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Dry Ice - “No time”

Dry Ice - “No time”

Da un’idea di Giacomo Persia in arte Dry Ice “No time” nasce da un’idea del produttore Giacomo Persia, in arte Dry Ice, con la collabo-razione del manager e cantante Leon. Pezzo dalle sonorità drill, seppur mantenga un suono più incline alle sonorità pop. Nel 2020 durante la pandemia inizia a produrre appassionandosi e migliorando la sua tecnica. Nel 2021 inizia a collaborare con la famosa realtà di Genova “StudioOstile” gesti-ta dal Sound Engineer & Producer Demo, facendosi conoscere nel territorio ligure e colla-borando con artisti di punta nel territorio come Cromo e YoungSlash. Etichetta: Orangle Srl - oranglerecords.com Spotify:open.spotify.com/artist/4R6aXci8AC3XrbveV2bLh9?si=DH72P7c3T7Gj-q26NxGzzQ Instagram: instagram.com/dryice_baby?igshid=YmMyMTA2M2Y= l’altoparlante - comunicazione musicale laltoparlante.it info@laltoparlante.it

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NEGARE L'EVIDENZA

Nelle famiglie anche le più normali, le più comuni, le più banali spesso avvengono e si verificano strani fenomeni. La famiglia contrariamente a quanto si pensa non è un luogo di serena beatitudine, può essere un luogo di contrasti, angustie, respingimenti, indifferenza La famiglia è stata raggiunta dal male di vivere che accomuna altri campi della vita. Il rapporto con la famiglia di origine spesso non è fluido, rispettoso. Il rispetto non c’è o si ottiene a fatica. I parenti sono distratti, divulgano le nostre confidenze. Ogni individuo ne risente emotivamente di discussioni e lotte. Negli ultimi tempi ci accorgiamo della diffusione di un fenomeno particolare. Si nega in taluni casi persino l’evidenza. Ci sono suoceri che odiano a tal punto la nuora che ha strappato il figlio da affermare che il nipote nato che somiglia a lei in realtà non somiglia affatto alla loro cara nuora. Ci sono figli che negano di somigliare alla propria madre di fisico e carattere influenzati dalla consorte che nega categoricamente la somiglianza. Il proprio marito non somiglia alla suocera ma addirittura al padre. In questo campo affiorano altri casi. Ci sono padri di due gemelle diverse che stupidamente sono più attaccati a quella che somiglia a lui se l’altra invece è somigliante alla madre. Senza rimorsi si predilige una gemella a svantaggio dell’altra. Ci sono padri di molte figlie femmine che quando nasce l’erede maschio si affrettano a dichiarare che il rampollo somiglia a lui quando poi in definitiva è il ritratto della moglie in tutto e per tutto. Ci sono padri che a bassa voce ammettono che il figlio ha qualche caratteristica simile alla moglie fisica e caratteriale. Ci sono padri che sminuiscono le marachelle di un figlio perché a lui somigliante. Molti si adagiano in questi comportamenti meschini. Dietro c’è la paura di perdere, di venire sottovalutati oppure l’ansia di annientare il rivale sia esso suocero, zio, cugino. Ci sono persone che sottolineano con forza di essere somiglianti al loro antenato famoso quando poi sono completamente diversi e la cosa è visibile a occhio nudo. Ci sono ragazze belle e avvenenti che dicono di essere figlie naturali di certi attori o cantanti. Sono valutazioni di pessimo gusto, ridicole e infantile. Questo costume a preso piede. Persino al funerale della madre un figlio ha negato di somigliare a lei nonostante i presenti notassero il contrario, specie se la madre era di carattere debole e in vita aveva commesso degli errori. Nei funerali il comportamento del figlio ha scatenato brividi nella schiena. Per una mani di perfezione a ogni costo si negano somiglianze, si recidono legami, si creano rapporti fasulli. Ci si lascia trasportare dalle mode, dalla voglia di essere impeccabile. Non si può assomigliare a una madre obesa, a un padre alcolista. Si copre, si occulta, si nega con disinvoltura come in un gioco. Non deve trasparire la nostra provenienza. Le radici se mediocri devono scomparire. Mettiamo in fuga parenti, amici e conoscenti per somigliare magari con ritocchi all’ultimo divo dello schermo.

