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L’opera lirica torna alla gente: il nuovo modello culturale del M° Marco Severi

L’opera lirica torna alla gente: il nuovo modello culturale del M° Marco Severi

Riportare la musica classica tra la gente, senza barriere, e connetterla alle nuove generazioni: è questa la visione che guida il lavoro del Maestro Marco Severi, oggi protagonista di un nuovo allestimento de La Traviata. Il 28 luglio lo dirigerà all’aperto, in Piazza del Campo a Siena, dove l’opera torna dopo oltre vent’anni di assenza, trasformando uno spettacolo in una delle produzioni più attese della stagione estiva. Ex primo violoncello dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino – ruolo ricoperto per tre decenni – Severi ha progressivamente affiancato alla carriera da strumentista quella da direttore, guidando orchestre in Italia e all’estero, con particolare attenzione al repertorio lirico e sinfonico. La rappresentazione de La Traviata in Piazza del Campo non è solo un appuntamento culturale, ma un momento simbolico. È il ritorno della lirica nel cuore civico delle città, uno spazio che storicamente ha ospitato riti collettivi, civili e spirituali, e che oggi si riapre al gesto artistico come forma di partecipazione. Non un contenitore scenico, ma un luogo vivo, dove arte e comunità possono tornare a dialogare. Per Severi, dirigere in una cornice come questa è anche una forma di responsabilità: «Dirigere in piazza – dichiara – restituisce dignità al suono. Portare l’opera fuori dai teatri non significa ridurla, ma ricondurla al centro della vita pubblica. Dove è nata, e dove dovrebbe tornare.» È un’idea di musica che va oltre l’esecuzione tecnica: un atto civile, un invito a riscoprire la bellezza come bene comune. Un gesto che ha a che fare con il contesto, con le persone, con ciò che si vuole trasmettere davvero. In quest’ottica, il ruolo del direttore non si esaurisce nell’atto visibile, ma continua nel rapporto con l’orchestra e con chi ascolta. È lì che si gioca tutto: nel rendere possibile un tempo e uno spazio per la piena percezione della musica. Una visione che si traduce nella pratica quotidiana: la direzione orchestrale, per Severi, non è mai un esercizio di controllo. Al contrario: è un lavoro sulla relazione. Un equilibrio che si costruisce prova dopo prova, senza forzature, lasciando che la musica fluisca dal confronto. È una concezione non gerarchica del podio, che chiama in causa la responsabilità di ciascun musicista e valorizza l’ascolto reciproco. «La musica emerge dal confronto, non dall’imposizione – spiega -. Il direttore deve facilitare, non dominare.» Lo stesso principio guida il suo rapporto con il pubblico. Spesso considerata distante, la musica classica va restituita come linguaggio vivo, umano. E per farlo, servono esperienze effettive, non operazioni di facciata. «C’è bisogno di accorciare le distanze – conclude Severi –. Ma con contenuti, non con scorciatoie. La musica classica ha ancora molto da dire. Ma va fatta vivere con strumenti adeguati, senza mediazioni superflue.» Negli ultimi due anni, secondo recenti osservatori, l’interesse degli under 35 verso la musica classica è cresciuto del 15%. Inoltre, da un’indagine condotta dal Royal Philharmonic Orchestra ("The evolution of the orchestral audience in the digital age", Marzo 2024), il 65% degli under 35 la ascolta regolarmente, superando gli over 55 (57%) e confermando una partecipazione giovanile in crescita. Una tendenza che intercetta il lavoro di chi – come Severi – punta a recuperare il rapporto con le nuove generazioni, non con strategie d’immagine e artifici comunicativi, ma con contenuti, qualità e coerenza. Alla fine di ogni concerto, il Maestro Severi saluta i presenti con una frase semplice: “Da cuore a cuore”. Una citazione legata alla Missa solemnis di Beethoven, in cui il compositore annotò sul manoscritto: «Vom Herzen – Möge es wieder – zu Herzen gehen» (“Dal cuore possa tornare al cuore”). Non è un vezzo, ma un modo per richiamare alla musica la sua accezione originaria: passaggio, esperienza condivisa, linguaggio che unisce – prima ancora che esibizione. Accanto all’attività trentennale al Maggio Musicale, Severi ha diretto titoli come Nabucco, Elisir d’amore, Tosca, Don Giovanni, La Bohème, lavorando con orchestre quali l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, l’Orchestra della Città di Grosseto, i Solisti del Maggio e l’Orchestra Maderna. Ha collaborato con registi come Grisha Asagaroff e si è esibito in teatri quali il Goldoni di Livorno, il Sociale di Rovigo, il Verdi di Lucca, Torre del Lago, Cortona, Piombino. Dopo vent’anni, l’opera torna in piazza. Ma ancor di più, torna l’idea che la cultura appartiene a chi la vive, e che la musica non ha bisogno di barriere per arrivare – da cuore a cuore.

