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Un angelo tra le dipendenze: il debutto di RayRiver è "Angel Jeanne", un pop d’opera che sa

Un angelo tra le dipendenze: il debutto di RayRiver è "Angel Jeanne", un pop d’opera che sa

Ogni anno, in Italia, oltre 40mila morti sono legati al fumo. L’alcolismo colpisce milioni di persone in silenzio. RayRiver era uno di loro. E da quella soglia buia, dalla fatica quotidiana di uscirne, nasce “Angel Jeanne”, un brano che racconta – in forma musicale e teatrale – l’incontro con una guida che lo ha riportato alla vita. E lo fa in una chiave insolita: quella del pop d’opera. RayRiver – compositore, regista e autore classe 1993 – apre così il suo percorso artistico, con un linguaggio musicale ibrido e intimo, dove il cantautorato pop incontra la scrittura sinfonica e l’immaginario scenico. “Angel Jeanne” è una ballata che segue la logica narrativa, in cui la storia autobiografica di un salvataggio diventa architettura musicale. Un sound fuori dal tempo, che fonde melodie contemporanee e orchestrazioni classiche. In un panorama musicale che spesso privilegia l'omologazione sonora, RayRiver sceglie di partire da sé stesso e dal suo vissuto, componendo una canzone che sembra uscita da un'opera moderna, con elementi che richiamano tanto la musica sinfonica quanto le colonne sonore teatrali dei musical più amati. "Angel Jeanne" è una ballad per voce, archi e fiati, che si sviluppa su un respiro cinematografico, con un crescendo orchestrale che accompagna il percorso interiore del protagonista, fino alla sua rinascita. Un esempio raro di scrittura colta e personale, in cui ogni singolo passaggio è parte di una narrazione precisa, realizzata e resa con cura e rigore. Dalla dipendenza alla rinascita, quella cantata dall’artista faentino d’adozione bolognese è una storia vera, condivisa da molti giovani. Il testo è la lettera a cuore aperto di un ragazzo smarrito che cerca risposte umane, ma trova invece una guida straordinaria: Angel Jeanne, fondatrice dell'Accademia di Coscienza Dimensionale, una scuola gratuita di meditazione e arti psichiche che negli ultimi dieci anni ha coinvolto migliaia di persone in percorsi di consapevolezza e trasformazione. Tra queste, c'è anche RayRiver, che dichiara: «Mi ha salvato da un tunnel di dipendenza da alcol e sigarette, insegnandomi il senso del coraggio quotidiano, della disciplina e dell'amore.» Ma Angel Jeanne non è solo la protagonista della sua guarigione: è anche il simbolo di un modo diverso di pensare l’arte. Un’arte che nasce dal vissuto, che si prende cura del proprio tempo, che prova a offrire un’alternativa concreta al disincanto e al cinismo. In questo senso, la canzone diventa anche uno spazio di restituzione: ciò che è stato ricevuto – in termini di aiuto, insegnamento, trasformazione – torna al mondo sotto forma di musica, parola, vibrazioni. Nel brano convivono due livelli narrativi: quello individuale del riscatto, e quello comune, collettivo, del messaggio. Non è un caso che la figura di Angel Jeanne, reale e riconoscibile, sia anche raccontata come un personaggio mitico: nel testo, è fuoco che appare nel gelo, luce che si manifesta quando tutto sembra perduto. È un’immagine quasi surreale, ma fortemente radicata nella realtà. Ed è proprio questo doppio registro – tra biografia e suggestione – a rendere il pezzo raro nel panorama italiano. «I don’t want to feel pain anymore. I would never want to scream that I’m alone again.» («Non voglio più sentire dolore. Non vorrei mai più gridare di essere di nuovo solo.») In questa frase, straziante ma al contempo intrisa di speranza, si concentra tutto il senso del pezzo: la ferita della solitudine, che trova tregua solo nell’incontro. Una condizione condivisa da molti, soprattutto tra i più giovani: secondo il Rapporto Censis 2024, il 51,8% delle persone tra i 18 e i 34 anni soffre di ansia o depressione, mentre il 32,7% ha sperimentato attacchi di panico. A questo si aggiunge un contesto in cui il 18,7% degli italiani fuma regolarmente e oltre 8 milioni hanno comportamenti a rischio con l’alcol. Raccontare questo spaccato in musica, senza retorica né pietismo, è una delle scelte più forti del progetto. In un mondo dove l'arte viene spesso svuotata del suo significato, RayRiver sceglie di comporre per gratitudine, per bellezza e per necessità espressiva, come lui stesso afferma: «Credo che la musica debba rendere felici. A volte con un ritmo, a volte con una riflessione, ma sempre lasciando qualcosa. Per me, questa canzone è il dono più sincero che potessi fare.» Originario di Faenza e residente a Bologna, RayRiver è un artista completo: compositore, autore, regista. Dopo gli studi con il Maestro Tommaso Ussardi e un lungo percorso da autodidatta, ha sviluppato uno stile che intreccia la vocalità pop con le architetture della musica classica, in una sintesi che richiama il musical colto e la drammaturgia contemporanea. Attualmente è impegnato nella promozione del suo primo cortometraggio, "Nel silenzio ricordai Angel Jeanne", selezionato e premiato in diversi festival nazionali e internazionali e reduce dalla recente partecipazione ad un evento collaterale dell’82esima Mostra del Cinema di Venezia. Con "Angel Jeanne" RayRiver non solo si presenta al pubblico, ma definisce una direzione. Quella di una musica che non si accontenta di essere ascoltata: vuole essere vissuta.

