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Viaggio nella mente dell'aggressore: "Sangue nelle Mani", il nuovo singolo di Occhic e

Viaggio nella mente dell'aggressore: "Sangue nelle Mani", il nuovo singolo di Occhic e

«Sangue nelle mani, ho ferito la mia donna, ma una lacrima, una sola, mi ha fatto pentire di ciò che ho fatto». È con questa confessione, tanto cruda quanto struggente, che Occhic e Impulso aprono la porta ad un doloroso viaggio nel cuore della violenza di genere, affrontando con delicatezza e coraggio una delle piaghe più atroci che affliggono la nostra società. In "Sangue nelle Mani", la musica diventa veicolo di una narrazione che non teme di esplorare le conseguenze devastanti e irreversibili di atti di violenza troppo spesso celati dietro la quotidianità delle porte chiuse, in un angolo oscuro delle nostre coscienze. La canzone si immerge nella mente e nel cuore di un uomo che, perso nel vortice della rabbia e dell'incomprensione, compie l'irreparabile: la vita di una donna, la sua ex partner, viene brutalmente interrotta dalla furia cieca dell’ego, della gelosia, del possesso. Ma il racconto non si ferma alla tragedia dell'atto, dando voce al tumulto interiore di colui che si ritrova con il "sangue nelle mani", incapace di convivere con il peso di un gesto estremo, conducendolo infine ad un tragico epilogo personale. Il brano diventa un viaggio angoscioso attraverso i corridoi bui del pentimento, dove la solitudine e il rimpianto si fanno compagni costanti. La consapevolezza della gravità del suo aberrante errore lo assale, mostrandoci che, oltre la violenza - che non è mai giustificabile -, esiste un abisso di sofferenza e perdita in cui anche l'autore dell'atto si perde. Nel cuore del testo di "Sangue nelle Mani", troviamo versi che trasudano una disperazione cruda e un tormento che si annida nelle pieghe più oscure dell'anima. «Ho macchiato le mani di sangue e non so più dove potermi nascondere» rivela un senso di colpa insopportabile, una macchia che non può essere lavata via, né ignorata. Questa frase, carica di rimorso, dipinge l'immagine di un individuo in fuga non solo dal mondo esterno, ma soprattutto da se stesso, dalla propria coscienza che non concede tregua o rifugio. «Mi prendo la mia vita con un gesto estremo e sopito» chiude il cerchio di questa tragica narrazione, sottolineando l'inevitabilità della fine scelta dall'artefice della violenza. Questo gesto, descritto come "estremo e sopito", riflette un ultimo tentativo di trovare pace, seppur attraverso un atto di definitiva disperazione. Questa decisione non è vista come una fuga, ma come l'unico percorso rimasto a un'anima ormai troppo lacerata per continuare a sopportare il peso di un crimine così atroce. Entrambi questi versi, con il loro intenso carico emotivo, invitano l'ascoltatore ad una riflessione profonda sull'impatto devastante dei soprusi, non solo sulle vittime, ma anche su chi li compie. Questa canzone scava a fondo, toccando corde molto complesse e penetrando un territorio raramente esplorato, addentrandosi nel vortice di un’esperienza profondamente travagliata. “Sangue nelle Mani” si avventura nell'animo di chi si ritrova, troppo tardi, a fare i conti con le conseguenze irreversibili delle proprie azioni, cercando di comprendere senza mai giustificare, di narrare senza mai legittimare, le tragiche spirali che possono nascere da momenti di perdita di controllo. È un monito in musica che risuona con urgenza, un appello straziante a riflettere sull'impatto devastante degli atti violenti, sulle cicatrici indelebili che lasciano dietro di sé e sulla necessità impellente di cercare vie di comunicazione più sane e costruttive, per prevenire che altre