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ACCUMULARE

Ai nostri giorni tutti sono avidi di possesso, si vuole possedere oggetti, capi di abbigliamento, cose raffinate non comuni. Si accumula sempre sia in casa che nelle seconde case di mare o di campagna. Ci si avvicina sempre allo shopping compulsivo. Il problema nasce riguardo al collocamento di tutta questa roba che diventa un fardello difficile da gestire, da ritrovare, da collocare. La gestione costa fatica, impegno. E’ difficile che si getti qualcosa o si regali. Non ci si può distaccare brutalmente da certe cose. Alcune persone sono patetiche nella loro ansia di accumulo. Certo non si possono donare abiti firmati, cappotti di marca, soprammobili di argento, abiti da sera che sono costati una fortuna e che per trovarli si è girato per mari e monti. Gli abiti di carnevale non si possono cestinare, il problema nasce dal fatto che ogni anno si comprano più abiti da maschera per i figli. Un tempo si faceva un abito l’anno e in certi casi l’anno successivo si riutilizzava quello dell’anno passato magari riadattato. Gli abiti erano confezionati in casa senza tanto dispendio di denaro. Forse in certi casi sarebbe meglio il noleggio di abiti da maschera. Fa riflettere il fatto che le case sono colme di cose da fare spavento. L’accumulo è sempre metodico, sistematico, ossessivo. L’evoluzione ha stadi intermedi, quando si arriva al colmo si ricorre ai ripari. Molti hanno risolto il problema agevolmente. Molte coppie, nipoti, portano le cose scartate e accumulate in casa di suoceri e genitori anziani. Riempiono armadi, scaffali, cantine, garage, ripostigli, stanzini, sgabuzzini, camere e camerette. Gli armadi chiusi sono riaperti per accogliere ogni sorta di panni e oggetti, persino lampade e lampadari. Le scarpe scartate vengono messe al sicuro in luoghi confortevoli. Ma se sono state eliminate perché non buttarle nella spazzatura o regalarle ? vengono salvate pure vecchie pantofole. Per un rigurgito di vanità si riempi tutto. A natale magari si lasciano i genitori anziani soli per andare alla settimana bianca o in viaggio ma ci si ricorda sempre di passare per un rapido saluto e per lasciare cose da accumulare. Questo fenomeno si sta diffondendo in modo capillare. I genitori, suoceri non oppongono una robusta resistenza. Le madri troppo materne accettano tutto. Si compra forse per colmare un vuoto interiore, la mancanza di qualcosa di importante.

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Il Cavaliere Gianfranco Pastore salva una vita umana, decisivo il suo intervento...

Il Cavaliere Gianfranco Pastore salva una vita umana, decisivo il suo intervento...