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Fabricio Pipini: fuori in digitale il nuovo singolo “Morfeo” per Ghost Record

Fabricio Pipini: fuori in digitale il nuovo singolo “Morfeo” per Ghost Record

Morfeo è il nuovo singolo di Fabricio Pipini, disponibile su tutte le piattaforme digitali e promosso dalla Ghost Record Label. Il brano nasce da un periodo difficile della vita dell’artista e rappresenta un atto catartico di liberazione e trasformazione, con un doppio livello di lettura: dialogo intimo con una persona amata e, allo stesso tempo, con Morfeo stesso, divinità dei sogni e simbolo del subconscio. Con Morfeo, Fabricio Pipini trasforma un dolore personale in un racconto universale, dove sogno e realtà si intrecciano in un percorso di guarigione. Crediti musicali Musica e testo: Fabricio Pipini Voce, chitarre, basso, sound engineering, mix e master: Fabricio Pipini Tastiere e arrangiamenti: Paolo Dolfini (Jumbo/Julius Project) Batteria: Filippo “Phil” Dolfini (La Promenade Violence/Julius Project) open.spotify.com/intl-it/track/1CURvEgSMPKyM97hTh3HQM?si=9b31cf20b76d4ad5 Fabricio Pipini (La Plata, Argentina, 1988), cresciuto a Frosinone, è cantautore, chitarrista e sound engineer. La sua musica unisce atmosfere rock alternativo e prog-rock con un forte immaginario onirico, dove sogni, ricordi e simboli diventano materia narrativa ed emotiva. Il suo percorso musicale inizia giovanissimo con Time’n’Space (2004 circa), primo esperimento di musica inedita registrato e composto a 16/17 anni. Successivamente realizza insieme al fratello il disco Phantasicah – A Dreamer’s Tale, un concept album di matrice prog-rock che racconta il viaggio nella Land of Dreams, e dove fa la comparsa il personaggio di Tom Wheel tra loop temporali e visioni simboliche. Negli anni pubblica diversi singoli: "Mutamento" e "9 e il Re" in lingua italiana "Moonlight", in lingua inglese "Missed Opportunities", come brano strumentale. Accanto alle pubblicazioni originali, sul suo canale YouTube propone anche reinterpretazioni di brani noti, in cui emergono la sua impronta chitarristica e la sensibilità per la produzione sonora. Il nuovo singolo “Morfeo” (uscita 10 settembre 2025) rappresenta la sua opera più personale: un viaggio sospeso tra sogno e realtà, che trasforma un’esperienza dolorosa in rito catartico di liberazione.

