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Un Incontro di Culture al Biff Festival 2024

Un Incontro di Culture al Biff Festival 2024

5° edizione per il Biff Festival 10-11-12- ottobre 2024, un turbinio di emozioni, che hanno fatto palpitare i cuori con dei meravigliosi film shorts l’intera platea, nel magico scenario della perla della Lucania San Fele. Dal dì, che nacque l’idea ad Alberto Nigro nel fatidico 2019 ad oggi, di creare il Biff Festival, evento unico nella Basilicata, da un suo pensiero che sembra quasi un motto: “Diffondere la cultura e guardarla con occhi nuovi”, ha avuto un incremento esponenziale, si potrebbe osare di dire per quanto riguarda questo settore. Il magnifico evento, si pone sullo scenario dei film shorts, oggi, come appuntamento da non perdere, è qualcosa di “In”, vista la grande partecipazione da ogni parte del globo. Promosso dal Comune di San Fele, con l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, il patrocinio morale del Giffoni Festival, con l’interazione del Sindaco di San Fele Donato Sperduto, hanno omaggiato la figura di Michele Pasquale Muccia, fotografo scomparso, che ha dato lustro al suo paese, con scorci di vita vissuta, attraverso le sue opere fotografiche, si è dato il via a questo famoso appuntamento. Tra i grandi nomi degli ospiti d’Onore, spiccano: Totò Cascio; Giorgio Gobbi; Annarita Del Piano; Elisabetta Pellini; Jacopo Gubitosi; Mario Esposito ecc. Il tema del Biff Festival 2024 quest’anno in Basilicata per l’International Film Festival è stato: “Radici e Orizzonti: il cinema come ponte tra tradizione e innovazione”, con 470 cortometraggi partecipanti da tutto il pianeta, ed una giuria composta da nomi altisonanti dell’ambito cinematografico. La giuria così composta da 6 giurati di cui fa parte il dottor Salvo De Vita (Ufficio Stampa, management, produttore di eventi teatrali e cinematografici, ecc.); Valentina Castelli (regista e produttrice); Loredana Di Martino (regista); Matteo Cirillo (regista e attore); Lorenzo Scaraggi; (regista) Karlos Alastruey (regista) e presieduta dall’attore e regista Nicola Pistoia, con la direzione artistica di Alberto Nigro e coordinato dal direttore esecutivo Gerardo Carlucci e la conduzione della giornalista Gherarda Cerone, con le interfacce di Raffaella Carlucci, che ha dato via all’incontro tra l’associazione nazionale persone affette da sindrome Down con sede in Potenza dell’AIPD con sede principale a Roma, per far conoscere una realtà bellissima quella formata da persone speciali, che sono in mezzo a noi e che devono essere incluse in un discorso di crescita della nostra società, il tutto premiando con una carrellata di nomination molti artisti tra cui: Premio BIFF Special: Cambiamenti in quota di Alessandro Beltrame; Miglior corto Scuole: Cristalli dell’Istituto Domenico Modugno di Conversano; Miglior corto Accademia Belle Arti di Foggia: Invisible Bodies di Sara Pia Strafile; Premio Radici e Orizzonti: Inter di Valentina Kamenova; Miglior corto tematico: Gli ultimi giorni di pioggia di Andrea Cavalera e Francesco Corchia; Premio Basilicata in corto: L’intruso di Anna Rita Del Piano; Premio Cinema e Sport: Crossing the North all’atleta Andrea Devicenzi. Menzioni speciali: Mana di Diana Chemeris; Era Ora di Valerio Manisi; Almunìa di Giovanni Petrigliano; S62 di Niccolò Biressi; La cameretta dell’universo di Olivia Potenza. Miglior regia: WAN di Victor Monigote; Premio stampa: Vietato Fumare di Flavia Calabrese; Miglior produttore: Per Sempre di Angelo Frezza; Miglior attore: Lorenzo Neri per Saudade di Sara Schiavone; Miglior attrice: Elisabetta Pellini per Per Sempre di Angelo Frezza; Miglior corto drammatico: Gerione di Nicola Scamarcia; Miglior corto d’Animazione: In Half di Jorge Morais Valle; Miglior corto giovani: Curva di Chiara Casanova; Miglior corto per il sociale: Per Sempre Insieme di Domenico Costanzo; Miglior scenografia: Ada: Il trionfo del tempo e del disincanto di Dino Santoro; Miglior corto sul cibo: Il re del panino di Giordano Toreti; Migliori costumi: Legegra di Emiliano Barbucci; Miglior corto BIFF 24: Notti d’estate di Riccardo Cannella; Premio Amarcord: all’attore Totò Cascio; Premio alla carriera: all’attore Giorgio Gobbi. La kermesse dei premiati è stata un tripudio di talenti emergenti, uniti da una grande professionalità e maestria, in quest’arte che è la cinematografia dei film shorts. Un evento, che ha messo insieme tante tessere, dagli ambienti sociali, all’emigrazione, all’essere con le proprie radici, la propria identità, dalle malattie fisiche e mentali che coinvolgono le teen agers, alle congetture superficiali che l’uomo moderno trasuda, perdendo di vista quello che è veramente reale con la propria umanità che dovrebbe contraddistinguerlo. L’elevazione dell’essere, sulle varie problematiche della nostra società, vista con gli occhi di chi ha ancora l’ingenuità del cuore, cioè i ragazzi, la famiglia dove oggi vige sempre più l’individualismo e si perdono i veri valori che dovrebbero tenere i legami tra uomo e donna ecc. Questo, è il vero fulcro dell’arte cinematografica, dove ci si unisce tutti con un unico intento, quello di valorizzare e ampliare come concetto umano e sociologico universale un evento di crescita interiore e di monito, dato da questi virgulti del cinema, che un domani saranno uomini e donne del futuro. Il tutto, eseguito grazie ad un enorme sforzo e alla caparbietà che contraddistingue Alberto Nigro, promotore di questo evento e ai suoi innumerevoli collaboratori che sono il cemento per costruire il Biff Festival. Terminato questo evento, attendiamo il prossimo con grande trepidazione per il nuovo anno, con l’augurio di una crescita sempre maggiore. Ufficio Stampa & Produzioni MP di Salvo De Vita Distribuzione Nazionale digitale: Dott. ssa Mietto Elisa

