta è un prodotto tipico diffuso in Abruzzo, Molise e in alcune parti del Lazio. L’origine del nome deriva dal pane unto con l’olio necessariamente extra vergine di oliva. Forse è nata in Molise nel paese di Miranda dove ancora oggi ci sono forni tradizionali che oltre a produrre focacce con l’olio producono la classica panonta. Molti sono i panifici con annesso molino che in Molise un tempo facevano questo prodotto soffice dentro e fuori croccante. La panonta oltre che a Miranda in provincia di Isernia la troviamo in altre varianti nel Lazio e in alcuni borghi abruzzesi. Le ricette variano da paese a paese. Si tratta di una pagnotta farcita che viene divisa in più strati con olio o lardo o strutto, vino e aceto e in ogni strato può essere messo: pancetta, salsiccia, frittata, uovo fritto, guanciale, baccalà, peperoni, pecorino, prezzemolo, aglio, funghi, bieta, alice, fagioli , pomodori, provolone, zucchine, pesce, mozzarella. Esiste anche una versione integrale e una per celiaci. Ci sono versioni con frittata con prezzemolo e patate fritte. Ci sono panonte divise in soli tre strati o di più. Un tempo era usata da contadini e dai montanari, da pastori durante le trasferte sui monti in quanto era un alimento usato come piatto unico saporito, calorico e sostanzioso. Era il piatto tipico della cucina povera molisana. Ora la panonta viene usata di meno, di solito sopravvive in alcuni locali caratteristici come antipasto, aperitivo, accompagnata con tagliata di formaggi e prosciutti e salumi. Si sposa con vino bianco e birra. Va conservata in frigo avvolta con pellicola ma non più di tre giorni. A Riano nel Lazio si svolge i primi di agosto e qualche volta a fine luglio la sagra della panonta. Una manifestazione che dura tre giorni. Riano con il suo monumento a Matteotti e il suo castello Ruspoli, accoglie i turisti durante questa sagra che prevede gare gastronomiche, scuole di cucina, spettacoli per bambini, giostre, mercato dell’usato e dell’artigianato, animazione, giochi, sport, musica, bancarelle, riffe, degustazioni, giochi popolari, tombola ecc.

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Dal “Fabbricante di Lacrime” al nuovo singolo: Biondo & giamba raccontano “Un’altra notte” tra nostal

Dal “Fabbricante di Lacrime” al nuovo singolo: Biondo & giamba raccontano “Un’altra notte” tra nostal

