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Byres: “Bachami”

Byres: “Bachami”

Il nuovo singolo dell’artista italo-argentino mescola strada e sentimento, tra bachata e cantautorato urbano
 “Bachami” è il nuovo singolo di Byres, artista italo-argentino che con questo brano unisce le sue radici latine e mediterranee. Il risultato è una bachata urbana travolgente e autentica, che miscela ritmo latino, pop contemporaneo e incursioni techno, mantenendo salda la filosofia dell’hip hop, pur senza rappare. Il titolo, nato da un post-it tra italiano e spagnolo, dà voce a una storia vissuta: un incontro casuale sotto un palazzo grigio, un colpo di fulmine che cambia tutto. La musica diventa cura e liberazione, e il bacio, quel gesto semplice ma pieno d’amore, è capace di trasformare anche i momenti più bui. La produzione è asciutta, calibrata, ma mai banale. L’intenzione è chiara: fare ballare, emozionare, comunicare. Byres parla a chi ha poco ma dà valore a tutto, portando il suo cantautorato contemporaneo direttamente in strada. Byres, pseudonimo di Lorenzo Vannini, nasce a Bologna nel 1992 e cresce tra Italia e Argentina, coltivando fin da ragazzo una profonda passione per la musica. Ispirato da rap, blues e sonorità latine, costruisce negli anni una cifra stilistica originale, fondata su sincerità, contaminazione e ritmo. Dal 2013 sceglie il nome d’arte Byres, e dopo diverse esperienze musicali e una lunga pausa, torna nel 2025 con “The Lost Album”, un progetto che chiude un cerchio personale e artistico. La sua musica fonde spagnolo e italiano, raccontando il mondo con occhi disillusi ma pieni di speranza. Con “Bachami”, Byres inaugura una nuova fase: quella dell’espressione diretta, senza sovrastrutture. Una bachata urbana che parla d’amore, riscatto e autenticità, in radio dal 25 luglio 2025. CONTATTI E SOCIAL open.spotify.com/artist/0HP0PpiHpgAe9KuMEJS6Sd?si=AC-VgYprQSurWLISbjFsPw instagram.com/thebigbyres?igsh=MXVwemV2c3VhbDNhZw==&utm_source=qr

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Salute mentale, rap e società: PZ affronta il tema con rispetto e consapevolezza

