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Giuseppe Anastasi: “Non mi dire mai la verità”

Giuseppe Anastasi: “Non mi dire mai la verità”

Il nuovo singolo del cantautore siciliano è una ballata sospesa tra illusione e desiderio di speranza Giuseppe Anastasi torna con “Non mi dire mai la verità”, un brano cantautorale delicato e intenso che riflette sul bisogno umano di illusione. Una richiesta sottovoce all’altro: fingere felicità, fingere attenzione, fingere che il mondo stia andando per il verso giusto. Non per superficialità, ma per sopravvivenza emotiva. Attraverso un arrangiamento misurato e sonorità essenziali, Anastasi costruisce un’atmosfera sospesa, dove ogni parola pesa e ogni silenzio conta. Il brano trasforma un pensiero intimo in una narrazione universale, invitando l’ascoltatore a riconoscersi in quel desiderio di protezione che a volte passa proprio dal non sapere. “Non mi dire mai la verità” si inserisce nel percorso artistico di Anastasi come un nuovo capitolo di coerenza e maturità. La sua scrittura, sempre onesta e profonda, continua a fondere introspezione e melodia, lasciando spazio al suono quanto al silenzio. Il singolo anticipa il nuovo album di inediti previsto per novembre 2025. Giuseppe Anastasi è un autore e cantautore italiano tra i più stimati della scena musicale contemporanea. Vanta sei partecipazioni al Festival di Sanremo come autore, con due vittorie: la prima nel 2009 nella categoria “Giovani” con Sincerità, brano che ottiene anche il Premio della Critica “Mia Martini”, e la seconda nel 2014 nella categoria “Big” con Controvento. Entrambi i brani sono stati interpretati da Arisa, per la quale ha scritto anche La notte, Meraviglioso amore mio e L’amore è un’altra cosa. Nel corso della sua carriera ha firmato oltre 200 canzoni, collaborando con artisti come Noemi, Emma, Michele Bravi, Eros Ramazzotti, Paola Turci, Anna Tatangelo, Alexia, Francesco Baccini e Mietta, oltre alla stessa Arisa. Come cantautore debutta nel 2018 con l’album Canzoni ravvicinate del vecchio tipo, che gli vale nello stesso anno la Targa Tenco come miglior opera prima e la Targa del MEI nella categoria “Indie Top”. Dal 2004 è docente di metrica musicale e storia della canzone presso il CET di Mogol. “Non mi dire mai la verità” è il nuovo singolo in radio dal 17 ottobre 2025, anticipazione del nuovo disco di inediti in uscita a novembre. Etichetta: Giuro srl

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Festa a sorpresa per il compleanno di Alex Baudo organizzata dalla sua miglior amica Moira Sorrisi

Festa a sorpresa per il compleanno di Alex Baudo organizzata dalla sua miglior amica Moira Sorrisi

Una serata indimenticabile ha celebrato il 63° compleanno di Alessandro Baudo, figura amata nel panorama romano, con una festa a sorpresa organizzata dalla sua storica amica Moira Sorrisi. L’evento si è svolto presso il rinomato ristorante “Nonna” di Ostia, noto per i suoi piatti tipici e l’atmosfera accogliente, trasformato per l’occasione in un palcoscenico di affetto e allegria. Tra gli ospiti, spiccavano nomi noti del mondo dello spettacolo e della televisione Jessica Rizzo, la celebre pornostar italiana, accolta con entusiasmo dai presenti, Carlo Senes, conduttore e giornalista di Canale 10, sempre brillante e coinvolgente, Maria Monsé, attrice e conduttrice televisiva italiana, Moira Sorrisi, conduttrice e opinionista, regista della serata e anima dell’evento. A rendere l’atmosfera ancora più speciale, il pianista Domenico, che con le sue note ha accompagnato la cena e i momenti più emozionanti della serata, regalando un sottofondo musicale che ha reso tutto più magico. Gli invitati hanno potuto gustare un’abbondante selezione di piatti tipici della cucina romana, preparati con cura dallo staff del ristorante. Il momento clou è stato il taglio della torta, un capolavoro di dolcezza offerto da Arianna, conduttrice del programma “Dolci che Passione” in onda su Canale 10, che ha voluto omaggiare Alessandro con una creazione unica. Tra brindisi, sorrisi e abbracci, la festa ha celebrato non solo un compleanno, ma anche l’importanza dell’amicizia e della condivisione. Alessandro Baudo ha ringraziato tutti con commozione, visibilmente emozionato per l’affetto ricevuto. Articolo: Dott.ssa Mietto Elisa Dirigente del servizio: Dott. Salvo De Vita Supervisore e Resp. Pubblicazione: Ufficio Stampa e Produzioni MP Distribuzione: Urban Dream di Mietto Elisa