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ESSERE LIBERI

I giovani si sentono agili e leggeri, sono radiosi solo in gruppo. E’ evidente che per loro è naturale aggregarsi. Stare in gruppo è quasi una missione, un titolo di rispettabilità, un passaporto per l’accesso ai divertimenti. Basta un cenno di un amico per seguirlo ciecamente anche se questo non è onesto e sfrutta solo la amicizia a livello sociale. Il peso della solitudine che procura una sottile insoddisfazione spinge i giovani verso nuovi gruppi che sembrano capire e ascoltare con pienezza spesso solo in apparenza. Il nocciolo della questione è che i giovani e adolescenti non sanno stare più soli. Hanno bisogno di grida, di risse, di voci, di schiamazzi, di lampi di affetto. I gruppi crescono come funghi, proliferano le associazioni alcune solo di passaggio. Nei gruppi i giovani si sentono come a casa, meglio di casa. Si vive e si muore per il gruppo per evitare l’isolamento. Si fanno incursioni sempre in nuovi gruppi e si tasta il terreno per entrarvi. Nascono legami fragili, scattano rivalità assurde, amicizie labili che non resistono al tempo. Le amicizie non sono mai profonde. Le persone diverse sono messe al bando, ricevono insulti, minacce, scudisciate. Non è un vantaggio essere riservati, si è soggetti a commenti e sguardi strani. Spesso nascono pettegolezzi, discussioni. La gentilezza non esiste, in certi casi domina il gelo. Per ignoranza si fa breccia solo con i propri simili. La spuntano nel gruppo sempre le persone più scaltre, decise a imporsi che non fanno sconti che mirano solo alla soddisfazione personale. Le donne con lo sguardo sprezzante sono quelle più amate, quelle che ridono sempre che deridono. I timidi sono sconfitti in partenza. I prepotenti hanno la meglio. I poveri sono guardati con distacco. Ci si vergogna di un amico timido e povero. Si seguono le proposte dei più furbi senza sensi di colpa. I ribelli hanno successo perché fanno azioni spettacolari. I grassi sono compatiti, esiliati, non devono comparire in certe feste. Tutto si basa sulla apparenza. Ci sono quelli poveri che si fingono ricchi si trasformano e rubano oggetti da ostentare per ricevere applausi. I giovani che ragionano con la propria testa, che sono discreti, che hanno un intuito gentile dovrebbero ostinarsi a stare in disparte in modo ampio e concreto. Si deve e si può scappare pure da una festa intrigante, meravigliosa ma su cui si hanno dei dubbi sin dall’inizio. Si può uscire anche da una festa appena cominciata inventando una scusa. Si può ripetere il copione ogni volta che si ha la necessità. Basta una breve frase, un impegno sorto all’improvviso. Non servono farsi articolate, bugie costruite a tavolino. Bisogna dare retta alla volontà al proprio intuito. Una festa può degenerare e le cose accadono senza che ce ne accorgiamo sul serio. La paura di essere giudicati deve svanire non deve generare confusione, timore. Non si deve avere paura per essere liberi. Può nascere il dolore per essere liberi quando si è giudicati male. La libertà ha il suo prezzo ma anche il suo riscatto.

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Salvo De Vita alle porte del successo....

Salvo De Vita alle porte del successo....

Non è una star da copertina, ma chi lo conosce sa che il Dott. Salvo De Vita, Produttore, FotoGiornalista Professionista appassionato e instancabile, ha un talento che merita attenzione. Piccolo Imprenditore affermato grazie alla sua tenacia e professionalità, Titolare e Dirigente del Marchio "MP" presente su tutto il territorio nazionale italiano.  Schivo, riflessivo, lontano dalle luci abbaglianti del mainstream, De Vita costruisce il suo percorso con pazienza e coerenza, come chi sa che il tempo è alleato di chi ha qualcosa di vero da dire. Non cerca il clamore, ma lascia tracce. E chi incrocia il suo lavoro, difficilmente lo dimentica, grazie alla sua esperienza Ventennale nel settore Stampa e Organizzativo, infine ,Produttivo. Si candida nel 2022 al festival di Warsaw (Polonia) per la produzione del Film Short "MARE" e alla Candidatura ufficiale al riconoscimento culturale internazionale. Il Film Mare prodotto da Salvo De Vita, è, la prova ufficiale delle sue capacità che lo rendono effettivamente improntato sul suo traguardo, percorsi e riconoscimenti. Il Film "Mare" ottiene il riconoscimento Internazionale come "Miglior Film Short Culturale e Miglior Produttore Esordiente di livello Nazionale Italiano", riconoscimenti con oneri militari e non solo.... Il Film Mare è ancora oggi presente su varie piattaforme cinematografiche digitali. Si candida al Festival del Cinema di Venezia 2023 con il Film Short “Bound” genere "Drammatico"  in distribuzione su piattaforme digitali cinematografiche , rendendolo, un piccolo capolavoro cinematografico da vero curriculum. Quest’anno si  ripresenta alla prestigiosa Biennale di Venezia 2025, portando con sé un progetto che sta già suscitando curiosità tra gli addetti ai lavori e non solo: la mini fiction "Tu Sombra", che ha passato la prima selezione per la sezione cortometraggi, proiettato all'interno della piattaforma digitale della Biennale di Venezia 2025. Oggi il Produttore, ci comunica di aver ricevuto notizia della fase ufficiale non superata alla biennale di Venezia 2025 confermando e comunicando tali parole: E' stata un'esperienza eccezionale, ringrazio la direzione della biennale 2025 per avermi in qualche modo accolto, e cosa dire, un grazie grandissimo, a tutti coloro che hanno seguito il mio percorso e che seguiranno ancora ma soprattutto, a tutti coloro che hanno realizzato con me il mio progetto "TU SOMBRA"...! Una mini fiction in due episodi che unisce introspezione e realismo brutale, raccontata attraverso una regia visiva elegante e profondamente espressiva.  La prima puntata andrà in onda il 31 ottobre, a partire dalle ore 18:00, sulle piattaforme  Dailymotion, Cinema Breve, Youtube. Un debutto che coincide con Halloween, perfetto per immergersi in una storia fatta di ombre, memorie e tensioni sottili. Il progetto, nato da una produzione indipendente, a capo unicamente il De Vita, dimostra come anche al di fuori dei grandi circuiti si possano creare contenuti di qualità, capaci di parlare al pubblico con autenticità e stile. Produttore  discreto ma sempre più riconoscibile, firma un’opera che conferma la sua sensibilità artistica e la sua visione coerente. Con una direzione che predilige il non detto, il dettaglio, il gesto minimo, De Vita costruisce un racconto che non cerca di piacere, ma di colpire. Ogni inquadratura è pensata, ogni scelta stilistica è una dichiarazione d’intenti. Con il suo approccio discreto, ma deciso, il Dott. Salvo De Vita continua a costruire passo dopo passo una carriera che merita di essere seguita.   Articolo: Dott.ssa Mietto Elisa Dirigente del servizio: Ufficio Stampa & Produzioni MP