vite siano spezzate in un ciclo senza fine di dolore e rimpianto. "Sangue nelle Mani" si rivela, allora, non solo come un manifesto di denuncia contro abusi perpetrati, ma anche come un amaro riflesso sul tormento di chi si trova a vivere con le conseguenze delle proprie azioni. L'uomo, incapace di sostenere il peso schiacciante della colpa, si avvia verso un'uscita altrettanto tragica, scegliendo di porre fine alla propria sofferenza in un gesto di estrema disperazione. Attraverso questo brano, Occhic e Impulso non cercano di fornire giustificazioni o di alleggerire la gravità degli atti commessi; al contrario, ci confrontano con l'oscurità e le conseguenze devastanti degli abusi e dei soprusi, sottolineando l'assoluta necessità di prevenzione e di cambiamento culturale. Questa canzone è un appello alla consapevolezza, un invito a guardare dentro di noi e intorno a noi, a riconoscere i segnali di pericolo e ad agire per proteggere le vite. "Sangue nelle Mani" è un grido affinché si rompa il silenzio, si superino gli stereotipi e si combatta uniti contro la violenza di genere, promuovendo relazioni sane e rispettose. Occhic, al secolo Alessandro Federico D’Elia, ha sempre utilizzato la sua musica come un mezzo per esplorare e riflettere su tematiche profonde e talvolta scomode. Cresciuto a Ozieri e formatosi musicalmente tra pianoforte, canto e chitarra, ha fatto del suo approccio sincero e diretto un marchio di fabbrica del suo stile artistico. Con "Sangue nelle Mani", impreziosito dal featuring con il rapper Impulso, continua il suo viaggio di racconto emotivo, stavolta addentrandosi in una delle questioni più delicate e urgenti del nostro tempo. Questo brano è un richiamo all'umanità che risiede in ognuno di noi, un invito a fermarsi, ascoltare, e riflettere sulle realtà devastanti di ogni tipo di sopraffazione. Attraverso le voci di Occhic e Impulso, siamo chiamati a confrontarci con le ombre più oscure della nostra società, quelle che troppo spesso preferiamo ignorare o nascondere dietro un velo di indifferenza. Ciascuna nota e parola di “Sangue nelle Mani” ci sfida a riconoscere l'urgenza di un cambiamento, a prendere posizione contro l'indifferenza e a promuovere un futuro dove rispetto e comprensione prevalgano su odio e abusi. Nel tessuto di questa canzone, le confessioni diventano ponti: collegamenti tra cuori e menti, inviti a scavare nelle profondità della nostra coscienza collettiva e a interrogarci sul ruolo che ognuno di noi gioca nella perpetuazione o nell'interruzione di cicli di dolore. "Sangue nelle Mani" ci ricorda che la violenza lascia cicatrici non solo sulle vittime, ma penetra a fondo, lasciando segni indelebili su chi la compie e su chi ne è testimone. Occhic e Impulso ci dimostrano che la musica può e deve essere uno strumento di dialogo, un mezzo per illuminare le tenebre e guidarci verso un domani più giusto. In un mondo troppo spesso diviso da muri di silenzio e incomprensione, "Sangue nelle Mani" è un richiamo a non voltare lo sguardo dall'altro lato, ma ad impegnarsi attivamente nella costruzione di una realtà dove ogni individuo può vivere libero dalla paura. Questo brano, accompagnato dal toccante videoclip ufficiale diretto da Francesco Mura, è un monito a non sottovalutare il potere delle nostre azioni e delle nostre parole, un promemoria che nel cuore della notte più buia, la luce dell'empatia e della compassione può ancora trovare il modo di brillare. "Sangue nelle Mani" ci esorta ad essere parte della soluzione, a unire le nostre voci in un coro che grida per il cambiamento, e a lavorare insieme per un futuro dove la violenza di genere, e qualsiasi altro tipo di violenza, saranno solo un doloroso ricordo del passato.