Il curriculum di Gianfranco Pastore e immenso, possiamo solo dire alcune, per ricordare i suoi innumerevoli impegni come: Membro d'Onore presso la fondazione internazionale Papa Clemente XI Albani nel 2020… Cav. Gianfranco Pastore Il curriculum di Gianfranco Pastore e immenso, possiamo solo dire alcune, per ricordare i suoi innumerevoli impegni come: Membro d'Onore presso la fondazione internazionale Papa Clemente XI Albani nel 2020; Onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica italiana 2016; Operatore salvatore Accademy BLSD Brevetto defibrillatore 2015; Consigliere di circoscrizione di Borgovilla Patalini, addetto alle problematiche afferente alle questioni di sicurezza dei cittadini di Barletta (prot. 76211/GWB) 2011; Coordinatore Circoli Sviluppo e Legalità (attività volte alla promozione della legalità, dello sviluppo umano, sociale, economico 2008; proposta di Medaglia al Valore Civile da parte dell'amministrazione del comune di Barletta 2001. L'ITALPOL vigilanza, presso la stazione di Bologna, la vede un ottimo coadiutore nel lavoro di tutti i giorni per questo servizio, come si svolge la sua attività lavorativa? La mia attività, presso questo ente per il servizio che si svolge è qualcosa di molto presente nella stazione di Bologna, ogni giorno ci confrontiamo con varie situazioni, che possono variare dall'aiutare persone in difficoltà che ci chiamano per vari motivi, allo sventare atti delinquenziali. Poiché, ci si trova difronte ogni giorno con persone con problematiche che possono essere di: droga, prostituzione, delinquenti di vario genere, che come detto in precedenza vanno fermati, quindi il range di lavoro è molto vasto, pericoloso, e soprattutto si devono avere nervi saldi per un buon discernimento sul lavoro, e un cuore aperto al prossimo. Il suo curriculum di merito è talmente pregno, che a stento possiamo riferire tutti i suoi grandi interventi, vista la grande mole, ma ancora una volta da integerrimo qual è nel lavoro, la vediamo partecipe di un evento dove ha reso il suo servigio per aiutare un'altra persona in difficoltà, ci può raccontare qualcosa in merito? Purtroppo sono cose che succedono ogni giorno, ci sono eventi come questo per cu devi essere preparato e pronto, ma di sicuro oltre alla preparazione è qualcosa che nasce dentro di me, senza pensarci un attimo quando si verificano queste situazioni, so nel mio intimo di dover agire nel bene comune della collettività. Il giorno 13/09/2024 alle ore 12,10, mentre presiedevo insieme alla collega Viteritti l'atrio centrale della stazione di Bologna, una donna si avvicinava frettolosamente con uno stato ansioso verso di noi, per segnalarci che nel sottopasso vi era un passeggero a terra in preda a un malore, il quale sembrava non si movesse più. All'istante ci recavamo io e la collega nel sottopasso dove si trovava il soggetto in preda (per mia conoscenza) a un malore cardiaco. Quindi, con la mia preparazione, iniziavo il primo intervento di soccorso col massaggio cardiaco, mentre la collega chiamava i soccorsi e la Polfer. Dopo 30 massaggi cardiaci, non dava ancora segni di reazione, la situazione era diventata tragica oltremodo, l'aria si tagliava come con la lama d'un coltello per la gravità, ma io non mi sono lasciato influenzare da nulla, mantenendo il mio self control ho continuato a rifare altri dieci massaggi cardiaci, nel mentre arrivava sul posto un medico di passaggio, all'improvviso il passeggero incominciò a rinvenire reagendo con lamenti dovuto al malore al petto per il fattore cardiaco. Alle 12,30 giungeva l'auto medica insieme ai soccorritori, i quali caricarono l'uomo e lo portarono in ospedale. Nel mentre, il medico presente, si congratulava con la mia persona per il mio operato senza il quale l'uomo non sarebbe rimasto in vita. Questo per me è la cosa più bella, quando si riesce con tutte le forze a salvare una vita umana è un miracolo unico. Vedo dal suo curriculum che ha fatto molti corsi, tra essi vi sono anche quelli di pronto soccorso come primo intervento, dal corso alla realtà, quali emozioni si scatenano quando è faccia a faccia con dette problematiche? Dalla teoria alla pratica dico che, è giusto per ognuno di noi avere queste conoscenze, esse ci aiutano in momenti critici ad affrontare con discernimento le problematiche e attivarci al meglio per salvare una vita umana. I corsi che ho seguito sono la base, senza la quale non avrei potuto salvare quell'uomo. Quindi dico a tutti con un messaggio che possa arrivare alla mente e ai cuori di seguire detti corsi, perché sono molto importanti. Molte sono le emozioni, che non si possono descrivere, perché variano da secondo a secondo nel mentre che si salva una vita. Abbiamo notato che, il suo intervento è arrivato come notizia ai vertici lavorativi, cosa si aspetta in merito? Non sono un eroe e non lo voglio essere, sono una persona comune, che mette se stesso avanti per salvare gli altri e lo faccio senza nessun fine e senza pensarci due volte. Ai vertici si è arrivata la notizia, ma la gioia immensa datami è che quella che la persona in questione si sia salvata. Una carriera al merito per tanto bene fatto per il prossimo, cosa ne pensa la sua famiglia? La mia famiglia è orgogliosa di me, perché sa come opero a livello lavorativo ed umano. Da capofamiglia devo essere un riferimento positivo e questo loro lo sanno e farò sempre in modo che sia un continuo d'insegnamento. Dono aiuto al prossimo, rischiando quotidianamente ogni giorno la mia vita per il prossimo, fiero di essere almeno credo, un buon esempio per tutti i miei colleghi ma soprattutto per il futuro. Articolo: Dott. Salvo De Vita Dirigente del servizio: Dott. Salvo De Vita Supervisore e Resp. Pubblicazione: Ufficio Stampa e Produzioni MP Distribuzione: Urban Dream di Mietto Elisa

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SCIAMANESIMO EUROPEO, QUANDO LA SPIRITUALITÀ NON ERA UNO STRUMENTO DI OMOLOGAZIONE SOCIALE