Salute mentale, rap e società: PZ affronta il tema con rispetto e consapevolezza

Il confine tra metafora sociale e trivializzazione di un disturbo effettivo è sottilissimo, e va gestito con rispetto assoluto. In Italia, secondo l’ISS, sono circa 300.000 le persone con diagnosi di disturbo bipolare. Ma fuori dai dati clinici, è sempre più frequente l’uso improprio di questo termine — nelle chat, nelle caption, nei contesti informali più disparati— spesso senza consapevolezza, e in un senso che ne travalica la definizione medica. PZ, rapper modenese d’adozione mantovana attivo da oltre vent’anni nella scena hip hop indipendente, nel suo nuovo singolo “Bipolare”, non supera mai quel confine. Non si permette scorrettezze, né ambiguità che scivolino nel sensazionalismo. Non si appropria di un linguaggio che non gli appartiene. Racconta la difficoltà di tenere insieme tutto, ogni giorno, in una società che chiede efficienza continua e non concede spazio al dubbio o alla fatica. La sua è una scelta consapevole, che nasce da un sentire diffuso, e porta con sé – a tratti – un’intenzione provocatoria. Perché quello che racconta non riguarda solo chi scrive, ma molte delle persone che ascoltano. Viviamo in un equilibrio sempre più instabile. Un’evidenza che non ha bisogno di numeri: basta osservare. Un giorno ci sentiamo invincibili, quello dopo non vogliamo nemmeno alzarci dal letto. Ci chiedono di essere performanti, positivi, in controllo. Ma dentro ci sentiamo interrotti, compressi, disallineati. Quella di PZ – all'anagrafe Raffaele Michael Piazzolla – non è una diagnosi: è una condizione sociale. Una nuova consuetudine, che ci coinvolge, ci abita, più di quanto siamo disposti ad ammettere. “Bipolare” è il titolo di un brano che sceglie di non giocare con il suo stesso nome. Non lo rende un hashtag. Non lo romanticizza. Lo utilizza per inquadrare un malessere che non ha etichetta clinica, ma è familiare a molti: la difficoltà di restare stabili in un sistema che ci vuole sempre allineati. Il singolo, disponibile su tutte le piattaforme digitali, è il frutto di una direzione chiara, personale, già ben avviata: due album (“Parametri Zero” e “Rap_Pare”, rilasciati entrambi nel 2022), l’EP “Squali” (2024), e una manciata di singoli che hanno definito e assestato uno stile riconoscibile: spigoloso, essenziale, lontano dai codici più battuti. “Bipolare” non è un cambio di rotta. È un punto di messa a fuoco. Il passo è più diretto, la voce più ferma. Il centro è sempre lo stesso: scrivere con la volontà di dire le cose come stanno. Senza attenuanti, senza edulcorazioni. Anche quando si tratta di sé stesso: «Bipolare, volevo l’attico, ho un bilocale. Mica male, sono vivo, non all’ospedale.» Non è una punchline da battle. È un appiglio, un salvagente per restare a galla, in un tempo in cui sembra contare solo ciò che si mostra sui social. Un modo per tenersi in piedi – e, magari, per ricordarsi che certe ambizioni non valgono quanto sembrano. Per ridimensionare quel rumore assordante – più forte dei nostri stessi pensieri – che ci dice che dovremmo sempre volere di più. La produzione, curata da Gloomy Note (Leonardo Visan), è lineare ma mai statica. Glitch, silenzi calibrati, pause dosate, nessuna ridondanza. Tutto è strutturato per accompagnare un impulso che si accende, si spegne, si contrae, riparte. «Io e Gloomy Note stiamo cucendo addosso al progetto un suono che ci assomiglia. Il nostro suono – dichiara PZ -. "Bipolare" apre un nuovo ciclo. Non ci interessa rincorrere nulla. Ci interessa fare le cose bene. E dirle meglio.» Il videoclip ufficiale, diretto da Francesco Antonioli, è stato girato nel nuovo Parco Te di Mantova, un’area verde di 60.000 m² situata tra Palazzo Te e lo stadio cittadino. Al centro della scena, una delle sue installazioni più iconiche: una scacchiera a pavimento in pietra bianca e nera, incastonata nel selciato. Non è un elemento scenico casuale: inaugurata nel 2023, nell’ambito di un progetto di riqualificazione volto a restituire alla città un’area verde ampia, accessibile e dotata di elementi creativi e sociali, la scacchiera è presto diventata un vero e proprio emblema del dualismo. Il bianco e il nero, la razionalità e l’istinto, l’equilibrio apparente e il caos che preme sotto la superficie: è su questo tappeto geometrico che si muovono PZ e Gloomy Note, fino allo “scacco matto” finale che chiude la clip e la partita. Non è un gioco. È un’analogia sottile di come ognuno, ogni giorno, si trovi a fronteggiare un match interiore, in cui le mosse non sono sempre chiare, e le regole non scritte. Anche la cover del singolo, realizzata da Snowhite, rafforza questa dicotomia: il volto dell’artista diviso a metà, metà glaciale, trattenuta, l’altra incendiaria, fuori controllo. Fulmini da un lato, fiamme dall’altro. Nessun compromesso estetico. Solo contrasto, netto e viscerale. Come le emozioni che PZ sceglie di lasciare in vista. “Bipolare” è un brano che osserva il presente da dentro, senza pretese terapeutiche e senza concessioni narrative. Un testo asciutto, a tratti brutale, che alterna rime secche e incastri millimetrici. Cinismo, sarcasmo, frustrazione, ironia: non vuole consolare. Nomina il disagio e lo inchioda al beat. Un concetto che il rapper sintetizza così: «Il vero stress non è solo il lavoro. È dover tenere tutto insieme, ogni giorno, senza margine d’errore.» Nato a Modena e cresciuto artisticamente a Mantova, PZ è attivo da oltre due decenni. Ha pubblicato due album, un doppio mixtape, numerosi singoli e ha condiviso palco e lineup con alcuni dei nomi più noti dell’hip hop italiano, tra cui J-Ax, Marracash, Club Dogo, Dargen D’Amico e Tormento. Ma oggi, PZ è altro. È un artista indipendente che ha scelto di formarsi in prima persona: ha studiato registrazione, mix, master e tecnica vocale, per avere pieno controllo sulla resa artistica dei suoi brani. Scrive partendo da ciò che vive, non da ciò che funziona. E con Gloomy Note ha trovato una direzione nuova: un suono “sbilanciato” ma calibrato, che racchiude la pressione, la stanchezza, la voglia di sparire e quella di esserci. E il ritmo intermittente di chi prova a rimanere sé stesso. Un suono cucito per aderire, per stare addosso alle parole, non per abbellirle. Figlio di un’identità che non chiede conferme. E che non ha paura di risultare scomoda. «Non mi interessa apparire – conclude -. Mi interessa dire qualcosa che abbia senso. E se anche solo una persona si sente capita ascoltando, per me basta. Ha già un enorme valore.» “Bipolare” è tutto questo: un testo affilato, un sound che respira e si contrae, un videoclip che non fotografa il brano ma ne dà un’ulteriore chiave di lettura e una scrittura adulta capace di intercettare e agganciare anche chi tende a escludere il rap dal novero dei linguaggi possibili. È un pezzo che prende posizione, senza tentennare. Ed è proprio per questo che vale la pena ascoltarlo.