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“Haribo” è il nuovo singolo di Oissela

“Haribo” è il nuovo singolo di Oissela

Dal 4 luglio su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica Esce il 4 luglio su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica “Haribo”, il nuovo singolo firmato Oissela per Lift Records. Dopo il successo di “Baby”, il primo brano che ha segnato il debutto ufficiale dell’artista riscuotendo un ottimo riscontro tra pubblico e critica, Oissela torna con una traccia ancora più matura, intensa e personale. “Haribo” è un viaggio emotivo in cui leggerezza e verità convivono in perfetto equilibrio. L’artista racconta senza filtri la propria visione di una relazione complessa, in cui rabbia e dolcezza si alternano con sincerità disarmante. “Non ho mai avuto paura di dire le cose come stanno, e in questo pezzo ho voluto farlo fino in fondo”, racconta Oissela. Il beat pop fa da sfondo a un testo diretto, ironico, ma allo stesso tempo profondo, capace di raccontare con energia una presa di coscienza che riguarda l’identità e l’immagine di sé. Nel brano, Oissela si mette completamente a nudo. “A volte mi sono sentito come una caramella scartata troppo in fretta”, dice, giocando con il titolo del singolo, ma rivelando al tempo stesso una vulnerabilità autentica. “Haribo” diventa così una metafora dolceamara di un legame che si evolve, che cambia, che mostra i suoi limiti ma anche le sue possibilità. Ascolta l’artista open.spotify.com/intl-it/artist/4qVfQln7qtbxDRl1SWa84K?si=d9XpqrRkQoGHrZ07-LuLnQ Classe 2003, originario di Vasto (CH), Oissela, all’anagrafe Alessio Salvatorelli, ha scoperto fin da piccolo nella musica la sua vera vocazione. Cresciuto tra le influenze di The Notorious B.I.G., 50 Cent, Eminem e i grandi del rap italiano, ha fatto della scrittura una forma di affermazione personale. “Scrivere è sempre stato il mio modo per capire chi sono davvero”, afferma. Nonostante non provenga da contesti difficili, ha saputo raccontare con autenticità le complessità del suo mondo, dando voce a emozioni universali. Oggi Oissela è pronto a un nuovo passo, mantenendo intatta la propria visione: quella di un artista determinato, lucido, capace di costruire un percorso originale. “Haribo” non è solo una canzone: è una dichiarazione d’intenti. È il suono di chi ha scelto di esserci, davvero, senza maschere! Instagram: instagram.com/theoissela/ TikTok: tiktok.com/@theoissela?_t=ZN-8xhGG8jO7KI&_r=1 YouTube: https://youtube.com/@oissela422