SCIAMANESIMO EUROPEO, QUANDO LA SPIRITUALITÀ NON ERA UNO STRUMENTO DI OMOLOGAZIONE SOCIALE

Prima delle cattedrali e delle moschee, prima che il cemento del dogma ricoprisse il sentiero personale verso il Divino, esisteva una via più antica, una via di conoscenza diretta non mediata da sacerdoti, istituzioni o testi sacri imposti; questa è l'eredità dimenticata dello sciamanesimo europeo, la radice più profonda della nostra spiritualità, un tempo in cui connettersi con il sacro era un atto di sovranità individuale. Ciò che unisce le varie forme di sciamanesimo attuale sono quattro pilastri fondamentali: i viaggi in trance, la comunicazione con gli spiriti, la divinazione e la guarigione olistica; analizzando i reperti del nostro passato più remoto, del paleolitico e del neolitico, troviamo prove di tutti e quattro questi elementi; in base a quanto appena detto e ad altre importanti osservazioni, recenti studi di archeologia, antropologia e storia delle religioni convergono su un'interpretazione interessante: nel Neolitico l'Europa era percorsa da forme sciamaniche profondamente simili a quelle attualmente sopravvissute in Siberia, nelle Americhe e in altre parti del mondo. La trance era il veicolo principale dello sciamano, lo strumento per forzare i cancelli della percezione ordinaria; questo stato alterato di coscienza era raggiunto attraverso il ritmo ipnotico dei tamburi, la danza, il digiuno e l'uso rituale di piante psicoattive; le prove più significative che testimoniano l’antica pratica della trance sono costituite da immagini, nelle pitture rupestri e nelle incisioni si possono vedere figure ibride di uomini e animali che rappresentano la trasmutazione sciamanica, quel momento in cui l'individuo trascende la forma umana per assumere l'essenza di un animale e viaggiare in un altra realtà. Riguardo la comunicazione con gli spiriti, che spesso avveniva durante i viaggi in trance, possiamo dire che secondo la visione sciamanica antica e attuale tutto il mondo che ci circonda è popolato da spiriti; animali, alberi, luoghi, fiumi, montagne, sono tutti esseri viventi dotati di coscienza e lo sciamano può essere considerato un mediatore che riporta la conoscenza acquisita da questi spiriti; anche nel periodo neolitico l’uomo comunicava con gli spiriti, questo risulta evidente nelle sepolture che includono corna di cervo o zanne di cinghiale accanto al defunto, questi reperti indicano la presenza di uno sciamano il cui spirito alleato era quell’animale inoltre le statuette di uccelli acquatici, orsi o altri animali ritrovate in vari siti sono rappresentazioni di aiutanti spirituali. Per quanto riguarda la divinazione possiamo dire che è una delle pratiche sciamaniche più antiche e universali; nel neolitico attraverso l'interpretazione del volo degli uccelli, delle crepe nelle ossa gettate al fuoco o delle forme delle nuvole si cercava di ottenere consigli per il futuro. Le tre pratiche di cui ho parlato servivano per ottenere la conoscenza con mezzi diversi dal ragionamento logico; c’erano poi i rituali di guarigione con erbe, canti e manipolazioni energetiche; la guarigione sciamanica riconosceva la natura olistica della malattia le cui cause sono spesso spirituali o emotive, radicate in uno squilibrio della persona con se stessa, con la comunità o con il mondo naturale. A differenza delle religioni monoteiste istituzionalizzate che hanno imposto dogmi, leggi Divine immutabili e gerarchie celesti che riflettono perfettamente quelle terrene, nelle mille forme di sciamanesimo indigene e tribali non esistono dogmi da accettare per fede né leggi Divine da rispettare, la spiritualità non è un tribunale ma un viaggio; in questo contesto non c’è una figura gerarchica che impone una dottrina, nessuno detiene il monopolio della spiritualità, ci sono gli sciamani ma non detengono il potere sugli altri, trasmettono le conoscenze che hanno acquisito in trance, quindi senza avvalersi del ragionamento logico. Nel rispetto di chi crede che i viaggi sciamanici siano esplorazioni di mondi paralleli la mia interpretazione personale è più psicologica, per me questi viaggi sono viaggi interiori e gli spiriti incontrati come gli animali di potere non sono entità esterne ma espressioni di parti di noi stessi, rappresentano quella che potremmo chiamare intelligenza intuitiva, una parte di noi che rimane troppo spesso silente perché soffocata dalla frenesia della vita quotidiana. Alla luce di quanto appena detto credo che noi pagani moderni dobbiamo tener conto che la spiritualità originale era molto simile alle poche forme di sciamanesimo rimaste quindi nella costruzione dei nostri rituali possiamo si prendere ispirazione dai riti sciamanici tuttavia dobbiamo rielaborarli con un ottica attuale basandoci sulle conoscenze dei nostri giorni.

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Voglio aperta la vagina

Voglio aperta la vagina

Mostro con orgoglio e vanto la mia vagina rosa liscia e aperta pronta per farsi penetrare da più piselli possibili

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"L'amore non ha soluzione" di Alex Normanno mette in discussione l’idea di fallimento

"L'amore non ha soluzione" di Alex Normanno mette in discussione l’idea di fallimento