Dopo lo straordinario successo riscosso su Netflix con il film "Fabbricante di Lacrime" - che ha debuttato al vertice delle classifiche di popolarità della piattaforma streaming su scala globale - Biondo non si ferma e torna alle sue origini musicali con "Un'altra notte", il suo nuovo singolo che lo vede al fianco del giovane talento argentino d'adozione romana giamba. Il brano rappresenta una fusione di emozioni e musica, in cui la nostalgia e il desiderio di riavvicinamento si scontrano con il bisogno di andare avanti e lasciarsi il passato alle spalle. Con una grande profondità lirica ed un'audace sperimentazione nel sound, "Un'altra notte" si distacca dalla convenzionale narrazione musicale per avventurarsi in territori emotivamente più complessi e ricchi di sfumature. La combinazione di elementi melodici e ritmici crea un tessuto sonoro che accoglie l'ascoltatore in una dimensione intima, attraverso la malinconia e la riconciliazione. Le strofe del brano riflettono due visioni contrastanti di un amore perduto: la prima, evoca un irresistibile desiderio di riavvicinamento, mentre la seconda esprime il doloroso processo di accettazione ed il superamento del passato. Questo dualismo è intensificato dall'uso creativo della voce e dei synth, che si mescolano per creare un'atmosfera emotivamente carica e viscerale. L'abilità dei due artisti nel trasformare il dolore e la speranza in musica è evidente in ogni singolo passaggio del testo: la loro collaborazione va oltre la semplice esecuzione di un feat. "Un'altra notte" rappresenta infatti il dialogo aperto tra le due anime che caratterizzano ciascuno di noi, il confronto e la battaglia interiore tra le due metà alle antitesi dello stesso intero che, nonostante le loro differenze, necessitano di trovare un terreno comune per coesistere e convivere. Una contrapposizione sottolineata dall'uso di una produzione che gioca con contrasti sonori intensi, alternando momenti di pura energia ritmica a interludi più riflessivi e introspettivi. Il brano fluisce attraverso una gamma emotiva ampia, dando spazio al tumulto e alla tranquillità, al caos e alla calma. La dicotomia tra i versi di giamba, che esprimono una nostalgica voglia di riconnessione, e quelli di Biondo, che cercano di chiudere definitivamente il capitolo, riflette le complesse dinamiche delle relazioni. Le espressioni «Un'altra notte insieme» e «Correre fino a stare male» rispecchiano nitidamente l'essenza di questi scontri interni, svelando la lotta per mantenere vive le connessioni passate mentre si cerca di andare avanti, nonostante tutto, al di là del dolore. La produzione musicale, curata nei minimi dettagli, sottolinea ulteriormente questo dialogo, con una scelta di suoni che enfatizza sia la tensione che la risoluzione dei temi trattati, aggiungendo un ulteriore strato di profondità a questi temi, con arrangiamenti che enfatizzano il sentimento di urgenza e di irrevocabilità delle decisioni prese sotto l'influenza di emozioni intense. I sintetizzatori pulsanti e la batteria incisiva creano una colonna sonora che non solo accompagna ma amplifica il racconto lirico, trasformando ogni verso nel battito cardiaco di un racconto più grande. giamba racconta la genesi del brano: «Ho iniziato a scrivere "Un'altra notte" verso la fine dell'estate scorsa, in un momento di grande riflessione personale. Conoscendo Simone (Biondo), ho subito pensato che la sua voce e il suo stile unico potessero dare al pezzo la dimensione che cercavo. La sua pronta adesione e la rapidità con cui abbiamo completato il brano confermano quanto sia stata naturale la nostra collaborazione». "Un'altra notte" è un'analisi profonda sulle dinamiche della memoria emotiva e su come queste possano plasmare la nostra realtà, il nostro presente. È una riflessione sul potere del tempo, che può sia guarire che riaprire vecchie ferite, spesso in momenti inaspettati. giamba e Biondo ci invitano a riflettere su queste verità, con una traccia che offre molteplici spunti di meditazione sulla natura transitoria delle relazioni. Coniugando perfettamente la passione e la nostalgia, il brano si impone non solo come un pezzo di altissima qualità, ma anche come un chiaro messaggio sull'importanza di affrontare e accettare le complessità dei rapporti interpersonali, soprattutto delle storie d'amore. Con questa collaborazione, i due artisti ci spingono a riconoscere e celebrare i momenti trascorsi, sia quelli felici che quelli dolorosi, perché è solo attraverso entrambi che cresciamo e impariamo a valorizzare davvero il presente. "Un'altra notte" è, in ultima analisi, un invito a vivere pienamente, ricordandoci che ogni notte passata, ogni esperienza vissuta, fa parte di noi, definisce chi siamo e ci dà l'opportunità di costruire chi saremo.

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Smart-Notizie.it: La Piattaforma di condivisione per l'Innovazione nell'Industria Italiana

Smart-Notizie.it: La Piattaforma di condivisione per l'Innovazione nell'Industria Italiana