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STRAVAGANTE

Un tempo molti cercavano di farsi notare per la propria acuta intelligenza, per le capacità intuitive, per le proprie abilità fisiche e mentali. La dimensione era quella dello spirito, si voleva fare colpo, farsi notare per la propria anima sensibile. L’onore era quello di essere stimato per il proprio carattere, la propria disponibilità e bontà. Lo scopo principale della vita era quello di dirozzare l’anima per farla ascendere di proposito verso livelli più alti. Si voleva rivelare al mondo la propria natura, la propria anima. Ora certe concezioni sono cadute con un tonfo sordo. Le persone si rivelano più meschine, più terrene. Non esiste più un senso spirituale delle cose. Predomina a tutti i livelli il fanatismo. Ci si espone per fare colpo. Per incuriosire gli altri si ricorre a look estremi. Cambiare look è un modo per stimolare gli altri, per farsi notare, per vedere la reazione sbalordita degli altri. Ci si incontra con gli altri per vedere se il nostro aspetto fa presa su di loro il look solo in apparenza è casuale, fortuito. In realtà è costruito a tavolino in modo certosino, stupefacente. Si usano borchie, trucchi, abiti favolosi di stoffe pregiate. Si usano parrucche, lenti a contatto colorate, camicie con disegni particolari mai visti prima. Si usano colori particolari messi a contrasto o ci si veste completamente di nero velato. Si adottano oscuri meccanismi. L’impulso è quello di essere originale, invece si diventa ridicoli. Si usano abiti scomodi pur di apparire perfetti e avere giudizi clementi. Ci sono impiegate delle poste, delle ferrovie che hanno lunghe unghie di colori diversi, con brillantini che fanno fatica a usare il pc. In certi casi si usano abiti sconci. Si capisce che si è arrivati alla corruzione dei costumi. Gli stravaganti sono apprezzati come una stirpe eletta. Nessuno storce la bocca davanti a un look stravagante, la tendenza è quella di accettare persino apprezzare. Del resto la merce va esposta. Il seno deve essere ben in vista. In questo modo non si fanno progressioni interiori ma solo esteriori. Tutti vogliono essere adulati senza tante spiegazioni. Le persone eccentriche sono giustificate, imitate. Ogni giorno ci risvegliamo e scopriamo nuove e festose stravaganze che si rinnovano come l’araba fenice. Un giorno forse il buon gusto risorgerà dalle ceneri e il cuore ringrazierà esultante. Ci sono del resto vari modi per esprimere pienamente la propria complessa personalità.

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Khris apre l’R&B italiano contemporaneo

