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BIGLIA

La parola biglia viene da bilia nel senso di sfera, palla usata per vari scopi oltre che per gioco, rotonda, di materiale duro. Il nome deriva probabilmente dal gioco del biliardo dove si usavano palle di avorio poi sostituite dalla plastica. In passato anche per il gioco delle bocce si usavano biglie di vetro colorate e sfumate di varie tonalità. Si usavano pure biglie in acciaio derivate dalla rottamazione industriale dei cuscinetti a sfera. Un tempo i bambini usavano pure biglie ci coccio, terracotta e osso. Un tempo le biglie di vetro erano il passatempo preferito dei bambini, che giocavano all’aria aperta, in spazi sterrati dove era possibile costruire un percorso e fare delle buche . Nelle grandi città i bambini non giocano più nelle vie e preferiscono passatempi più tecnologici. Il gioco più comune con concorrenti, punteggi, lanci con buona mira, sorteggi era il gioco del triangolo dove vinceva chi tirava fuori dal triangolo più biglie degli avversari. Un gioco molto diffuso è abalone che ha origini francesi ed è nato nel 1987. Si tratta di un tavoliere esagonale e ogni giocatore ha a disposizione ben quattordici biglie di vetro. I campionati si svolgono in Italia e all’estero. Attualmente ogni tanto si gioca a biglie e si fanno campionati in spiaggia e sulla neve. Molti campionati si sono svolti nella Romagna in particolare a Ravenna e Rimini. Esiste una associazione sportiva dilettantistica. A Rimini tutto si svolge sulla sabbia e si usano biglie più grandi di plastica. Molti bambini che vivono in grandi città non conoscono a fondo l’uso delle biglie che sono entrate invece nell’elenco dei giochi antichi tradizionali. In passato non vi era bambino che non aveva una collezione ricca di biglie dai colori più vari ed eccentrici.

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VERSO BITESP 2023 - LA BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO ESPERIENZIALE - VENEZIA 23-24 NOVEMBRE 2023

VERSO BITESP 2023 - LA BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO ESPERIENZIALE - VENEZIA 23-24 NOVEMBRE 2023

