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“Last Time” di OARA: il coraggio di dire basta a chi non ci merita

“Last Time” di OARA: il coraggio di dire basta a chi non ci merita

C’è sempre un momento in cui ci diciamo che sarà l’ultima volta. Che sapremo resistere. Che non cederemo più. Poi, come in un riflesso familiare, torniamo indietro. Basta uno sguardo, un ricordo, una mancanza. E quel “mai più” si trasforma in “ancora una volta”. “Last Time”, il nuovo singolo di OARA - nome d’arte di Eleonora Albrecht, attrice, modella, cantautrice e DJ con base tra Roma e Parigi – nasce proprio da questo cortocircuito tra cuore e ragione. Disponibile in doppia versione (original e remix a cura di KeeJay Freak), il brano racconta quel punto di rottura in cui il desiderio prende il sopravvento sulla volontà. Una traccia che affonda nelle zone grigie dell’affettività, in una dinamica relazionale spesso taciuta: la forza irrazionale dell’attrazione, il ritorno ciclico verso ciò da cui sappiamo di doverci allontanare. Non c’è redenzione, solo la consapevolezza amara di un copione che si ripete, sempre uguale, anche quando proviamo a sottrarci, intrappolati tra ciò che vorremmo e ciò che sappiamo non potremo mai avere. Con un sound che richiama le cromature internazionali di Purple Disco Machine e le geometrie pop di Dua Lipa, OARA distilla una storia personale in un pezzo che unisce l'eleganza della scrittura all'efficacia della pista. "Last Time" è una canzone che parla d’amore, ma anche di autocoscienza: racconta la sensazione di impotenza che si risveglia quando ci si innamora della persona sbagliata, e la lucida cognizione che anche la passione più grande può diventare un vicolo cieco. Un brano estivo ma malinconico, che tratta un tema antico con uno sguardo attuale: la dipendenza affettiva. L’illusione di poter gestire qualcosa che, per sua natura, sfugge. «L’ho scritto pensando a tutte quelle situazioni che ci attirano come calamite, anche se sappiamo che ci faranno male. Quelle storie in cui sappiamo benissimo che non potrà esserci un futuro, ma restiamo comunque lì – racconta OARA –. Ci diciamo che non accadrà più, ma spesso è solo una promessa a metà. È un loop da cui è difficile uscire, eppure è lì che impariamo a conoscerci meglio.» È proprio qui che si riconosce la cifra stilistica di OARA: una punta di nostalgia nelle parole, intrecciata a sonorità ballabili che non cercano la leggerezza a tutti i costi, ma sanno contenerla. Un equilibrio misurato e prezioso, in cui scrittura e ritmo dialogano senza annullarsi. “Last Time” è ispirato anche a storie vissute da chi le è vicino, tra cui quella di una sua amica innamorata di un uomo già impegnato: «Sapeva di non poter costruire nulla con lui, ma non riusciva a lasciarlo andare. In questi casi, bisogna ritrovare la forza in sé stessi. Non per orgoglio, ma per sopravvivenza», aggiunge l’artista. Da qui nasce anche uno sguardo più ampio, una riflessione sul ruolo delle donne all’interno di queste dinamiche: «Voglio che chi ascolta si senta capita, ma anche spronata – conclude OARA -. Non siamo destinate a restare ferme in ruoli che non ci appartengono: possiamo scegliere di rimetterci in cammino, di rialzarci. Prima che diventi l’abitudine, o il timore di rimanere sole, a scegliere al posto nostro. Lo dico a me stessa, e alle mie amiche, ogni volta che serve.» Secondo uno studio pubblicato nel 2024 dalla rivista State of Mind, la dipendenza affettiva patologica riguarda circa il 12% della