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In Emilia-Romagna ora la primavera si traveste da inverno: temporali, vento e anche neve in montagna

In Emilia-Romagna ora la primavera si traveste da inverno: temporali, vento e anche neve in montagna

Dopo l'illusione dell'estate precoce un freddo tardivo che potrebbe sconfinare anche in maggio. Da simil estivo al quasi invernale il passo è stato veramente breve, poiché delle correnti artiche provenienti dal Mare del Nord hanno fatto la loro irruzione nel cuore del Mediterraneo. L’aria fredda groenlandese affluita in Italia attraverso la Scandinavia ha scalzato così piuttosto velocemente la massa d’aria calda e polverosa che accompagnava la risalita dell’anticiclone sub-tropicale, confinandola in aperto oceano Atlantico, dove rimarrà per diversi giorni. Ora la grande ruota ciclonica che governa il tempo sull’Europa, assumendo una posizione del tutto stazionaria, andrà a determinare una particolare configurazione termica destinata a durare probabilmente fino a fine mese se non addirittura alle porte del Primo Maggio... meteoroby.com/2024/04/19/in-emilia-romagna-ora-la-primavera-si-traveste-da-inverno-temporali-vento-e-anche-neve-in-montagna/

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PARTICOLARI GIORNATE

I periodi più lieti e più eccitanti sono sicuramente quelli delle festività sia esse natalizie, pasquali. Sono ghiotti e guardati con un certo interesse anche i ponti come quello del primo maggio ad esempio. Il calendario è pieno di ricorrenze che ci fanno brillare gli occhi, che ci fanno pensare ai dolci ai liquori, ai regali. Anche i più restii sono in vena di festeggiamenti, e magari per allontanare la noia organizzano un viaggio. Molti viaggiano sotto le feste solenni per raggiungere parenti e amici da cui sono lontani per questioni di lavoro o altro. Durante le feste ci si muove di più. Si decide di partire anche all’improvviso. Si gira anche per fare acquisti e regali. In passato era tutto molto semplice e lineare, certo era meglio prenotare con largo anticipo un posto su un treno o aereo. Negli ultimi tempi tutto è mutato bruscamente. Restiamo folgorati dalle tariffe proposte. Fissiamo smarriti con gli occhi sbarrati la sentenza emessa nella agenzia di viaggi dalla impiegata. Borbottiamo per la rabbia. Le tariffe sono apertamente sopra la media, oltrepassano il raddoppio. I prezzi si apprestano a triplicare. Siamo colti da una crisi di nervi. Ci rendiamo conto con angoscia che lo spostamento ci viene a costare un occhio della testa. Dissimuliamo il nostro cruccio. La rabbia interiore viene repressa. Ci fanno pena gli studenti fuori sede che devono raggiungere i familiari e non hanno i soldi sufficienti per pagare simili rincari, ingiustificati. Ci colpiscono in pieno viso le lamentele dei poveri pensionati che magari si erano preparati per raggiungere i figli all’estero per le feste e non hanno i soldi. I prezzi sono inadeguati, sconsiderati, tali da far impallidire un angelo. Sono prezzi allucinanti che non fanno dormire la notte. Molti con dolore si trattengono dal partire. Altri non perdono di vista l’obiettivo e si fanno prestare i soldi da amici a più riprese. Ognuno passa ore in banca alla posta per monitorare i propri conti. Molti premurosi mettono da parte i soldi molto prima della data della partenza. Rinunciano a fare compere. Alcuni usano mezzi più economici o alternativi come la bici, la moto, l’auto ma costernati scoprono i rincari della benzina. Le agenzie di viaggio in subbuglio promuovono mete a prezzi triplicati e davanti al nostro atteggiamento iroso diventano pure ironici. La nostra reazione è inevitabile. I rincari esplodono, si concentrano nei treni, nei taxi, nei pullman che fanno il pieno di turisti. Per istinto vorremo proseguire con il programma del nostro viaggio ma poi riflettiamo con lucidità e restiamo sconvolti dai prezzi alti. Nonostante il nostro desiderio di viaggio apportiamo delle correzioni all’itinerario animati da buon senso svisceriamo un programma più ristretto, facciamo meno giorni, ci priviamo di alcuni giorni di relax. Molti previdenti non partono più, si lasciano guidare dal senso del risparmio. Di conseguenza molti rinunciano a vedere i propri cari, si arrendono. Del resto se si parte la settimana dopo i prezzi sono più contenuti, meno esosi. Intanto i telegiornali vantano record di turisti in arrivo, tutti potenziali polli da spennare che a malapena riescono a cavarsela. Ogni volta a dispetto di tutto si ripete la stessa storia. La voglia di spennare i turisti ritorna come l’araba fenice. I turisti sono tiranneggiati, costantemente sotto assedio. Nessuno mostra senso di responsabilità. Bisognerebbe essere duri come acciaio e tutti rinunciare a partire per dare una lezione, senza abbandonarsi a una tatalistica accettazione che procura solo sofferenza. Le autorità, i governanti se ne infischiano di questa situazione nessuno mostra senso civico.