Nello scenario dell'industria italiana, Smart-Notizie.it si distingue come piattaforma digitale essenziale per le aziende in cerca di prodotti, servizi e consulenza, oltre che per quelle che li offrono. In questo articolo, analizziamo il ruolo di Smart-Notizie.it nel promuovere collaborazione e innovazione nel settore, mettendo in luce il valore del Smart Manufacturing e delle tecnologie legate alla Industria 4.0 e 5.0. Smart Manufacturing e l'Industria Italiana Il concetto di Smart Manufacturing sta rivoluzionando l'industria italiana, portando a una trasformazione digitale che abbraccia automazione, interconnessione e intelligenza artificiale. Smart-Notizie.it si posiziona al centro di questa trasformazione, offrendo una piattaforma dove le aziende possono scoprire le ultime tecnologie, come il software CAD, il software PLM e le soluzioni di analisi multifisica, che sono vitali per l'ottimizzazione dei processi produttivi. Tecnologie per l'Industria: Dal 4.0 alla Transizione 5.0 L'evoluzione dalla Industria 4.0 alla 5.0 è segnata da un incremento nell'uso di tecnologie avanzate che facilitano una maggiore automazione e personalizzazione. Smart-Notizie.it supporta questa transizione offrendo aggiornamenti costanti, studi di caso e articoli di approfondimento sulle ultime innovazioni e sulle applicazioni pratiche di queste tecnologie. Software e Soluzioni per l'Industria Avanzata Uno degli aspetti più critici del moderno ambiente industriale è l'adozione di software avanzato. Su Smart-Notizie.it, le aziende possono trovare le informazioni più recenti su software CAD per la progettazione assistita da computer, software PLM per la gestione del ciclo di vita del prodotto e software di analisi multifisica, essenziali per simulare e analizzare fenomeni complessi in vari ambiti dell'industria. Smart-Notizie.it si conferma come una risorsa indispensabile per le aziende italiane che vogliono rimanere all'avanguardia nell'era digitale. La piattaforma non solo facilita il dialogo e la cooperazione tra chi offre e chi cerca tecnologie avanzate, ma stimola anche l'innovazione continua, essenziale per competere su scala globale nel settore manifatturiero. Smart-Notizie.it rappresenta quindi un crocevia fondamentale per l'industria italiana, catalizzando l'adozione di tecnologie avanzate e supportando le aziende nel percorso verso l'Industria 5.0. LINK smart-notizie.it/

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“12 BUONI MOTIVI PER INVESTIRE IN ASSET DIGITALI” LA GUIDA DEFINITIVA PER LE CRIPTOVALUTE

“12 BUONI MOTIVI PER INVESTIRE IN ASSET DIGITALI” LA GUIDA DEFINITIVA PER LE CRIPTOVALUTE

Tutti ne parlano, ma non tutti hanno le giuste competenze per spiegare il mondo delle criptovalute e degli asset digitali. A farlo oggi in un libro che promette di essere una guida semplice e pratica per chi sceglie di investire in questo settore sono Daniele Bernardi, imprenditore seriale con una grande esperienza nello sviluppo di modelli matematici per semplificare i processi decisionali degli investitori e dei family office, e Damiano Bonazzi, una laurea in Economia in Bocconi, manager nei settori di Investimenti, Private Banking e Consulenza Finanziaria di banche italiane e internazionali, con il loro “12 buoni motivi per investire in Asset digitali” (Engage Editore. Bologna). “Con l’aumentare delle incertezze e delle complessità legate all’andamento dei mercati finanziari, sia obbligazionari che azionari - spiegano gli autori - l’esigenza di diversificare le possibili fonti di rendimento all'interno di un portafoglio di investimento diventa sempre più stringente. Ma senza una buona dose di consapevolezza e conoscenza, muoversi in questo mondo potrebbe portare ad una perdita di capitale. Ecco perché abbiamo voluto scrivere questo libro, che ha l’obiettivo di rispondere al crescente bisogno di chiarimenti e spiegazioni che siano pratiche e trasparenti al tempo stesso. Un bisogno che non riguarda soltanto i non addetti ai lavori, ma anche consulenti finanziari e investitori che ad oggi hanno ancora molti dubbi a riguardo”. In "12 Buoni Motivi Per Investire In Asset Digitali”, Beranrdi e Bonazzi spiegano, tra l’atro quali sono e come funzionano gli asset digitali presenti sul mercato finanziario oggi; quali sono le caratteristiche peculiari degli asset digitali; quali sono le differenze tra investimenti tradizionali e asset digitali; quali sono le principali buone ragioni (12) per inserire asset digitali in un tuo portafoglio di investimento e, ovviamente raccontano la storia di di Bitcoin, la criptovaluta più famosa e diffusa al mondo.