popolazione adulta italiana in terapia psicologica, con una prevalenza femminile significativa. Una cifra che, seppur circoscritta al contesto clinico, suggerisce un fenomeno molto più esteso e spesso invisibile, che attraversa ogni fascia d’età e condizione sociale. Un dato che fotografa parzialmente il problema: la dipendenza affettiva resta infatti in larga parte sommersa, vissuta in silenzio da chi non riconosce o non dichiara il proprio disagio. In molti casi, si tratta di relazioni in cui uno dei partner fatica a interrompere legami che generano sofferenza, pur riconoscendone la natura disfunzionale. Le implicazioni psicologiche sono ampie: dall’ansia da abbandono all’abbassamento dell’autostima, fino a forme di isolamento emotivo che possono durare anni. È un tema ancora poco raccontato, ma sempre più diffuso, come dimostrano anche le crescenti richieste di supporto presso centri psicologici e consultori. In questo contesto, canzoni come “Last Time” contribuiscono a portare alla luce dinamiche molto personali che spesso restano in ombra: storie in cui riconoscersi è il primo passo per uscirne. Anche quando si veste di suoni pensati per il dancefloor, il brano non tradisce la sua natura più intima. Il remix di KeeJay Freak, produttore noto nel panorama dance europeo, rilegge la struttura originale e le conferisce un respiro da club estivo. Ma dietro il ritmo, il pezzo continua a portarsi dietro le domande da cui è nato, senza alleggerirne il senso: lo sposta altrove, ma non lo dissolve. Lo stesso vale per il testo, co-scritto da OARA in sinergia con un team di autori fidati, che alterna immagini sensuali a momenti di resa: «You’re gonna crush another soul. Move your body let it go. I just wanna lose control» («Stai per schiacciare un'altra anima. Muovi il tuo corpo, lascialo andare. Voglio solo perdere il controllo») Un verso che cristallizza la dinamica affettiva alla base del progetto: non è la mancanza di volontà a renderci fragili, ma l’illusione di poter gestire il desiderio come fosse razionale. La volontà che cede, il corpo che anticipa il pensiero, la solitudine che sopravvive all’amore. Quella di OARA è una carriera che spazia tra moda, cinema e club. Nata come attrice e modella, con una formazione internazionale tra Parigi, Londra e Los Angeles, ha fatto il suo esordio musicale nel 2022 con “Sono in vacanza”, affermandosi come cantautrice capace di unire immediatezza radiofonica e sensibilità narrativa. Dal 2023 suona anche come DJ, portando nei suoi set un mix di elettronica, pop e atmosfere retrò, ispirandosi a icone internazionali come Kylie Minogue. Negli ultimi due anni ha pubblicato singoli come “Un bacio blu”, “Je danse” e “Odette”, brano dedicato alla madre – ex étoile del Teatro dell’Opera – e alla bellezza della danza classica. Il suo universo musicale è un intreccio di esperienze e identità: italiano e francese, cinema e musica, palco e pista da ballo. Ma è con “Last Time” – accompagnato dai due videoclip ufficiali, dedicati rispettivamente alla versione originale e al remix e presentati in anteprima su Sky TG24 – che OARA tocca un tema trasversale, attuale, intergenerazionale: quello dell’amore sbilanciato, del desiderio che sfugge al controllo, e del bisogno di ritrovare se stessi fuori dalla dipendenza affettiva. In una contemporaneità in cui le relazioni si consumano spesso tra messaggi vocali e notifiche, la sua è una voce che invita a fermarsi e a fare i conti con ciò che davvero ci lega – e ci libera.