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A Reggio Calabria conversazione sul centenario della nascita di Mastroianni

A Reggio Calabria conversazione sul centenario della nascita di Mastroianni

Il prossimo 31 ottobre sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” sul tema“1954-2024: nel centenario della nascita di Marcello Mastroianni”. Nacque a Fontana Liri, in provincia di Frosinone, cent’anni fa colui che sarebbe diventato il più famoso, importante e premiato attore della storia italiana, Marcello Mastroianni, che in quasi mezzo secolo di carriera, fu presente sui set di centoquaranta film, diventando il volto maschile più riconoscibile del cinema italiano in un periodo in cui era considerato forse il migliore al mondo. Ebbe proficue e affiatate collaborazioni con i registi più apprezzati dell’epoca: Pietro Germi, Ettore Scola, Mario Monicelli ma soprattutto Federico Fellini, che lo volle come protagonista dei suoi film più celebri, La dolce vita (1960) e 8½ (1963). Le sue prime esperienze nel mondo del cinema avvennero quando era ancora bambino. Ebbe infatti la possibilità di fare comparsate addirittura in alcuni film del grande Vittorio De Sica, che negli anni '30 era già un maestro riconosciuto. Dopo la maturità liceale, si iscrive alla facoltà di Economia e Commercio, senza però mai interrompere il rapporto con lo spettacolo e in particolare con il teatro. Entrato a far parte del Centro Universitario Teatrale, viene notato nientemeno che da Luchino Visconti, il quale lo chiama per interpretare importanti ruoli in lavori teatrali di recente concezione. Tra questi, ad esempio, “Un tram chiamato desiderio” e "Morte di un commesso viaggiatore"; oppure più classici come “La locandiera” e "Le tre sorelle". L'affermazione definitiva della carriera di Mastroianni arriva nel 1958 con “I soliti ignoti” di Mario Monicelli, a cui segue due anni più tardi “Adua e le sue compagne” di Antonio Pietrangeli. Ottiene il successo internazionale grazie alla collaborazione con Federico Fellini nei suoi due capolavori “La dolce vita” (1960) e il successivo" 8½". Fu candidato per tre volte all’Oscar al migliore attore, vinse due Prix d’interprétation masculine al Festival di Cannes, due Coppe Volpi per il migliore attore al Festival del cinema di Venezia, otto David di Donatello e decine di altri premi per la sua recitazione. Nel 1962 il "Time" lo definisce il divo straniero più popolare negli Stati Uniti e sicuramente è stato uno degli attori italiani più conosciuti nel mondo. Tra gli altri riconoscimenti, due Golden Globe, due Premi Bafta, otto David di Donatello, otto Nastri d'argento, cinque Globi d'oro e un Ciak d'oro. E' stato per tre volte candidato all'Oscar come miglior attore per “Divorzio all'italiana”, (1961) di Pietro Germi, “Una giornata particolare” (1977) di Ettore Scola e per “Oci ciornie” (1987) di Nikita Sergeevič Michalkov. Dopo i saluti istituzionali, sarà la volta di Antonio Megali (Vice presidente del sodalizio culturale reggino) che ne ricorderà le doti umane ed artistiche. Queste alcune delle cifre che sono state oggetto di analisi, nel corso della giornata di studi organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”. La conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da giovedì 31 ottobre.