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“IL SOGNO DEL PRINCIPE” L'esibizione di danza con gli 'Hanbok' Coreani apr

            “IL SOGNO DEL PRINCIPE” L'esibizione di danza con gli 'Hanbok' Coreani apr

Il 4 maggio alle ore 19 presso il Teatro Argentina di Roma Un’iniziativa del Ministero della Cultura della Repubblica di Corea per celebrare le relazioni con l’Italia Lo spettacolo di musica e danza tradizionale coreana 'Il Sogno del Principe', eseguito dalla compagnia del National Gugak Center, andrà in scena sabato 4 maggio, alle ore 19, presso il Teatro Argentina di Roma. L'evento segnerà l'apertura dell'anno di scambio culturale tra Italia e Corea 2024-25, su iniziativa del Ministero della Cultura, dello Sport e del Turismo della Repubblica di Corea e in collaborazione con l'Istituto Culturale Coreano in Italia e il KOFICE (Korean Foundation for International Cultural Exchange). “Il sogno del Principe” narra la storia di un giovane principe che, dopo aver celebrato la sua maggiore età con una cerimonia ufficiale, decide di esplorare la vita del popolo per comprendere appieno il suo ruolo di sovrano. Abbandonando le comodità del palazzo reale, si unisce alla gente comune, condividendone le gioie e le pene. Questo coinvolgente racconto, della durata di 80 minuti, offre uno sguardo autentico sulla musica tradizionale e sugli abiti delle famiglie reali della Corea, gli hanbok. A mettere in scena lo spettacolo sarà il National Gugak Center, istituzione artistica per eccellenza che tramanda nel tempo la cultura coreana. L’istituzione presenta attraverso i propri spettacoli la danza e la musica tradizionale della Corea del Sud, che da più di cinquemila anni accompagna il popolo coreano. Il National Gugak Center porta avanti anche diversi progetti educativi con attività online e offline, per promuovere la loro antica cultura anche all’esterno della Corea. Inoltre sono promossi progetti di ricerca accademica e di sistematizzazione della musica tradizionale coreana attraverso il Gugak Museum, l’Archivio del Gugak e la Biblioteca del Gugak.

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A Reggio Calabria la XXI edizione del “5 maggio”

A Reggio Calabria la XXI edizione del “5 maggio”