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Gianluca De Rubertis “L’equazione del destino”

Gianluca De Rubertis “L’equazione del destino”

Esce il nuovo album del cantautore Dieci tracce di pop cantautorale, con echi della tradizione italiana, ed un linguaggio ricercato nei testi, tipico dell’artista e polistrumentista. Il quarto disco di Gianluca De Rubertis ha un taglio decisamente pop cantautorale che segna una sintesi del percorso artistico fin qui attuato e fonde, nelle sue dieci tracce, l’immediatezza melodica del precedente album “La violenza della luce”, all’usuale ricercatezza dei testi, testi che agilmente percorrono argomenti cruciali dell’esistenza: dall’amore puro a quello più passionale, dal ricordo all’incombere dei destini degli uomini, dal dolore alla paura, dal mistero alla società. Il suono è solido e improntato alla sintesi, la voce in primo piano ci fa immergere immediatamente nella profondità delle parole. “L’equazione del destino” è un album pop attuale con rimandi ad un passato glorioso di tradizione cantautorale italiana. Il disco vede le featuring di Dente (ne “Il concetto di virtù”) e di Camilla dei ROS (in “Eterno rosso”). La title track del nuovo album del cantautore salentino. lo stesso giorno del suo quarto album in studio fuori anche il singolo che porta lo stesso titolo ,“L’equazione del destino”. È un brano granitico e orecchiabile al contempo, in cui ci si domanda quando e se riusciremo mai a risolvere le distanze del comunicare umano. TRACK BY TRACK ALBUM E BIOGRAFIA GIANLUCA DE RUBERTIS direzione816.wixsite.com/servicepromo/derubertistrack Edizioni: Cramps Music Distribuzione: ADA Italy CONTATTI E SOCIAL Twitter: @gderubertis Tik Tok: @gianlucaderubertis facebook.com/gianluca.derubertis instagram.com/gianlucaderubertis/?hl=it cutt.ly/H78qOwM

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Un sito diverso dal solito Sparklife

Una piattaforma dedicata a diversi argomenti come **Omaggi e Risparmio, Benessere, Bellezza e Prima Infanzia**¹. Offre una varietà di contenuti che includono: - **Promozioni e sconti**: Il sito segnala buoni sconto, codici promozionali e concorsi per aiutare i visitatori a risparmiare nella vita di tutti i giorni¹. - **Benessere e salute**: Troverai articoli ispiratori su fitness, nutrizione e consigli per il benessere generale². - **Bellezza**: Consigli per una pelle radiosa e capelli splendenti, oltre a tendenze di moda e suggerimenti di bellezza². - **Lifestyle**: Idee per viaggi avventurosi, momenti di relax e tempo libero². - **Prima infanzia**: Articoli utili per i genitori su come calcolare la data del parto e aneddoti divertenti sui bambini. sparklife.it - Omaggi e Risparmio, Benessere, Bellezza, Animali e Prima Infanzia.. sparklife.it/. Info e Contatti - Sparklife.it. sparklife.it/info-e-contatti/

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Presentati il programma e i relatori di ADworld Experience 2024