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Stefania Altomare Acoustic Rock Songs: non chiamatela Compilation!

Stefania Altomare Acoustic Rock Songs: non chiamatela Compilation!

Stefania Altomare, cantautrice , musicista e producer Indipendente con all'attivo un carnet di opere digitali con brani d'autore e cover di grandi successi internazionali, propone agli utenti del suo canale Youtube "Stef Altomare" una sequenza mixata di 8 brani del suo reperorio. Tra questi le cover "Big Yellow" Taxi" di Joni Mitchell e "Careless Whisper" di George Michael in chiave latin jazz. Non mancano le canzoni chitarra-e-voce registrate nei fumosi pub di Londra come "A Time for Eveything Live in London" registrata al Monkey Chews di Camden Town e "I love you from Faraway", parte di un live set all' Abbey Tavern di Kentish Town. Tra i suoi inediti figurano inoltre i singoli "Marlow's Ballad" e "T.S.G.";, frutto del suo amore per la letteratura Inlgese. La Playlist "Stefania Altomare Acoustic Rock Songs" è stata presentata in Première con un evento online sul canale youtube "Stef Altomare" Ecco il link per accedere al Video :

Stefania Altomare, già finalista nazionale del "San Remo Rock & Trend" 2002 e in semifinale a Liverpool al concorso nazionale britannico "Open Mic UK" 2010, ha calcato i palchi delle maggiori Manifestazioni per Band Emergenti, tra cui due edizioni del Festival di San Marino e dell' Accademia di San Remo , Arezzo Wave Love Festival. Ha debuttato in TV su Italia 1 nel Gennaio 2001 in "Popstar" con Daniele Bossari , "Bande Sonore" con Vanessa Incontrada nel 2001 e "Cosa succede in città" presso gli studi di "Help!" e "Roxy Bar" di Red Ronnie (2004) su Canal Jimmy di Sky . Ha inciso un singolo in studio con Giò Di Tonno nel 2005 ed ha aperto i concerti di Edoardo Bennato, Enrico Ruggeri , Niccolò Fabi, Almamegretta. Ha tenuto concerti in Svizzera, Grecia, Gran Bretagna, ed ha fato il suo ingresso nell' era della discografia digitale nella compilation del Live MI dello staff del Roxy Bar di Red Ronnie, in cui è stato scelto di pubblicare il suo primo singolo da solista "A Time for Everything" (Compilation "Live Mi Vol 1" nel 2010). In qualità di giornalista free-lance ha intervistatato personaggi vicini alla figura di Jeff Buckley il cui coautore di Grace, Gary Lucas, la ricorda tra i ringraziamenti nel suo libro "Touched By Grace, la mia musica con Jeff Buckley" uscito in Italia nel 2013 per Arcana Editore.

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giamba riporta vivacità all’amore in “Con Te”, il suo nuovo singolo prodotto da Steve Tarta

giamba riporta vivacità all’amore in “Con Te”, il suo nuovo singolo prodotto da Steve Tarta

17 anni all’anagrafe, release sincere e pulite su cui si riversano liriche lontane da cliché ed esperienze non vissute che come fiumi in piena di emozioni e pensieri, colorano l’album dei ricordi di un giovane di oggi, cogliendone e catturandone speranze, sentimenti, gioie e delusioni. Ed è in questa dimensione di verità espressiva che il cantautore argentino d’adozione capitolina giamba, al secolo Gian Bautista Cano, dopo aver magnetizzato pubblico e critica con la fine delicatezza delle sue interpretazioni in “IQOS” e “Domani”, torna a dar luce e voce alla Gen Z con “Con Te” (WD Music Italy), il suo nuovo singolo. Prodotto dal tocco unico e incantato di Steve Tarta (già per LDA, Emanuele Aloia, Albe e molti altri), e scritto dallo stesso giamba a quattro mani con Alessandro Caiazza (co-autore di LDA), il brano è una pop-ballad iper catchy dal sapore mediterraneo, in cui leggerezza, dinamismo e brio abbracciano e attraversano un testo ricco di spensieratezza e romanticismo, una dedica frizzante e vivace alla meravigliosa sensazione che noi tutti siamo soliti definire “colpo di fulmine”. Sin dall’attacco della prima strofa - «Quando ti ho vista per la prima volta la mia bocca non parlava più ed eri così bella, te lo giuro, si ferma il mondo se non ci sei tu» - l’impronta comunicativa dolce ed efficace del giovanissimo talento porteños scandisce il ritmo di quei battiti di cuore interrotti dall’emozione di un incrocio di sguardi, che nella sua inattesa istantaneità, racchiude un preziosissimo frammento di eterno, intrecciando passione, entusiasmo, tenerezza e adrenalina. Un pezzo che, nella leggerezza dei suoi contorni, delinea e sprigiona tutta quella serie di positive vibes generate dal fuoco dell’innamoramento - «mille specchi che riflettono il sorriso, sono loro che proteggono da ogni nemico» -, che si corroborano e si espandono alimentandosi del desiderio di stare sempre accanto a chi ce le ha donate, allontanandosi dalla dimensione malinconica dell’amore, fatta di paura, dolore e pressioni, per regalarci un’istantanea gioiosa e vivace sui sentimenti e le relazioni capace di riportarci indietro nel tempo, ma soprattutto, di ricordarci che amare non significa struggersi, dipendere o annullarsi, ma arricchirsi di istanti e di emozioni che avvalorano e fortificano la bellezza della vita.