Khris apre l’R&B italiano contemporaneo

In Italia, il soul e l’R&B non hanno mai davvero trovato casa: troppo americani per il mainstream, troppo laterali, intimi e sofisticati per un mercato veloce, dominato da playlist e ascolti mordi-e-fuggi. Ma oggi qualcosa si muove. E Khris – cantautrice e performer indipendente originaria di Cuneo – è una delle poche voci femminili che, senza imitare le grandi icone internazionali, sceglie di abitare l’R&B con una lingua, un’estetica e un’urgenza totalmente proprie. Dopo anni trascorsi tra il circuito underground e il lavoro come corista e ballerina, l’artista piemontese dall’animo cosmopolita torna alla musica con un’identità precisa e libera da logiche algoritmiche. Il suo primo EP, in arrivo nei prossimi mesi, raccoglie quattro brani già pubblicati – “Ali d’acciaio”, “Brucia il tempo”, “Diamante” e “Il disco gira” – che compongono un racconto unitario. Non si tratta di tentativi isolati, ma di un progetto che segna un posizionamento netto: portare il genere dentro la realtà italiana, con la voce di una donna che racconta sé stessa. Nei suoi testi c’è la maternità che cambia tutto (“Ali d’acciaio”), l’ansia che stringe lo stomaco in un tempo sempre più veloce (“Brucia il tempo”), il coraggio delle donne e l’identità imperfetta che diventa cifra ed espressione personale (“Diamante”), e la voglia di ripartire quando tutto sembra fermo (“Il disco gira”). Frammenti di vita trasformati in musica, in un momento in cui il pop nazionale oscilla tra TikTok e indie malinconico e dove l’R&B, a livello globale, è tornato centrale con artisti come SZA o Victoria Monét. L’elemento che più definisce il percorso di Khris è la coerenza: quattro singoli che non nascono per aderire alle aspettative del mercato, ma per portare avanti un discorso. In Italia, sin da primi 2000, l’R&B è stato spesso solo citazione marginale. Un registro preso in prestito: qualche riferimento sonoro, un’intonazione di matrice soul nei ritornelli, un beat che “fa black music” ma senza l’anima del genere. Raramente è stato adottato come linguaggio pieno, radicato, coerente. Il risultato? Canzoni che suonano R&B, ma non parlano come l’R&B. Manca spesso il contenuto, il vissuto, l’urgenza di dire qualcosa con quel suono. Khris fa un’altra scelta. Non prende in prestito nulla: adotta e vive quel linguaggio. Non lo adotta come ornamento alla sua musica, ma come forma espressiva naturale dei suoi pezzi, capace di raccontare in italiano emozioni, corpo, maternità, ansia, lentezza, imperfezione. Le sue canzoni non “fanno R&B”. Lo sono: nella struttura musicale, nella vocalità, ma soprattutto nella funzione narrativa ed emozionale. Khris ne fa un modo per dire le cose oggi, qui, con la propria voce. Con la stessa naturalezza con cui scriverebbe una lettera, ma con la carezza avvolgente del beat e il colore unico del suo timbro. Il suo primo EP raccoglierà questi capitoli e li condurrà più avanti, verso la loro compiutezza. Non tanto un debutto, quanto un posizionamento: la scelta di stare dentro a un genere che qui non ha mai avuto casa, e di farlo con un’identità femminile e indipendente. Indipendente come la squadra che ha seguito e curato tutti i suoi lavori: RKH Studio di Torino con Roberto Chetti, il producer Safe, Manuel Mosso alle registrazioni e master, la coreografa Lucrezia Rossi, le fotografie di Laura Atzeni. Un collettivo che ha dato vita a un immaginario coerente fatto di movimento, introspezione e carattere. «La mia musica è un rewind – dice – un modo per fermarsi, ballare, respirare e riscoprire un po’ di semplicità.» Il personaggio è tutto fuorché costruito: Khris non è un prodotto, è un processo. E si sente. È cresciuta con Lauryn Hill, Beyoncé e Janet Jackson, ha lavorato nel circuito underground italiano, si è fermata quando il sistema non le permetteva di essere vera. E adesso, ha deciso di farsi sentire. Non per dimostrare qualcosa. Ma per riprendersi il suo spazio. Khris porta in Italia una voce femminile che colma un vuoto culturale. Non un revival, non un ricordo romanticizzato: un linguaggio per raccontare il presente, in italiano, con un’identità chiara e riconoscibile. Non si allinea a mode o classifiche, le ignora consapevolmente. E in un momento in cui la musica italiana sembra aver perso le sue zone grigie – quelle dove si può essere fragili, dolci, complessi, non performanti – lei ne rivendica la centralità. La mappa sonora di Khris, una narrazione in quattro atti: “Ali d’acciaio”, il brano più intimo. Scritto per la figlia, è un R&B contemporaneo ed elegante in cui la voce di Khris diventa lo spazio in cui la paura si trasforma in speranza. «Indosso ali d’acciaio, le terrò qui per te» canta, raccontando quella capacità – tipicamente femminile – di reggere il mondo proteggendo chi si ama. “Brucia il tempo” è invece la sua dichiarazione più politica. Parla della società che corre, dei pensieri scritti senza pensare sui social, della mancanza di empatia. «Un secondo, un minuto, un’ora… al diavolo la fretta. Brucia il tempo sulla tua strada.» È un invito a prendersi tempo per capire cosa stiamo vivendo davvero. In un’Italia che consuma contenuti e persone alla velocità di uno scroll, “Brucia il tempo” è la compagna sonora ideale per chi ha scelto di non tenere il ritmo, ma il respiro. Con “Diamante” Khris mette al centro il tema della forza delle donne e dell’identità, e lo fa con una scrittura limpida e affilata. «Lei è diamante, il colore rosso in un film bianco e nero.» È una dedica all’universo femminile, alla fragilità come valore, alla forza che nasce dalle crepe, alla libertà di essere sé stessi anche quando si sbaglia. È anche il suo brano più cinematografico, quello che più ricorda la sensibilità R&B internazionale: linee vocali pulite, produzione essenziale, parole che restano sottopelle. Infine, “Il disco gira”, chiude il cerchio e riapre il futuro. È una canzone sulla ripartenza, ma senza nessun tipo di retorica. Il ritmo è contagioso, il messaggio netto: tornare a muoversi, a sentire, a credere nel proprio battito. «Il mio corpo si muove, è solo un’altra nota ma il disco gira»: non è solo una frase, è un modo di stare al mondo. Nei suoi brani c’è il calore delle produzioni anni 2000 e la consapevolezza di chi ha vissuto il silenzio e la fatica del ritorno. Khris non è un nome nuovo, ma è nuova la sua urgenza. Oggi, in un mercato musicale in cui tutto sembra già detto, lei sceglie la semplicità come tratto distintivo. Come modo per farsi ascoltare davvero. E in un Paese che spesso fatica a riconoscere l’R&B come linguaggio possibile, lo riporta dove deve stare: dentro la realtà, nelle storie comuni, nel cuore di chi ascolta. Perché, come lei stessa dichiara, «A volte la musica fa bene, altre fa male. Ma se smetti di sentirla, smetti anche di sentirti vivo.»