Presentati il programma e i relatori di ADworld Experience 2024

E' online il primo programma dell'evento sul digital advertising più grande d'Europa, che si svolgerà, come preannunciato, il 17 e 18 ottobre 2024 a Bologna (oppure via live streaming online), con la partecipazione di alcuni tra i più noti specialisti di campagne Pay Per Click mondiali. Come nelle 12 edizioni precedenti, il primo giorno sono previsti seminari avanzati su Google Ads, Meta Ads, Linkedin, TikTok, programmatic e Conversion Rate Optimization, più due live clinic su campagne reali in Google e Facebook proposte dai partecipanti e un laboratorio CRO. Il secondo giorno invece saranno presentati 24 casi reali di campagne PPC di successo in tutte le piattaforme più diffuse e i principali settori economici. Sono online il programma e l'elenco degli speaker di ADworld Experience 2024, la conferenza sul digital advertising ideata nel 2012 da Gianpaolo Lorusso (noto specialista di web marketing italiano) ed arrivata alla sua 13 edizione. L'evento (il più grande in Europa basato esclusivamente su casi reali Pay Per Clic) si svolgerà, come previsto, il 17 e 18 Ottobre dal vivo a Bologna e via live streaming online. Il programma è, come sempre, focalizzato su seminari avanzati in Google Ads, Meta Ads, TikTok, programmatic e CRO il primo giorno (17/10/24) e su casi reali di campagne PPC il secondo giorno (18/10/24). Modererà la sala per il mercato italiano Valerio Celletti (uno degli specialisti GAds italiani più noti ed esperti, ormai colonna portante del nostro evento), mentre quella internazionale sarà moderata da Enrica Campana (ottimo acquisto del 2023 e pienamente riconfermata anche quest'anno). In particolare, il primo giorno dell’evento (Giovedì 17 ottobre) faranno seminari avanzati: Navah Hopkins (la 2° specialista PPC più influente al mondo nel 2024), Jon Loomer (specialista di lungo corso di advertising su Meta, per la prima volta in un evento italiano), Adriaan Dekker (forse il più noto specialista PPC europeo al momento), André Morys (grandissimo specialista CRO tedesco) e Federica Brancale (che terrà anche un laboratorio CRO dal vivo), Sarah Sal (grandissima esperta di Social Media Marketing in Hootsuite), Ruben Runneboom (uno degli specialisti GAds emergenti più interessanti), Manuel Lodi (il programmatic fatto bene), Felix Beilharz (noto esperto di SMM tedesco, che presenterà in anteprima un'analisi di eyetrcking sugli annunci in FB/IG), Massimo Vichi (LinkedinAds senza segreti) e Sante J. Achille (SEO internazionale super-noto che ci spiegherà come il Natual Language Processing può aiutare le campagne PPC). Chiuderanno la giornata anche una Google Ads Clinic e una Facebook Ads Clinic, due sessioni dedicate interamente all’analisi in diretta di account dei partecipanti fatta dai relatori della giornata + alcuni esperti di un panel PPC internazionale selezionato. Quest’anno inoltre ci sarà anche un laboratorio di ottimizzazione delle conversioni tenuto da Federica Brancale (notissima esperta di CRO e design thinking). Il secondo giorno (Venerdì 18 ottobre) presenteranno dei casi di studio PPC reali da 30 minuti i relatori del primo giorno più: Luca Bove (Local Service Ads), Bianca Bergshoeff (massimizzare i tassi di ritorno), Chiara Piras (YouTube Ads), Igor Ivitskiy (30x in B2C), Giuseppe Scollo (ristrutturare GAds), Amy Stamper (dal pixel ai profitti incrementali in Mata Ads), Andrea Atzori (MetAds in settori iper-competitivi, comei l gambling), Antonio Baroni (GAds multichannel), Alberto Narenti (strategie di bidding e performance), Michal Barta (aumentare la qualità delle lead) e Sveva Coltellacci (Lead gen di successo in Linkedin Ads) più alcuni altri ancora da definire. I posti dal vivo a Bologna allo Zanhotel Europa (in zona stazione centrale) stanno diminuendo e quindi il prezzo di iscrizione presto salirà nuovamente. C’è però sempre la possibilità di seguire il live streaming, che permette comunque di assistere a tutti gli interventi in tempo reale e di fare domande ai relatori tramite l’app dell’evento. Per chi opera nel settore dell'advertising online si tratta ormai di un appuntamento da non perdere, sia a livello nazionale, sia internazionale (quasi la metà dei partecipanti proviene dall’estero) ed è un'eccellente occasione per capire chi è chi nel settore del digital marketing. Per maggiori dettagli e iscrizioni: adworldexperience.it