Il prossimo 5 maggio sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro studi “Gioacchino e Napoleone”, denominata “5 maggio”, giunta alla ventunesima edizione. Giunge alla ventunesima edizione, la giornata di studi sul periodo napoleonico, denominata “5 maggio”, avente come tema “Giuseppe Bonaparte, un sovrano illuminato”. La manifestazione, storicamente e da sempre organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro Studi “Gioacchino e Napoleone”, ha il merito di analizzare ed accendere i riflettori su vari aspetti del periodo storico in argomento. Il nuovo incontro, predisposto dalle due co-associazioni reggine, ha registrato le presenze della ricercatrice toscana Elena Pierotti e di Gianni Aiello , Presidente dei due sodalizi organizzatori. Il primo argomento della nuova edizione, è stato quello affrontato dalla gradita ospite Elena Pierotti,su“Giuseppe Bonaparte, un re Mediterraneo”. Giuseppe Bonaparte fu Re di Napoli dal 1806 al 1808, e re di Spagna dal 1808 al 1813, fratello maggiore di Napoleone, nacque a Corte (nel Dipartimento dell’Alta Corsica, il 7 gennaio del 1768 e quindi per sei mesi fu di nazionalità genovese. Infatti la Repubblica di Genova cedette l’isola alla Francia a seguito del trattato di Versailles, che venne stipulato il 15 giugno dello stesso anno, e firmato dal plenipotenziario genovese, Agostino Paolo Domenico Sorba, e dal ministro francese, il duca Étienne François de Choiseul. Ritornando alla famiglia Bonaparte, contrariamente alle consuetudini, il secondogenito Napoleone fu avviato alla carriera militare, mentre Giuseppe, per la sua indole docile e l'amore per la cultura, fu avviato alla carriera ecclesiastica. A dieci anni, nel 1778, entrò nel collegio di Autun, dove si segnalò per l'impegno negli studi e i buoni risultati, ma nel 1784 sentì di non avere la vocazione per la vita religiosa e decise di dedicarsi alle armi. Invece la morte del padre, nel gennaio 1785, a 39 anni, gli fece assumere il ruolo di capo della famiglia. Giuseppe fu nominato da Napoleone Bonaparte Re di Napoli in data 11 marzo del 1806 e qui rimase fino al 1808 quando fu sostituito nel ruolo da Gioacchino Murat, cognato di Napoleone e dello stesso Giuseppe. Nell’arco di tempo che va dal 1806 al 1808 Giuseppe Bonaparte fu il Sovrano del Regno di Napoli e, dal 30 marzo ebbe inizio il suo mandato reale. Dalla fine di marzo si susseguirono provvedimenti che investirono tutti i campi dell'amministrazione, avviando una profonda trasformazione dello Stato e della società. Nella capitale, i ministeri di Polizia generale, Interni, Finanze, Giustizia, Esteri e Guerra, formarono gli organi centrali dell'apparato governativo. Momento essenziale della modernizzazione dello Stato fu l'eversione della feudalità, che eliminò privilegi e differenze tra i cittadini nel campo giudiziario e fiscale, e fece della borghesia la classe dirigente. Il territorio fu diviso in 14 province, rette ciascuna da un intendente, che esercitava uno stretto controllo sui Comuni. Nominato il 7 luglio 1808 re di Spagna e delle Indie, Giuseppe Bonaparte promulgò da Baiona il giorno stesso una costituzione che decretò la fine dell'antico regime in Spagna. La storiografia presenta Giuseppe come un uomo meno dotato su piano politico. La Spagna, da sempre proiettata verso il nuovo Mondo, si trovò in casa un Re che svecchiò il precedente sistema politico così come era capitato alla realtà partenopea. È stata la volta di Gianni Aiello (Presidente del Circolo Culturale “L’Agorà” e del Centro Studi “Gioacchino e Napoleone”, che ha trattato il tema “Il ruolo del calabrese Giuseppe Raffaelli nel Regno di Napoli”. Nacque a Catanzaro il 20 febbraio 1750 (o come altri riportano, nel 1747) da Francesco, avvocato, e da Elisabetta Calabretti. Compì gli studi presso il collegio dei gesuiti di Catanzaro, dove frequentò i corsi liceali fino al 1766. Conclusi gli studi umanistici, per dedicarsi a quelli giuridici si trasferì a Napoli dove pare che abbia anche avuto modo di seguire le lezioni di Antonio Genovesi e di Ferdinando Galiani; unì, inoltre, allo studio del diritto quello dell’anatomia frequentando i corsi del medico Domenico Cotugno. Nel 1771, poco più che ventenne, Raffaelli acquistò fama, nel principale foro del Regno di Napoli, poiché, nel difendere una giovane donna accusata di aver svolto pratiche da fattucchiera, la sua arringa divenne celebre a tal punto che si decise di abolire il reato di stregoneria. Dopo la Rivoluzione napoletana del 1799, in cui aveva presieduto il Tribunale di Stato, fu costretto ad esiliare prima in Francia, poi a Torino e in Lombardia; qui divenne professore di diritto pubblico a Milano, occupando la cattedra lasciata libera da Cesare Beccaria. Ritornato a Napoli durante il decennio francese, prese parte ai lavori di stesura del codice di procedura penale del Regno italico. Dal 1808 fu chiamato, assieme a David Winspeare e a Giacinto Dragonetti, a comporre la Commissione Feudale. Nello stesso anno Gioacchino Murat lo volle anche riordinatore della Corte di cassazione (insediatasi il 7 gennaio 1809), della quale fu il primo procuratore generale, carica questa che mantenne sino al 1817. Dal 1815 fece anche parte della seconda commissione reale incaricata dello studio dei nuovi codici borbonici (ultimati nel 1819), contribuendo, in particolare, alla stesura del codice penale e di quello di procedura penale. Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi,nel corso della ventunesima edizione, della giornata di studi sul periodo napoleonico, denominata “5 maggio”, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro Studi “Gioacchino e Napoleone”. La conversazione, organizzata dalle due co-associazioni culturali reggine, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da domenica cinque maggio.

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ATLETA TRANSGENDER…ANCORA POLEMICHE…ANCHE IN TV.

ATLETA TRANSGENDER…ANCORA POLEMICHE…ANCHE IN TV.