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Siti adulti : arriva lo spid?

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) detta le nuove linee guida che fissano la rigorosa verifica di avere la maggiore età per accedere a siti per adulti. La nuova regola ha come scopo primario vietare ai minori di accedere a contenuti potenzialmente pericolosi...e. homosaccens.it/siti-adulti-arriva-lo-spid/

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Alessandro Accardo - Il nuovo romanzo “Quando chiudo gli occhi”

Alessandro Accardo - Il nuovo romanzo “Quando chiudo gli occhi”

Una riflessione intensa e interessante sulla vita Lo scrittore Alessandro Accardo pubblica in self il romanzo “Quando chiudo gli occhi” appoggiandosi alla piattaforma Youcanprint. Il libro, disponibile dal 13 maggio 2024, narra la storia di Julien, un uomo che, ritrovatosi misteriosamente al volante della sua automobile, senza ricordare né perché né da dove sia partito, riceve inspiegabilmente un sms dalla moglie malata, quasi ridotta a un vegetale, che gli chiede di raggiungerla nel loro “posto segreto”. Julien, a questo punto, chiude gli occhi e inizia un viaggio alla sua ricerca, nella sua mente, rivivendo episodi della sua vita a cui sono legati dei forti sensi di colpa. La narrazione si apre con il prologo, dove un narratore non identificato descrive i sogni avuti durante un periodo di depressione. Inizia un discorso sulla relatività della morale e sulla natura umana, temi che saranno il fine della storia che verrà raccontata in prima persona dal protagonista. La storia è divisa in tre parti: nella prima, il viaggio ripercorre eventi della vita coniugale; nella seconda, invece, sono narrati episodi di infanzia e, nella terza, la vita di altri due personaggi che rappresentano l’uno l’istinto e l’altro la coscienza. Il tutto viene chiuso da un epilogo scritto in terza persona, in cui viene descritto un finale che può essere interpretato come effettivo o alternativo della storia. Lo scopo è quello di avvalorare la tesi della relatività della morale, utilizzandola come lente attraverso cui osservare e reinterpretare gli eventi della vita. Acquista il libro amazon.it/dp/B0D43992KL/ref=sr_1_1? mondadoristore.it/Quando-chiudo-gli-occhi-Alessandro-Accardo/eai979122274063/ lafeltrinelli.it/quando-chiudo-occhi-libro-alessandro-accardo/e/9791222740638 ibs.it/quando-chiudo-occhi-ebook-alessandro-accardo/e/9791222745725 Storia dell’autore Alessandro Accardo è nato a Napoli nel 1992 ed è cresciuto a Portici, città dove ha conseguito la maturità scientifica e si laureato in Scienze Agrarie. Nonostante la formazione scientifica, è da sempre attratto dalle discipline umanistiche, in particolare dalla filosofia, con una predilezione per il pensiero di Socrate. La scelta di studiare agraria, motivata dalla prospettiva di un rapido inserimento nel mondo del lavoro, si rivela però non allineata con le sue vere passioni. Dopo gli studi, Accardo entra nel settore della grande distribuzione, ricoprendo il ruolo di direttore di supermercato. L'esperienza, pur fornendogli competenze organizzative e gestionali di spessore, si rivela estremamente faticosa e alienante, costringendolo a ritmi lavorativi frenetici e a rinunciare a sempre più tempo della propria vita privata. A trent'anni, stanco di un'esistenza che percepiva come svuotata, decide di compiere una svolta radicale: abbandona il settore della grande distribuzione e opta per un lavoro nel campo della comunicazione. Questa scelta gli ha permesso di ritrovare un equilibrio tra vita professionale e personale, dandogli la possibilità di dedicarsi a quella che, da sempre, è stata una delle sue più grandi passioni: la scrittura. Tra i suoi interessi, spiccano il cinema d'autore, le commedie di Edoardo De Filippo e la letteratura, con una particolare predilezione per le opere di George Orwell, come 1984 e La Fattoria degli Animali. linktr.ee/alessandroaccardo