«Non sono l’uomo che volevi». È una frase che nei colloqui di mediazione familiare ricorre sempre più spesso: identifica l’istante in cui due percorsi non riescono più a procedere nella stessa direzione, pur in assenza di un conflitto esplicito. È dentro questo scenario, che riguarda una parte crescente delle separazioni adulte, che si colloca “L’amore non ha soluzione”, il nuovo singolo di Alex Normanno disponibile dal 25 dicembre. Il cantautore brianzolo, forte di una carriera ventennale, di una comunità social da oltre 100.000 followers e di un passato radiofonico riconoscibile, torna dopo un biennio di pausa con un lavoro che utilizza l’accettazione come punto d’ingresso per osservare una trasformazione che tocca molti. Normanno parte dall’istante in cui una relazione mostra la propria struttura effettiva: l’identità dell’altro non coincide più con quella immaginata. Non c’è ricerca di colpe o colpevoli, nessun tentativo di addolcire il quadro. Solo quella frase, «non sono l’uomo che volevi», e un punto fermo da cui la chiusura appare come esito di un percorso, non come rottura improvvisa. Il brano introduce un tema spesso eluso nei racconti sulle relazioni: chiudere una storia non significa fallire. Nelle consulenze di coppia viene ricordato con frequenza crescente che alcune traiettorie non si interrompono per mancanza di sentimento, ma perché la direzione di crescita non è più condivisa. È una verità apparentemente ovvia, ma raramente ammessa: riconoscere una battuta d’arresto può rappresentare un’assunzione di consapevolezza, non una caduta. Viviamo in un tempo che trasforma ogni battuta d’arresto in fallimento e ogni distanza in colpa; “L’amore non ha soluzione” nasce per spostare la prospettiva sulla possibilità di leggere la fine come esito naturale di un percorso, offrendo uno sguardo adulto su una storia che termina senza alcuna drammaturgia. La «lacrima ghiacciata» citata nel testo è un’immagine utilizzata nei centri di consulenza per descrivere una fase specifica, quella in cui il sentimento per l’altro rimane, ma non avanza. Non si trasforma, non trova nuove direzioni. Resta immobile. Nel brano questa immagine non viene enfatizzata, ma inserita con delicatezza, aderendo al linguaggio con cui molte persone raccontano ciò che sentono quando una storia finisce giunge al capolinea. Il contesto sociale conferma la portata del tema. Le statistiche più recenti indicano che oltre la metà delle separazioni nelle coppie conviventi nasce da incompatibilità maturate nel tempo, non da eventi traumatici. È un fenomeno che riguarda soprattutto gli adulti tra i 30 e i 50 anni e che sta cambiando anche il modo in cui la cultura racconta l’addio: meno drammi, più consapevolezze tardive. “L’amore non ha soluzione” è la forma canzone di una situazione comune ma ancora poco spesso tematizzata con chiarezza. La produzione firmata da Aki (Antonio Chindamo) e la scrittura condivisa con Daniele Piovani seguono la stessa linea. Arrangiamenti essenziali sono il perfetto tappeto sonoro di un impianto che lascia spazio alle parole senza cercare di deviarne il senso. È una traccia che guarda alla maturità e non al colpo di scena, in continuità con un artista che negli anni ha attraversato palchi, tour, radio e pause necessarie per ridefinire il proprio percorso. Normanno sintetizza così questo passaggio: «Sentivo il bisogno di rimettere ordine. Non per attribuire colpe, ma per guardare ciò che era accaduto con la distanza necessaria. A un certo punto la distanza si vede. Ignorarla complica tutto. Il brano nasce da questo: dalla necessità di chiamare le cose con il loro nome.» Il singolo dialoga con una discussione già presente nei media e nelle produzioni contemporanee: podcast, rubriche di costume e serie televisive stanno dedicando sempre maggior attenzione agli obbiettivi sentimentali che cambiano in silenzio, lontano dai modelli romantici e romanticizzati più classici. “L’amore non ha soluzione” traspone questa prospettiva dentro il pop italiano con un tono aderente alle modalità con cui i rapporti di coppia si trasformano oggi. Il videoclip ufficiale, in uscita nelle prime settimane del 2026, presenta un’impostazione coerente con il brano, dando grande centralità al contesto. Il rientro discografico di Alex Normanno non punta a rincorrere un trend, ma cerca una chiarezza che trova la propria espressione nell’equilibrio. È una direzione sempre più frequente tra gli artisti adulti che, dopo periodi di pausa o ridefinizione, scelgono una scrittura più nitida e meno mediata. La collaborazione con Auditoria Records si inserisce in questa scelta e apre un capitolo nuovo, più consapevole, nel percorso dell’artista.