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Nigra: “Sudamerica”

Nigra: “Sudamerica”

Il trio-rock torna con nuovo singolo estratto dall’album “A piedi nudi”, un brano che denuncia l’estirpazione delle culture indigene e cerca rifugio nella bellezza nascosta “Sudamerica” è il nuovo singolo dei Nigra, estratto dal secondo album “A piedi nudi”, pubblicato da DCAVE Records. Un brano diretto e visionario, che affronta il fenomeno della globalizzazione come strumento di espropriazione culturale, tra interessi economici e uniformazione forzata. Ma tra le pieghe della denuncia, emerge uno spiraglio: esistono ancora territori intatti in Sud America, sacche di resistenza e meraviglia che custodiscono una bellezza autentica, fragile, eppure vitale. Musicalmente, “Sudamerica” prosegue l’esplorazione sonora del disco: un incontro tra rock acustico, influenze latine e ritmo mediterraneo, frutto del lavoro collettivo di Luciano Amodeo, Pasquale Caracciolo e Felice Christian Gangeri, con la prestigiosa produzione artistica di Daniele Grasso. DICONO DEL DISCO «Secondo disco in cui la band racconta, con una visione chiara, potente e sincera, storie universali di lotta e speranza, attraverso un linguaggio profondamente ancorato alle proprie radici e un suono che fonde suoni acustici ed elettronici. Il sound fortemente influenzato dalle radici mediterranee crea un ponte tra l'antico e il moderno, tra la melodia folk e la potenza ritmica del Sudamerica.» RUMORE «Quel sapore di “sud” che significa terra arida ma anche aspetti popolari di migrazione, di periferia, di emarginazione. Significa anche un immaginario dentro cui le macchine occupano sempre meno spazio e torna la pelle e le ossa a dettare regole e ad erigere mistiche credenze. E tutto questo si sposa a pieno con quel sapore di blues che non può mancare.» MEI WEB «Un disco partigiano, socialmente impegnato. A questo titolo aggiungerei anche “decisamente underground”, di quei suoni viscosi, di ruggine, di cemento e abbandono urbano. La voce dei NIGRA torna in questo secondo disco dal titolo “A piedi nudi” che vede la produzione di un grande della scena indie italiana come Daniele Grasso.» MUSIC MAP Nigra è un trio musicale (Luciano Amodeo, Pasquale Caracciolo, Christian Felice Gangeri) elettro/acustico dalle sonorità rock, caratterizzato dalla ricerca di un suono “oltre confine” capace di mettere in evidenza l’essenza mediterranea della band. La band è stata finalista nazionale a "Sanremo Rock”, "Arezzo Wave" e alla festa della musica di Zocca 2024 (contest nazionale indetto da Vasco Rossi in collaborazione con il comune modenese). Vincitrice, inoltre, di molti altri contest nazionali, che hanno consentito alla band di distinguersi in diverse regioni italiane. I precedenti tour hanno accompagnato il progetto lungo tutto lo stivale con oltre 150 concerti dal vivo, valicando altresì i confini nazionali sino ad arrivare anche in Spagna e Sud America. All’attivo della band due album, entrambi prodotti dal maestro Daniele Grasso presso lo studio The Cave. Il primo disco è stato pubblicato da Top Records di Milano, mentre il secondo, “A piedi nudi”, sarà pubblicato nella primavera del 2025 con l’etichetta DCAVE Records di Catania. “Terra rossa” è il primo singolo estratto dal nuovo album, in radio dal 28 marzo 2025. Il secondo estratto, “Sudamerica”, arriva in radio il 27 giugno 2025. Etichetta: DCAVE RECORDS CONTATTI E SOCIAL facebook.com/share/1B9zyRfytW/?mibextid=wwXIfr instagram.com/nigra_official?igsh=cmpyYXluNDMzdjFk&utm_source=qr