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STIRARE

Le prime tracce dell’esistenza del ferro da stiro risalgono all’antico Egitto dove si usava una piastra a freddo per ridurre le pieghe e la stoffa doveva essere umida. Dopo in Cina si usava uno strumento a caldo di bronzo e legno usando la brace per eliminare le pieghe degli abiti. Per ogni invenzione si scopre che sono sempre le civiltà egiziane e cinesi ai primi posti. Nella Roma antica si usavano strumenti piatti per lisciare i tessuti. Di solito erano piastre di bronzo con dei manici. Nel Medioevo si usavano ferri da stiro rudimentali in ferro battuto molti pesanti e si usava la brace. Si usava pure il carbone e i ferri da stiro erano a soffietto. Solo nel 1891 si ebbe il primo brevetto per il ferro elettrico. Si diffusero pure modelli a caldaia sia a freddo che a caldo. Il primo ferro a vapore si ebbe nel 1926. Nel novecento si diffusero pure ferri da stiro in ghisa riscaldati al forno. La vera rivoluzione si ebbe negli anni settanta con la creazione di ferri da stiro più leggeri dotati di fori nella piastra. Le piastre migliori risultarono quelle in ceramica. Si svilupparono pure quelli a pressione e a caldaia. Il ferro elettrico richiede degli accorgimenti come la pulitura della piastra periodica con acqua e aceto e sale e limone per evitare l’accumulo di calcare. Per le bruciature meglio usare aceto e sale. I nuovi ferri da stiro hanno lo spingimento automatico. Sono nati pure i ferri da stiro verticali usati dall’alto verso il basso. Per evitare di bruciare il tessuto meglio tenere il ferro sempre in movimento. Molti genitori non fanno stirare gli abiti ai figli e alle figlie per timore che, specie le prime volte, rovinino i capi di abbigliamento. I figli sono tenuti a distanza, messi da parte. Con il tempo non riusciranno ad imparare il metodo migliore per stirare. Alla fine risulteranno incapaci e dovranno ricorrere ad altri metodi come l’uso della spazzola a vapore, del panno umido, del phon con il tessuto inamidato, dell’acqua e ammorbidente. Molti sfruttano pure il vapore prodotto dalla doccia. I genitori dovrebbero lasciare fare ai figli nella stiratura, magari i giovani potrebbero iniziare a stirare capi meno importanti e impegnativi.

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Salvo De Vita alle porte del successo....

Salvo De Vita alle porte del successo....