E' iniziato il countdown per la BITESP 2023 che si svolgerà a Venezia il 23- 24 novembre prossimo, a cui parteciperanno oltre 120 buyers internazionali, centinaia di operatori italiani come seller ed espositori, enti di promozione regionali, consorzi, reti d'impresa, operatori del turismo incoming, migiaia di visitatori. Venezia – Formula rinnovata per la VI edizione della Bitesp di Venezia, la Borsa Internazionale del Turismo Esperienziale, in presenza ma con un inedito format ibrido, inclusivo di una piattaforma che darà accesso agli incontri business anche a chi non potrà venire a Venezia. IL TURISMO ITALIANO E' RIPARTITO, GLI STRANIERI SONO TORNATI E I VIAGGI SONO DIVENTATI ESPERIENZE. Il turismo esperienziale è la strategia vincente per valorizzare il territorio e soddisfare i nuovi trend del mercato turistico. I dati statistici confermano che rappresenta la tipologia di vacanza più richiesta, per scoprire la cultura e le tradizioni del territorio, alla ricerca di esperienze autentiche a diretto contatto con gli abitanti del luogo. Bitesp 2023 nel suo complesso, prevede l'Area Espositiva con gli stand degli espositori, l'Area Workshop riservata a buyers e sellers e l'Area Eventi per convegni e seminari. Partendo da queste premesse, durante le 2 giornate di Bitesp 2023, negli incontri tra operatori e nei seminari, saranno trattate tutte le tematiche per ricercare le strategie più efficaci, per contribuire allo sviluppo del business turistico. Gli operatori internazionali che partecipano a Bitesp 2023, provengono da USA, Canada e Brasile per l’area delle Americhe, dalla Scandinavia Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia, e, passando all’Europa, da Gran Bretagna, Irlanda, Francia, Germania, Olanda, Belgio, Austria, Svizzera, Italia, Polonia, Rep. Ceca, Ungheria, Slovenia e Romania. Inoltre, presenzieranno buyers dal Medio ed Estremo Oriente: Israele, Emirati Arabi e India. Focus della manifestazione rimane il turismo esperienziale e l'ncoming, ad approfondire questo argomento anche quest’anno, a corollario dell’agenda prefissata di appuntamenti tra buyers e sellers, una serie di eventi, incontri, convegni, organizzati nell'Area Eventi. Novità 2023 la sezione Bitesp Academy dedicata a step formativi gratuiti per gli operatori, con relatori di elevata professionalità. Inoltre Bitesp 2023 prevede 2 eventi speciali: Il turismo delle Radici, per prepararsi al 2024 Il turismo dei Borghi, dedicato agli itinerari dei borghi antichi Anche per quest'anno viene confermato il seguitissimo video contest Travel Experience Festival, finalizzato alla promozione e alla valorizzazione del turismo esperienziale, realizzato sui canali social, aperto a tutti gli utenti web che consente di votare l'esperienza turistica più coinvolgente ed emozionante, presentata dagli operatori che partecipano a Bitesp 2023. L’esperienza più votata dagli utenti web sarà premiata con il Travel Experience Award. Unitamente al focus sul turismo esperienziale, verrà dedicato uno spazio a uno dei temi che attualmente viene più discusso, quello dell'Intelligenza Artificiale nel Turismo e alle sue possibili applicazioni. Operatori presenti a Bitesp 2023: Hotels e Strutture Ricettive - Agenzie e Tour Operator, DMC, Fornitori di esperienze, Enti di promozione turistica, Turismo Culturale - Turismo Enogastronomico - Enoturismo - Turismo Sportivo - Cicloturismo - Turismo Sostenibile - Sloww Tourism - Natura e Parchi - Mare - Montagna - Terme e Benessere - Luxury Travel - Città d'Arte e Borghi antichi - Turismo Romantico - Relais e Dimore Storiche - Comuni – Pro Loco - Consorzi - Associazioni - Enti di Promozione Regionali. Sito web: bitesp.it