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MONTATURE

Un tempo si potevano trovare nei negozi di ottica molte montature classiche e di vario tipo, estremamente normali, fatte a regola d’arte, in vario materiale. Il costo era alla portata di tutti. Molte montature erano eleganti e non si poteva resistere davanti alla loro bellezza. Nel tempo lentamente ma inesorabilmente molte cose sono cambiate. Ad una analisi attenta i costi sono lievitati. Bisogna dire che non è solo una questione di prezzi. Ci sono le mode che imperano e che costringono le persone nelle loro scelte come dimostra la realtà dei fatti. Ogni persona sogna un tipo di occhiali, sa che sta bene solo con certi modelli ma un certo punto diventano introvabili. La moda impone le sue regole c certe montature specie classiche non si trovano più neppure a pagarle oro. Ai nostri giorni vanno di moda occhiali di plastica neri o coloratissimi magari rosa pesco o giallo, o arancio o rosso, ci sono montature celesti, lilla, in stili moderno e postmoderno. Ci sono occhiali troppo eccentrici con pendolini attaccati ai lati. Ci sono quelli con lenti che cambiano colore in base al tempo. Occhiali classici e ordinari sono una rarità. Ci sono poi occhiali giganti, grossi ma non a tutti stanno bene gli occhialoni. Gli occhiali grandi non rendono giustizia a visi sottili. Ci sono occhiali che si illuminano fatti di vario materiale. Ci sono persone anziane che non trovano modelli per loro pur applicandosi nella ricerca. Gli occhiali non sono conformi alla loro idea di montatura. Non si possono più comprare montature normali si è guardati storto. Alcune persone sono state costrette a comprare delle rimanenze e ne hanno dovute comprare più di una in vista di un loro prossimo esaurimento. Alcuni occhiali sono troppo stravaganti adatti per giovani eccentrici. Alcune montature sono poi in contrasto con il tipo di abbigliamento usato. Alcuni tipi classici non sono più disponibili . Tutti gli ottici fanno fronte comune e propongono gli stessi modelli. Sono poche le montature standard. Sfogliando le riviste si vede che anche i vip si adeguano alle nuove mode. Alcune montature calzano a pennello solo a certe persone ma per altre sono orribili, ma la moda ci vuole tutti uguali. E’ strano vedere un serioso professore universitario andare in giro con occhiali rosa con bordature nere. Il classico sta in disparte o è rivisitato in chiave ultra moderna. Le case di moda si sbizzarriscono nel proporre modelli inusuali e fanno a gara per destabilizzare. Nessuno ha compreso che ogni volto necessita di un tipo di montatura e non si può andare in giro con la stessa montatura degli altri solo per fare vedere di essere al passo con i tempi. Diventa imbarazzante usare occhiali rosso fuoco al lavoro.

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Dalla Corea alla Tavola Italiana: nuovi orizzonti alimentari con l’Associazione Italiana Nutrizionist

Dalla Corea alla Tavola Italiana: nuovi orizzonti alimentari con l’Associazione Italiana Nutrizionist