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Apricale, Italy

Apricale, Italy

C’era una volta Apricale – e c’è ancora: un paese di pietra, circondato dalle montagne del ponente ligure, popolato da gatti e cantastorie, baciato dal sole e dalla fortuna. Si narra che il paese di Apricale fosse stato costruito sulla sponda di una collina dove pareva che il sole non tramontasse mai. Questo paese, tanto piccolo quanto magnifico, per mestiere, continua a rappresentare il naturale sfondo per favole da donare ai viandanti che passavano da qui. Insegne, cassette delle lettere o di semplici fiori. Ogni angolo del borgo è un tripudio di colori che cattureranno i tuoi occhi e ti lasceranno senza parole. Apricale è un paese medioevale: non mancano certamente all’appello il re, la regina e la principessa del regno, affacciati, con eleganza, alla finestra del castello della lucertola. Ma le meraviglie di Apricale non finiscono qui. Alza lo sguardo al cielo, potrai ammirare una bicicletta rivolta verso l’infinito posta sull’estrema sommità della torre del castello. Incredibili emozioni e sentimenti nasceranno mentre passeggerai per le strette vie del borgo arroccato sulla collina baciata dal sole e dalla fortuna. Sogni e illusioni animeranno il tuo viaggio di ritorno, ripensando al villaggio di pietra abitato da gatti e cantastorie che hanno fatto della sua storia una leggenda. Circondato dalla natura incontaminata della valle Nervia, ti troverai ad ammirare il mare a pochi km di distanza, immerso in un ambiente mozzafiato e carico di meraviglia che nasconde segreti secolari, pronti per essere svelati.

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Il Circolo Culturale “L’Agorà” organizza incontro sul centenario di Eleonora Duse.

Il Circolo Culturale “L’Agorà” organizza incontro sul centenario di Eleonora Duse.

Il prossimo 21 aprile sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” sul tema “1924-2024: nel centenario della morte di Eleonora Duse”. L’incontro, organizzato dal sodalizio organizzatore reggino, per il significato e la valenza, ha ricevuto il Patrocinio del Comune di Asolo. Eleonora Duse, una delle più grandi attrici tra Ottocento e Novecento, nasce da Vincenzo Duse ed Angelica Cappelletto, due attori. Le vengono dati i nomi di Eleonora, Giulia, Amalia. Al seguito della compagnia teatrale del padre, prende subito confidenza con il palcoscenico. Ha quattro anni, quando, a Chioggia, recita nella parte di Cosetta dei Miserabili di Victor Hugo. A dodici sostituisce la madre ammalata nella parte di Francesca da Rimini di Silvio Pellico. A quattordici è Giulietta. Poi è un susseguirsi di prove sempre più impegnative fino all’ingresso nella compagnia Pezzana-Brunetti nel 1875 e in quella di Ciotti-Belli Blanes nel 1878 nel ruolo di prima amorosa. Nel 1880 diventa prima attrice nella compagnia di Cesare Rossi. Nel 1897 a Parigi la Duse interpreta il Sogno d’un mattino di primavera con enorme successo. Chiusa e riservata, non ama obbedire e diventa una sorta di punto di riferimento per chi vive in teatro e crede in un teatro moderno. Nel 1898 parte per l’Egitto e per la Grecia accompagnata da D’Annunzio. La loro storia d'amore finisce, nel 1904, per la conflittualità dei caratteri ma anche per i debiti che Eleonora accumula per aiutarlo e per la grande umiliazione che riceve in quello stesso anno, quando ”La figlia di Iorio” esordisce al Teatro Lirico di Milano con Irma Gramatica nella parte di Mila. Il 25 gennaio 1909 a Berlino, dopo la rappresentazione de ”La donna del mare” Eleonora Duse decide di lasciare il teatro. Nel 1916 eccola girare il suo primo e unico film, Cenere, dal romanzo di Grazia Deledda, per la regia di Febo Mari. Nel 1920, con la compagnia Zacconi, a Torino, è di nuovo La Donna Del Mare, benché invecchiata ancora una volta viene osannata per le sue intramontabili doti artistiche. Decide di organizzarsi con una sua compagnia e parte in tourneé, prima a Londra e a Vienna, poi negli Stati Uniti, dove a Pittsburgh, muore il 21 aprile 1924. Trasportata in Italia, si svolgono i funerali a Roma, nella basilica di Santa Maria Degli Angeli, e la sepoltura ad Asolo. Da queste cifre la conversazione la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” sul tema “1924-2024: nel centenario della morte di Eleonora Duse”. L’incontro, organizzato dal sodalizio organizzatore reggino, per il significato e la valenza, ha ricevuto il Patrocinio del Comune di Asolo. L’incontro, organizzato dal sodalizio organizzatore reggino, sarà visionabile dal prossimo 21 aprile sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete.

