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Timo presenta “Suena”: il nuovo singolo tra passione e ritmo latino

Timo presenta “Suena”: il nuovo singolo tra passione e ritmo latino

Dal 14 marzo in promozione nazionale il brano che unisce anima, amore e cuore "Suena" è il nuovo singolo di Timo, un viaggio musicale che fonde sonorità italo-latine in un ritmo trascinante, nato per far ballare e sognare. Dopo l'uscita ufficiale il 2 marzo, il brano entra ora in promozione nazionale nelle radio dal 14 marzo, pronto a conquistare il pubblico con la sua energia contagiosa. L'arrangiamento di "Suena" è un'esplosione di suoni e colori latini, con chitarre, maracas e fiati che accompagnano un ritmo travolgente. La canzone strizza l'occhio alle sonorità spagnole con un'introduzione gitana e un beat che richiama i balli latini, impreziosito da applausi che scandiscono il tempo e rendono l'atmosfera perfetta per danzare sotto il sole o le stelle. Ascolta il brano open.spotify.com/intl-it/track/3ERlEDUh0p5UAxIUtyCpDU?si=d675ae8726c14cae Il brano nasce nel 2022, quasi per caso, mentre Timo ascoltava i Buena Vista Social Club in auto. Un ritornello immediato e martellante, "Suena mi alma, suena mi amor, suena mi corazon", che diventa il cuore pulsante di una canzone che celebra le tre grandi forze che muovono il mondo: l'anima, l'amore e il cuore. Un "Tango Tricolore", come lo definisce lo stesso artista, che riflette sul potere unificante della musica, sulla mancanza di un nuovo "manifesto" musicale capace di mettere tutti d'accordo, come un tempo accadeva con Battisti e Mina. Timo, all'anagrafe Davide Timo, nasce artisticamente nel post-pandemia, dopo anni di scrittura e musica vissuti in punta di piedi. Cresciuto in Salento, si fa notare nei contest locali fino a incontrare il produttore Alberto Costantini, con cui inizia a dare forma ai suoi brani. "Suena" è il primo singolo pubblicato, brano con cui ha conquistato le semifinali del San Marino Song Contest e attirato l'attenzione di Cristiano Malgioglio, che lo ha definito "sua figlia musicale". Con il suo stile fresco e appassionato, Timo si affaccia al panorama musicale con un messaggio chiaro: la musica è espressione, emozione, un ponte tra le persone. "Suena" è solo l'inizio di un percorso in continua evoluzione. Instagram: instagram.com/ davidetimo?igsh= dGF2cDBmNTM4dDZl YouTube: https://youtube.com/@ davidet98?si=huG0fg9YeT00eFqI TikTok: tiktok.com/@ davtimo?_t=ZN-8ub7BozSvD8&_r=1