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Presentazione libro sul SAPEV a cura del Circolo Culturale “L’Agorà”

Presentazione libro sul SAPEV a cura del Circolo Culturale “L’Agorà”

Il prossimo primo settembre sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la presentazione del volume “Sapev Sindacato Autonomo Personale Viaggiante Aderente Confsal (1985): Dai primi movimenti sindacali del 900 ai sindacati autonomi e di base dei giorni nostri” di Enzo Rogolino, organizzato dal Circolo Culturale “L’Agorà”. L’evento rappresenta un’importante occasione per esplorare non solo la storia del Sindacato Autonomo Personale Viaggiante (Sapev), ma anche il mondo delle relazioni industriali e il contesto socio-economico calabrese, visti attraverso gli occhi di una personalità impegnata attivamente sia nel sindacato che in ambito politico. Rogolino vanta oltre cinquant’anni di impegno nel volontariato, nella politica e nel sindacato. Ha ricoperto ruoli significativi a livello nazionale e regionale, iniziando la sua attività nel movimento scoutistico e proseguendo con una partecipazione attiva nei movimenti studenteschi e universitari. Il saggio rappresenta una storia avvincente dei movimenti sindacali autonomi e indipendenti che hanno caratterizzato l'evoluzione storica delle lotte operaie. Queste, alcune delle cifre, che saranno oggetto di analisi, da parte del gradito ospite del sodalizio culturale reggino. La conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” di Reggio Calabria, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da lunedì primo settembre. LINK

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Regali aziendali: la nuova tendenza è l’utilità