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Freakybea: “Sottovoce”

Freakybea: “Sottovoce”

Il nuovo singolo della cantautrice toscana, un canto intimo che anticipa l’EP “Mondi”, in uscita il 19 dicembre Dopo aver segnato il suo percorso con brani come “Sono Tornata (re-version)” e “Settembre”, Freakybea presenta “Sottovoce”, il nuovo singolo che anticipa l’EP “Mondi”, in uscita il 19 dicembre 2025. Un brano delicato e profondo, che sceglie la via della protezione e della cura, trasformando un gesto d’affetto in musica. “Sottovoce” è una lettera non detta, un canto intimo dedicato a una persona fondamentale che sta attraversando un momento di smarrimento. La voce di Freakybea racconta un legame autentico, quello che permette di offrire sostegno senza invadenza: una canzone scritta “piano piano, sottovoce”, per non ferire, per non aggiungere peso, ma per ricordare che un appiglio esiste. Il testo unisce immagini poetiche – la neve in Africa, una chiesa in Canada, la ruota di una bicicletta – a un realismo emotivo che parla di nostalgia, cura e appartenenza. Musicalmente, il brano vive di un pop acustico caldo, con una produzione che privilegia gli spazi sonori e la vicinanza della voce. Le melodie sono dolci ma mai zuccherine, costruite per trasmettere movimento e intimità. Il ritornello mantiene un’apertura cinematica, pur restando fedele al tono confidenziale. Con “Sottovoce”, Freakybea aggiunge un tassello fondamentale al mosaico di “Mondi”: un EP che esplora i mondi interiori e relazionali, raccontando fragilità, rinascite e legami autentici. Ogni brano è un universo distinto, ma insieme compongono un percorso coerente che mette al centro la vulnerabilità come forma di forza. L’artista lucchese ha presentato il suo nuovo lavoro in anteprima il 14 dicembre presso Il Pinturicchio di Lucca. L’evento, organizzato da Freakybeacollective APS, il più grande release party mai realizzato in Toscana, un nuovo percorso artistico per Freakybea, cantante, autrice e performer attiva da oltre dieci anni sui palchi italiani ed esteri. Freakybea è una cantautrice, performer, vocal coach e produttrice con una carriera poliedrica e una voce autentica. Dopo gli esordi a Sanremo Giovani e un’intensa attività live, diventa impersonator ufficiale di Madonna, calcando palchi internazionali. Collabora con artisti come Africa Unite, Giuliano Palma, Bandabardò e Capleton, e partecipa a programmi TV come ItaliaSì, Linea Verde e I Raccomandati. Nel 2022 debutta a livello discografico con “Sono Tornata”, brano selezionato da Amnesty International per il concorso Voci per la Libertà. Da lì, una serie di riconoscimenti: Premio Orgoglio Italiano, finali di Sanremo Rock, Cantagiro (Premio della Critica), MSC Factor America e Fantastico Festival. Attualmente collabora con Studio Medasound e Fausto Marrucci per produzione, mixing e mastering. Il 12 settembre 2025 pubblica “Settembre (re-version)” seguito il 3 ottobre dal nuovo singolo “Sono tornata”. Il 5 dicembre arriva in radio “Sottovoce”, ultima anticipazione di quello che sarà l’EP “Mondi”, in uscita il 19 dicembre. Etichetta: Orangle Records

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Conversazione sul Risorgimento europeo

Conversazione sul Risorgimento europeo

Il prossimo 11 dicembre sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversione sul tema “Lajos Kossuth e Giuseppe Mazzini” , organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro studi italo-ungherese “Árpád” di Reggio Calabria. Tenuto conto della valenza e dell’alto significato storico-culturale, l’incontro ha ricevuto per tali motivazioni, l’Alto Patrocinio dell’Ambasciata di Ungheria. La manifestazione, come evidenziato nel testo epistolare da parte del Primo Consigliere Dott. Zoltán Adány della Ambasciata di Ungheria, inviato alle due co-associazioni reggine, rappresenterà un autorevole contributo alla promozione del dialogo interculturale e offrirà spunti e riflessioni molto interessanti su un periodo storico di grande fermento e di profonde trasformazioni politiche, sociali e culturali. Nel corso dell’incontro, organizzato dalle due co-associazioni reggine, si registrano le presenze del Primo Consigliere Dott. Zoltán Adány della Ambasciata di Ungheria, di Pietro Finelli (Direttore “Domus Mazziniana” Pisa); Gianni Aiello (Presidente Circolo Culturale “L’Agorà”) ed Antonino Megali (Vice presidente Circolo Culturale “L’Agorà”). La conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da giovedì 11 Dicembre.