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RAGAZZINI

In passato quasi tutti i ragazzini avevano paura a parlare, a esprimersi specie in pubblico, rivelavano pudore e timidezza. Non esprimevano giudizi, non facevano discorsi di parte. Se esaminiamo gli adolescenti e i bambini del passato li troviamo onesti, sinceri, modesti, capaci di confidenze solo con i familiari, scrupolosi. In altre parole i ragazzini non erano scostanti, maleducati, impertinenti, superbi capaci di ergere mura difensive. Erano chiaramente ben educati dalle famiglie. La prova era che non facevano domande indiscrete, commenti insidiosi e discriminatori. Di solito erano discreti e pazienti. In origine il loro comportamento poteva essere capriccioso ma impeccabile dal punto di vista umano. I ragazzini erano teneri, dolci e rimanevano impassibili anche quando non ricevano il consenso per una azione da compiere. Nel complesso non c’erano moti di ribellione forti da far impallidire la gente. Ora i ragazzini pretendono, ci prendono gusto ad essere arroganti. Vogliono primeggiare, essere vincenti. La agente sperimenta sulla pelle la loro maleducazione che fa veramente arrabbiare. La loro insolenza altera ogni tipo di rapporto anche quello più amicale. I loro comportamenti sono avventati. Vogliono sopraffare, sperimentare. Amano i conflitti, gli alterchi senza motivo. I loro atteggiamenti sono istintivi, le loro maniere rudi e volgari. I ragazzini hanno una profonda intesa solo con i propri simili, sono di proposito irrequieti, dispettosi, sprovveduti. Ci sono ragazzini bravi ma sono presi di mira, il loro modo di fare innervosisce. L’educazione non emerge, e se compare in forma attenuata. Ci sono ragazzine esigenti che propongono ai genitori varie cose. Ci sono ragazzini che vogliono solo oggetti e cose firmate, forme di divertimento perverso. Sono molte le ragazzine maleducate che deridono le anziane, le deridono per i loro cappotti lunghi, per i costumi interi sulle spiagge mentre loro esibiscono succinti bikini. Forse la loro coscienza si è assopita, non sanno che anche loro cadranno preda della vecchiaia e dovranno crollare di peso. Poi anche per loro ci saranno gli sguardi ironici e severi, inflessibili delle ragazzine pronte a dare battaglia in tutta una serie di schermaglie. Nessuno le stimerà e rassicurerà. I sorrisi per loro saranno rari. La loro attuale vita beata sarà stravolta completamente. Anche loro dovranno smettere di indossare minigonne e tacchi alti. Dovranno mollare la presa. Anche loro sperimenteranno l’assenza di educazione e di giovinezza. Anche per loro ci sarà il dileggio, lo sberleffo, il dilemma. Nessuno insegna a questi ragazzini di fare tutto con amore, lo spirito di condivisione. Purtroppo il più delle volte sono ragazzini figli di separati, sbandati senza punti di riferimento. Nessuno insegna che dagli anziani non si deve prendere le distanze e usare l’ironia. Ci sono commesse che maltrattano gli anziani con modi stupidi. Bisogna abituare i figli al rispetto e alla interazione con altre fasce di età. Il banco di prova è la scuola e la famiglia. Non ci sono leggi ufficiali che tutelano gli anziani dalla ironia e dalla cattiveria ma ci sono leggi del cuore non scritte che sono più valide di qualsiasi contratto sociale. Bisogna evitare di infrangere le regole del vivere civile. Gli anziani in difficoltà non sono da demonizzare con comportamenti astiosi animati da contrarietà. La pratica dovrebbe essere il rispetto incondizionato non dettato solo dal momento. Non è eccitante e appagante deridere una donna anziana obesa perché nel tempo si potrebbe fare la stessa fine. I giovani sono raggianti e al settimo cielo perché sono piccoli ma anche per loro ci sarà la maturità e la vecchiezza, allora non serve fare gli smorfiosi.

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Dall'attivismo alla musica: Lecicia Sorri e la sua lotta attraverso il suono