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Ronn Moss - Just a little

Ronn Moss - Just a little

Il ritorno alla musica dell’attore americano già voce dei player Un pop rock melodico estratto dal nuovo album 
“Surprise Trip Love” Cover Artwork: Gianluca Migliorino “Just a little” è il primo singolo estratto dal nuovo album di Ronn Moss “Surprise Trip Love”, album prodotto da Tiziano Cavaliere e Pino Di Pietro per Bros Group Italia. Il titolo del disco prende spunto dall’ultimo film dell’artista (Surprise Trip - Viaggio a sorpresa) girato tra New York e la Puglia, una storia d’amore per la quale Ronn Moss ha scritto anche la colonna sonora. Per questo ha deciso di intitolare l’album e il tour “Surprise Trip Love”, una dichiarazione d’amore all’Italia che lo ha ispirato così tanto e un invito a vivere le emozioni completamente. Il suono pop rock melodico richiama l’atmosfera californiana, mentre la vocalità di Ronn Moss e i cori arricchiscono tutto di un mood classico. Il brano è stato scritto insieme a Stefano Paviani e Filadelfo Castro, già collaboratori dei più grandi artisti italiani, e registrato tra Los Angeles, Milano e la Puglia. Il disco esce su tutti i digital store il 12 maggio 2023 e i primi di giugno in CD e Vinile. Etichetta: Orangle Records Produzione: Bros Group Italia Distribuzione: Orangle Records e Halidon Music Radio date: 12 maggio 2023 Release album: 12 maggio 2023 Originario di Hollywood CA, Ronn Moss è cresciuto nell'industria dell'intrattenimento. A 11 anni, dopo aver visto i Beatles ospiti all'Ed Sullivan Show, capisce che vuole suonare e da autodidatta approccia basso e batteria. Inizia a suonare nei club di Los Angeles molto prima di avere l'età per frequentarli. Alla fine degli anni '70 fonda la band rock and roll Player, ingaggiata dal famoso produttore e manager australiano Robert Stigwood per la sua etichetta discografica RSO con cui pubblica alcuni singoli di successo che entrano nella top 40 tra cui il grande successo che raggiunge il primo posto in classifica "Baby Come Back". I Player sono stati in tour con Eric Clapton, Heart, Kenny Loggins, Boz Skaggs, Little River Band, Gino Vannelli. Su consiglio di Robert Stigwood, Ronn decide di cimentarsi anche nella recitazione e ottiene rapidamente il suo primo film intitolato "Hearts and Armor" (in Italia era intitolato "I Paladini") girato in Sicilia e a Roma. Seguono altri film, programmi TV e spot pubblicitari, fino al provino che lo porta a interpretare il ruolo iconico di Ridge Forrester per il programma diurno della CBS, "The Bold and the Beautiful". Nei successivi 25 anni “Beautiful” diventa un successo mondiale trasmesso in 130 Paesi, rendendo Ronn Moss un volto e una personalità riconosciuti a livello planetario. Ronn Moss ha continuato a fare musica nel corso degli anni incidendo quattro CD da solista, "I'm Your Man", "UnCovered", "My Baby's Back", "Lockdown Lover" insieme a quattro tour da solista in Australia e in Europa. Interpreta sé stesso nel film per l'Italia, "Christmas In Love" e si aggiudica il 2° posto nella versione italiana di "Ballando con le stelle". Nel 2012 decide di abbandonare il ruolo di Ridge Forrester e dedicarsi alla produzione della serie Amazon Prime, “The Bay”, in cui interpreta anche il personaggio di John Blackwell. Successivamente è una delle voci del film d'animazione Disney "Bolt". Con la moglie Devin Devasquez partecipa alla serie di successo della ABC, "Celebrity Wife Swap". Ronn e Devin sono anche sostenitori di The Thalians, che raccoglie fondi e consapevolezza per l'Operazione Mend dell'UCLA, aiutando i militari americani a guarire dalle ferite della guerra, fisicamente e mentalmente, oltre a Songs of Love, che aiuta i bambini malati terminali e le loro famiglie. Uomo dai molti talenti che include la fotografia, la regia, le arti marziali, il tiro al bersaglio e l'equitazione, ha viaggiato in molti Paesi in tutto il mondo per apparire o filmare una varietà di spot pubblicitari, campagne e progetti televisivi. Alla fine del 2021, dall’incontro con il cantautore e produttore italiano Tiziano Cavaliere, nasce un sodalizio artistico e produttivo, con un tour che lo porta sui palchi in giro per l'Italia, mentre a inizio 2022, sempre con Tiziano Cavaliere, producono e pubblicano la pellicola "Surprise Trip" ("Viaggio a Sorpresa" per Minerva Picture e attualmente su Amazon Prime) girato in Puglia, dove l’artista ha acquistato una masseria. Contatti e social instagram.com/ronnmoss/ facebook.com/ronnmoss007/ Sito Ufficiale: ronnmoss.com/

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“Hold on” è la nuova carezza sensoriale della cantautrice slovacca LIIA