Non è una star da copertina, ma chi lo conosce sa che il Dott. Salvo De Vita, Produttore, FotoGiornalista Professionista appassionato e instancabile, ha un talento che merita attenzione. Piccolo Imprenditore affermato grazie alla sua tenacia e professionalità, Titolare e Dirigente del Marchio "MP" presente su tutto il territorio nazionale italiano.  Schivo, riflessivo, lontano dalle luci abbaglianti del mainstream, De Vita costruisce il suo percorso con pazienza e coerenza, come chi sa che il tempo è alleato di chi ha qualcosa di vero da dire. Non cerca il clamore, ma lascia tracce. E chi incrocia il suo lavoro, difficilmente lo dimentica, grazie alla sua esperienza Ventennale nel settore Stampa e Organizzativo, infine ,Produttivo. Si candida nel 2022 al festival di Warsaw (Polonia) per la produzione del Film Short "MARE" e alla Candidatura ufficiale al riconoscimento culturale internazionale. Il Film Mare prodotto da Salvo De Vita, è, la prova ufficiale delle sue capacità che lo rendono effettivamente improntato sul suo traguardo, percorsi e riconoscimenti. Il Film "Mare" ottiene il riconoscimento Internazionale come "Miglior Film Short Culturale e Miglior Produttore Esordiente di livello Nazionale Italiano", riconoscimenti con oneri militari e non solo.... Il Film Mare è ancora oggi presente su varie piattaforme cinematografiche digitali. Si candida al Festival del Cinema di Venezia 2023 con il Film Short “Bound” genere "Drammatico"  in distribuzione su piattaforme digitali cinematografiche , rendendolo, un piccolo capolavoro cinematografico da vero curriculum. Quest’anno si  ripresenta alla prestigiosa Biennale di Venezia 2025, portando con sé un progetto che sta già suscitando curiosità tra gli addetti ai lavori e non solo: la mini fiction "Tu Sombra", che ha passato la prima selezione per la sezione cortometraggi, proiettato all'interno della piattaforma digitale della Biennale di Venezia 2025. Oggi il Produttore, ci comunica di aver ricevuto notizia della fase ufficiale non superata alla biennale di Venezia 2025 confermando e comunicando tali parole: E' stata un'esperienza eccezionale, ringrazio la direzione della biennale 2025 per avermi in qualche modo accolto, e cosa dire, un grazie grandissimo, a tutti coloro che hanno seguito il mio percorso e che seguiranno ancora ma soprattutto, a tutti coloro che hanno realizzato con me il mio progetto "TU SOMBRA"...! Una mini fiction in due episodi che unisce introspezione e realismo brutale, raccontata attraverso una regia visiva elegante e profondamente espressiva.  La prima puntata andrà in onda il 31 ottobre, a partire dalle ore 18:00, sulle piattaforme  Dailymotion, Cinema Breve, Youtube. Un debutto che coincide con Halloween, perfetto per immergersi in una storia fatta di ombre, memorie e tensioni sottili. Il progetto, nato da una produzione indipendente, a capo unicamente il De Vita, dimostra come anche al di fuori dei grandi circuiti si possano creare contenuti di qualità, capaci di parlare al pubblico con autenticità e stile. Produttore  discreto ma sempre più riconoscibile, firma un’opera che conferma la sua sensibilità artistica e la sua visione coerente. Con una direzione che predilige il non detto, il dettaglio, il gesto minimo, De Vita costruisce un racconto che non cerca di piacere, ma di colpire. Ogni inquadratura è pensata, ogni scelta stilistica è una dichiarazione d’intenti. Con il suo approccio discreto, ma deciso, il Dott. Salvo De Vita continua a costruire passo dopo passo una carriera che merita di essere seguita.   Articolo: Dott.ssa Mietto Elisa Dirigente del servizio: Ufficio Stampa & Produzioni MP

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Presentazione libro sul SAPEV a cura del Circolo Culturale “L’Agorà”

Presentazione libro sul SAPEV a cura del Circolo Culturale “L’Agorà”

Il prossimo primo settembre sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la presentazione del volume “Sapev Sindacato Autonomo Personale Viaggiante Aderente Confsal (1985): Dai primi movimenti sindacali del 900 ai sindacati autonomi e di base dei giorni nostri” di Enzo Rogolino, organizzato dal Circolo Culturale “L’Agorà”. L’evento rappresenta un’importante occasione per esplorare non solo la storia del Sindacato Autonomo Personale Viaggiante (Sapev), ma anche il mondo delle relazioni industriali e il contesto socio-economico calabrese, visti attraverso gli occhi di una personalità impegnata attivamente sia nel sindacato che in ambito politico. Rogolino vanta oltre cinquant’anni di impegno nel volontariato, nella politica e nel sindacato. Ha ricoperto ruoli significativi a livello nazionale e regionale, iniziando la sua attività nel movimento scoutistico e proseguendo con una partecipazione attiva nei movimenti studenteschi e universitari. Il saggio rappresenta una storia avvincente dei movimenti sindacali autonomi e indipendenti che hanno caratterizzato l'evoluzione storica delle lotte operaie. Queste, alcune delle cifre, che saranno oggetto di analisi, da parte del gradito ospite del sodalizio culturale reggino. La conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” di Reggio Calabria, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da lunedì primo settembre. LINK

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Regali aziendali: la nuova tendenza è l’utilità