Regali aziendali: la nuova tendenza è l’utilità

Il cambio di paradigma nei regali aziendali Per anni i regali aziendali sono stati gadget simbolici, più decorativi che utili, troppo spesso degli oggetti standard dal basso valore, con un logo apposto sopra. Oggi, l’attenzione alla sostenibilità ambientale e al valore percepito spingono le aziende a orientarsi piuttosto verso dei doni funzionali, pensati per entrare davvero nella vita di chi li riceve. Perché funziona? Un regalo aziendale di qualità trasmette cura e attenzione: il destinatario lo percepisce come qualcosa pensato per lui, non come un mero oggetto promozionale. L’utilità ne prolunga la vita e rafforza il legame con il brand, mentre la scelta di materiali sostenibili comunica impegno verso l’ambiente, aggiungendo un valore etico che oggi è sempre più apprezzato. Le caratteristiche di un regalo aziendale “utile” Un regalo aziendale davvero utile deve prima di tutto deve rispondere a un’esigenza concreta nella vita quotidiana del destinatario, sia in ambito lavorativo che personale. La qualità e durabilità sono altrettanto fondamentali: un oggetto che resiste nel tempo mantiene vivo il ricordo e la percezione positiva del brand. Infine, il design pratico ma curato unisce estetica e comodità d’uso, trasformando il dono in qualcosa che si desidera usare e mostrare, non solo riporre in un cassetto. Impatto sul brand Un oggetto ben scelto non è solo un gesto di cortesia: è uno strumento di branding. Offrire dei regali aziendali personalizzati e di elevata qualità può rafforzare concretamente il legame con clienti, partner e collaboratori, creando un ricordo positivo e duraturo dell’azienda. Allo stesso tempo, trasmette valori come attenzione, responsabilità e cura dei dettagli, contribuendo a costruire una reputazione solida e credibile sul mercato. Sempre più apprezzati sono anche i regali di gastronomia, come ad esempio le bomboniere d’olio extravergine personalizzate, che uniscono qualità, gusto e attenzione alla provenienza. Una tendenza destinata a consolidarsi L’orientamento verso utilità e attenzione verso l’ambiente non è una moda passeggera, ma la risposta a un cambiamento più ampio nei valori e nelle aspettative del pubblico, ivi compresi i clienti e i collaboratori delle aziende. Tutto lascia pensare che, nei prossimi anni, utilità e la sostenibilità resteranno al centro delle strategie di gifting aziendale. Olio Angimbe Angimbe è un’Azienda Agricola Bioetica che si è specializzata nella produzione di bomboniere e regali aziendali personalizzati, offrendo il suo olio extravergine biologico all’interno di eleganti ampolle in vetro trasparente di design. L’olio Natures Bio di Angimbe viene estratto da olive coltivate secondo i dettami della sostenibilità all’interno della riserva naturale di Angimbè. La sua qualità è stata riconosciuta dalle più importanti guide di settore come il Gambero Rosso, Slow Food e Bibenda, e testimoniata dai premi ricevuti quali il bronzo ai Global Olive Oil Awards e la medaglia Extra Gold al premio Biol. Sempre in ottica di aumentare la sostenibilità, per prolungare la vita delle bottiglie in ogni confezione vengono inclusi dei bastoncini di rattan, in modo da trasformare le bomboniere in profumatori d’ambiente una volta terminato l’olio, perpetuandone così l'utilità e… il ricordo dell’evento da parte degli invitati! Per chi fa attenzione a eleganza e autenticità, le bottiglie d’olio personalizzate di Angimbe rappresentano la scelta perfetta: un regalo concreto, di qualità e dal forte valore simbolico, che rimane nel tempo e lascia un ricordo indelebile.

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Jarliama presenta Wild West Swing: il nuovo video musicale girato a San Salvatore di Sinis

Jarliama presenta Wild West Swing: il nuovo video musicale girato a San Salvatore di Sinis