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Una canzone dedicata a Emanuela Orlandi. Simone Riva canta “La città che non parla”

Una canzone dedicata a Emanuela Orlandi. Simone Riva canta “La città che non parla”

Una canzone per ricordare, per non dimenticare e per dare voce a un dolore che attraversa le generazioni. L’appassionato cantante Simone Riva annuncia l’uscita di “La città che non parla”, un brano profondamente emotivo dedicato alla memoria di Emanuela Orlandi, la quindicenne scomparsa il 22 giugno 1983 e mai più ritrovata. «Guardando la televisione da bambino appresi la notizia della scomparsa di Emanuela Orlandi - racconta Riva -. Un episodio che non ha segnato soltanto l’Italia, ma anche me, in modo profondo. Questa inquietudine l’ho portata dentro fino ad adesso». La canzone nasce proprio da questo sentimento: un’urgenza espressiva, un bisogno di trasformare in musica la memoria di una storia che rimane una ferita aperta nel cuore della nazione. Simone Riva sottolinea come il brano, con un testo scritto di suo pugno, non sia soltanto un omaggio alla giovane Emanuela, ma anche un pensiero rivolto ai suoi familiari, che da oltre quarant’anni portano avanti una battaglia di verità e giustizia. «Voglio dedicare questa canzone alla famiglia Orlandi, che ha vissuto indicibili sofferenze», precisa l’artista. “La città che non parla” è un viaggio sonoro dentro una storia piena di interrogativi. Il testo, carico di immagini evocative, alterna nostalgia, dolore e speranza, chiedendo con voce insistente: “Emanuela, dove sei?”. Una domanda che risuona ancora oggi, come una eco collettiva che non vuole spegnersi. Hanno collaborato alla realizzazione del brano l’arrangiatore e polistrumentista Nicola Ursino, ideando e realizzando interamente la parte musicale; il chitarrista autodidatta Christian Fabiano con un contributo prezioso della sua sei corde; Massimo Pezzoni, poeta e vincitore del Premio Giotto, che ha prestato la voce alla parte introduttiva; Enrico Riva, padre dell’artista, che si è occupato della fotografia. Biografia Simone Riva, classe 1972, ha cominciato a svolgere attività di volontariato, raccogliendo i rifiuti abbandonati, a partire dai cinque anni d’età, dopo che il nonno paterno lo ha rimproverato per aver gettato una bottiglietta di plastica nel camino. Dal 2011 la sua storia di ecologista convinto diventa pubblica, con l’interessamento di giornali, radio e televisioni e la realizzazione di innumerevoli servizi. Per la sua dedizione all’ambiente ha ricevuto oltre venti targhe comunali, un riconoscimento da Regione Lombardia e il prestigioso “Panettone d’oro”, premio alla virtù civica. È inoltre detentore di un record mondiale: dopo la raccolta rifiuti sugli scogli di San Mauro Mare per 25 ore filate e a Mediglia per 30 ore consecutive, nell’autunno 2022 ha siglato l’ultimo record di 50 ore non stop, ottenendo anche una targa ufficiale dal Comune di Peschiera Borromeo. Simone Riva tra il 2022 e 2025 ha inciso diverse canzoni: “Bacchespani”, “Porsea”, “Non abbandonare il cane”, “E invece no”, “La ciappana”, “Giuà l'ucuturash”, “Forse il tuo pisello non lo sa”, “No to violence” della durata record di un solo in un secondo, “L’isola che c’è” per denunciare il problema della plastica in mare, “Miagolandia” dedicata ai gatti trovatelli e al prezioso lavoro dell’omonima Onlus di Mediglia e la cover “Rock'n'Roll Robot” di Alberto Camerini.

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Smart city e efficienza energetica: torna Smart Building Expo 2025