Regali aziendali: la nuova tendenza è l’utilità

Il cambio di paradigma nei regali aziendali Per anni i regali aziendali sono stati gadget simbolici, più decorativi che utili, troppo spesso degli oggetti standard dal basso valore, con un logo apposto sopra. Oggi, l’attenzione alla sostenibilità ambientale e al valore percepito spingono le aziende a orientarsi piuttosto verso dei doni funzionali, pensati per entrare davvero nella vita di chi li riceve. Perché funziona? Un regalo aziendale di qualità trasmette cura e attenzione: il destinatario lo percepisce come qualcosa pensato per lui, non come un mero oggetto promozionale. L’utilità ne prolunga la vita e rafforza il legame con il brand, mentre la scelta di materiali sostenibili comunica impegno verso l’ambiente, aggiungendo un valore etico che oggi è sempre più apprezzato. Le caratteristiche di un regalo aziendale “utile” Un regalo aziendale davvero utile deve prima di tutto deve rispondere a un’esigenza concreta nella vita quotidiana del destinatario, sia in ambito lavorativo che personale. La qualità e durabilità sono altrettanto fondamentali: un oggetto che resiste nel tempo mantiene vivo il ricordo e la percezione positiva del brand. Infine, il design pratico ma curato unisce estetica e comodità d’uso, trasformando il dono in qualcosa che si desidera usare e mostrare, non solo riporre in un cassetto. Impatto sul brand Un oggetto ben scelto non è solo un gesto di cortesia: è uno strumento di branding. Offrire dei regali aziendali personalizzati e di elevata qualità può rafforzare concretamente il legame con clienti, partner e collaboratori, creando un ricordo positivo e duraturo dell’azienda. Allo stesso tempo, trasmette valori come attenzione, responsabilità e cura dei dettagli, contribuendo a costruire una reputazione solida e credibile sul mercato. Sempre più apprezzati sono anche i regali di gastronomia, come ad esempio le bomboniere d’olio extravergine personalizzate, che uniscono qualità, gusto e attenzione alla provenienza. Una tendenza destinata a consolidarsi L’orientamento verso utilità e attenzione verso l’ambiente non è una moda passeggera, ma la risposta a un cambiamento più ampio nei valori e nelle aspettative del pubblico, ivi compresi i clienti e i collaboratori delle aziende. Tutto lascia pensare che, nei prossimi anni, utilità e la sostenibilità resteranno al centro delle strategie di gifting aziendale. Olio Angimbe Angimbe è un’Azienda Agricola Bioetica che si è specializzata nella produzione di bomboniere e regali aziendali personalizzati, offrendo il suo olio extravergine biologico all’interno di eleganti ampolle in vetro trasparente di design. L’olio Natures Bio di Angimbe viene estratto da olive coltivate secondo i dettami della sostenibilità all’interno della riserva naturale di Angimbè. La sua qualità è stata riconosciuta dalle più importanti guide di settore come il Gambero Rosso, Slow Food e Bibenda, e testimoniata dai premi ricevuti quali il bronzo ai Global Olive Oil Awards e la medaglia Extra Gold al premio Biol. Sempre in ottica di aumentare la sostenibilità, per prolungare la vita delle bottiglie in ogni confezione vengono inclusi dei bastoncini di rattan, in modo da trasformare le bomboniere in profumatori d’ambiente una volta terminato l’olio, perpetuandone così l'utilità e… il ricordo dell’evento da parte degli invitati! Per chi fa attenzione a eleganza e autenticità, le bottiglie d’olio personalizzate di Angimbe rappresentano la scelta perfetta: un regalo concreto, di qualità e dal forte valore simbolico, che rimane nel tempo e lascia un ricordo indelebile.

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Jarliama presenta Wild West Swing: il nuovo video musicale girato a San Salvatore di Sinis

Jarliama presenta Wild West Swing: il nuovo video musicale girato a San Salvatore di Sinis