L’Associazione Italiana Nutrizionisti in Cucina, Ainc, inserirà nelle diete e nei menù dei propri pazienti anche ingredienti e piatti della tradizione coreana, conosciuta nel mondo per essere la cucina tra le più salutistiche. Grazie alla collaborazione con aT Center Paris e il Ministero dell’Agricoltura della Repubblica di Corea del Sud, i nutrizionisti di AINC hanno potuto partecipare a una sessione formativa per conoscere le proprietà nutrizionali uniche degli alimenti tradizionali coreani, come kimchi, alghe, soia fermentata e spezie naturali e per imparare ad arricchire le diete degli italiani con nuove soluzioni salutari e sostenibili. Inoltre in questa occasione il presidente AINC Domenicantonio Galatà è stato insignito del ruolo di Ambassador K-Food da Nam Sanghui, Direttrice di aT Center Paris. Un ponte tra cultura gastronomica e benessere raccontato ai nutrizionisti anche in uno showcooking con la chef coreana Sun Young Koo, conosciuta per la sua abilità nell'utilizzo di ingredienti della cucina tradizionale in chiave moderna. La formazione si è tenuta a Roma - sede One Day Chef – con l’ideazione, spiegazione e degustazione di alcune ricette fusion che sono alla base del classico pasto coreano “fatto in casa”. La lezione di cucina ha proposto 5 piatti must have che in genere compongono il tradizionale pasto quotidiano dei coreani – come il kimchi (ricco di probiotici e vitamine), il riso, i germogli di soia, il tofu, le alghe e le verdure fermentate che offrono importanti benefici nutrizionali e favoriscono la salute dell’intestino, apportano fibre, antiossidanti e micronutrienti essenziali, e contribuiscono a una dieta varia e bilanciata. La collaborazione ha lo scopo di mostrare come questi ingredienti possano essere facilmente reperiti e integrati nelle ricette italiane, arricchendo i menù con piatti creativi e salutari, e ricchi al gusto. “Questa importante collaborazione permette ai nutrizionisti italiani di approfondire le proprietà nutrizionali uniche degli ingredienti coreani, come il kimchi e altri cibi fermentati ricchi di probiotici, vitamine e minerali essenziali, che favoriscono la digestione, rafforzano il sistema immunitario e offrono benefici antinfiammatori e antiossidanti. Unendo tradizione culinaria e competenze nutrizionali, si amplia così l’offerta gastronomica italiana con piatti salutari e sostenibili, promuovendo un dialogo culturale e nutrizionale attraverso il cibo.” ha dichiarato Nam Sanghui Direttrice di aT Center Paris. “Siamo entusiasti di collaborare con aT Center Paris e il Ministero dell’Agricoltura della Repubblica di Corea in questa iniziativa che rappresenta un’importante opportunità per i professionisti della nutrizione in Italia” commenta Domenicantonio Galatà, Presidente Associazione Nutrizionisti in Cucina “La cucina coreana, con i suoi ingredienti ricchi di proprietà nutrizionali benefiche offre un modello alimentare che può integrare e arricchire le diete italiane, promuovendo salute e benessere. Siamo convinti che l’incontro tra tradizione culinaria coreana e competenze nutrizionali italiane possa aprire nuove strade per una dieta equilibrata e gustosa, a beneficio di tutta la popolazione.” conclude Galatà. Questa collaborazione rappresenta un modello virtuoso di scambio culturale e scientifico, che permette di esplorare nuove frontiere della nutrizione e dell’innovazione gastronomica. Gli ingredienti coreani, grazie alle loro proprietà nutrizionali, possono diventare protagonisti nelle diete degli italiani, contribuendo a una cucina più creativa, salutare e internazionale. Le 5 ricette proposte dalla chef Sun Young Koo nello showcooking -> • Kimchi-jeon 김치전 – Pan-cake fatto con il kimchi kimchi 1 confezione, farina 0 1 cucchiaio, farina da frittura 1 cucchiaio, fecola di patate ½ cucchiaio, gochugaru (polvere di peperoncino coreano) ½ cucchiaino, Ganjang (salsa di soia) q.b, acqua frizzante q.b, olio di semi di arachide 3 cucchiai • Ssam 쌈 – Bocconcini avvolti in una foglia di verdura per Ssamjang Doenjang(pasta fermentata di soia) 1 cucchiaio, Gochujang(pasta fermentata di peperoncino 1/3 cucchiaio, cipollotti tritati 1 cucchiaio, miele di acacia 1/2 cucchiaio, semi di sesamo tritato ½ cucchiaio, sale q.b, olio di sesamo ½ cucchiaio Verdura: Insalata romana, radicchio, indivia, cetrioli, carote, finocchi, pomodorini • Doenjang-guk 된장국 – zuppa di pasta di soia fermentata Doenjang 2 cucchiai, acqua di riso 600 ml, tofu 50 gr, vongole veraci 50 gr, zucchine 50 gr, cipolla 40 gr, peperoncino 1 pz, cipollotto 1 pz • Heokmibap 흑미밥 riso nero misto (prodotto confezionato pronto per l’uso) • Neobiani 너비아니 - straccetti di manzo sottili e marinate marinatura controfiletto di manzo 500 gr, Ganjang 4-5 cucchiai, zucchero di canna 2 cucchiai, succo di pera 2 cucchiai, aglio tritato ½ cucchiaio, succo di zenzero 1 cucchiaino, vino di riso 1 cucchiaio, semi di sesamo frantumato ½ cucchiaio, sale e pepe q.b, olio di sesamo 1 cucchiaio

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Claudio Orlandi pubblica il nuovo singolo "Ukraina", da ora disponibile in tutti i digital