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Cessione del credito pro soluto - Società di recupero crediti: Debt Recovery Today.

Cessione del credito pro soluto - Società di recupero crediti: Debt Recovery Today.

La Società Debt Recovery Today opera con autorizzazione rilasciata dalla Questura di Milano e nel rispetto di quanto previsto dal codice deontologico per gli agenti esattoriali. Se cerchi una società di recupero crediti seria e affidabile per l'incasso dei tuoi crediti commerciali, o se vuoi cedere i tuoi crediti aziendali, puoi affidarti alla società Debt Recovery Today, la quale, in particolare, offre i seguenti servizi: -Recupero crediti stragiudiziale. -Recupero crediti giudiziali. -Cessione del credito pro soluto. -Corso di formazione per la tutela del credito. debtrecoverytoday.it/

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Marco D’Elia “riporta a casa” Bodino, firma autorevole del settore delle costruzioni

Marco D’Elia “riporta a casa” Bodino, firma autorevole del settore delle costruzioni

Marco D’Elia, fondatore del Gruppo D'Engineering, impresa General Contractor di Torino specializzata nella gestione integrata e innovativa di progetti industriali, civili e tecnologici, acquisisce il marchio Bodino, firma del Made in Italy nel settore dal 1932, e “riporta a casa” quella che è stata la culla della sua formazione e forma mentis. Quando la logica di business fa rima con sentimento e lungimiranza imprenditoriale, nascono storie di eccellenze italiane di successo. “It’s coming home”. Questa volta è giusto adattare questo motto da stadio al settore dell’impresa e parlare di valori e di spinte motivazionali che fanno del tessuto imprenditoriale italiano una fonte continua di storie che meravigliano ancora. Marco D’Elia, fondatore del Gruppo D’Engineering, impresa General Contractor specializzata nella gestione integrata e innovativa di progetti industriali, civili e tecnologici, acquisisce il marchio Bodino, firma del Made in Italy nel settore dal 1932, e “riporta a casa” quella che è stata la culla della sua formazione e forma mentis. Alla base di questa scelta c’è la riconoscenza che Marco prova per Giovacchino Bodino, il fondatore dell’azienda nata oltre 90 anni fa nel Torinese, e l’affetto per il padre, Luigi D’Elia (oggi Presidente Onorario del Gruppo D’Engineering) che fu amministratore unico di Bodino fino al 2015. Giovacchino Bodino, imprenditore illuminato, ha dato lavoro e speranza a molte famiglie lasciando spazio alla crescita personale e professionale dei dipendenti: “mio padre fin da giovanissimo ha accompagnato questa impresa per oltre 40 anni” appunta D’Elia. Grazie alla vision del suo fondatore e ad una profonda specializzazione, la Bodino diventa leader assoluta nel settore delle strutture speciali e negli allestimenti, con un focus sulla “brandizzazione” dei progetti, che richiede know-how industriale e cura del dettaglio artigianale. Il suo portfolio contiene un “pezzo d’Italia”: dall’Auditorium di Roma progettato da Renzo Piano alla bolla del Lingotto, dal Museo Nazionale del Cinema di Torino oltre che al Municipio di Dublino. Prestigiosi marchi italiani ed esteri affidano a Bodino l’allestimento dei loro stand nelle fiere internazionali più accreditate e così fanno anche gli artisti e architetti famosi: Renzo Piano, Vittorio Gregotti, lo studio Aimaro Isola, lo studio De Ferrari, Andrea Bruno Stefano Boeri, per citarne soltanto alcuni. Dello stesso prestigio i committenti che le hanno volute: Fiat, CNH, Pirelli Real Estate, Generali, Finmeccanica, Fincantieri, Gruppo Luxottica, Gruppo L’Oréal, Museo del Cinema e molti altri oltre a numerosi grandi dell’orologeria mondiale tra i quali Rolex, Tag Heuer e Chopard, fino a stringere nuove partnership e nuove collaborazioni con architetti di fama mondiale come nel caso di Daniel Libeskind che ha “firmato” per Expo il padiglione Vanke. Il Gruppo D’Engineering, in crescita continua, gestisce progetti industriali, civili e tecnologici in modalità integrata e innovativa: l’acquisizione del marchio Bodino è una tappa importante per consolidare un potere d’azione ad ampio raggio ma soprattutto verticale, in progetti che richiedono competenze specifiche ed interventi tagliati ad hoc. “Le eccellenze italiane per me sono un valore – afferma D’Elia –. Mio padre è cresciuto in Bodino e in quell’azienda hanno radici la mia formazione e gran parte dei valori sui quali ho costruito D’Engineering, per me è come un cerchio che si chiude. La base di questa mia decisione è credere fermamente in una strategia che coniughi la tradizione e l’innovazione per poter affrontare qualsiasi tipo di sfida e di mercato.”