Dopo il successo di Don’t You Come Back, che ha superato le 47.000 visualizzazioni su YouTube, la cantante italo-messicana Jarliama torna con un nuovo singolo dal titolo Wild West Swing, pubblicato da The Palma Music in collaborazione con Reload Music powered by Sony Music Italia. Il brano sarà disponibile dal 18 settembre 2025 su tutti gli store musicali online. Il videoclip ufficiale sarà girato in Sardegna, nello storico borgo di San Salvatore di Sinis, trasformato per l’occasione in un set dal fascino spaghetti western. Un set unico: San Salvatore di Sinis San Salvatore di Sinis è un piccolo villaggio di Cabras che prende vita ogni anno a settembre durante la suggestiva Corsa degli Scalzi, processione che coinvolge oltre 800 corridori scalzi in saio bianco. Ma non solo: il borgo è un vero luogo di culto per i cinefili. Qui furono girati film come Giarrettiera Colt di Gian Andrea Rocco – che ispirò Quentin Tarantino per Kill Bill – oltre a pellicole recenti come Figlia mia di Laura Bispuri con Alba Rohrwacher e La leggenda di Kaspar Hauser con Vincent Gallo. Le protagoniste: il ritorno delle ballerine dell’ASD Black Stars Il videoclip vedrà nuovamente protagoniste le ballerine Alessandra Zucca, Eleonora Mereu e Rossella Mereu, già apparse nei precedenti successi Little Trumpet e Cruisin’ in the Sixties. Con le loro coreografie firmate Black Stars, daranno vita a un’atmosfera sospesa tra jazz, swing ed energia western, esaltando il ritmo travolgente del nuovo brano. La scuola ASD Black Stars, diretta da Alessandra Zucca, ha sede a Via Ludwig Van Beethoven, 26, 09045 Quartu Sant’Elena (CA), ed è un punto di riferimento in Sardegna per la danza swing e coreografie dallo stile retrò. Dichiarazioni «Con Wild West Swing ho voluto unire due mondi che amo: il fascino intramontabile del western e l’energia dell’electro swing» – dichiara Jarliama, autrice, cantante e produttrice del brano. – «Girare a San Salvatore di Sinis significa riportare alla luce un pezzo di storia cinematografica, ma anche rendere omaggio alla Sardegna che mi ha accolto e che continua a ispirarmi». Jarliama – Biografia Jarliama è una cantante e produttrice italo-messicana con base in Sardegna, specializzata in electro swing, EDM e jazz-pop. Ha iniziato la sua carriera artistica nel gospel, dove ha sviluppato straordinarie capacità vocali e una spiccata sensibilità musicale. Successivamente ha fondato insieme a suo fratello Fernando il duo River&Lopez, intraprendendo così il suo percorso nel mondo della musica elettronica e pop. La sua dedizione alla musica è evidente nella produttività: Jarliama pubblica un nuovo singolo ogni mese, conquistando pubblico e critica internazionale con la sua capacità di fondere elementi tradizionali del jazz e dello swing con sonorità moderne ed elettroniche. Il suo stile unico, che combina la sua eredità culturale italo-messicana con influenze musicali contemporanee, l’ha portata a collaborare con prestigiose etichette e a ottenere riconoscimenti a livello mondiale. Successi recenti 8 novembre 2024 – Boomerang, Feel It e Badabum entrano nei Triple Top 10 Shazam 9 dicembre 2024 – SSSWING conquista la Top 10 USA 16 novembre 2024 – Badabum raggiunge la Top 10 Globale Shazam 19 dicembre 2024 – Boom Shakalaka entra nei Top 10 di sempre 2025 – Boomerang conquista la Top 10 in Giappone 30 gennaio 2025 – Feel It raggiunge la posizione 10 di sempre su Shazam 20-28 marzo 2025 – oltre 100 Shazam globali superati 25 maggio 2025 – We Are The Tok entra nella Top 100 Best House Chart di Hypeddit (pubblicato come RIVER) Compilation ufficiali Hit Mania Dance Estate 2024 Mendaki Compilation 2024 Nothing But Dancefloor Fire Vol. 26 Nothing But Dancefloor Fire Vol. 27 Nothing But Pure Dance Vol. 31 Nothing But Pure Dance Vol. 32 Gym Jams 013 Etichette discografiche Reload Music – Etichetta indipendente italiana con distribuzione Sony, specializzata in EDM, pop e dance. Partner di The Palma Music. The Palma Music – Divisione digitale di Reload Music, con focus su artisti emergenti, remix e club hit. Jaywork Music – Storica etichetta italiana attiva dal 1998, punto di riferimento per l’elettronica italiana nel mondo. Mendaki Publishing – Sub-label di Orange Records dedicata a contest e pubblicazioni, valorizzando nuove voci come Jarliama.

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A San Giacomo di Teglio, il Panificio Bresesti