Claudio Orlandi pubblica il nuovo singolo "Ukraina", da ora disponibile in tutti i digital

Ukraina Dolore e incredulità, malinconia e sofferenza: un intreccio di emozioni che ti prendono alla gola e ti lasciano senza parole. Biografia Claudio nasce in pieni anni 60 in una famiglia in cui la musica fa parte della sua storia. Il bisnonno suonava nell'orchestra di Toscanini, la mamma ha studiato pianoforte e fisarmonica, il babbo era un ottimo tenore e la sorella Silvia, nata due anni prima di lui, iniziando a suonare il pianoforte a 4 anni e ora pianista di professione, ha sempre riempito la casa di musica. Anche Claudio si lascia coinvolgere dalla passione per le note e, entrando in conservatorio all'età di 11 anni, studia pianoforte e si diploma in teoria musicale all'età di 14. Continua la passione per la musica suonando la chitarra e studiando elettronica, materia che lo aiuta a conoscere le varie sfumature dei suoni e le tecniche di registrazione e riproduzione. L'avvento del MIDI lo affascina, e si approccia alle neo nate tastiere elettroniche e ai suoni campionati. Passano anni in cui Claudio si allontana dal mondo musicale pur avendo sempre in casa un pianoforte digitale a disposizione, guardandolo spesso con attrazione e sapendo che, prima o poi, avrebbe ricominciato a suonare. Infatti, la scintilla che riaccende il fuoco musicale scocca quando l'amico cantautore Marcello Romeo lo invita ad una sessione di registrazione di un suo brano: il momento è giunto per ricominciare, Claudio sente che ha qualcosa da esprimere musicalmente. Prende alcune lezioni per imparare ad utilizzare un moderno programma di registrazione digitale e si crea un piccolo studio di registrazione in cui passa ore e nottate a creare e suonare. Link digital store: pmsstudio.lnk.to/orlandiukraina

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Jeff Bezos: questo matrimonio a Venezia non s’ha da fare….

Jeff Bezos: questo matrimonio a Venezia non s’ha da fare….

Venezia la “città dell’amore” ha stregato anche il magnate di Amazon Jeff Bezos che ha scelto appunto la città lagunare per le sue nozze con Lauren Sanchez, per un matrimonio che già si annuncia da favola. La festa a quanto pare durerà dal 24 al 26 giugno, ma ci sono anche dei “contrattempi” a creare tensione....e.. homosaccens.it/jeff-bezos-questo-matrimonio-a-venezia-non-sha-da-fare/

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L’offerta artistica di alto livello della “Corte di Menelao” alla Sagra del Pesce di Trezzano

L’offerta artistica di alto livello della “Corte di Menelao” alla Sagra del Pesce di Trezzano