Dopo il successo di Don’t You Come Back, che ha superato le 47.000 visualizzazioni su YouTube, la cantante italo-messicana Jarliama torna con un nuovo singolo dal titolo Wild West Swing, pubblicato da The Palma Music in collaborazione con Reload Music powered by Sony Music Italia. Il brano sarà disponibile dal 18 settembre 2025 su tutti gli store musicali online. Il videoclip ufficiale sarà girato in Sardegna, nello storico borgo di San Salvatore di Sinis, trasformato per l’occasione in un set dal fascino spaghetti western. Un set unico: San Salvatore di Sinis San Salvatore di Sinis è un piccolo villaggio di Cabras che prende vita ogni anno a settembre durante la suggestiva Corsa degli Scalzi, processione che coinvolge oltre 800 corridori scalzi in saio bianco. Ma non solo: il borgo è un vero luogo di culto per i cinefili. Qui furono girati film come Giarrettiera Colt di Gian Andrea Rocco – che ispirò Quentin Tarantino per Kill Bill – oltre a pellicole recenti come Figlia mia di Laura Bispuri con Alba Rohrwacher e La leggenda di Kaspar Hauser con Vincent Gallo. Le protagoniste: il ritorno delle ballerine dell’ASD Black Stars Il videoclip vedrà nuovamente protagoniste le ballerine Alessandra Zucca, Eleonora Mereu e Rossella Mereu, già apparse nei precedenti successi Little Trumpet e Cruisin’ in the Sixties. Con le loro coreografie firmate Black Stars, daranno vita a un’atmosfera sospesa tra jazz, swing ed energia western, esaltando il ritmo travolgente del nuovo brano. La scuola ASD Black Stars, diretta da Alessandra Zucca, ha sede a Via Ludwig Van Beethoven, 26, 09045 Quartu Sant’Elena (CA), ed è un punto di riferimento in Sardegna per la danza swing e coreografie dallo stile retrò. Dichiarazioni «Con Wild West Swing ho voluto unire due mondi che amo: il fascino intramontabile del western e l’energia dell’electro swing» – dichiara Jarliama, autrice, cantante e produttrice del brano. – «Girare a San Salvatore di Sinis significa riportare alla luce un pezzo di storia cinematografica, ma anche rendere omaggio alla Sardegna che mi ha accolto e che continua a ispirarmi». Jarliama – Biografia Jarliama è una cantante e produttrice italo-messicana con base in Sardegna, specializzata in electro swing, EDM e jazz-pop. Ha iniziato la sua carriera artistica nel gospel, dove ha sviluppato straordinarie capacità vocali e una spiccata sensibilità musicale. Successivamente ha fondato insieme a suo fratello Fernando il duo River&Lopez, intraprendendo così il suo percorso nel mondo della musica elettronica e pop. La sua dedizione alla musica è evidente nella produttività: Jarliama pubblica un nuovo singolo ogni mese, conquistando pubblico e critica internazionale con la sua capacità di fondere elementi tradizionali del jazz e dello swing con sonorità moderne ed elettroniche. Il suo stile unico, che combina la sua eredità culturale italo-messicana con influenze musicali contemporanee, l’ha portata a collaborare con prestigiose etichette e a ottenere riconoscimenti a livello mondiale. Successi recenti 8 novembre 2024 – Boomerang, Feel It e Badabum entrano nei Triple Top 10 Shazam 9 dicembre 2024 – SSSWING conquista la Top 10 USA 16 novembre 2024 – Badabum raggiunge la Top 10 Globale Shazam 19 dicembre 2024 – Boom Shakalaka entra nei Top 10 di sempre 2025 – Boomerang conquista la Top 10 in Giappone 30 gennaio 2025 – Feel It raggiunge la posizione 10 di sempre su Shazam 20-28 marzo 2025 – oltre 100 Shazam globali superati 25 maggio 2025 – We Are The Tok entra nella Top 100 Best House Chart di Hypeddit (pubblicato come RIVER) Compilation ufficiali Hit Mania Dance Estate 2024 Mendaki Compilation 2024 Nothing But Dancefloor Fire Vol. 26 Nothing But Dancefloor Fire Vol. 27 Nothing But Pure Dance Vol. 31 Nothing But Pure Dance Vol. 32 Gym Jams 013 Etichette discografiche Reload Music – Etichetta indipendente italiana con distribuzione Sony, specializzata in EDM, pop e dance. Partner di The Palma Music. The Palma Music – Divisione digitale di Reload Music, con focus su artisti emergenti, remix e club hit. Jaywork Music – Storica etichetta italiana attiva dal 1998, punto di riferimento per l’elettronica italiana nel mondo. Mendaki Publishing – Sub-label di Orange Records dedicata a contest e pubblicazioni, valorizzando nuove voci come Jarliama.

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A San Giacomo di Teglio, il Panificio Bresesti