 Dall'attivismo alla musica: Lecicia Sorri e la sua lotta attraverso il suono

Nel diritto penale, l’articolo 110 stabilisce il concorso di persone in un reato. Per Lecicia Sorri, anagramma e pseudonimo di Cecilia Rossi, è invece la dichiarazione di un “crimine” musicale condiviso con Otus_Medi, il produttore con cui ha dato vita a "art. 110, 1° co.", il suo debut EP che sovverte le regole e trasforma la musica in un manifesto politico e sociale. Sei tracce che, tra elettronica, cassa dritta e liriche taglienti, mettono in discussione il concetto stesso di confine: politico, sociale, interiore. Dall’emergenza ambientale alla critica delle frontiere geopolitiche, dal transfemminismo alla lotta contro l’oppressione, ogni brano è una miccia accesa sotto i dogmi culturali. «L’arte è un atto di sovversione, ma anche di costruzione – spiega Lecicia -. In un momento storico come questo, non può essere fine a se stessa. Questo EP nasce da una necessità urgente, quasi un obbligo morale: non posso restare in silenzio mentre l’umanità va verso l’estinzione. Ho il privilegio di poter parlare, di avere un tetto sopra la testa, e credo che chi può farlo abbia il dovere di amplificare le voci di chi non viene ascoltato.» Il disco nasce dall’incontro con Otus_Medi, produttore e musicista napoletano che ha saputo dare forma sonora alle visioni dell’artista bolognese, creando una dimensione musicale che oscilla tra pop, techno, ambient, industrial ed elettronica sperimentale. Un dialogo a distanza, un incastro perfetto tra liriche dirette e sound ibrido, che ha reso questo progetto un terreno di sperimentazione e libertà creativa. Anche l’immagine visiva del progetto nasce da un processo di collaborazione spontaneo. La copertina dell’EP è frutto dell’incontro tra l’illustratore toscano naturalizzato bolognese Claudiano.jpeg ed Elena Marrone, in arte Ananpoptosi, disegnatrice e amica dell’artista. La loro elaborazione grafica ha aggiunto un ulteriore livello di interpretazione, decorando e arricchendo l’artwork senza snaturarne l’essenza. Per Lecicia Sorri, scrivere e cantare non sono solo una forma di espressione artistica: sono anche un mezzo per immaginare e costruire un cambiamento concreto. Da tempo sogna di portare la sua visione oltre il palco, fino alla politica. Perché, se l’arte può scuotere coscienze e abbattere barriere, allora può anche aprire la strada a nuove possibilità di trasformazione sociale. Un principio che si riflette anche nel titolo del progetto: "art. 110, 1° co.", richiama il concetto di collaborazione, ma lo trasforma in un gioco di senso: la musica come atto collettivo, il suono come azione sovversiva, la parola come strumento di resistenza. L’EP è un viaggio attraverso storie e immagini che spaziano dall’introspezione più profonda alla critica sociale più feroce, mantenendo sempre un tono ironico e consapevole, capace di alleggerire anche i temi più spigolosi senza mai banalizzarli. Oltre la musica ci sono i numeri di una crisi che attraversa il mondo: "art. 110, 1° co.", infatti, non è un semplice intreccio di brani racchiusi in un concept, ma è uno sguardo sulla realtà attraverso il suono. Ogni traccia tocca un tema caldo e cruciale del nostro tempo, supportato da dati che raccontano la portata globale di questa crisi: Crisi climatica. Secondo il rapporto IPCC, le temperature mondiali sono aumentate di oltre 1,1°C rispetto all’era preindustriale, con il 2023 tra gli anni più caldi mai registrati. Nel brano "Ghiacciaio", l’amore diventa il riflesso della fragilità del pianeta: «Bombardan l’amore, anche all’ombra si muore.» Confini e migrazioni. L’ONUstima che nel 2023 oltre 110 milioni di persone siano state costrette a lasciare la propria casa a causa di conflitti, persecuzioni o cambiamenti climatici. "Sorri not sorry" – titolo che gioca con il cognome anagrammato della cantautrice -, denuncia il ruolo dei media nella narrazione distorta delle crisi migratorie e delle ingiustizie globali. Violenza di genere. In Italia, nel solo 2023, si sono registrati oltre 120 femminicidi, e nel mondo una donna su tre subisce violenza fisica o sessuale nel corso della vita (dati OMS). Il transfemminismo e la resistenza femminile sono l’anima del disco. Sovversione e resistenza. Dal #MeToo alle rivolte giovanili, la musica ha sempre avuto un ruolo di amplificatore del dissenso. "VLFDM (RMX)" – acronimo che sta per Voglio La Fine Del Mondo - traduce il caos dell’epoca contemporanea in un sound distopico e parodico. Questi numeri non sono solo statistiche: sono storie, persone, vite. "art. 110, 1° co." non vuole dare risposte, ma accendere domande, spingere a riflettere, e di conseguenza, agire. Un progetto che nasce dal bisogno di dire qualcosa, di scuotere. Un EP che non si accontenta di suonare, ma chiede di essere ascoltato davvero. Non è solo musica, è un punto di vista sul mondo, un modo di resistere e di immaginare nuove possibilità. E forse, anche di ballarci sopra. A seguire, tracklist e track by track del disco. “art. 110, 1° co.” – Tracklist: 1. Universo Rapi 2. Sorri not sorry 3. Senza Nome 4. Ghiacciaio 5. Rafiki 6. VLFDM RMX “art. 110, 1° co.” – Il disco raccontato dall’artista: “Universo Rapi”, l’introduzione che serve per lasciarsi andare: Otus_Medi mi ha mandato la base con una domanda: «Che sensazioni ti trasmette?». La mia risposta è stata una donna in abito rosso, che attraversa una metropoli dopo una grande fatica. Il rischio di immobilizzarsi è forte, ma l’universo trascina comunque avanti. «Magnum gaudium est cum universo rapi» è la lezione di Seneca che riecheggia tra i beat elettronici: accettare il movimento, lasciarsi portare. “Sorri not sorry”, la rabbia contro le ingiustizie: è la traccia più cupa dell’EP. È un flusso di parole recitate, un monologo interiore che si fa grido politico. «Ho partorito un’idea tutt’altro che mesta», canto nel pezzo, denunciando il genocidio e la censura, la violenza sistemica e il ruolo distorto dei media. Ma oltre alla rabbia, c’è la visione di una rete capace di accogliere tutte le creature viventi, abbattendo confini e costruendo legami. “Senza Nome”, il peso del senso di colpa: ogni disco ha il suo brano più malinconico, e questo è quello di "art. 110, 1° co". «Non ti vuoi bene per niente», ripeto come una sentenza, cercando di mettere in musica quel vuoto esistenziale che può spegnere anche la voglia di sopravvivere. È un pezzo che attinge alla profondità delle emozioni senza scadere nella retorica, ma con una cruda consapevolezza. “Ghiacciaio”, l’amore come riflesso della crisi climatica: in principio doveva essere una canzone d’amore, ma la realtà ha preso il sopravvento. «Bombardan l’amore, anche all’ombra si muore», dico nel brano, mentre il ghiaccio si scioglie e il mondo si disgrega. Un pezzo, prodotto da K Er M, che mette a confronto il dolore personale con l’irreparabile danno ambientale, ricordandoci che l’amore può essere un’illusione, ma la crisi climatica è una certezza. “Rafiki”, la libertà della danza e la danza della libertà: un brano arrogante, spudorato, sfacciato. Questa è la traccia per chi vuole solo ballare, senza scuse e senza distrazioni. «Please don’t ask me once again, I’ll keep dancing till I’m dead», canto su un beat martellante che sembra rifiutare ogni interruzione e ogni compromesso. “Rafiki”, in lingua swahili, significa “amico”. L’unico invito valido è unirsi alla festa. Il brano è stato prodotto da K Er M. “VLFDM RMX”, distopia e parodia dell’apocalisse: ho preso il primo brano registrato live e l’ho trasformato in un’invettiva dissacrante sul declino della società contemporanea. Un mix tra denuncia e sarcasmo, tra ansia collettiva e ironia feroce. Il remix spinge il pezzo in una nuova direzione, con una produzione che guida in un viaggio caotico tra il presente e il futuro. "art. 110, 1° co." è un’esperienza. Lecicia Sorri costruisce un immaginario, un’idea di musica che diventa azione politica, pensiero critico, spazio di libertà. Non è un punto di arrivo, ma solo il primo capitolo: il disco anticipa infatti la pubblicazione del secondo extended play, “art. 110, 2° co.”, che porterà avanti questa ricerca sonora e concettuale. Un EP d’esordio che non si lascia incasellare, che non cerca facili consensi, ma rivendica la necessità di guardare il mondo con occhi diversi. "art. 110, 1° co." è un EP che non offre risposte semplici, ma pone le domande giuste, quelle necessarie per comprendere il mondo in cui viviamo e, perché no, attivarsi per renderlo migliore.