A San Giacomo di Teglio, il Panificio Bresesti

Tutte le volte che i nostri itinerari vagabondi ci hanno portato in Valtellina, non è mai mancata una visita gustosa al Panificio Bresesti di San Giacomo di Teglio. “Dalla bottega alimentare di nonno Silvio – reduce della campagna di Russia e decorato con la croce al valore – i Bresesti hanno imparato il valore delle tradizion i e l’amore per la cucina tipica della Valtellina. Da oltre quarant’anni il Panificio Bresesti, aperto da Bruno – figlio di Silvio – lavora con passione, amore e produce, con fatica e dedizione, pane e prodotti tipici del territorio valtellinese, rispettandone le antiche tradizioni.” Forse sarà per questa storia, che i giornalisti di Borghi d’Europa si sono ricordati del Panificio Bresesti, quando hanno ricominciato il Cammino delle Identità, il Percorso di informazione che dal 2014 valorizza e fa conoscere le eccellenze della Valtellina nel progetto L’Europa delle scienze e della cultura, Patrocinato dalla IAI -Iniziativa adriatico ionica,Forum Intergovernativo. Il 6 e il 7 settembre una delegazione visiterà a Teglio la Mostra a Palazzo BESTA ( Il senso del vino), per poi incontrare alcune aziende della filiera agroalimentare, I vini di Giorgio Gianatti, i prodotti del Panificio Bresesti; i salumi del Salumificio Testini. “Un negozio moderno basato su tradizioni antiche. Da noi il pane si produce e si sforna proprio come veniva prodotto e sfornato nelle vecchie contrade telline, mantenendo gusto e croccantezza. Utilizzando solo materie prime naturali, senza aggiunta di conservanti e additivi chimici, siamo in grado di proporre prodotti genuini e saporiti, che porteranno sulle vostre tavole il vero gusto valtellinese del mangiare bene e in maniera sana. Pane di segale, dolci, pizzoccheri, prodotti da forno tipici. Panificio Bresesti offre solo prodotti di qualità, nel rispetto della tradizione.” Da sempre sosteniamo la necessità di una vera e propria ‘carta del pane’, per abbinare in modo corretto i cibi e i vini. Luca e Simone Bresesti hanno portato idee e hanno saputo valorizzare ulteriormente un prodotto – il pane di segale valtellinese – che già oggi viene consumato per la sua capacità di regolarizzare l’intestino e migliorare la circolazione. Il viaggio del gusto di Borghi d’Europa parte dagli inizi di settembre e si svilupperà fino a dicembre 2026, realizzando una intensa campagna d’informazione grazie al Percorso Internazionale I Mulini del gusto e le Vie del Pane. La rete Borghi d’Europa ha deciso infatti di un creare un percorso dedicato a questi temi, tra le grandi iniziative di informazione del progetto. Il circuito organizza e promuove dei percorsi per mettere a confronto idee, progetti, capaci di seguire il filo logico della valorizzazione rispettosa degli equilibri sociali culturali e ambientali dei territori di riferimento. Sono previsti incontri e stages di informazione nei territori,per raccontare a giornalisti e comunicatori le storie dei borghi e delle loro culture. Ogni ‘tappa’ tocca i luoghi, le storie, i protagonisti della filiera agroalimentare. Il progetto era stato presentato nell’aprile del 2019 presso la sede del Parlamento Europeo di Milano. La degustazione di settembre valorizzerà l’abbinamento del Fiocco della Valtellina e della Slinzega con il pane della famiglia Bresesti e i vini di Giorgio Gianatti. Renzo Lupatin Autore Renzo Lupatin

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🎉 Evento di Inaugurazione – Creaviva: Il Social Network dei Creativi & Artisti 🎨

🎉 Evento di Inaugurazione – Creaviva: Il Social Network dei Creativi & Artisti 🎨

Siamo entusiasti di invitarvi all’inaugurazione ufficiale di Creaviva, il nuovo social network dedicato a creativi, artisti e visionari di ogni genere! Un luogo dove condividere le proprie opere, trovare ispirazione, collaborare e dare vita a progetti unici. Nato dalla passione e dalla visione di Angela Zidda e Pietro D’Amelia, Creaviva è più di una piattaforma: è una comunità viva in cui ogni talento trova il suo spazio. 📌 Che tu sia pittore, musicista, fotografo, designer o scrittore, Creaviva è la tua nuova casa creativa! 👉 Partecipa, condividi e invita i tuoi amici: la creatività è ancora più bella quando è condivisa. 📱 Accedi e registrati subito da cellulare: creaviva.net ✨ Porta la tua creatività ovunque tu sia!

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Bondage, swinging e love tourism: ecco i trend dell’estate secondo Wyylde