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NOZZE

Molti considerano le nozze un modo attraverso cui compiere una scalata sociale, le nozze possono divenire un investimento, un punto di approdo. Del resto esiste da sempre la caccia al partito ricco. Avere i soldi, condurre una vita agiata da fare invidia è uno status simbol. Tutti i principi morali vengono calpestati in nome del denaro. Molti corteggiano solo donne ricche anche adulte, molte accettano solo ragazzi benestanti. Tutti sono pronti a sposare una persona che non amano ma ricca, piena di soldi. Molte ragazze sfacciate si uniscono pure a uomini attempati, divorziati, malati, bruttini ma con le tasche che rigurgitano di soldi. Avere i soldi da un senso di supremazia, di vittoria. Nessuno fa delle ragionevoli considerazioni. Il senso morale è soppiantato. Ognuno sposando un ricco si immagina una vita serena, fatta di calore, tenerezza, agii, fatta di alberghi di lusso e vacanze stellate. L’egoismo deplorevole impera pure nei sentimenti e soffoca i saldi principi morali. Con il tempo la vita accanto a un ricco non sempre si rivela fantastica. L’uomo o la donna ricca tendono ad esercitare delle pressioni, a comandare, sono spietati, vogliono sempre spuntarla loro. Di solito pretendono orgogliosamente un distacco netto con la famiglia di origine del partener. Non si mostrano disponibili ad accogliere la famiglia, il passato povero dell’altro. I ricchi peccano di orgoglio. Di solito criticano gesti, abiti del partener giudicati ai loto occhi inadeguati. Sono presuntuosi e fanno commenti ironici. Si sopravvalutano convinti di essere perfetti a loto tutto è dovuto. Camminano fieri con sul volto un ghigno satanico. Hanno un notevole senso di sé e della loro capacità seduttiva. La loro anima spesso è piena di ombre oscure. Alcuni ricchi viziosi trascinano l’altro nella perdizione, in una vita scellerata e sconsiderata fatta di alcol e gioco d’azzardo in località esclusive incurante delle esigenze altrui. Alcuni ricci si ritengono legittimati a tradire, a essere liberi. Essi perseguono unicamente il piacere egoistico a cui sono del resto abituati. Con loro ci si deve preparare a una maratona di locali, feste, cerimonie alcune stancanti specie per i timidi e riservati. Loro sono vanitosi e hanno solo pretese. Pretendono che il partener sappia sciare, danzare, fare tutti gli sport e questo non sempre è possibile. I ricchi si sentono investiti nel compito di dirozzare i loro compagni che sono inferiori specie di altro ceto. Si arriva cosi a divergenze, a opposte opinioni su vari argomenti, i ricchi vogliono essere nottambuli. Di solito vogliono dominare. Amano distinguersi, essere originali, essere ammirati in società. Non si attengono alle tradizioni. Il loro comportamento è predatorio, autoritario, assurdo. Giocano sporco, la convivenza diventa difficile, si intromettono anche i loro familiari che magari non hanno mai approvato quelle nozze con gente più bassa. Le armi si affilano in battaglie senza senso. I ricchi adottano bieche strategie. Accalappiare un ricco non è sempre producente. Le donne ricche sono capricciose, altezzose, gli uomini freddi. Non sempre si gode della serenità. Ci sono donne che dopo varie esperienze sul campo hanno eretto una barriera verso certe categorie di persone. Fuggono inorridite, diventano scortesi, evitano gli approcci indelicati. In passato c’erano dei ricchi che sposavano dei poveri ed erano altruisti, generosi, pazienti ora in questa società edonistica appare solo il profitto che alla fine trafigge l’anima e la inchioda.

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Danda, sboccia Flowers ed è pura magia

Danda, sboccia Flowers ed è pura magia

Effimera, delicata, fugace come l’illusione. E potente come l’amore. Sboccia “Flowers”, la nuova straordinaria canzone di Danda. Prodotta da Simone Ottaviano, la track è disponibile in tutti gli store e le piattaforme digitali. A un anno dall’esordio discografico con “Mostro”, la “cantattrice” Alessandra Greco ci accompagna nel suo intimo viaggio nei sentimenti. Pubblica “Flowers”, il racconto di una magia che sfiorisce, di quel disincanto comune a tanti. Incontri una persona, pensi sia la cosa migliore che ti sia mai capitata, sei felice, spensierato e i fiori iniziano a crescere. Poi arrivano i dubbi, le incomprensioni, le insicurezze. Quante volte ci è capitato di pensare “ma allora era tutto nella mia testa?”. L’incantesimo iniziale non ci fa vedere chiaramente e, tolto il velo dagli occhi, arriviamo alla consapevolezza di una relazione finita. Quella gioia che ci aveva fatto fiorire è ormai stata distrutta, lasciandoti peggio di come sei partito. «“Flowers” è stata scritta in tre momenti diversi.» spiega Danda «Quando ho iniziato, pensavo fosse una bella storia d’amore, poi la situazione è cambiata fino a disintegrarsi completamente.» Nonostante tutto il dolore e la rabbia provati, però, la canzone si conclude così com’è iniziata: “I wanna hold you so tight in the mornings, your kisses make me so high I’ll ask for more”. Perché non importa quante volte ci abbiano ferito. “Le persone come me resteranno sempre attaccate a quella effimera, delicata, fugace illusione creata nella propria testa”. Con la splendida cover realizzata da Maria Gravino, giovane artista napoletana conosciuta col nome di “More”, “Flowers” è il nuovo singolo di Danda. Fuori su Spotify / Apple Music / iTunes Entra nel mondo di Alessandra Greco attraverso IG / IMDb - Segui Danda su Instagram / Spotify / YouTube