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UNA VISIONE PRE ONIRICA

UNA VISIONE PRE ONIRICA

Ieri notte, prima che Morfeo mi accogliesse tra le sue braccia, ho avuto una visione, un bagliore dell'avvenire. Ho visto un mondo senza catene, senza il gelido respiro del dominio, un mondo dove il concetto di povertà è stato dimenticato, un mondo dove i nostri corpi non sono più logorati dalle malattie, ma soprattutto ho visto un mondo dove nessun essere umano ha la presunzione di ergersi sopra un altro, dove non esistono ne troni ne la presunzione di chi si crede superiore perché ha un conto in banca gonfio di soldi o perché si ritiene figlio di un Dio. Il paganesimo antico ci insegna che un altro mondo è già qui, in attesa di essere evocato dalla nostra volontà collettiva che costituisce la mappa per raggiungerlo. Chissà se prima di morire riuscirò a vedere realizzata questa utopia, non lo so ma so che vale la pena lottare e sognare e che questo mondo capitalista – monoteista un giorno diverrà un brutto ricordo.

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Conversazione sul tema "Gioacchino Murat: un Re tra storia e leggenda"

Conversazione sul tema "Gioacchino Murat: un Re tra storia e leggenda"

Giunge alla XXXI edizione la giornata di studi sul periodo napoleonico, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro studi “Gioacchino e Napoleone” denominata “Gioacchino Murat: un Re tra storia e leggenda”. Tale periodo, definito dallo storico calabrese Umberto Caldora come "decennio francese", è stato oggetto di incontri ai quali hanno partecipato autorevoli studiosi, che, nel corso di tali appuntamenti, hanno avuto modo di analizzare, e quindi far conoscere, diversi aspetti del periodo argomentato. Nel corso della nuova edizione sarà analizzato il tema “Gioacchino e Giuseppe Binda: una collaborazione che viene da lontano”. La nuova edizione registra la presenza, in qualità di relatore della ricercatrice toscana Elena Pierotti. La conversazione, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da lunedì 13 ottobre.