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CASTELLI IN ARIA

Ogni tanto capita che nelle amicizie e nei rapporti interpersonali si prendano degli abbagli, magati frutto di clamorosi errori di valutazione. La realtà ci suggerisce di fare amicizia con delle persone che non sono poi facilmente abbordabili, sono ermetiche e se ci ribelliamo al loro rifiuto risultiamo permalosi. L’amicizia non è facile, richiede un lungo procedimento. Ci capita spesso di dover troncare e bloccare delle relazioni. Ci capita spesso di incontrare nuove persone in vari ambiti al lavoro, in chiesa, in vacanza, a scuola, al mare, e di fare su di queste dei veri castelli in aria. Immaginiamo che il ragazzo conosciuto in un viaggio diventi il compagno ideale di nostro figlio, l’amico per la pelle dato il loro affiatamento. Poi il ragazzo riparte senza lasciare alcun indirizzo e recapito telefonico. Questo comportamento ci destabilizza e ci delude profondamente. Ci capita di conoscere una signora al mare che diventa nostra amica e ci promette mari e monti, si mostra espansiva, familiare, onesta. Il suo comportamento è composto e nulla lascia presagire la conclusione. La signora riparte e nemmeno ci avvisa e ci saluta con la sua voce squillante, anzi sentiamo che saluta le altre persone e ci critica pure con loro. In certi contesti non sappiamo se intervenire o fare finta di nulla. Ci rechiamo al pronto soccorso e immaginiamo una accoglienza cordiale da parte del personale sanitario ma restiamo di stucco per come veniamo trattati. Siamo sbalorditi nel vedere crollare i nostri castelli in aria. Spalanchiamo gli occhi quando l’idraulico di fiducia che conosciamo da una vita fa commenti sarcastici sul nostro arredamento, persino sulla nostra vita privata e scopriamo che non ci ha mai stimato nel profondo, e noi che credevamo ingenui il contrario. Nei rapporti sopraggiungono nuove cose a sollecitare un cammino diverso, una piega diversa. Rivediamo una vecchia insegnante della scuola del passato e crediamo di poter intessere con lei una nuova relazione amicale. Facciamo castelli in aria immaginiamo cene insieme, gite, viaggi, incontri, letture comuni o anche semplici conversazioni al bar. Invece la persona si tira indietro, di nega al telefono, inventa scuse. Sono sempre i pregiudizi che frenano, magari avevamo visto il volto della docente illuminarsi al primo incontro. Al livello pratico ci avevamo creduto. Invece le persone se ne vanno non ci cercano senza dare spiegazioni ulteriori. Le visite in casa nostra si diradano. Conosciamo delle persone a un corso di lingue e facciamo castelli in aria. Immaginiamo di conoscerle più a fondo, di penetrare nel loro mondo, di confidarsi. Progettiamo incontri, visite a musei e mostre. Pensiamo a una amicizia pura, incorrotta. La gente invece è cauta con noi, non si avventura. Con aria indolente ci respinge magari con dolcezza ma con determinazione. Alcuni ci deridono con malizia. Sembra che non abbiano una buona impressione di noi. Certi comportamenti sono disarmanti e allarmanti. Accorrono molti pregiudizi, magari abbiamo una macchina meglio della loro, che hanno ammirato e questo è motivo di distacco eppure abitiamo in un quartiere popolare che non è alla loro altezza. Molti ci maltrattano in modo indelicato e ci accusano di invadenza. Certe idee preconcette bloccano, seducono. Le amicizie su cui avevamo fatto dei castelli in aria non decollano neppure in chiave solo epistolare. Pensavamo di trovare un valido soccorso e troviamo solo muri divisori. In certi casi è meglio non partire in quarta e fare dei castelli in aria, meglio essere ponderati e non aspettarsi nulla dai nuovi conoscenti. Su certi comportamenti meglio scherzarci sopra in modo leggero.

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Oltre la scena: Nia Limby e il teatro che fa pensare

Oltre la scena: Nia Limby e il teatro che fa pensare

Certe storie iniziano in punta di piedi, quasi per caso. È il caso di Nia Limby, giovane talento emergente che ha intrapreso il suo percorso artistico senza aspettative, per puro gioco. Ogni suo progetto artistico è pensato per accendere una riflessione, per sensibilizzare su tematiche sociali spesso trascurate. La sua è una recitazione che non si limita a intrattenere, ma vuole lasciare un segno, stimolare empatia, creare connessioni. Una sorta di specchio che riflette la realtà e invita a guardarla con occhi nuovi. Il percorso di Nia è segnato da una doppia evoluzione: artistica e personale. Ogni esperienza, anche la più piccola, è stata per lei un’occasione per conoscersi meglio, un viaggio interiore che le ha insegnato ad ascoltarsi e ad affinare la propria sensibilità e per trovare una voce autentica nel panorama artistico contemporaneo. Ogni progetto è stato un tassello di un mosaico più grande, ancora in costruzione, ma già ricco di significato. I traguardi finora conquistati, piccoli o grandi che siano, le hanno dato la forza e la concentrazione per affrontare con determinazione le sfide future. Oggi guarda avanti con uno sguardo lucido e pieno di desideri. Le sfide non la spaventano: sono stimoli, occasioni per crescere ancora. Il sogno? Entrare in una compagnia teatrale, vivere il palcoscenico ogni giorno, condividere la scena con registi che ammira da sempre. Un sogno che ha tutte le carte in regola per diventare realtà, che non è più solo un’idea, ma una direzione. L'attrice nei prossimi mesi sarà impegnata in numerosi progetti, con tematiche molto toccanti, tra i quali l'autismo, infatti sarà protagonista di un monologo all'interno di un progetto cinematografico ideato dal produttore Salvo De Vita, in uscita nel 2026/2027 del quale però parleremo strada facendo. Possiamo solo anticiparvi che Nia sarà ospite d'onore all'evento culturale letterario di livello Nazionale in Regione Basilicata, al castello sforzesco della città di Venosa, curato dall'Associazione Letteraria Engel Von Bergeiche, il giorno 24 agosto 2025, evento che avrà come filo conduttore il tema dell'emigrazione. Non solo attrice, ma anche testimonial, infatti Nia è sempre più richiesta dalle aziende, che la scelgono come volto per i propri servizi promozionali. Articolo: Dott.ssa Mietto Elisa Dirigente del servizio: Dott. Salvo De Vita Supervisore e Resp. Pubblicazione: Ufficio Stampa e Produzioni MP Distribuzione: Urban Dream di Mietto Elisa