A San Giacomo di Teglio, il Panificio Bresesti

Tutte le volte che i nostri itinerari vagabondi ci hanno portato in Valtellina, non è mai mancata una visita gustosa al Panificio Bresesti di San Giacomo di Teglio. “Dalla bottega alimentare di nonno Silvio – reduce della campagna di Russia e decorato con la croce al valore – i Bresesti hanno imparato il valore delle tradizion i e l’amore per la cucina tipica della Valtellina. Da oltre quarant’anni il Panificio Bresesti, aperto da Bruno – figlio di Silvio – lavora con passione, amore e produce, con fatica e dedizione, pane e prodotti tipici del territorio valtellinese, rispettandone le antiche tradizioni.” Forse sarà per questa storia, che i giornalisti di Borghi d’Europa si sono ricordati del Panificio Bresesti, quando hanno ricominciato il Cammino delle Identità, il Percorso di informazione che dal 2014 valorizza e fa conoscere le eccellenze della Valtellina nel progetto L’Europa delle scienze e della cultura, Patrocinato dalla IAI -Iniziativa adriatico ionica,Forum Intergovernativo. Il 6 e il 7 settembre una delegazione visiterà a Teglio la Mostra a Palazzo BESTA ( Il senso del vino), per poi incontrare alcune aziende della filiera agroalimentare, I vini di Giorgio Gianatti, i prodotti del Panificio Bresesti; i salumi del Salumificio Testini. “Un negozio moderno basato su tradizioni antiche. Da noi il pane si produce e si sforna proprio come veniva prodotto e sfornato nelle vecchie contrade telline, mantenendo gusto e croccantezza. Utilizzando solo materie prime naturali, senza aggiunta di conservanti e additivi chimici, siamo in grado di proporre prodotti genuini e saporiti, che porteranno sulle vostre tavole il vero gusto valtellinese del mangiare bene e in maniera sana. Pane di segale, dolci, pizzoccheri, prodotti da forno tipici. Panificio Bresesti offre solo prodotti di qualità, nel rispetto della tradizione.” Da sempre sosteniamo la necessità di una vera e propria ‘carta del pane’, per abbinare in modo corretto i cibi e i vini. Luca e Simone Bresesti hanno portato idee e hanno saputo valorizzare ulteriormente un prodotto – il pane di segale valtellinese – che già oggi viene consumato per la sua capacità di regolarizzare l’intestino e migliorare la circolazione. Il viaggio del gusto di Borghi d’Europa parte dagli inizi di settembre e si svilupperà fino a dicembre 2026, realizzando una intensa campagna d’informazione grazie al Percorso Internazionale I Mulini del gusto e le Vie del Pane. La rete Borghi d’Europa ha deciso infatti di un creare un percorso dedicato a questi temi, tra le grandi iniziative di informazione del progetto. Il circuito organizza e promuove dei percorsi per mettere a confronto idee, progetti, capaci di seguire il filo logico della valorizzazione rispettosa degli equilibri sociali culturali e ambientali dei territori di riferimento. Sono previsti incontri e stages di informazione nei territori,per raccontare a giornalisti e comunicatori le storie dei borghi e delle loro culture. Ogni ‘tappa’ tocca i luoghi, le storie, i protagonisti della filiera agroalimentare. Il progetto era stato presentato nell’aprile del 2019 presso la sede del Parlamento Europeo di Milano. La degustazione di settembre valorizzerà l’abbinamento del Fiocco della Valtellina e della Slinzega con il pane della famiglia Bresesti e i vini di Giorgio Gianatti. Renzo Lupatin Autore Renzo Lupatin

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🎉 Evento di Inaugurazione – Creaviva: Il Social Network dei Creativi & Artisti 🎨

🎉 Evento di Inaugurazione – Creaviva: Il Social Network dei Creativi & Artisti 🎨

Siamo entusiasti di invitarvi all’inaugurazione ufficiale di Creaviva, il nuovo social network dedicato a creativi, artisti e visionari di ogni genere! Un luogo dove condividere le proprie opere, trovare ispirazione, collaborare e dare vita a progetti unici. Nato dalla passione e dalla visione di Angela Zidda e Pietro D’Amelia, Creaviva è più di una piattaforma: è una comunità viva in cui ogni talento trova il suo spazio. 📌 Che tu sia pittore, musicista, fotografo, designer o scrittore, Creaviva è la tua nuova casa creativa! 👉 Partecipa, condividi e invita i tuoi amici: la creatività è ancora più bella quando è condivisa. 📱 Accedi e registrati subito da cellulare: creaviva.net ✨ Porta la tua creatività ovunque tu sia!

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Bondage, swinging e love tourism: ecco i trend dell’estate secondo Wyylde