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Elettrificazione e smart city: il futuro degli edifici protagonista a Smart Building Expo 2025

Elettrificazione e smart city: il futuro degli edifici protagonista a Smart Building Expo 2025

Per tre giorni, Smart Building Expo 2025 accenderà i riflettori sull’elettrificazione come leva della decarbonizzazione, con focus su real estate, nuove tecnologie e smart city. L’appuntamento è a Fiera Milano dal 19 al 21 novembre. Valorizzare le opportunità di business e offrire aggiornamento e soluzioni concrete a progettisti, ingegneri e installatori per orientarsi nella complessa fase di transizione energetica e digitale: questo l’obiettivo di SMART BUILDING EXPO 2025, la manifestazione internazionale organizzata da Fiera Milano e Pentastudio dedicata all’innovazione tecnologica e all’integrazione dei sistemi, in programma dal 19 al 21 novembre 2025 a Fiera Milano. Accanto a una importante proposta espositiva in crescita del 20% rispetto alla scorsa edizione e che vedrà presenti key player del calibro di ABB, Adeogroup Eelectron, Finder, Gewiss, e Vimar, SBE 2025 propone anche un ricco palinsesto di workshop, eventi formativi e incontri di networking pensati per rispondere alle sfide del settore, sia sul fronte delle tecnologie emergenti sia su quello delle normative europee che ne regolano l’adozione. “SMART BUILDING EXPO è cresciuta di edizione in edizione e oggi rappresenta un momento unico per far convergere e sviluppare le competenze legate all’integrazione tecnologica e all’evoluzione smart di edifici e città. - afferma Luca Baldin, Project Manager della manifestazione – L’offerta di questa edizione sarà uno strumento prezioso per orientarsi in questa fase di cambiamento, grazie alle novità delle aziende, ma anche agli importanti contributi di esperti e associazioni di categoria, che permetteranno di scoprire quali scenari attendono i professionisti, analizzando gli strumenti a disposizione e tratteggiando gli ambiti dove maggiore è la spinta all’innovazione”. TRE GIORNATE DEDICATE ALLE GRANDI SFIDE DEL SETTORE Tre giorni, tre focus. Dal futuro a emissioni zero all’elettrificazione, fino al ruolo delle smart city, SBE proporrà un programma strutturato per giornate tematiche che permetterà di leggere in maniera integrata i cambiamenti in corso: - 19 novembre: decarbonizzazione al centro La prima giornata di manifestazione si concentrerà sulla complessa sfida delle emissioni zero. Due gli approfondimenti in programma. Il primo è il workshop EPBD4 (Energy Performance Building Directive): verso i decreti attuativi che analizzerà l’impatto della nuova normativa sulle strategie nazionali e sugli investimenti per la riqualificazione edilizia, stimati in Italia in oltre 280 miliardi di euro. L’incontro vedrà la partecipazione di rappresentanti del MASE, di ANCE, ANIE Area Building, Adiconsum e altri stakeholder di rilievo. Il secondo appuntamento, in collaborazione con DEERNS Italia, accenderà i riflettori sui Data Center, infrastrutture chiave della digitalizzazione ma sempre più energivore, offrendo soluzioni innovative per ridurne l’impronta ambientale, dall’uso di rinnovabili al raffreddamento a immersione, fino all’applicazione dell’intelligenza artificiale. - 20 novembre: focus elettrificazione Grazie a diversi appuntamenti in programma, sarà possibile condividere una riflessione su potenzialità e rischi della elettrificazione degli edifici, tema cruciale per la decarbonizzazione del patrimonio edilizio. La giornata si aprirà con un workshop sul Real Estate per discutere di come la direttiva EPBD4 stia già ridefinendo il valore degli immobili e le strategie degli investitori. Con la partecipazione, tra gli altri, di Generali Real Estate, Teicos Group, Ricci SpA ed E-Valutations, l’obiettivo dell’incontro sarà mettere in evidenza il ruolo del Real Estate nel processo di decarbonizzazione del patrimonio edilizio, sia in termini di nuove costruzioni sia nella conversione degli edifici esistenti. A seguire, si terrà un focus organizzato da Rinnovabili insieme a Prosiel, che affronterà le criticità e le opportunità della sostituzione progressiva degli impianti a gas con pompe di calore, fotovoltaico e sistemi elettrici. Infine, un