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PFAS : acqua avvelenata

PFAS : acqua avvelenata

Tutto parte nel maggio 2013, quando la regione Veneto viene informata dal ministero dell’ambiente, dell’esito delle ricerche commissionate al CNR-IRSA ( istituto ricerca sulle acque) da cui si evidenziava la presenza di pfas in concentrazioni preoccupanti, nelle acque di alcuni comuni veneti...e.. homosaccens.it/pfas-acqua-avvelenata/

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Abigail, l'esperimento sociale con gli occhi azzurri sull'intelligenza artificiale.

Abigail, l'esperimento sociale con gli occhi azzurri sull'intelligenza artificiale.

Negli ultimi anni, l'intelligenza artificiale ha fatto passi da gigante nella sua evoluzione, aprendo la strada a numerose applicazioni in vari campi, dall'industria alla medicina. Tuttavia, un nuovo esperimento sociale sta suscitando scalpore nel mondo dell'IA: si tratta di Abigail, una bellissima ragazza bionda con gli occhi azzurri, che ha carisma ed è un'influencer, ma che non è reale. L'obiettivo dell'esperimento è quello di vedere fino a che punto l'intelligenza artificiale può sostituire un essere umano. Il progetto Abigail ha già attirato l'attenzione di molti utenti dei social media, che hanno interagito con la figura virtuale. Molti hanno riconosciuto la sua bellezza e la sua capacità di conversazione, ma alcuni si sono anche chiesti se la creazione di un personaggio virtuale così realistico possa rappresentare una minaccia per l'umanità. Per ora, afferma il suo creatore, Abigail ha una faccia, può avere pose diverse e pubblicizzare ogni cosa, dai viaggi ai ristoranti. Ha una voce realistica e accogliente, e scrive testi perfetti con sintassi elaborata e hashtag performanti. Presto, con l'evoluzione dell'intelligenza artificiale, Abigail potrà fare video, pubblicizzare prodotti su tik-tok e magari crearsi un onlyfans. Fino a che punto l'intelligenza artificiale può sostituire un essere umano?