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La Sagra della Valtellina si prepara a deliziare Peschiera Borromeo (Milano)

La Sagra della Valtellina si prepara a deliziare Peschiera Borromeo (Milano)

La Sagra della Valtellina, che è pronta a stupire Peschiera Borromeo con le sue eccellenze culinarie e i grandi divertimenti, è anche impegno sociale. Gli organizzatori hanno deciso di donare 100 pasti gratuiti al Comune, per un valore complessivo di 3.000 euro, destinati alle persone più bisognose. «La Sagra della Valtellina è un momento di festa e condivisione, ma anche un'occasione per dimostrare attenzione verso la comunità - afferma Alessandro Fico, a capo della squadra organizzatrice del maxi evento -. Il nostro obiettivo è coinvolgere tutti i cittadini e regalare un'esperienza di gioia e convivialità». Il menù proposto sarà un viaggio nei sapori valtellinesi, con piatti preparati dalla rodata brigata di cucina utilizzando ingredienti genuini e di alta qualità. Tra le specialità offerte: pizzoccheri, sciatt (croccanti frittelle di formaggio fuso), taroz (purea di patate, fagiolini e formaggio), bresaola IGP, formaggi tipici valtellinesi, dolci tradizionali e vini locali, ideali per esaltare ogni portata. I visitatori potranno gustare queste delizie nell'area ristoro attrezzata, ovvero una palatenda coperta e riscaldata, o optare per l'asporto. L'intrattenimento sarà curato dal format artistico "Corte di Menelao". Il programma è adatto a tutte le età. Gli eventi principali includono: • Venerdì sera (cabaret): Enzo Emmanuello (28 marzo) e Gianni Astone (4 aprile). • Sabato sera (musica dal vivo): tributo a Vasco Rossi (29 marzo) e tributo agli 883 (5 aprile). • Domenica a pranzo (spettacolo di magia): Mago Johnny (30 marzo) e Mister G. (6 aprile). Oltre a questi imperdibili appuntamenti, durante tutta la manifestazione saranno presenti artisti di strada, trampolieri, fachiri, mangiafuoco, spettacoli con cerchi di fuoco e LED, clown e un'area dedicata ai bambini, garantendo un intrattenimento continuo per tutta la famiglia. E ancora le due special guest: Marlene Clouseau, ballerina di burlesque che combina ironia, sensualità e talento, e Norma Jean, giovane comica italiana, attiva nella stand-up comedy. L'ingresso alla manifestazione è libero. Per assicurarsi un posto a tavola, è possibile prenotare online sul sito ufficiale: sagradellavaltellina.it/peschiera-borromeo/. La manifestazione avrà luogo per due weekend (28-29-30 marzo e 4-5-6 aprile 2025), presso la palatenda (coperta e riscaldata) installata al Parco Borromeo, in via Filzi / via Matteotti. Gli orari di apertura sono i seguenti: venerdì 19:00 – 24:00, sabato e domenica 12:00 – 15:00 e 19:00 – 24:00. Per maggiori informazioni: WhatsApp 389 026 5550.

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Firenze ospita il debutto italiano della BKFC: la boxe a mani nude arriva al Palazzo Wanny il 26 apri

Firenze ospita il debutto italiano della BKFC: la boxe a mani nude arriva al Palazzo Wanny il 26 apri

Il Bare Knuckle Fighting Championship (BKFC), la più prestigiosa promotion di boxe a mani nude al mondo, arriva in Italia. Il primo evento ufficiale si terrà a Firenze, il 26 aprile, presso il Palazzo Wanny, segnando un momento storico per gli sport da combattimento nel nostro Paese. La serata vedrà la partecipazione di fighter italiani e internazionali, con un titolo europeo e un titolo mondiale in palio. Testimonial d’eccezione sarà Conor McGregor, pluricampione delle MMA e nuovo volto della BKFC, che ha sottolineato l’importanza della scelta di Firenze: “L’Italia è la terra dei combattenti e dei gladiatori. Questo è il posto perfetto per il BKFC.” Questo evento, presentato a Firenze in conferenza stampa, è stato reso possibile grazie all’impegno di Gabriel Ernesto Rapisarda, Direttore Esecutivo di BKFC Italy, e Luigi Perillo, Direttore Operativo, che hanno lavorato per portare questa nuova disciplina nel cuore del nostro Paese. I biglietti per l’evento sono già disponibili su Vivaticket: vivaticket.com/it/ticket/bkfc-firenze-2025/260961

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A Reggio Calabria conversazione su "Federico II, un uomo al centro dell’universalità mediterrane

A Reggio Calabria conversazione su "Federico II, un uomo al centro dell’universalità mediterrane

Il prossimo 21 marzo sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile sarà disponibile una conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” sul tema “Federico II, un uomo al centro dell’universalità mediterranea”. Nel corso della conversazione si registra la presenza in qualità di gradita ospite della ricercatrice toscana Elena Pierotti, che nel corso del suo intervento analizzerà diverse aspetti del sovrano Svevo. Federico II fu l'ultimo regnante del Medioevo a dare un senso universale alla funzione imperiale, ma fu anche potente signore di un regno multietnico, multireligioso e multiculturale collocato al centro del Mediterraneo. Convergevano in lui tradizioni germaniche e normanne, radici occidentali e orientali, aspirazioni mistiche e pulsioni terrene: la sua azione politica rappresentò pienamente la splendida eterogeneità delle sue origini. È stato il punto di convergenza di cose eccezionali. Ha fondato nel 1224 la prima università statale della storia. Ha fatto costruire castelli e palazzi incantevoli. Alla sua corte è nata la poesia italiana e si è sviluppata una letteratura in latino destinata a essere imitata in tutta Europa fin oltre l'età moderna. Nel 1231 ha emanato un corpus di leggi che ha trovato applicazione per molti secoli. Federico II di Svevia rappresenta una delle figure più affascinanti della storia medievale europea. Nato il 26 dicembre 1194 a Jesi, nelle Marche, fu un personaggio poliedrico, capace di fondere il suo ruolo di sovrano con una visione culturale e scientifica che anticipò molte delle innovazioni del Rinascimento. Figlio dell’imperatore Enrico VI di Svevia e di Costanza d’Altavilla, regina normanna di Sicilia, Federico ereditò un impero vastissimo, caratterizzato da una profonda diversità etnica, religiosa e culturale. Questa pluralità influenzò fortemente la sua visione del potere e del mondo, rendendolo un sovrano unico nella storia europea. Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi da parte della gradita ospite del sodalizio culturale organizzatore. La conversazione, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 21 marzo.