approfondimento verticale dedicato al mondo della ospitalità, uno dei settori che può trarre maggiore vantaggio dal rinnovamento degli impianti. Il workshop Hotellerie 4.0 mostrerà come automazione, qualità dell’aria e soluzioni immersive possano ridisegnare l’esperienza turistica. - 21 novembre: dagli edifici intelligenti alla smart city Il 21 novembre l’attenzione si sposterà dal singolo edificio al tessuto urbano con il workshop From building to city: edifici e città alla prova della twin transition che vedrà la partecipazione degli esperti di Smart Buildings Alliance e di numerosi esperti del settore. Al centro il ruolo degli smart building come nodi attivi delle smart city, grazie a tecnologie come energy grid, cloud ed edge computing e le ricadute della nuova norma UNI 11973-2025, destinata a guidare la rivoluzione intelligente delle città italiane. SBE 2025 riconferma, inoltre, l’impegno per la formazione professionale. La manifestazione ospiterà ancora una volta il Meeting Nazionale Smart Installer, dedicato alla professionalizzazione degli installatori che quest’anno avrà come special guest il nuovissimo progetto europeo LIFE-SKEMA, con un partenariato guidato da ENAIP e con il quale l’Unione Europea si è posta l’obiettivo di riqualificare il personale tecnico per renderlo idoneo alle nuove sfide della twin transition (digitale ed energetica) del patrimonio edilizio. LE PIAZZE DELL’INNOVAZIONE Tornano a SBE le “piazze dell’innovazione”, che animeranno l’area espositiva proponendo momenti di approfondimento e talk con esperti del settore su temi che andranno dall’architettura tecnologica d’edificio alla system integration, con un’attenzione particolare al mondo “energy”. Quattro le piazze 2025: Piazza From Building to City a cura dell’Associazione SBA- Smart Buildings Alliance; Piazza della Building Automation a cura dell’Associazione AIBACS, Piazza dell’Integrazione a cura di KNX ITALIA e Piazza Rinnovabili District, a cura di Rinnovabili. RINNOVABILI DISTRICT: UN HUB DI CONFRONTO E INNOVAZIONE Grande protagonista di Smart Building Expo sarà il Rinnovabili District, uno spazio dinamico curato dalla media company Rinnovabili che ospiterà dibattiti, incontri e un’area espositiva immersiva dedicata alle tecnologie emergenti. Le tre giornate di manifestazione vedranno al centro di quest’area approfondimenti verticali su varie tematiche. Il 19 novembre si parlerà di Energie rinnovabili e modelli emergenti, con focus su produzione diffusa, prosumer, efficienza energetica e sostenibilità dei data center. Le Comunità Energetiche Rinnovabili e la direttiva EPBD, con approfondimenti su scalabilità, autoconsumo e ruolo degli Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) saranno, invece, al centro dell’incontro previsto il 20 novembre. Infine, il 21 novembre, ultima giornata di manifestazione, saranno protagoniste le Tecnologie emergenti e le smart city, con riflessioni su mobilità elettrica, idrogeno urbano e intelligenza artificiale per ottimizzare i consumi. FOCUS SUL RUOLO DELL’ILLUMINOTECNICA Grazie alla collaborazione con ASSIL, l’associazione confindustriale focalizzata sui sistemi di illuminazione, a Smart Building Expo sarà presente anche un’area dedicata a questo tema strategico in chiave di efficientamento energetico. SINERGIE DI VALORE: LA PROPOSTA DI MIBA Il focus sulle energie alternative e sulla città sostenibile offerto da Smart Building Expo, si inserisce pienamente nella visione di MIBA – Milan International Building Alliance, il format di Fiera Milano che mette al centro l’edificio sostenibile, efficiente e sicuro. SBE rinnova infatti la sua contemporaneità con MADE Expo, manifestazione internazionale di riferimento in Italia per l’edilizia; SICUREZZA, tra i principali eventi europei dedicati a security & fire, e GEE – Global Elevator Exhibition, appuntamento focalizzato sulla mobilità verticale e orizzontale. Una sinergia strategica tra mercati complementari, chiamati a collaborare per disegnare il futuro degli edifici e delle città. L’appuntamento con SMART BUILDING EXPO è dal 19 al 21 novembre 2025 a Fiera Milano. Per maggiori dettagli: smartbuildingexpo.it Link: rinnovabili.it/green-building/building/smart-building-expo-2025-decarbonizzazione-fiera-milano/