Smart city e efficienza energetica: torna Smart Building Expo 2025

A Fiera Milano, dal 19 al 21 novembre, torna Smart Building Expo 2025, l’evento dedicato alla transizione digitale ed ecologica dell’edilizia. Professionisti e aziende si incontrano per condividere idee e tecnologie al servizio della smart city del futuro. Manca poco all’apertura di Smart Building Expo 2025, la manifestazione internazionale organizzata da Fiera Milano e Pentastudio dedicata all’innovazione tecnologica, all’efficienza energetica e all’integrazione dei sistemi. Dal 19 al 21 novembre 2025, progettisti, ingegneri, installatori, imprese e stakeholder pubblici e privati si incontreranno nei padiglioni di Fiera Milano – Rho per confrontarsi sulle nuove sfide della transizione energetica e digitale. Con un’esposizione in crescita del 20% rispetto alla scorsa edizione, SBE 2025 ospiterà numerosi protagonisti dell’industria e della system integration, tra cui ABB, Adeogroup, Eelectron, Finder, Gewiss e Vimar, e offrirà un ricco programma di workshop, eventi formativi e incontri B2B, costruito per coniugare aggiornamento tecnico e opportunità di business. Un’agenda su tre giorni per raccontare l’evoluzione dell’energia urbana Smart Building Expo 2025 si articolerà in tre giornate tematiche, con focus complementari sui grandi pilastri della twin transition: decarbonizzazione, elettrificazione e digitalizzazione urbana. Il 19 novembre si aprirà con un workshop istituzionale sull’EPBD IV, la nuova direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici, promosso da MASE, ANCE, ANIE e Adiconsum, per analizzare il quadro normativo e gli impatti sui prossimi investimenti pubblici e privati. Alle ore 14.00 è attesa anche la tavola rotonda promossa da CNPI e Fondazione Opificium sul Conto Termico 3.0, in vigore da dicembre, per analizzare il ruolo dei professionisti e delle imprese nella riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, con particolare attenzione agli strumenti incentivanti e alle opportunità concrete per il settore impiantistico. A seguire, un approfondimento tecnico sui Data Center, in collaborazione con DEERNS Italia, proporrà soluzioni per ridurre l’impatto energetico delle infrastrutture digitali attraverso intelligenza artificiale, immersion cooling e fonti rinnovabili. Il 20 novembre il tema centrale sarà l’elettrificazione degli edifici, con un workshop dedicato al Real Estate e all’impatto della nuova normativa europea sulla valorizzazione immobiliare. Seguiranno due focus verticali: il primo in collaborazione con Prosiel, affronterà la sostituzione degli impianti a gas con sistemi elettrici integrati; il secondo, con il format Hotellerie 4.0, esplorerà le potenzialità della digitalizzazione negli hotel tra qualità dell’aria, automazione e comfort personalizzato. Il 21 novembre si passerà dalla scala dell’edificio a quella della città. Con il workshop From Building to City, realizzato con Smart Buildings Alliance, si discuterà di smart city, interoperabilità e digital twin, con al centro la nuova norma UNI 11973-2025, destinata a orientare l’evoluzione intelligente del tessuto urbano italiano. Nella stessa giornata si terrà anche il Meeting Nazionale Smart Installer, che ospiterà il progetto europeo LIFE-SKEMA, dedicato alla formazione tecnica per la twin transition, con ENAIP come capofila. Le quattro Piazze dell’Innovazione Cuore pulsante dell’area espositiva saranno anche quest’anno le Piazze dell’Innovazione, veri e propri hub tematici per l’approfondimento e il networking. A firmare i contenuti delle quattro aree saranno Smart Buildings Alliance (SBA) con From Building to City, AIBACS con la Piazza della Building Automation, KNX Italia con la Piazza dell’Integrazione e Rinnovabili con il Rinnovabili District, lo spazio interamente dedicato alla sostenibilità energetica e alle tecnologie emergenti. Torna il Rinnovabili District Anche nel 2025 il Rinnovabili District si conferma come uno spazio dinamico di confronto tra imprese, istituzioni, ricerca e professionisti. Tre giornate di talk, panel tecnici e momenti di networking animeranno un’area immersiva dedicata all’innovazione energetica e urbana. Mercoledì 19 novembre Focus su energie rinnovabili e modelli energetici emergenti: produzione distribuita, prosumer, multiutility e digitalizzazione dell’energia. Speaker confermati: ENEL X, RSE, IREN Mercato, Italia Solare, R2M Solution, Smart Domotic, GSE, LOYTEC, Schneider Electric, Politecnico di Milano, QUMULO. Giovedì 20 novembre Giornata dedicata alle Comunità Energetiche Rinnovabili, alla nuova EPBD IV e all’autoconsumo collettivo. Si discuterà di scalabilità, Smart Readiness Indicator e ruolo dell’EGE. Speaker confermati: E.ON Italia, Rödl & Partner, ENGREEN, EETRA, Consiglio Nazionale Ingegneri, ESCo E2.0, Energy Center del Politecnico di Torino, Asso EGE. Venerdì 21 novembre Al centro: storage, smart grid, idrogeno urbano e infrastrutture per la mobilità elettrica. Approfondimenti su tecnologie di accumulo e città intelligenti. Speaker confermati: PLENITUDE, PRYSMIAN, ECOFLOW, EXIDE TECHNOLOGIES, UFI HYDROGEN, Coordinamento FREE, H2IT. Uno spazio dedicato all’illuminotecnica, grazie alla collaborazione con ASSIL Anche l’illuminazione efficiente sarà protagonista a Smart Building Expo, grazie alla collaborazione con ASSIL, l’associazione confindustriale che rappresenta il settore dei sistemi di illuminazione. Un’area tematica sarà interamente dedicata a questa componente chiave per l’efficientamento energetico degli edifici. Un ecosistema integrato: la proposta di MIBA Il percorso di Smart Building Expo sui temi delle energie alternative e della città sostenibile si inserisce nella visione integrata promossa da MIBA – Milan International Building Alliance, il format fieristico di Fiera Milano che mette al centro l’edificio sostenibile, efficiente e sicuro. SBE si svolgerà infatti in contemporanea con: ● MADE Expo, evento di riferimento per l’edilizia in Italia ● SICUREZZA, tra i principali appuntamenti europei dedicati alla security e alla prevenzione incendi ● GEE – Global Elevator Exhibition, dedicata alla mobilità verticale e orizzontale Una sinergia strategica tra mercati complementari, chiamati a cooperare per costruire il futuro dell’edilizia e delle città intelligenti. Ti aspettiamo dal 19 al 21 novembre 2025 a Fiera Milano. Per ulteriori informazioni: smartbuildingexpo.it Link:rinnovabili.it/green-building/building/smart-building-expo-2025-parte-il-conto-alla-rovescia/