Con l’arrivo del caldo e delle vacanze tornano le feste più attese, e tra queste spicca la Sagra del Pesce di Trezzano sul Naviglio (Milano), un appuntamento all’insegna del buon cibo e dell’intrattenimento di qualità. L’evento si terrà per due fine settimana consecutivi 13-14-15 e 20-21-22 giugno presso il piazzale Sergio Ramelli. La manifestazione si svolgerà all’interno di una grande tensostruttura coperta, con oltre mille posti a sedere, per garantire comfort e accoglienza in ogni condizione. Protagonista assoluto sarà il pesce, preparato con cura dalla brigata di cucina: tra i piatti proposti, imperdibili il fritto misto e le linguine allo scoglio, accompagnati da vini selezionati e birre. A rendere l’esperienza ancora più coinvolgente ci penserà la Corte di Menelao, con un ricco programma di spettacoli: cabaret, concerti tributo, esibizioni di magia e artisti di strada animeranno le serate, offrendo divertimento per tutte le età. 13 giugno – Cabaret: Gianni Astone ha collaborato al progetto Derby con Teo Teocoli e al progetto Autogrill con Max Pisu. È in tournée con lo spettacolo “Una carriera da precario” dopo aver partecipato all’edizione 2019 di Colorado Cafè al fianco di Belen Rodriguez e Paolo Ruffini. 14 giugno – Musica dal vivo: AC/DC Quirico SPA Legacy porta sul palco il rock travolgente degli AC/DC. Con chitarre distorte e uno spettacolo ad alto voltaggio, riproduce i successi di Angus Young e compagni. 15 giugno – Spettacolo di magia: Walter Maffei fonde illusionismo, destrezza e manipolazioni ravvicinate in uno show modernissimo e spettacolare. Con oltre 30 anni di carriera, trasforma ogni esibizione in un’esperienza visiva ed emotiva. 20 giugno – Cabaret: Roberto De Marchi sa proprio far ridere tutti. Non a caso vanta un’importante carriera: da Paperissima Sprint a Colorado Cafè fino al record con lo spettacolo più lungo al mondo! 35 ore senza mai scendere dal palco (2003 ancora imbattuto). 21 giugno – Musica dal vivo: i Rubiera Blues sono una cover band dedicata a Ligabue, nota per riprodurre i successi del rocker emiliano. 22 giugno – Spettacolo di magia: Mago Rhum offre uno spettacolo imprevedibile, dove ogni cosa può uscire da una valigia! Domenico Daddio Rum incanta con magia, cabaret e improvvisazione, coinvolgendo grandi e piccini in gag esilaranti. Entrambi i weekend – Burlesque: Marlene Clouseau, ballerina di burlesque, combina nella sua esibizione ironia, sensualità e talento. L’artista ha partecipato a Zelig. Intrattenimento continuo Durante tutta la durata della sagra, la “Corte di Menelao” ravviverà l'area con artisti di strada, tra cui fachiri, mangiafuoco, trampolieri, performer con cerchi di fuoco e LED. Saranno presenti anche attività per bambini, come il truccabimbi. Orari di apertura: venerdì: 19:00 – 24:00; sabato e domenica: 12:00 – 15:00 / 19:00 – 24:00 L’ingresso è gratuito. Per prenotazione tavoli, è possibile visitare il sito ufficiale: sagra-del-pesce.it/trezzano/. Per maggiori informazioni contattare il numero WhatsApp 389 026 5550.

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Inseparabili, lo spettacolo di Chiara Monesti approda in regione Basilicata...

Inseparabili, lo spettacolo di Chiara Monesti approda in regione Basilicata...

Sabato 24 agosto 2025, il pubblico lucano sarà invitato a vivere un’esperienza teatrale unica: “Inseparabili”, scritto, diretto e interpretato da Chiara Monesti (alias Claudia Madera), approda alla rassegna culturale promossa dall’Associazione Engel von Bergeiche, durante le serate conclusive del concorso letterario “In quanti?”. Nato in un momento storico di grande trasformazione, Inseparabili è un monologo a due voci: quella di Claudia e quella di Chiara, due facce della stessa coscienza che si confrontano, si correggono, si fanno da specchio. Con uno stile ironico e sincero, lo spettacolo intreccia esperienze personali e riflessioni collettive, dando vita a un racconto teatrale che tocca nervi scoperti della nostra contemporaneità. A emergere in scena sono temi profondi e attualissimi: il rapporto tra docenti e genitori, la difficile convivenza tra vicini di casa, le paure legate al “diverso”, il pregiudizio verso i migranti e tutte quelle dinamiche quotidiane che spesso evitiamo di guardare con onestà. Lo spettacolo non offre risposte, ma apre spazi di ascolto e confronto, sempre con un tono leggero e disarmante. “‘Inseparabili’ è uno spazio protetto dove si può ridere delle proprie contraddizioni – racconta Chiara Monesti –. È una piccola rivoluzione fatta di parole, che nascono dall’esperienza e parlano a tutti, perché tutti ci siamo sentiti, almeno una volta, come Claudia e Chiara.” La collaborazione con l’Associazione Engel von Bergeiche, da anni impegnata nella valorizzazione della parola come strumento di crescita personale e comunitaria, rende questo evento ancora più significativo. Sarà una serata dove teatro, letteratura e vita quotidiana si incontrano in un unico respiro. Appuntamento il 24 agosto. Per chi crede ancora che raccontarsi, insieme, sia un atto necessario. Dirigente del Servizio: Ufficio Stampa & Produzioni MP di Salvo De Vita Resp. e Tutela : Dott. Salvo De Vita Distribuzione digitale: Dott. ssa Mietto Elisa