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Al Vox torna con l'EP "SicknationAL", una fusione di generi che denuncia il vuoto mora

Al Vox torna con l'EP "SicknationAL", una fusione di generi che denuncia il vuoto mora

Il cantautore, polistrumentista, scrittore, attore e regista ligure Al Vox torna con un progetto destinato a non lasciare indifferenti: “SicknationAL” (PaKo Music Records/Believe Digital), un concept EP che mette a nudo l'anima di un artista capace di scavare in profondità nelle crepe della società contemporanea, rivelando una realtà "malata" che colpisce e intorpidisce le coscienze. Sei tracce che si mescolano tra amore, disillusione, denuncia sociale e riflessioni intime, sei tracce che raccontano, con brutalità e sensibilità al contempo, un mondo inquinato, in cui le emozioni sono soffocate da ipocrisie e paure. Ogni brano si fa specchio delle contraddizioni e dei malesseri della società attuale, traslando in musica un aspetto diverso del caos emotivo e morale che caratterizza il nostro tempo, attraverso una fusione unica di suoni e collaborazioni artistiche. Al Vox, talento geniale, dall’estro sperimentatore e imprevedibile, non si limita mai a sondare un unico genere o un'unica narrazione. In “SicknationAL” racchiude un patchwork di stili e sound, dal rap all'elettronica, dall'acustico al rock, con la partecipazione di colleghi come Luisenzaltro, Kallisto e Flavio Rubatto, ognuno portatore di un contributo significativo che amplifica l'intensità emotiva del disco. Il risultato è un EP che sfugge a qualsiasi definizione, ma che colpisce dritto al cuore, lasciando all'ascoltatore un forte senso di riflessione. Il titolo, “SicknationAL”, è un gioco di parole che richiama una "nazione malata", ma non si riferisce al solo contesto politico o sociale. Al Vox allarga lo sguardo al mondo intero, ad un sistema che sembra aver perso il contatto con la realtà e la coscienza collettiva, opprimendo le individualità sotto il peso delle paure e delle ipocrisie. «Con SicknationAL – racconta - parlo non solo della mia nazione, ma di un malessere globale che infetta l’anima delle persone, della fiducia che viene continuamente tradita e del vuoto morale che sembra impossibile da colmare.» Il viaggio inizia con “Serotonina”, un pezzo che, sotto la superficie di un amore perduto, svela il delicato equilibrio tra la chimica delle emozioni e la concretezza delle relazioni. Ma, come specifica Al Vox, non si tratta di una canzone d’amore tradizionale: «Non promuovo l’amore, promuovo l’amore coscienzioso, che non è mai perfetto e che spesso ferisce, ma che ci fa crescere», afferma l’artista, aggiungendo che la superficialità con cui spesso vengono trattati questi temi è il vero nemico da combattere. Il disco continua con "Alkol", un duetto con Luisenzaltro che, mediante l’utilizzo di metafore, affronta la questione delle dipendenze, non solo dall'alcol, ma da tutto ciò che anestetizza le menti e le coscienze. Il brano è una critica diretta ai governi e ai sistemi, i quali, anziché affrontare i problemi sociali, preferiscono distogliere lo sguardo con promesse vuote e illusioni. «Alkol non parla solo di ciò che beviamo, ma anche di ciò che ci viene imposto. Viviamo in un mondo dove la paura e l’ipocrisia sono le vere bottiglie che ci riempiono le giornate», sottolinea Al Vox. Uno dei momenti più intensi dell’EP è “SocioSkonfitta”, una traccia in collaborazione con Kallisto che riflette sul concetto di fallimento sociale e su come il giudizio altrui spesso derivi da una comprensione superficiale della vita. Il brano, con i suoi toni provocatori e le sue liriche taglienti, sfida apertamente il qualunquismo imperante: «Nessuno può decidere cosa sia giusto o sbagliato con il 20% del cervello funzionante», afferma ironicamente Al Vox, aprendo un varco di riflessione su cosa significa davvero vivere in una società che pretende di classificare tutto. Il pezzo più evocativo del concept è indubbiamente “The Robots”, cover acustica in lingua italiana del celebre brano dei Kraftwerk, realizzata in collaborazione con Flavio Rubatto. Qui, il tema della disumanizzazione viene affrontato con una delicatezza e una profondità inaspettate, attraverso l'uso del theremin che aggiunge un tocco futuristico e al tempo stesso retrò, rappresentando l'eterna lotta tra l’essere umano e la macchina. Il disco si conclude con “Accetta il consiglio, adesso”, un monologo narrato, accompagnato da sonorità ambientali che richiamano un paesaggio sonoro naturale. «È il mio invito a chi ha ancora la testa sulle spalle: vivere in pace, senza farsi schiacciare dalle brutture del mondo», spiega Al Vox. Un consiglio che, nella sua semplicità, rappresenta la chiusura perfetta di un progetto complesso e stratificato. Con “SicknationAL”, Al Vox ha creato un disco concettuale che rappresenta simultaneamente una riflessione personale e una denuncia sociale. Un EP che attraversa generi differenti con maestria, diventando un importante manifesto contro la superficialità, l'ipocrisia e la paura che dominano la nostra epoca. «Con SicknationAL – conclude Al Vox - ho voluto raccontare il mondo come lo vedo io, un mondo avvelenato che ci costringe a mettere da parte le nostre vere emozioni per sopravvivere. Non è un disco facile, ma spero che possa arrivare a chi, come me, si sente spesso perso in questo caos.» Anche in questo progetto, così come in tutte le sue precedenti release, Al Vox conferma di non aver paura di essere diverso, di rompere le regole e di mettere in discussione tutto, anche se stesso. “SicknationAL” è un album che non si riduce ad un semplice racconto, ma invita al pensiero attivo e a risvegliare quella parte di noi che spesso, per sopravvivere, decidiamo consapevolmente di lasciar dormire.