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Come Usare i Social Media per Costruire una Carriera Sportiva

Come Usare i Social Media per Costruire una Carriera Sportiva

💡 Essere un grande atleta non basta più: se vuoi emergere, devi saper comunicare il tuo valore. Ma come puoi usare i social media per costruire la tua carriera sportiva? Oggi i social non sono solo uno svago, ma una vera e propria vetrina per gli atleti. Non importa se sei un fighter, un calciatore o un runner: se vuoi ottenere sponsorizzazioni, visibilità e opportunità, devi sapere come utilizzarli nel modo giusto. ✅ Instagram per costruire un’identità professionale ✅ TikTok per aumentare la visibilità e il coinvolgimento del pubblico ✅ LinkedIn per networking e opportunità di business ✅ YouTube per contenuti più lunghi e di valore 🚀 Ma non basta essere presenti su tutte le piattaforme: serve una strategia chiara. Se vuoi scoprire come strutturare la tua presenza online in modo efficace e attirare sponsor e fan, leggi l’articolo completo qui 👉 dracones.it/personal-branding-atleti/it/blog/social-media-per-atleti-come-usarli-per-costruire-una-carriera?%20preview=18f529e8601252f695e30130d8f20b71 🔥 Non lasciare il tuo futuro al caso: costruisci la tua carriera sportiva con i social media!

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Lacerenza & Nobile : le chiavi di cioccolata

Riciclaggio, stupefacenti, ed escort, se questo può bastare, erano le offerte del rinomato locale la ” Gintoneria” di proprietà dell’ex compagno di Stefania Nobile( figlia di Wanna Marchi) Davide Lacerenza. Un bel giro di divertimento per facoltosi clienti, che per una “notte magica” sborsavano anche 70 mila Euro...e.... homosaccens.it/lacerenza-nobile-le-chiavi-di-cioccolata/

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Elisabetta Pellini si racconta ai microfoni dell'Ufficio Stampa MP del Dott. Salvo De Vita

Elisabetta Pellini si racconta ai microfoni dell'Ufficio Stampa MP del Dott. Salvo De Vita