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Alberta Casaburi "Baronissi" per realizzare quello che i cittadini vogliono!!!

Alberta Casaburi "Baronissi"  per realizzare quello che i cittadini vogliono!!!

Prot. -MP 527481-del 16/04/2024 Il 30 aprile scadrà il contratto di affidamento per la gestione della casa di riposo Albergo per anziani "San Francesco da Paola" attualmente gestita dalla cooperativa Sociale Progetto 2000 sita in Saragnano Baronissi. A pochi giorni dalla scadenza del contratto di affidamento 12 lavoratori e 30 anziani non sono ancora al corrente delle loro sorti. I 30 anziani ospiti della casa di riposo saranno privati dell' assistenza di cui necessitano quotidianamente, saranno privati delle loro abitudini e delle loro amicizie. Spostare 30 ospiti in un' altra struttura, porterebbe conseguenze sociali gravi, difficoltà relazionali e affettive. Si conferma nuovamente l' inettitudine, l'incapacità dell' amministrazione di Baronissi di far fronte alle problematiche gravi con nonchalance, a discapito dei cittadini della collettività, e in modo particolare alle persone fragili e indifese. Distribuzione e Resp. del Servizio Ufficio Stampa & Produzioni MP di Salvo De Vita

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Silvia Mezzanotte interprete dello spettacolo “Vorrei che fosse amore” omaggio a Mina (recensione)

Silvia Mezzanotte interprete dello spettacolo “Vorrei che fosse amore” omaggio a Mina (recensione)

“Vorrei che fosse amore” con Silvia Mezzanotte lo spettacolo teatrale omaggio a Mina, regia di Gabriele Colferai, direzione Andrea Albertini, ideato in occasione dell'anniversario del ritiro dell'artista dalle scene il 23 Agosto del 1978. In questa data Mina si esibì al Teatro “La Bussoladomani” sul lungomare di Lido di Camaiore, in un indimenticabile concerto che la consacrò icona della musica Italiana. Spettacolo che raggiungerà i maggiori teatri d'Italia. Pescia Teatro Pacini, sabato 13 aprile 2024 assistiamo alla prima tappa dello spettacolo “Vorrei che fosse amore”, letteralmente sold out, un vero e proprio tuffo nel passato, sul palco viene ricreata la stessa ambientazione del Teatro “La bussola” , luci soffuse che fanno da cornice ad un'orchestra formata da dieci membri, orchestra “le Muse”, tutta al Femminile, a una voce straordinaria quella di Silvia Mezzanotte e agli attori Sabrina Mina Ottonello e Gabriele Colferai due innamorati, che raccontano la loro particolare storia d'amore, sulle note delle famosissime canzoni della Tigre di Cremona, tra le quali “Stasera io qui”, “Ancora ancora ancora”, “Amor mio”, “Brava”, “Città vuota”, “E se domani”, “Grande grande grande”, “Stasera io qui”, “Brava”, “Città vuota”, “E se domani”, “Vorrei che fosse amore”, “Mi sei scoppiato dentro il cuore”, un'escalation di brani che rapiscono l'intero teatro che non può esimersi, dal ricordare amori passati o momenti della propria vita ed abbandonarsi ad un vero e proprio viaggio emozionale. Il Dott. Salvo De Vita dell'Ufficio Stampa e Produzioni MP di Bologna, testimone del successo della prima tappa dello spettacolo “Vorrei che fosse amore” al Teatro Pacini di Pescia, si congratula con l'artista Silvia Mezzanotte per l'innata capacita di coinvolgere e trasmettere emozioni all'intero pubblico e ringrazia l'Ufficio Stampa del Nuovo Teatro Verdi di Montecatini Terme, per l'accredito concesso, nonché gli organizzatori e l'intero staff dello spettacolo “Vorrei che fosse amore”. Addetta Stampa e incaricata della distribuzione Dott.ssa Mietto Elisa Dirigente e responsabile del servizio Ufficio Stampa e Produzioni Mp di Salvo De Vita

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