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Nuovo incontro su Fatti del ’70 a cura del Circolo Culturale “L’Agorà”

Nuovo incontro su Fatti del ’70 a cura del Circolo Culturale “L’Agorà”

Sono passati cinquantacinque anni da quel 14 luglio 1970, giorno in cui una città del profondo Sud, segnava il suo nome nella storia dei moti di protesta più significativi, per durata ed intensità della storia dell’Italia unita. Quel giorno iniziò la “Rivolta di Reggio”. Per un lungo periodo la città fu teatro di un’intensa guerriglia urbana e di repressioni da parte delle forze dell’ordine, ma anche l’uso di tritolo e di armi da fuoco che fecero registrare centinaia di feriti e dieci morti. Il Partito Socialista Italiano (PSI) non sostenne apertamente la rivolta, e parte del partito si dissociò dalla protesta. Nel corso della nuova conversazione sul tema “Il ruolo del PSI nei fatti di Reggio del ‘70”, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”, si registrano le presenze di Giovanni Minniti ed Ercole Nucera. Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi da parte dei graditi ospiti del sodalizio culturale reggino). La conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino,sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da lunedì 14 luglio.

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Conclusi con successo a Gibellina i “RinnovaMente Days” di RWE: oltre 1.000 partecipanti tra laborato

Conclusi con successo a Gibellina i “RinnovaMente Days” di RWE: oltre 1.000 partecipanti tra laborato

Sutera: "Studenti, imprese e istituzioni protagonisti attivi della transizione energetica". Raia: "La Sicilia è un territorio chiave per lo sviluppo dei nostri progetti". Inaugurato a Partinico (PA) “Bosco”, il primo parco fotovoltaico di RWE in Italia Si è conclusa con successo la terza tappa del tour “RinnovaMente Days – Crescere con energia!”, promossa da RWE, leader nel settore delle energie rinnovabili, con il patrocinio del Comune di Gibellina. La manifestazione, che rientra nel più ampio programma “RinnovaMente – Sostieni il futuro”, si è svolta dal 28 al 30 maggio e ha favorito il confronto tra istituzioni, scuole, cittadini e operatori del settore su temi legati alla transizione energetica e al ruolo delle rinnovabili, grazie a un ricco programma di convegni, workshop, laboratori e attività multimediali. Al centro dell’evento il “Dome”, struttura a basso impatto ambientale, dove esperti RWE e divulgatori scientifici hanno guidato attività formative che hanno coinvolto oltre 750 studenti, offrendo anche spazio alle realtà locali impegnate nel settore. Tra i momenti di rilievo, il convegno “Orizzonti Rinnovabili: l’importanza di fare sistema per la crescita del territorio” e il seminario “Il repowering eolico: inquadramento normativo, innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale”. Nell’ambito della manifestazione è stato inaugurato Bosco, il primo parco fotovoltaico di RWE in Italia, situato nel comune di Partinico in provincia di Palermo, entrato in esercizio a febbraio. L’impianto si aggiunge a 5 parchi eolici onshore di RWE in Sicilia, per una capacità totale installata nella regione di oltre 135 MW, contribuendo in modo essenziale alla sicurezza energetica e alla transizione sostenibile dell’isola. Salvatore Sutera, Sindaco di Gibellina: “Complimenti a RWE per l’ottima organizzazione che ha saputo coinvolgere attivamente un gran numero di studenti e che ha alimentato un vivace dibattito fra imprese, istituzioni e professionisti, in un clima di apertura e di dialogo dal quale è emerso chiaramente quanto sia importante il ruolo attivo degli enti territoriali per affrontare al meglio la sfida delle tematiche ambientali e della transizione energetica.” Paolo Raia, Country Chair RWE Renewables Italia: “La Sicilia è un territorio chiave per lo sviluppo delle nostre attività, grazie alle sue risorse naturali e alla crescente attenzione verso la transizione energetica. Stiamo portando avanti nuovi progetti che rafforzano il nostro impegno nella regione e, in questo contesto, iniziative come i RinnovaMente Days rappresentano un’occasione importante per consolidare il dialogo con le comunità locali e promuovere un modello di crescita energetica sostenibile, sicura e condivisa.” RWE Renewables Italia – forte presenza nel mercato italiano delle rinnovabili RWE è un attore chiave nel mercato italiano delle energie rinnovabili. L’azienda adotta un approccio integrato al progetto che comprende lo sviluppo, la costruzione e la gestione, nonché la commercializzazione di parchi eolici e impianti solari. Grazie alla sua vasta esperienza, RWE guida lo sviluppo del proprio business in Italia dove gestisce 16 parchi eolici onshore e un parco fotovoltaico con una capacità installata di oltre 535 MW, in grado di assicurare la fornitura di energia verde a circa 450.000 famiglie italiane ogni anno. L’azienda sta attualmente costruendo il Parco Eolico Mondonuovo da 53 MW in Puglia e i suoi primi impianti Agri-PV su scala commerciale a livello mondiale: Morcone (9,8 MWac) e Acquafredda (9,3 MWac) situati in Campania. Recentemente, inoltre, due parchi eolici di RWE si sono aggiudicati l’asta FER1: il Parco Eolico Venusia da 45 megawatt (MW), situato nella provincia di Potenza, e il Parco Eolico Serra Palino da 48 MW, in provincia di Foggia rinnovabili.it/mercato/le-aziende-informano/rinnovamente-days-di-rwe-oltre-1-000-partecipanti-a-gibellina/