Bondage, swinging e love tourism: ecco i trend dell’estate secondo Wyylde

Libertà sessuale: secondo una ricerca di Discurv, le donne guidano “a sorpresa” la rivoluzione, senza pregiudizi e vincoli di nessun tipo Le donne guidano la rivoluzione sessuale, vivendo il piacere a 360 gradi. Che siano in coppia o da sole, le donne negli ultimi anni hanno ridisegnato i trend del piacere e della libertà sessuale. Un recente studio di Wyylde, il social network per esplorare la sessualità senza scrupoli, evidenzia, infatti, una chiara evoluzione della libertà sessuale delle donne, dove l'educazione gioca un ruolo fondamentale nel comprendere che la responsabilità sessuale e tutte le relazioni tra uomini e donne possono essere ugualmente legittime, senza bisogno di giudizio. Nuovi trend: sempre più giovani le donne alla ricerca di relazioni mordi e fuggi I dati hanno rivelato come le donne nate tra la fine degli anni '90 e l'inizio degli anni 2000 siano più libere nel vivere ed esprimere la propria sessualità, rispetto ai decenni precedenti. Le amicizie sessuali in Italia hanno guadagnato popolarità. Una donna italiana su quattro ha avuto rapporti sessuali con un amico maschio. Inoltre, il sesso occasionale sta diventando più comune. Il 50% delle donne italiane sotto i 25 anni dichiara di aver avuto rapporti sessuali senza alcuna prospettiva futura. Secondo una recente ricerca condotta dall’istituto di ricerca francese Discurv per il colosso dell'intrattenimento per adulti Xlovecam sono molto diverse le fantasie femminili delle più giovani, che prendono direzioni forse non scontate. Al secondo posto (dopo i luoghi esotici) le ragazze fantasticano di sottomettersi al partner (63%) e, poco meno (58%) di dominare il partner. Circa la metà (44%) sogna di farlo in pubblico o con più persone (più dei maschi, 41%), il 40% vorrebbe provare il bondage (solo il 26% dei maschi) e il 39% ha fantasie omosessuali. Circa 1 giovane su 5 ha fantasie su atti non consensuali simulati (23%). Infine, i giovani di entrambi i sessi sembrano essere poco interessati a fantasie che riguardino esplicitamente il tradimento (18% maschi e 15% femmine). Interessante anche la naturalezza con cui i giovani si rapportano alle proprie fantasie: solo il 18% delle ragazze e il 16% dei ragazzi dice di provare vergogna per i desideri sessuali. "Una vita sessuale aperta può avere diverse conseguenze positive, sia per l'individuo che per la coppia, - afferma Arola Poch, sessuologa di Wyylde - può contribuire ad aggiungere divertimento, rompere la monotonia, portare novità alla vita erotica, acquisire sicurezza e comprensione reciproca in coppia... Attraverso l'onestà e la cura, una vita sessuale aperta ci aiuta a conoscerci meglio e a capire cosa ci arricchisce e cosa no, aiutandoci a sentirci a nostro agio con la nostra sessualità". Per superare i pregiudizi, Poch commenta che "dobbiamo tenere presente che una sessualità sana è necessaria per il nostro benessere. Per raggiungerla, dobbiamo superare i pregiudizi, conoscere noi stessi e accettarci. Questo fornirà una solida base per godere di una vita sessuale completa, coerente con i desideri e i bisogni di ogni persona. E con questo, ci prenderemo cura della nostra salute sessuale". Estate 2025: tra International Swinging Day e i nuovi luoghi della trasgressione per single e coppie L’estate, si sa, è la stagione in cui il desiderio sessuale raggiunge il suo apice. Anche le occasioni per fare nuovi incontri sono all’ordine del giorno; in particolare le località di mare regalano le maggiori opportunità di fare nuove conoscenze… anche per chi vuole aprirsi o aprire la coppia a nuovi incontri, esperienze e relazioni. Addirittura il 13 agosto, a partire dal 2003, si celebra l’International Swinging Day, ossia la giornata internazionale volta a onorare chi nutre una passione per questa pratica attraverso eventi, feste, e incontri organizzati da club, siti web e community di swingers in tutto il mondo. Per i partecipanti, questa giornata rappresenta un'opportunità per sentirsi parte di una comunità e celebrare liberamente le proprie scelte di vita, un inno alla libertà sessuale e alla sua massima espressione evidenziato dal claim di Wyylde. La diffusione delle iniziative pensate per International Swinging Day avviene di norma attraverso i siti web e le pagine social di community e club di swinging dove trovare informazioni sugli eventi legati alla giornata. Ma quali sono le mete più battute e preferite dagli swingers? Tra le mete più gettonate senza dubbio i Villaggi Naturisti in cui potersi divertire con veri e propri after hour, ma anche trascorrere intere giornate a prendere il sole, bere un drink, fare sport, per poi, in serata, partecipare a feste trasgressive a tema. Oltra ai Villaggi Naturisti, tra i contesti apprezzati dagli swingers anche le terme libere, le spiagge nudiste e i club privè open air. Negli anni è cresciuta la richiesta anche per le crociere libertine, i love hotel per uomini soli, i villaggi vacanze per Sugar Mamas (donne che sostengono finanziariamente o materialmente un compagno più giovane, in cambio di compagnia romantica o sessuale), resort per coppie scambiste, che oggi rappresentano una fetta consistente e remunerativa del turismo organizzato in chiave adult.

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