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Cucina coreana e italiana in sinergia: ricette veloci e gustose per il pubblico italiano

Cucina coreana e italiana in sinergia: ricette veloci e gustose per il pubblico italiano

Un menu fusion veloce e gustoso, che unisce tradizioni culinarie coreane e italiane La cucina coreana, già molto apprezzata in Italia, propone ora nuove ricette veloci e facili da preparare, ideali per ricreare a casa l’atmosfera dello street food di Seoul. Ingredienti semplici e facilmente reperibili rendono queste proposte accessibili a tutti. Durante uno showcooking tenutosi a Milano presso la Signature Kitchen Suite, organizzato da aT Center Paris (l’agenzia governativa del Ministero dell’Agricoltura della Repubblica di Corea), la Federazione Italiana Professional e Personal Chef (FIPPC) e il suo presidente Giorgio Trovato, insieme allo chef coreano Kim Minseok, hanno presentato un menu che comprende riso saltato con kimchi, zuppa di pollo samgyetang, mandu e ramyun, arricchiti con ingredienti italiani. “Queste ricette, veloci e creative - ha spiegato lo chef Minseok - sono facili da realizzare e rappresentano una perfetta fusione tra tradizione coreana e prodotti locali.” Le 3 ricette proposte dallo chef Kim Minseok nello showcooking -> • Riso saltato con kimchi Ingredienti: Riso bianco pronto Kimchi essiccato 1ea Pancetta affumicata 50g 1 Uovo Olio di semi q.b sale e pepe q.b Erba cipollina q.b Alghe q.b Procedimento 1. Scaldare il riso nel microonde per 1 min 30 sec, smollare nell’acqua il kimchi 2. In una padella antiaderente scaldata, mettere 1 cucchiaio di olio di semi e i cubetti di pancetta affumicata, rosolare bene poi aggiungere uovo sbattuto e cuocere. Dopo aggiungere il kimchi e il riso, saltarli bene a fiamma alta e finire la cottura. Servire su un piatto guarnito con alghe e erba cipollina tritata. • Mandu (ravioli coreani) Ingredienti: Mandu di verdure e di carne surgelati in salsa agrodolce Per salsa agrodolce: Zucchero semolato 50g Acqua 200ml Aceto bianco 40g Salsa di soia 20g Fecola di patate 20g ½ Carote Funghi orecchie di giuda 3 o 4 ½ Zucchine Per tuile corallo Farina 00 10g Olio di semi 40g Acqua 60g Proposta ricetta 1 In una padella calda, con un po’di olio di semi, appoggiare il mandu surgelato e portare a doratura, poi appoggiarlo sulla carta per asciugare il grasso in eccesso. Nella padella in cui è stato dorato il mandu, saltare carota, zucchine tagliate a pezzettini, funghi orecchie di giuda ammollati, condire con salsa di soia poi aggiungere zucchero, aceto bianco e acqua bollente. Alla fine aggiungere la fecola di patate sciolta in poca acqua per addensare la salsa. Mettere il mandu nella salsa, saltare leggermente e disporre nel piatto. Proposta ricetta 2 In una padella antiaderente calda versare un po’di olio di semi, appoggiare il mandu dalla parte piatta, coprire con un coperchio e cuocere per circa 2 min. In una ciotola piccola, mescolare bene farina, olio e acqua per preparare l’impasto della tuile. Passati i 2 min di cottura del mandu, togliere il coperchio dalla padella, versare l’impasto della tuile e abbassare la fiamma, portare a cottura la tuile finché non diventa dorata e croccante. Togliere con attenzione il mandu dalla padella, appoggiarlo sul piatto con la tuile verso l’alto, servirlo con salsa di soia e aceto. • Ramyun saltato Ingredienti: Shin ramyun instantaneo 1ea Germogli di soia 100g Lime ½ ea Yogurt grecco 20g Frutti di mare surgelati 100g Olio di semi q.b Procedimento 1. Scongelare i frutti di mare in acqua leggermente salata. Cuocere i noodle ramyun nell’acqua e scolarli. 2. In una padella versare l’olio di semi e il condimento del ramyun, saltare leggermente, poi aggiungere i frutti di mare e il ramyun. Per fine aggiungere germogli di soia, yogurt greco e succo di lime. Servire in un piatto fondo.