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Rosabianca Edizioni annuncia l'uscita della silloge MAL E PAROLE dell'autrice Maria Marra

Rosabianca Edizioni annuncia l'uscita della silloge MAL E PAROLE dell'autrice Maria Marra

In quarta: Chissà se per questo cielo tutti siamo ugualmente umani; chissà che tra una nuvola e l’altra il vento non trasporti parole di posti lontani. Chissà se riflesso nell’acqua il paradiso s’accorge di farsi terreno; chissà se lo sa, che col filtro del mare, quelle stesse voci d’umano diventano parole di terra e di cielo. Il volume è disponibile sul sito della casa editrice Rosabianca Edizioni, in tutte le librerie italiane e store online. Anche in versione digitale. Genere: poesia Pagine: 78 Prezzo: 13€

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“Piazza De Nava: una lunga e sconcertante storia” , terzo incontro del Circolo Culturale “L’Agorà”

“Piazza De Nava: una lunga e sconcertante storia” , terzo incontro del Circolo Culturale “L’Agorà”

Il prossimo 24 marzo sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”, sul tema “Piazza De Nava 3.zero: una lunga e sconcertante storia”. L’area in argomento rappresenta uno degli ultimi simboli storici della città di Reggio Calabria sta per essere demolito, in barba alle regole, per fare spazio alla realizzazione di una gelida superficie marmorea che cancellerà l’originario e tutelato stile Liberty e il quasi secolo di ricordi e d’importanti avvenimenti che nel tempo si sono susseguiti, richiamando nella splendida “Piazza balconcino” la presenza di migliaia di persone. Al nuovo incontro parteciperà come ospite il presidente dell’Associazione “Amici del Museo di Reggio Calabria” Francesco Arillotta che, nel corso del suo intervento, analizzerà le varie fasi inerenti l’area cittadina, intitolata al ministro reggino del Regno d’Italia Giuseppe De Nava, ed alcune osservazioni sulla progettazione della stessa. Nel 2013, Reggio Calabria fu agitata dall’ipotesi del cosiddetto 'Progetto Di Battista', elaborato manco a dirlo dal Segretariato Regionale per la Calabria, che prevedeva un scavo profondo 12 metri su tutto il fronte del palazzo del Museo Nazionale, 103 trivellazioni in piena area archeologica e 3 cabine di sollevamento ascensori alte 4 metri sul marciapiede antistante proprio Piazza de Nava. L’area di piazza Giuseppe De Nava rappresenta un “bene culturale materiale e immateriale” e come tale deve essere tutelato e conservato come sancito nel dettato del “Codice dei beni culturali”. Ma il principio fondamentale su cui si basa la tutela di Piazza De Nava, ovviamente non è soltanto di natura sociale o affettiva, ma bensì, e soprattutto di natura Legislativa, poiché la Piazza è ubicata all’interno del perimetro della zona urbana di notevole interesse pubblico, avendo valore estetico e tradizionale, costituito dal complesso degli edifici che pur costruiti all’inizio del 900, hanno rilevante valore estetico e compositivo. Le piazze di Reggio Calabria rappresentano accenti storici, architettonici e turistici, che costituiscono una grande parte dell'atmosfera millenaria della "Città della Fata Morgana". Piazza De Nava, rappresenta la rinascita di Reggio Calabria a seguito del terremoto del 28 dicembre 1908 ed in tale area trovano allocazione tre stili architettonici: quello umbertino eclettico della seconda metà dell’ottocento, quello liberty, quello razionalista italiano del ventennio. La piazza, a pianta rettangolare, è intitolata al ministro reggino del Regno d’Italia Giuseppe De Nava promotore della ricostruzione di Reggio Calabria dopo il terremoto del 1908. Non a caso il luogo è dedicato al famoso statista, in quanto lo stesso fu il promotore della ricostruzione di Reggio Calabria dopo il sisma del 1908. Piazza De Nava, storico punto di riferimento del cuore di Reggio Calabria è la piazza antistante Palazzo Piacentini, ossia il Museo Nazionale della Magna Grecia, dove sono custoditi i Bronzi di Riace , ed è intitolata al reggino Giuseppe De Nava, ministro del regno d'italia nel 1918 e nel 1921. Al centro della stessa, adornata da vari esempi arborei, sorge una monumentale fontana a due bocche, sormontata da una statua raffigurante il ministro De Nava. Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di anali da parte del presidente dell’Associazione “Amici del Museo di Reggio Calabria” Francesco Arillotta. Nel corso del suo intervento, il gradito ospite del sodalizio organizzatore analizzerà le varie fasi inerenti l’area cittadina, intitolata al ministro reggino del Regno d’Italia Giuseppe De Nava, ed alcune osservazioni sulla progettazione della stessa. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 24 marzo.

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