Oggi, siamo lieti e onorati di intervistare la famosissima attrice, regista e sceneggiatrice Elisabetta Pellini. Elisabetta, ci può parlare di come è iniziato quest’anno a livello lavorativo, tra desideri e realtà. All’orizzonte, cosa vorrebbe vedere avverarsi, e cosa ci potrebbe dire in merito? Sicuramente è stato un ottimo fine anno e inizio, sono usciti due film magnifici: “Buio come il cuore”, dove sono la protagonista, un noir scritto a quattro mani, dal critico cinematografico Claudio Masenza e dal regista Marco De Luca. L’altro è un film spirituale, dal titolo: “L’apocalisse”, di Jordan River, anch’esso molto bello, racconta la vita di Gioacchino da Fiore, in esso interpreto la regina Costanza d'Altavilla. Ambedue i film sono stati scelti a Los Angeles, Italia Film, Fashion & Art Fest 2025, in anteprima americana, e hanno vinto diversi festival. In seguito, ci saranno altri eventi da programmare per far vivere e rivivere il cinema. Un titolo ad hoc per un film scelto, per il Los Angeles, Italia Film, Fashion & Art Fest 2025, “Buio come il cuore”, cosa ci può dire in merito? Un noir, dove interpreto Anna, un’attrice che gira un film a Reggio Calabria, in questo film lei è sposata con un marito narcisista, manipolatore, che ha la mania del controllo, con quest’uomo ha un rapporto tossico. Dal quale cerca di evadere, innamorandosi del fotografo di scena del film. Anche se è un noir, racconta di rapporti tossici, violenti e incontrollati, ma anche di amori, passioni e complotti, di sensualità e di sentimenti di tipica struttura del noir, con all’interno molto dei giorni nostri. Altro lavoro clou cinematografico che la vede attrice di risalto: “L’apocalisse”, uscito nelle sale a dicembre, un ruolo maestoso nel vero senso della parola? Questo film, dove interpreto l’imperatrice Costanza d'Altavilla, racconta la vita, la filosofia e il messaggio di Gioacchino Da Fiore, monaco, figura fondamentale per la nostra storia, la nostra fede, ecc. Egli, ha vinto l’Apocalisse, con delle sue visioni. In questo viaggio, egli incontrerà l’imperatrice Costanza d'Altavilla, madre di Federico II di Svevia, ella ci tiene molto a incontrarlo; quindi, cercherà di portare con lui la spiritualità al figlio. In questo colloquio, si renderà disponibile, ma gli dirà che per fare questo passo, l’imperatrice si dovrà confessare, e quindi inginocchiare, perché agli occhi di Dio è una donna come le altre. Sarà la prima imperatrice, che si inginocchia di fronte a un monaco scalzo. All’orizzonte, vi sono nuove interazioni a livello lavorativo e di immagine? Altro lavoro importante “La sesta volta”, dove interpreto una nobildonna insieme a una partigiana, altra protagonista Sara Baccarini, interpreta questo personaggio storico, dell’epoca, molto bello, che durante, il viaggio tra i boschi scappando dai nazisti, in incognito diventeranno molto amiche, film è intriso di diversi colpi di scena. Per ora lo stanno montando, quindi spero esca presto. Altro sogno nel cassetto, un film che ho sceneggiato con Gianni Corsi dal titolo “DNA”, abbiamo un produttore che sta cercando di montarlo, questo è il mio sogno nel cassetto, di un mio lungometraggio. Sperando di realizzarlo molto presto. Articolo: Dott. Salvo De Vita, Rosa Calderone,Michele Rovatti Dirigente del Servizio: Ufficio Stampa & Produzioni MP di Salvo De Vita Distribuzione Giornalistica: Urban Dream di Mietto Elisa

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Un Carnevale da Favola: Grande Successo per lo Spettacolo per Bambini in Piazza Salvatore di Giacomo!

Un Carnevale da Favola: Grande Successo per lo Spettacolo per Bambini in Piazza Salvatore di Giacomo!

Napoli, 1 marzo 2025 – La Prima Municipalità di Napoli è entusiasta di annunciare il grande successo dello spettacolo per bambini “Un Carnevale da Favola”, che si è tenuto questa mattina in Piazza Salvatore di Giacomo. L'evento, organizzato dalla società X Eventi & Communication, ha richiamato numerose famiglie, regalando a tutti una mattinata indimenticabile all'insegna della magia e del divertimento. L'atmosfera festosa è stata animata da un avventuroso viaggio nel mondo incantevole della fabbrica di cioccolato, guidato dal geniale creatore, che ha coinvolto i piccoli partecipanti in letture ad alta voce, giochi interattivi e coreografie coinvolgenti. I bambini hanno potuto esplorare la loro creatività e fantasia, vivendo un Carnevale ricco di colori e sorrisi. “Questa iniziativa rappresenta un importante passo verso la valorizzazione di Piazza Salvatore di Giacomo come luogo di aggregazione e festa per la comunità,” l’obiettivo è far rivivere questa piazza, rendendola un punto di riferimento per le famiglie e i bambini.” L'evento è stato realizzato grazie al supporto dell'Assessorato al Turismo del Comune di Napoli, guidato dall’Assessore Teresa Armato, e ha visto la partecipazione di talentuosi artisti come Alessandro Esposito, Martina Esposito, Rossella Migliore, Francesco Savastano e Vincenzo Cacciapuoti. Un ringraziamento speciale va a tutti coloro che hanno partecipato e reso possibile questo evento di festa, che ha riempito la piazza di gioia e entusiasmo. L’iniziativa ha dimostrato come la collaborazione tra istituzioni e organizzatori privati possa portare a risultati straordinari per la comunità.

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