“Hold on” è la nuova carezza sensoriale della cantautrice slovacca LIIA

Quando la musica valica i confini del marketing per abbracciare la sua accezione più intima e profonda, tornando a rappresentare uno dei più potenti mezzi di espressione e condivisione, il risultato è un ensemble di emozioni, che accendono i colori del cuore trasformandone le ombre in varchi di libertà e rinascita. Questo è da sempre il filo conduttore delle release di LIIA, brillante e raffinata cantautrice slovacca naturalizzata italiana, che dopo aver affascinato il pubblico con l’EP “Flowering Trees”, una sorprendente analogia tra la fioritura degli alberi e l’evoluzione interiore dell’essere umano, attraversa le corde del cuore con “Hold on”, una carezza sensoriale sospesa tra la raffinatezza dell’indie, il calore del soul e l’immediatezza del pop. Traendo dall’arcobaleno emotivo-sensoriale che alberga in ciascuno di noi, l’artista formatasi alla Beverly Hills Playhouse che ha fatto della versatilità, della sperimentazione e della raffinatezza autorale la sua cifra stilistica, presta la sua voce inconfondibile ad un’impeccabile richiesta d’aiuto tradotta in musica, un raffinatissimo fluire di liriche capace di trasformare un’incessante tempesta interiore in una rigenerante pioggia estiva, un limpidissimo ruscello di serenità da cui abbeverarsi per tornare ad amare la vita. Ogni essere umano, nel corso della propria esistenza, sperimenta sensazioni di frustrazione, impotenza, inadeguatezza; condizioni che nella loro silente costanza, paralizzano giorno dopo giorno, arrivando a bloccare le emozioni, ad assiderare totalmente anima e cuore, fino all’apatia, fino all’indolenza. “Hold on”, letteralmente “resisti”, è un inno alla resilienza, un punto di incontro tra le aspettative disilluse di un futuro ormai alle spalle e un presente da cui ricominciare, togliendo gli ormeggi a tutte quelle insicurezze e paure che ci hanno sempre impedito di salpare verso i nostri sogni, accettando l’oggi e agendo – non aspettando con inerzia – per un domani migliore, perché è nell’attesa partecipata che si rinasce, da se stessi, in se stessi. «Questa canzone – dichiara LIIA – è nata lo scorso Dicembre. Stavo uscendo da un periodo molto difficile per me, e il mio producer, Jason Rooney, insistette per farmi scrivere qualcosa di nuovo. Suonerà come un cliché, ma in quel momento mi è scattato dentro qualcosa e sono arrivate dal cuore le prime parole, come se le dicessi a me stessa: “Hold on, Hold on”; “Resisti, che domani è un altro giorno”». Un incontro in musica con chi ci circonda per ritrovare autostima e fiducia e, mediante un sano amor proprio, tendere la mano a chi vacilla, diventando una spalla - «Let me be your shoulder» - per chi si sente «heavy with the burden» («appesantito dal fardello») delle proprie ombre interiori e «paralyzed by the night» («paralizzato dalla notte») dei propri pensieri, ricordandogli che nei momenti di totale smarrimento, l’unica via da percorrere è quella del cuore, perché «Love is the way» («L’amore è la strada»). Un brano che echeggia come un mantra e rinsalda le crepe dello spirito, sovvertendole in preziosissimi fori da cui assimilare ed irradiare tutta la luce e tutta la bellezza che appartiene a ciascuno di noi. “Hold on”, con mix e master a cura dei Phaser Studios di Milano, è impreziosito dagli scatti di Elena Padovan e Carla Marchetta, immagini in grado di catturare con eleganza l’eclettismo di LIIA, un’artista poliglotta dall’anima cosmopolita che sa raccontare il mondo attraverso l’unica lente capace di carpire e rimandare le infinite e meravigliose sfumature dell’essere-umani, quella della verità di chi sa ascoltare il proprio cuore oltre ogni giudizio.

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... e poi il silenzio.

Quali sono state le tue ultime parole mentre con lo sguardo incredulo sentivi squarciare il tuo addome Quelle stesse mani che ti avrebbero dovuto proteggere quelle mani che quel bimbo avrebbero dovuto cingere Quale terrore mentre la tua vita scorreva via e il pensiero sul tuo piccolo dentro di te ti faceva mettere le tue mani sul grembo a proteggerlo per l'ultima volta da quel feroce uomo che sarebbe dovuto essere suo padre quel padre quel compagno che senza cuore uccideva te e il frutto del vostro amore. patrjzja

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Arzano – Scoppia la bagarre durante i lavori di Assise sul regolamento Tari: il marito della sindaca

Arzano – Scoppia la bagarre durante i lavori di Assise sul regolamento Tari: il marito della sindaca