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A Reggio Calabria la presentazione del libro su Giovanni Toschi, a cura del Circolo “L’Agorà"

A Reggio Calabria la presentazione del libro su Giovanni Toschi, a cura del Circolo  “L’Agorà"

Il prossimo 26 maggio sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile sarà disponibile la presentazione del libro, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” , “Giovanni Toschi, il Toschino, Un piccolo-grande bomber che segnava solo i gol importanti…”. La pubblicazione è il titolo del nuovo libro del giornalista e scrittore Paolo Bottarì dedicato alla storia e alla carriera del funambolo che segnò e fece sognare le tifoserie di Lucchese, Reggina, Mantova, Torino, Cesena, Foggia, Novara e Viareggio. Un vero castigo per gli avversari di gioco ma una gratificazione per le varie squadre in cui ha militato. L’incontro, organizzato dal Circolo Culturale “L’Agorà” di Reggio Calabria, registra l’alternarsi di amici, calciatori, giornalisti, dirigenti, semplici tifosi che nel corso dei loro interventi fanno emergere diversi momenti di riflessione ma anche ricordi ed aneddoti. Nel corso della conversazione si parlerà del periodo magico della Reggina 1914, quella di Granillo, Maestrelli, Dolfin, Segato e dei tanti calciatori che furono compagni di squadra del funambolo toscano. Toschi è la figura romantica di un calcio che non c’è più, fatto di passione, impegno, fedeltà, indipendentemente dalla categoria in cui ha militato. Nelle 220 pagine del libro sono contenuti diversi scatti fotografici, ricordi, aneddoti ed articoli della stampa sportiva del periodo, cifre queste che ripropongono sotto i riflettori la figura di quell’acrobata del rettangolo verde, che ancora oggi, vanta tanti estimatori. Toschi è ricordato ancora oggi come “l’uomo della provvidenza” perché, imprendibile com’era, segnava e faceva segnare solo i gol che contavano. Nella Reggina, in serie B, indossò la maglia amaranto per tre stagioni dal 1967 al 1970, realizzando 20 reti in 106 gare, tra cui l’unico gol di testa della sua carriera. Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi, nel corso del nuovo incontro organizzato dal Circolo Culturale “L’Agorà”. La conferenza, organizzata dal sodalizio reggino, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da lunedì 26 maggio.

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🧠 La Forza Mentale è la Vera Marcia in Più di un Atleta

🧠 La Forza Mentale è la Vera Marcia in Più di un Atleta

Nel mondo dello sport, i muscoli non bastano. Il vero vantaggio competitivo si gioca prima ancora che inizi la gara: nella testa. Ogni atleta lo sa — ma pochi sanno davvero come allenare la mente con la stessa costanza e strategia dedicata al fisico. Eppure, la forza mentale è ciò che trasforma una caduta in un punto di svolta, una sconfitta in una lezione, la pressione in prestazione. Nel nuovo articolo pubblicato sul blog DRACONES, Paolo Dragoni ti guida alla scoperta dei 5 pilastri mentali degli atleti di successo, ti propone un mini-protocollo da usare ogni giorno, e ti mostra come la tua mentalità influisca direttamente anche sul tuo personal brand sportivo. 🔥 Se vuoi imparare ad allenare la testa come alleni il corpo, questo articolo fa per te. 👉 Leggilo ora: dracones.it/personal-branding-atleti/it/blog/la-forza-mentale-dellatleta-come-costruirla-e-farla-diventare-il-tuo-vantaggio

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