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Claudio Orlandi pubblica il nuovo singolo "Ukraina", da ora disponibile in tutti i digital

Claudio Orlandi pubblica il nuovo singolo "Ukraina", da ora disponibile in tutti i digital

Ukraina Dolore e incredulità, malinconia e sofferenza: un intreccio di emozioni che ti prendono alla gola e ti lasciano senza parole. Biografia Claudio nasce in pieni anni 60 in una famiglia in cui la musica fa parte della sua storia. Il bisnonno suonava nell'orchestra di Toscanini, la mamma ha studiato pianoforte e fisarmonica, il babbo era un ottimo tenore e la sorella Silvia, nata due anni prima di lui, iniziando a suonare il pianoforte a 4 anni e ora pianista di professione, ha sempre riempito la casa di musica. Anche Claudio si lascia coinvolgere dalla passione per le note e, entrando in conservatorio all'età di 11 anni, studia pianoforte e si diploma in teoria musicale all'età di 14. Continua la passione per la musica suonando la chitarra e studiando elettronica, materia che lo aiuta a conoscere le varie sfumature dei suoni e le tecniche di registrazione e riproduzione. L'avvento del MIDI lo affascina, e si approccia alle neo nate tastiere elettroniche e ai suoni campionati. Passano anni in cui Claudio si allontana dal mondo musicale pur avendo sempre in casa un pianoforte digitale a disposizione, guardandolo spesso con attrazione e sapendo che, prima o poi, avrebbe ricominciato a suonare. Infatti, la scintilla che riaccende il fuoco musicale scocca quando l'amico cantautore Marcello Romeo lo invita ad una sessione di registrazione di un suo brano: il momento è giunto per ricominciare, Claudio sente che ha qualcosa da esprimere musicalmente. Prende alcune lezioni per imparare ad utilizzare un moderno programma di registrazione digitale e si crea un piccolo studio di registrazione in cui passa ore e nottate a creare e suonare. Link digital store: pmsstudio.lnk.to/orlandiukraina

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Jeff Bezos: questo matrimonio a Venezia non s’ha da fare….

Jeff Bezos: questo matrimonio a Venezia non s’ha da fare….

Venezia la “città dell’amore” ha stregato anche il magnate di Amazon Jeff Bezos che ha scelto appunto la città lagunare per le sue nozze con Lauren Sanchez, per un matrimonio che già si annuncia da favola. La festa a quanto pare durerà dal 24 al 26 giugno, ma ci sono anche dei “contrattempi” a creare tensione....e.. homosaccens.it/jeff-bezos-questo-matrimonio-a-venezia-non-sha-da-fare/

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L’offerta artistica di alto livello della “Corte di Menelao” alla Sagra del Pesce di Trezzano

L’offerta artistica di alto livello della “Corte di Menelao” alla Sagra del Pesce di Trezzano