Bondage, swinging e love tourism: ecco i trend dell’estate secondo Wyylde

Libertà sessuale: secondo una ricerca di Discurv, le donne guidano “a sorpresa” la rivoluzione, senza pregiudizi e vincoli di nessun tipo Le donne guidano la rivoluzione sessuale, vivendo il piacere a 360 gradi. Che siano in coppia o da sole, le donne negli ultimi anni hanno ridisegnato i trend del piacere e della libertà sessuale. Un recente studio di Wyylde, il social network per esplorare la sessualità senza scrupoli, evidenzia, infatti, una chiara evoluzione della libertà sessuale delle donne, dove l'educazione gioca un ruolo fondamentale nel comprendere che la responsabilità sessuale e tutte le relazioni tra uomini e donne possono essere ugualmente legittime, senza bisogno di giudizio. Nuovi trend: sempre più giovani le donne alla ricerca di relazioni mordi e fuggi I dati hanno rivelato come le donne nate tra la fine degli anni '90 e l'inizio degli anni 2000 siano più libere nel vivere ed esprimere la propria sessualità, rispetto ai decenni precedenti. Le amicizie sessuali in Italia hanno guadagnato popolarità. Una donna italiana su quattro ha avuto rapporti sessuali con un amico maschio. Inoltre, il sesso occasionale sta diventando più comune. Il 50% delle donne italiane sotto i 25 anni dichiara di aver avuto rapporti sessuali senza alcuna prospettiva futura. Secondo una recente ricerca condotta dall’istituto di ricerca francese Discurv per il colosso dell'intrattenimento per adulti Xlovecam sono molto diverse le fantasie femminili delle più giovani, che prendono direzioni forse non scontate. Al secondo posto (dopo i luoghi esotici) le ragazze fantasticano di sottomettersi al partner (63%) e, poco meno (58%) di dominare il partner. Circa la metà (44%) sogna di farlo in pubblico o con più persone (più dei maschi, 41%), il 40% vorrebbe provare il bondage (solo il 26% dei maschi) e il 39% ha fantasie omosessuali. Circa 1 giovane su 5 ha fantasie su atti non consensuali simulati (23%). Infine, i giovani di entrambi i sessi sembrano essere poco interessati a fantasie che riguardino esplicitamente il tradimento (18% maschi e 15% femmine). Interessante anche la naturalezza con cui i giovani si rapportano alle proprie fantasie: solo il 18% delle ragazze e il 16% dei ragazzi dice di provare vergogna per i desideri sessuali. "Una vita sessuale aperta può avere diverse conseguenze positive, sia per l'individuo che per la coppia, - afferma Arola Poch, sessuologa di Wyylde - può contribuire ad aggiungere divertimento, rompere la monotonia, portare novità alla vita erotica, acquisire sicurezza e comprensione reciproca in coppia... Attraverso l'onestà e la cura, una vita sessuale aperta ci aiuta a conoscerci meglio e a capire cosa ci arricchisce e cosa no, aiutandoci a sentirci a nostro agio con la nostra sessualità". Per superare i pregiudizi, Poch commenta che "dobbiamo tenere presente che una sessualità sana è necessaria per il nostro benessere. Per raggiungerla, dobbiamo superare i pregiudizi, conoscere noi stessi e accettarci. Questo fornirà una solida base per godere di una vita sessuale completa, coerente con i desideri e i bisogni di ogni persona. E con questo, ci prenderemo cura della nostra salute sessuale". Estate 2025: tra International Swinging Day e i nuovi luoghi della trasgressione per single e coppie L’estate, si sa, è la stagione in cui il desiderio sessuale raggiunge il suo apice. Anche le occasioni per fare nuovi incontri sono all’ordine del giorno; in particolare le località di mare regalano le maggiori opportunità di fare nuove conoscenze… anche per chi vuole aprirsi o aprire la coppia a nuovi incontri, esperienze e relazioni. Addirittura il 13 agosto, a partire dal 2003, si celebra l’International Swinging Day, ossia la giornata internazionale volta a onorare chi nutre una passione per questa pratica attraverso eventi, feste, e incontri organizzati da club, siti web e community di swingers in tutto il mondo. Per i partecipanti, questa giornata rappresenta un'opportunità per sentirsi parte di una comunità e celebrare liberamente le proprie scelte di vita, un inno alla libertà sessuale e alla sua massima espressione evidenziato dal claim di Wyylde. La diffusione delle iniziative pensate per International Swinging Day avviene di norma attraverso i siti web e le pagine social di community e club di swinging dove trovare informazioni sugli eventi legati alla giornata. Ma quali sono le mete più battute e preferite dagli swingers? Tra le mete più gettonate senza dubbio i Villaggi Naturisti in cui potersi divertire con veri e propri after hour, ma anche trascorrere intere giornate a prendere il sole, bere un drink, fare sport, per poi, in serata, partecipare a feste trasgressive a tema. Oltra ai Villaggi Naturisti, tra i contesti apprezzati dagli swingers anche le terme libere, le spiagge nudiste e i club privè open air. Negli anni è cresciuta la richiesta anche per le crociere libertine, i love hotel per uomini soli, i villaggi vacanze per Sugar Mamas (donne che sostengono finanziariamente o materialmente un compagno più giovane, in cambio di compagnia romantica o sessuale), resort per coppie scambiste, che oggi rappresentano una fetta consistente e remunerativa del turismo organizzato in chiave adult.

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