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Pergovetrate di Luigi Pagano: la prima azienda in Sardegna a integrare l’intelligenza artificiale

Pergovetrate di Luigi Pagano: la prima azienda in Sardegna a integrare l’intelligenza artificiale

Pergovetrate di Luigi Pagano: la prima azienda in Sardegna a integrare l’intelligenza artificiale nella progettazione di pergole bioclimatiche e vetrate panoramiche Olbia, Sardegna – 11/11/2025 – L’eccellenza artigianale incontra l’innovazione digitale: Pergovetrate di Luigi Pagano, con sede a Olbia, è la prima azienda in Sardegna ad aver integrato l’intelligenza artificiale (AI) all’interno dei propri processi di progettazione e vendita di pergole bioclimatiche, verande e vetrate panoramiche su misura. Un passo tecnologico pionieristico, reso possibile grazie alla collaborazione con Cleantech-Olbia.it , società innovativa specializzata in soluzioni digitali e automazione intelligente per imprese. Intelligenza Artificiale e Design: un binomio vincente Pergovetrate ha rivoluzionato il concetto di progettazione outdoor introducendo un sistema basato su AI e render 3D fotorealistici. Il cliente può oggi dare una foto della propria casa, giardino o attività e vedere in tempo reale come apparirà la pergola bioclimatica o la vetrata panoramica installata nel suo spazio. Un’innovazione che lascia ogni cliente sbalordito e pienamente soddisfatto, offrendo un’esperienza visiva precisa, emozionale e personalizzata. Grazie a questa tecnologia, l’azienda ha aumentato il volume di lavoro, migliorato l’efficienza interna e portato la customer experience a un livello mai visto prima in Sardegna. “Ogni volta che mostriamo un render, il cliente resta a bocca aperta. Grazie all’intelligenza artificiale implementata da Cleantech-Olbia.it, possiamo mostrare in anteprima il risultato finale, creando fiducia e trasparenza. È il futuro del nostro settore”, spiega Luigi Pagano, fondatore e titolare di Pergovetrate. Pergole bioclimatiche e vetrate panoramiche Made in Italy Il sito ufficiale pergovetrate.it presenta un ampio catalogo di prodotti personalizzabili: Pergole bioclimatiche in alluminio o legno con lamelle orientabili, automatizzate e resistenti agli agenti atmosferici. Vetrate panoramiche scorrevoli o impacchettabili, completamente trasparenti e senza profili verticali. Coperture e chiusure per terrazze, giardini e locali commerciali, perfette per tutte le stagioni. Tutte le strutture sono realizzate con materiali certificati e 100% Made in Italy, con un occhio attento alla sostenibilità, efficienza energetica e design contemporaneo. Un sito intelligente e interattivo Il portale pergovetrate.it è tra i più avanzati del settore in Italia. Integra un assistente virtuale multilingue capace di rispondere automaticamente alle domande dei clienti, fornire preventivi personalizzati, fissare sopralluoghi gratuiti in tutta Italia e persino generare render fotorealistici in tempo reale. Un sistema creato in collaborazione con Cleantech-Olbia.it, che dimostra come la tecnologia AI applicata al design e all’architettura possa migliorare concretamente l’esperienza d’acquisto. Espansione e visione Guardando al futuro, Luigi Pagano promette che Pergovetrate continuerà a migliorare e innovare, facendo dell’intelligenza artificiale un punto di riferimento per la soddisfazione del cliente. “Vogliamo che i nostri clienti vedano con i propri occhi prima di acquistare,” spiega Pagano. “Il nostro obiettivo è che rimangano veramente soddisfatti, perché il nostro lavoro è proprio questo: farli sentire felici. Oggi, grazie al render, ogni cliente può vedere la sua foto con le nostre pergole o vetrate in qualsiasi condizione atmosferica — pioggia, neve, sole o vento — e questo rende tutto più realistico e coinvolgente. Ma non ci fermeremo qui: presto aggiungeremo molte altre funzioni che ci permetteranno di soddisfare ancora di più le loro richieste.” Con questa visione, Pergovetrate di Luigi Pagano si conferma non solo un marchio di qualità, ma anche un simbolo di innovazione e avanguardia tecnologica in Sardegna e in Italia. Informazioni e contatti Pergovetrate di Luigi Pagano 📍 Sede: Olbia, Sardegna (Italia) 🌐 Sito web: pergovetrate.it 📞 Telefono: +39 349 1165020 📧 Email: info@pergovetrate.it Partner tecnologico AI: Cleantech-Olbia.it

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