Con l’arrivo del caldo e delle vacanze tornano le feste più attese, e tra queste spicca la Sagra del Pesce di Trezzano sul Naviglio (Milano), un appuntamento all’insegna del buon cibo e dell’intrattenimento di qualità. L’evento si terrà per due fine settimana consecutivi 13-14-15 e 20-21-22 giugno presso il piazzale Sergio Ramelli. La manifestazione si svolgerà all’interno di una grande tensostruttura coperta, con oltre mille posti a sedere, per garantire comfort e accoglienza in ogni condizione. Protagonista assoluto sarà il pesce, preparato con cura dalla brigata di cucina: tra i piatti proposti, imperdibili il fritto misto e le linguine allo scoglio, accompagnati da vini selezionati e birre. A rendere l’esperienza ancora più coinvolgente ci penserà la Corte di Menelao, con un ricco programma di spettacoli: cabaret, concerti tributo, esibizioni di magia e artisti di strada animeranno le serate, offrendo divertimento per tutte le età. 13 giugno – Cabaret: Gianni Astone ha collaborato al progetto Derby con Teo Teocoli e al progetto Autogrill con Max Pisu. È in tournée con lo spettacolo “Una carriera da precario” dopo aver partecipato all’edizione 2019 di Colorado Cafè al fianco di Belen Rodriguez e Paolo Ruffini. 14 giugno – Musica dal vivo: AC/DC Quirico SPA Legacy porta sul palco il rock travolgente degli AC/DC. Con chitarre distorte e uno spettacolo ad alto voltaggio, riproduce i successi di Angus Young e compagni. 15 giugno – Spettacolo di magia: Walter Maffei fonde illusionismo, destrezza e manipolazioni ravvicinate in uno show modernissimo e spettacolare. Con oltre 30 anni di carriera, trasforma ogni esibizione in un’esperienza visiva ed emotiva. 20 giugno – Cabaret: Roberto De Marchi sa proprio far ridere tutti. Non a caso vanta un’importante carriera: da Paperissima Sprint a Colorado Cafè fino al record con lo spettacolo più lungo al mondo! 35 ore senza mai scendere dal palco (2003 ancora imbattuto). 21 giugno – Musica dal vivo: i Rubiera Blues sono una cover band dedicata a Ligabue, nota per riprodurre i successi del rocker emiliano. 22 giugno – Spettacolo di magia: Mago Rhum offre uno spettacolo imprevedibile, dove ogni cosa può uscire da una valigia! Domenico Daddio Rum incanta con magia, cabaret e improvvisazione, coinvolgendo grandi e piccini in gag esilaranti. Entrambi i weekend – Burlesque: Marlene Clouseau, ballerina di burlesque, combina nella sua esibizione ironia, sensualità e talento. L’artista ha partecipato a Zelig. Intrattenimento continuo Durante tutta la durata della sagra, la “Corte di Menelao” ravviverà l'area con artisti di strada, tra cui fachiri, mangiafuoco, trampolieri, performer con cerchi di fuoco e LED. Saranno presenti anche attività per bambini, come il truccabimbi. Orari di apertura: venerdì: 19:00 – 24:00; sabato e domenica: 12:00 – 15:00 / 19:00 – 24:00 L’ingresso è gratuito. Per prenotazione tavoli, è possibile visitare il sito ufficiale: sagra-del-pesce.it/trezzano/. Per maggiori informazioni contattare il numero WhatsApp 389 026 5550.

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🧠 La Forza Mentale è la Vera Marcia in Più di un Atleta

🧠 La Forza Mentale è la Vera Marcia in Più di un Atleta

Nel mondo dello sport, i muscoli non bastano. Il vero vantaggio competitivo si gioca prima ancora che inizi la gara: nella testa. Ogni atleta lo sa — ma pochi sanno davvero come allenare la mente con la stessa costanza e strategia dedicata al fisico. Eppure, la forza mentale è ciò che trasforma una caduta in un punto di svolta, una sconfitta in una lezione, la pressione in prestazione. Nel nuovo articolo pubblicato sul blog DRACONES, Paolo Dragoni ti guida alla scoperta dei 5 pilastri mentali degli atleti di successo, ti propone un mini-protocollo da usare ogni giorno, e ti mostra come la tua mentalità influisca direttamente anche sul tuo personal brand sportivo. 🔥 Se vuoi imparare ad allenare la testa come alleni il corpo, questo articolo fa per te. 👉 Leggilo ora: dracones.it/personal-branding-atleti/it/blog/la-forza-mentale-dellatleta-come-costruirla-e-farla-diventare-il-tuo-vantaggio

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