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"Badabum": Il Nuovo Singolo di Jarliama disponibile da oggi su tutte le piattaforme

"Badabum": Il Nuovo Singolo di Jarliama disponibile da oggi su tutte le piattaforme

Dopo il grande successo di "SSSWING", Jarliama, l'artista emergente che sta rivoluzionando la scena musicale, è pronta a conquistare nuovamente il pubblico con il suo attesissimo nuovo singolo, "Badabum". La canzone è disponibile da oggi su tutte le piattaforme "Badabum" è molto più di una semplice canzone; è un inno alla gioia, all’energia e all'autenticità. Con ritmi coinvolgenti e melodie accattivanti, Jarliama invita gli ascoltatori a lasciarsi andare e a scoprire la magia che si nasconde in ogni momento. Il brano fonde sonorità pop fresche e influenze urban, promettendo di diventare un successo inarrestabile nei prossimi mesi. La storia di "Badabum" è intrisa di passione e determinazione. Scritta durante un periodo di introspezione, Jarliama ha voluto catturare l’essenza di un momento in cui tutto sembra possibile. “Volevo creare una canzone che fosse un vero e proprio raggio di sole. ‘Badabum’ è un'espressione di libertà e voglia di vivere, un invito a ballare e a divertirsi”, afferma Jarliama. La canzone gioca con l'idea della magia, simile a quella delle favole, in particolare quella di Cenerentola. Tuttavia, anziché presentare un personaggio passivo, Jarliama si descrive come qualcuno che ha il controllo e la capacità di realizzare i propri desideri e quelli degli altri. Nella canzone, Jarliama afferma che non è una principessa né una regina, ma ha ancora il potere di creare cambiamenti significativi. Questo suggerisce un messaggio di autenticità e l'importanza di riconoscere il proprio valore, indipendentemente dai titoli tradizionali o dalle aspettative. Il ritornello enfatizza che chiunque possa chiamare Jarliama per ricevere aiuto e magia, suggerendo un messaggio di speranza e incoraggiamento a perseguire i propri sogni. La ripetizione di "badabum" crea un ritmo giocoso e coinvolgente, contribuendo all'atmosfera festosa della canzone. La capacità di far fiorire i fiori e far cantare gli uccellini riflette un senso di meraviglia e creatività, invitando gli ascoltatori a immaginare le possibilità illimitate della vita e dell'immaginazione. "Badabum" celebra l'idea che ognuno di noi ha la propria magia interiore e la capacità di trasformare i propri sogni in realtà, senza dover dipendere da un ideale di bellezza o nobiltà tradizionale. Biografia Jarliama, precedentemente conosciuta come River, è una talentuosa cantautrice messicana originaria della vivace Città del Messico. Fin da giovane, ha mostrato un profondo amore per la musica, esibendosi in chiese locali dove il suo carisma e la sua voce calda hanno catturato l’attenzione del pubblico. Insieme al fratello Fernando, ha formato il duo River&Lopez, guadagnandosi un posto nella scena musicale. La sua versatilità spazia tra vari generi, dal reggaeton all'EDM e all'Electro Swing, creando un mix unico di sonorità latine ed elettroniche. Jarliama è presente in diverse compilation, tra cui Hit Mania Dance Estate 2024, Summer On Dance Vol. 2 e Mendaki Compilation Vol. 2, dove ha vinto un contest con il suo singolo inedito "JAMELA". Con brani come "SSSWING" e il prossimo "Badabum", Jarliama continua a conquistare il cuore degli ascoltatori, portando fresche vibrazioni e un messaggio di gioia e libertà attraverso la musica. Disponibilità per Interviste Jarliama è disponibile per interviste scritte o telefoniche. Per richieste di interviste, contattare: river.lopez.official@gmail.com. - Whatsapp: 3791085114 Marco. Non perdere l'occasione di scoprire il nuovo singolo di Jarliama, "Badabum", che promette di far battere il cuore e di far ballare il mondo. Segui Jarliama sui social media per rimanere aggiornato su tutte le novità! Invitiamo tutti i giornalisti, blogger e appassionati di musica a condividere questa notizia e a far parte del viaggio di Jarliama. La musica è magia, e "Badabum" è qui per portarla a tutti!