Arzano – Scoppia la bagarre durante i lavori di Assise sul regolamento Tari: il marito della sindaca inveisce contro consigliere comunale. Provvidenziale l’intervento della Polizia locale e di alcuni presenti. Sono bastate poche parole critiche da parte del consigliere di minoranza Gennaro Ferone all'indirizzo della sindaca Aruta, per far scattare le ire del consorte della prima cittadina durante i lavori di consiglio di ieri l'altro. Già molto attivo sui social contro chi critica l’operato dell’amministrazione presieduta dalla coniuge, proprio non c'è l'ha fatta a stare a guardare come un semplice cittadino. Un consiglio dai toni accesi in quanto l’opposizione ha fatto emergere come alcuni regolamenti fossero “copiati” da altri comuni, della nuova tariffa TARI che favorirebbe gli imprenditori e il ruolo politico del segretario generale, Francesco Battaglia. Tanto è bastato, però, a far saltare i nervi all'insofferente consorte bloccato dai vigili urbani prima che si scagliasse contro il consigliere, reo di aver contestato i provvedimenti della maggioranza. S.D.M.

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ALLUVIONI : cercasi prevenzione

ALLUVIONI : cercasi prevenzione

Siamo all’ennesima tragedia metereologica, la sciagura abbattutasi nel territorio dell’Emilia Romagna, ci riporta al tema della prevenzione mai tenuta in seria considerazione. Tra burocrazie e speculazioni, molti progetti sono rimasti incompiuti. Nelle casse dello Stato ci sono 8,4 miliardi di euro per la mitigazione del rischio idrogeologico. Sono fermi dal 2018...e... homosaccens.it/alluvioni-cercasi-prevenzione/

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PERUGIA. LA CITTÀ ANTICA

PERUGIA. LA CITTÀ ANTICA

La città antica. Perugia è un comune italiano di 165.763 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia e dell’Umbria. Fondata dagli Etruschi, è stata una delle grandi dodecapoli dell’Etruria sotto il nome di Perusna (toponimo che al tempo dell’Impero Romano diventerà Perusia). È situata in posizione dominante la Valle del Tevere sulla sommità di un rilievo collinare articolato in una serie di dorsali che ne ha condizionato lo sviluppo urbanistico. La cinta muraria etrusca originaria, oggi ancora visibile, racchiude il Colle Landone e il Colle del Sole sui quali si erge la città. Con un ampio centro storico la città conserva un armonioso aspetto medievale e presenta le caratteristiche di un comune sparso, con la presenza di nuovi quartieri nelle aree pianeggianti, numerose frazioni diffuse nel vasto territorio comunale e una moltitudine di aree verdi e campi. Storia. Dopo i primi insediamenti ad opera di popolazioni umbre, Perugia fu colonizzata dagli Etruschi (VI-V secolo a. C.), diventando una delle dodici città della confederazione. Con la Battaglia di Sentino (295 a. C.), Perugia entrò a far parte dell’orbita romana; in seguito alla guerra sociale (I secolo a. C.) si integrò con Roma, con la concessione nell’89 a. C. della cittadinanza. Fu scenario della guerra civile tra Antonio e Ottaviano Augusto e venne incendiata nel 41 a. C. durante il Bellum Perusinum. Perugia fu in seguito ricostruita da Augusto, divenuto imperatore; in suo onore la città prese il nome di Augusta Perusia. Nell’Alto Medioevo fu a lungo sotto il dominio dei Bizantini, interrotto solo dalla breve occupazione dei Goti (547) e da quella, durata qualche decennio, dei Longobardi. Costituitasi in libero comune agli inizi dell’XI secolo, Perugia esercitò una politica espansionistica a spese delle città vicine, causa di continue guerre, combattute spesso con il sostegno pontificio, che si trascinarono fino al XIV secolo. È in questo periodo di espansione che le abitazioni dei nobili e dei borghesi più ricchi iniziarono a dotarsi di torri, facendo guadagnare alla città l’appellativo di Turrena. Delle numerose torri dell’epoca vi sono diverse testimonianze ancora oggi osservabili, come il Campanile del Comune, la Torre di Porta Sant’Angelo e la Torre degli Sciri. La città fu al tempo stesso lacerata da aspre lotte intestine, che videro opporsi le due fazioni dei ghibellini (Beccherini) e dei guelfi (Raspanti) e durarono ininterrottamente fino al 1393, quando Biordo Michelotti instaurò il regime signorile. Passata nel 1416 sotto il dominio di Braccio Fortebracci da Montone, alla morte di questi la città visse il cruento conflitto tra la famiglia degli Oddi e quella dei Baglioni, la cui supremazia terminò quando papa Paolo III sottomise la città e vi fece costruire la rocca che da lui prese il nome. Nel 1798 Perugia fu scelta dai francesi come capoluogo della Repubblica Tiberina; dopo la caduta di Napoleone tornò a far parte dello Stato Pontificio, che nel giugno 1859 represse nel sangue (Stragi di Perugia) una sommossa patriottica. Nel settembre 1860 la città fu occupata dalle truppe piemontesi e unita al Regno d’Italia.