Posso capire che sia piuttosto intrigante chiedersi a livello mediatico soprattutto se sia “giusto” osservare, per esempio, un’atleta trans come la nuotatrice americana Lia Thomas o più recentemente la ragazza ripresa nel video, gareggiare contro donne tutte non transgender ma il compito del giornalismo, televisivo o cartaceo che sia, dovrebbe essere quello di chiarire e spigare senza instillare il tarlo del dubbio e della iniquità, anziché dedicarsi alla cucina per preparare “minestroni” e, come ho già avuto modo di scrivere, “più leggo è più mi pare evidente che per molti l’unico sesso “buono” da prendersi in considerazione sia quello che si pratica da solo, senza ovviamente rinunciare ad un resistente guanto in nitrile per precauzione, per poi scoprire di aver però solo fatto un volo con la fantasia”. Per cui, fuori dai denti, ma quale tipo di messaggio si vorrebbe realmente far passare esattamente? La maggior parte degli esseri umani può essere biologicamente classificata come maschio o femmina e le differenze tra i due sessi sono particolarmente evidenti anche solo prendendo in esami gli organi interni ed esterni. Queste differenze si evidenziano grazie all’espressione della ventitreesima coppia di cromosomi, XY per gli uomini e XX per le donne. Tutto ok sino a questo punto?…spero di sì. Capita però che questa classificazione biologica tra i due sessi non sempre sia totalmente esaustiva. Esiste difatti una varietà sorprendentemente ampia di cosiddette condizioni “intersessuali” in cui l’espressione biologica può essere ambigua o più propriamente non allineata con l’espressione cromosomica di cui sopra. Diversi esempi sono realmente sbalorditivi. Alcuni ricercatori indiani nel 2014 hanno esposto il caso di un uomo settantenne e padre di 4 figli che venne sottoposto ad un intervento chirurgico avendo i medici rinvenuto la presenza sia di un utero che delle tube di Falloppio (ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4276263/) nonostante possedesse sempre la ventitreesima coppia di cromosomi XY maschile. Ed ancora, come non menzionare il caso della ostacolista spagnola María José Martínez-Patiño che solo dopo i 25 anni di età venne a conoscenza, pur essendo dotata di genitali femminili, di possedere un corredo cromosomico XY oltre alla presenza di testicoli interni? Come risultato, quando il tutto venne alla luce, le fu vietato di competere alle Olimpiadi del 1986. Questi esempi rientrano nel novero dei disturbi DSD o DSS ossia disturbi della differenziazione sessuale. Certamente tali disordini sono rari, ma non così rari come si potrebbe pensare infatti secondo diverse stime rilevabili in letteratura, ne sono affetti un numero di persone comprese in una forbice tra lo 0,1% ed il 2% e tanto per dare un’idea dimensionale, il disturbo bipolare secondo le stime del NIMH, ha una incidenza compresa tra l’1% ed il 2% (nature.com/articles/nrurol.2012.182). Ciò significa, per esempio, che negli USA ci sono tra circa 300.000 e SETTE MILIONI di persone definibili “intersessuali” mentre a livello globale tra OTTO e CENTOSESSANTA MILIONI. Ovviamente esistono delle criticità nel proporre queste stime dal momento che la definizione di condizione intersessuale risulta piuttosto ambigua poiché si deve considerare che non tutte le persone intersessuali sono transgender, così come tutte le persone transgender non sono intersessuali. Il quesito su come comportarsi con le persone intersessuali nelle competizioni sportive precede quindi storicamente la più recente domanda di cosa fare con gli atleti trans e María José Martínez-Patiño ne costituisce un precedente esplicativo per cui formuliamo qualche considerazione... Il resto lo potrete leggere al seguente link: ilgeneegoista.blogspot.com/2024/05/atleta-transgenderancora-polemicheanche.html

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Bullismo e cyberbullismo: prevenirlo e contrastarlo

Bullismo e cyberbullismo: prevenirlo e contrastarlo

Il bullismo e il cyberbullismo sono gravi forme di comportamento aggressivo e intimidatorio che si verificano principalmente tra i giovani. Questi fenomeni possono avere conseguenze devastanti sulla salute mentale e fisica delle vittime che, spesso, subiscono umiliazioni, minacce e abusi continui. È importante comprendere appieno la portata di questi problemi per poterli affrontare in modo efficace e prevenire danni futuri. Continua a leggere graziellaparadisi.it/blog/adolescenza/articoli/bullismo-e-cyberbullismo-prevenirlo-e-contrastarlo

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