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Grande successo per il primo weekend dell'evento “Re Tartufo e Mr. Fungo” a Sant'Angelo Lod

Grande successo per il primo weekend dell'evento “Re Tartufo e Mr. Fungo” a Sant'Angelo Lod

Si è concluso con grande successo il primo dei due weekend dedicati ai sapori dell’autunno nell’ambito dell’evento “Re Tartufo e Mr. Fungo”. L'11, 12 e 13 ottobre, presso il Cupolone in via Forze dell'Ordine, migliaia di persone hanno affollato la manifestazione per assaporare le delizie preparate dalla brigata della cucina e godersi l’atmosfera di festa. I visitatori hanno apprezzato piatti come la tartare di manzo con tartufo, il risotto al tartufo, le orecchiette salsiccia e funghi e i porcini fritti accompagnati da vini locali, bibite e snack. L’offerta gastronomica di alta qualità, organizzata da Alessandro Fico e dal team de La Loggia, ha incassato riscontri molto positivi, merito anche di ingredienti scelti e materie prime d’eccellenza. Numerosi sono stati coloro che hanno acquistato tartufi freschi al peso, mentre le famiglie hanno trovato un ambiente accogliente con menù dedicati anche ai più piccoli. Oltre all’eccellenza culinaria, la "Corte di Menelao" ha regalato momenti di puro divertimento grazie agli spettacoli di trampolieri, mangiafuoco, maghi e truccabimbi, oltre a musica dal vivo e cabaret. Il venerdì sera ha visto l'esibizione di Gianni Astone, mentre il sabato sera i Sopravvissuti e Sopravviventi, tribute band di Luciano Ligabue che nel 2023 ha partecipato alla trasmissione televisiva "Tali e Quali” guadagnando il secondo posto nella classifica generale e vincendo il titolo di miglior performance vocale, hanno entusiasmato il pubblico con le loro performance. La domenica a pranzo ha invece incantato grandi e piccini Zio Potter con la sua magia. L'organizzatore, Alessandro Fico, si è dichiarato molto soddisfatto dell'affluenza e dell'entusiasmo mostrato dai partecipanti: «Il primo weekend ha superato le nostre aspettative, con tante famiglie, gruppi di amici e appassionati di tartufi e funghi che si sono riuniti per vivere insieme momenti di convivialità e divertimento». Chi non è riuscito a partecipare avrà una nuova opportunità il prossimo weekend, il 18, 19 e 20 ottobre, quando l’evento tornerà con nuove proposte gastronomiche e il ricco programma di intrattenimento. Venerdì 18 ottobre sarà la volta del cabarettista Roberto De Marchi, mentre sabato sera Andy Vox renderà omaggio a Vasco Rossi con la sua tribute band. La domenica a pranzo sarà nuovamente dedicata alla magia, con lo spettacolo di Johnny Bucci. L’ingresso è gratuito, e per chi desidera cenare o pranzare sul posto (sia il venerdì sera dalle 19:00 alle 24:00 che l'intera giornata di sabato e domenica dalle 12:00 alle 15:00 e dalle 19:00 alle 24:00) è possibile prenotare il tavolo tramite il sito ufficiale sagrafungotartufo.com. È disponibile anche il servizio d’asporto per gustare le specialità comodamente a casa. Per maggiori informazioni, è attivo il numero WhatsApp 389.0265550.

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