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“Luoghi e figure cittadine: ricordi reggini” , serie di incontri organizzati dal Circolo “L'Agor

Il prossimo 2 Giugno sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”, sul tema del “Luoghi e figure cittadine: ricordi reggini”.Si tratta di una serie di incontri, organizzate dal sodalizio culturale reggino, rivolti alla lettura di quei punti di aggregazione, e che rappresentavano il cuore gastronomico della Città dello Stretto. Il primo degli incontri spetta ad un locale molto conosciuto, non solo a Reggio, ma anche nella vicina Messina. Si tratta della famosa “Grotta”, conosciuta anche come “’U Mindu” che aveva il suo quartier generale nella zona Sud della Città, ed ubicato al numero civico 22 di via Pio XI (oggi viale Pio XI).Location enogastronomiche che oggi non ci sono più ma che continuano a vivere nei ricordi di generazioni di reggini e non solo. Punti che rappresentavano, specialmente nelle feste settembrine, un vero e proprio rito: prendere la carrozza (l'auto era ancora un lusso di pochi) dall’area portuale, per chi proveniva da Messina, e giungere a Sbarre Centrali, dove era ubicato “’U Mindu”. La famosa “Grotta” è il primo degli appuntamenti che sarà oggetto di analisi.Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione,organizzata dal sodalizio culturale reggino,sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 2 giugno.

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Like Drops, il nuovo videoclip dei PITH

Like Drops, il nuovo videoclip dei PITH

“Like Drops” è il primo videoclip estratto dall’ultimo album della band italo-francese PITH prodotto da Raffaele Abbate per la OrangeHomeRecords e distribuito da Believe Music Italia. Un brano che è un sistema di costruzione, de-costruzione e ricostruzione sonora. La struttura che si forma e si deforma, si conforma e riforma come i PITH amano fare e disfare nelle loro composizioni. Guarda il video:

Il video di “Like Drops” è una sorta di ‘didascalia’ a cui si aggiungono alcuni elementi: la Francia e il gioco, il jouer francese che è sia giocare che suonare. Il puzzle, l'infanzia rimpianta, il vagare senza meta e senza metà. Il video è un fil rouge sul senso del perdere la propria identità per sopravvivere e quindi ricostruirsi con accresciuta consapevolezza e maggiore forza, da ‘bateau’ a ‘eau’. PITH è un progetto nato nel 2019 dai musicisti Andrea Bazzicalupo (chitarra), Jean-Marc Baccarini (sassofoni), Michele Anelli (contrabbasso) e Lorenzo Capello (batteria & percussioni). La band nell’album omonimo, tenta di congelare in un’immagine, in una miniatura sonora, il processo di distruzione e ricostruzione della forma musicale. Una sorta di primo piano filmico di un volto nel momento percettibile del suo mutare d’espressione. La sintesi tra parti composte ed improvvisazione scorre liberamente nei brani di PITH e, seguendo molteplici stati d’animo, racchiude l'espressione fissa e il suo cambiamento.

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