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Jarliama presenta il nuovo singolo “Don’t Do It”

Jarliama presenta il nuovo singolo “Don’t Do It”

Un’esplosione di energia e stile con il video ufficiale firmato ASD Gynnik Olbia, ottobre 2025 — L’artista italo-messicana Jarliama, voce inconfondibile e tra le figure emergenti dell’electro swing contemporaneo, annuncia l’uscita del suo nuovo singolo “Don’t Do It”, disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 18 ottobre 2025. Il brano, scritto e prodotto dalla stessa Jarliama, rappresenta una nuova tappa del suo percorso musicale, fondendo sonorità swing, jazz e pop elettronico in un mix fresco e coinvolgente. Con “Don’t Do It”, l’artista invita il pubblico a credere in sé stesso e a non lasciarsi condizionare dalle paure o dai giudizi esterni, trasformando il messaggio in una carica di positività e libertà. Il video ufficiale, realizzato in collaborazione con la Scuola ASD Gynnik di Luserna San Giovanni, è un omaggio alla danza e alla vitalità giovanile. Girato nella splendida cornice del Camping Cairo di Torre Pellice, in Val Pellice (Piemonte), il videoclip unisce la forza della natura all’energia dei ballerini, creando un equilibrio perfetto tra musica, movimento e libertà espressiva. CREDITS Jarliama – Vocals, Production Scuola ASD Gynnik di Luserna San Giovanni Danzatori: Giorgia Audisio, Alessandra Rol, Linda Fasana, Matteo Orecchio, Gaia Rivoira, Rachel Bonnet, Giorgia Turina, Alice Gamba, Sara Bertalot, Sofia Nikolaieva, Irene Cadelano, Rachele Falco Video e Montaggio: Chiara Napoli Oltre al nuovo singolo, Jarliama ha annunciato importanti novità: l’artista è infatti al lavoro su due progetti discografici di grande rilievo. Il primo è il suo CD ufficiale di debutto, che includerà le sue canzoni più amate in nuove versioni, completamente rivisitate. Il secondo è un CD natalizio, dove il suo stile swing si unirà alla magia delle feste per dar vita a un progetto dal sapore classico ma moderno. DISPONIBILITÀ Il singolo “Don’t Do It” e il video ufficiale saranno disponibili dal 18 ottobre 2025 su tutte le piattaforme digitali e sul canale YouTube ufficiale di Jarliama. Ufficio stampa e contatti media Marco D’Angelo – Press Office Jarliama Email: [inserire contatto ufficiale] Segui Jarliama online: Instagram: @Jarliama.official TikTok: @Jarliama YouTube: Jarliama Spotify: Jarliama

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Prevenzione dei rischi in magazzino: normative e best practices

Prevenzione dei rischi in magazzino: normative e best practices

In questo articolo porremo il focus sulle misure di prevenzione dei rischi presenti nel settore logistico e in particolare in magazzino. La sicurezza nei magazzini logistici è fondamentale per garantire la salute dei lavoratori e l’efficienza operativa. In Italia, il settore logistico è regolamentato da normative specifiche che impongono misure preventive e protettive per ridurre i rischi associati alle attività di magazzino. gruppoerrepisrl.com/blog/prevenzione-dei-rischi-in-magazzino-normative-e-best-practices/

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Guerra e bambini: tra traumi, resilienza e speranza

Guerra e bambini: tra traumi, resilienza e speranza

La guerra è una delle esperienze più devastanti che un essere umano possa vivere. Se già per gli adulti comporta sofferenze indicibili, per i bambini rappresenta una ferita che segna l'intera esistenza. L'infanzia, che dovrebbe essere il tempo dei giochi, dell'apprendimento e della scoperta, si trasforma improvvisamente in un periodo di paura, privazioni e perdita. I conflitti armati, che purtroppo continuano a segnare diverse aree del mondo, privano milioni di bambini del diritto fondamentale a crescere in un ambiente sicuro. Oggi viviamo, anche se indirettamente, diversi conflitti e capire bene cosa significhino per un bambino è diventato imperativo per il bene dell'intera umanità. Continua a leggere su graziellaparadisi.it/blog/infanzia/articoli/guerra-e-bambini-tra-traumi-resilienza-e-speranza

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