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LIBRI PIACEVOLI

Lauren Weisberger è nata il 28 marzo del 1977 in Pennsylvania da una famiglia ebrea. Dopo il divorzio dei genitori con la madre e la sorella Dana si è trasferita a New York Dopo il conseguimento del diploma si è laureata alla università Cornell nel 1999 in letteratura inglese. Per il suo lavoro di giornalista e per passione ha compiuto soprattutto in gioventù numerosi viaggi in Giordania, in Egitto, in India, Nepal e in Europa dove ha approfondito i suoi studi letterari. Si è poi stabilita a Manhatthan dove sono ambientati i suoi romanzi e racconti. I suoi romanzi hanno avuto molto successo e trasposizioni cinematografiche notevoli. Ricordiamo in particolare il diavolo vola a Hollywood, un anello da Tiffany, al diavolo piace dolce. Nel 2003 esce il diavolo veste Prada e dopo la vendetta veste Prada una sorta di seguito del precedente che hanno avuto adattamenti per il cinema. In realtà ci sono nei due libri , come avviene a molti scrittori, molti spunti autobiografici, la stessa autrice è stata lei stessa assistente di una imprenditrice nel campo delle riviste di moda La figura che ne viene fuori è quella di un capo donna spietata, cinica, fanatica, piena di pretese, arrogante, capace di insultare i dipendenti, di spazientirsi con facilità. Il romanzo dimostra come anche le donne capo possono diventare spietate come gli uomini di potere. Non vi è alcune differenza, le donne ricalcano i modelli maschili di riferimento,

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Jarliama presenta Wild West Swing: il nuovo video musicale girato a San Salvatore di Sinis

Jarliama presenta Wild West Swing: il nuovo video musicale girato a San Salvatore di Sinis

Dopo il successo di Don’t You Come Back, che ha superato le 47.000 visualizzazioni su YouTube, la cantante italo-messicana Jarliama torna con un nuovo singolo dal titolo Wild West Swing, pubblicato da The Palma Music in collaborazione con Reload Music powered by Sony Music Italia. Il brano sarà disponibile dal 18 settembre 2025 su tutti gli store musicali online. Il videoclip ufficiale sarà girato in Sardegna, nello storico borgo di San Salvatore di Sinis, trasformato per l’occasione in un set dal fascino spaghetti western. Un set unico: San Salvatore di Sinis San Salvatore di Sinis è un piccolo villaggio di Cabras che prende vita ogni anno a settembre durante la suggestiva Corsa degli Scalzi, processione che coinvolge oltre 800 corridori scalzi in saio bianco. Ma non solo: il borgo è un vero luogo di culto per i cinefili. Qui furono girati film come Giarrettiera Colt di Gian Andrea Rocco – che ispirò Quentin Tarantino per Kill Bill – oltre a pellicole recenti come Figlia mia di Laura Bispuri con Alba Rohrwacher e La leggenda di Kaspar Hauser con Vincent Gallo. Le protagoniste: il ritorno delle ballerine dell’ASD Black Stars Il videoclip vedrà nuovamente protagoniste le ballerine Alessandra Zucca, Eleonora Mereu e Rossella Mereu, già apparse nei precedenti successi Little Trumpet e Cruisin’ in the Sixties. Con le loro coreografie firmate Black Stars, daranno vita a un’atmosfera sospesa tra jazz, swing ed energia western, esaltando il ritmo travolgente del nuovo brano. La scuola ASD Black Stars, diretta da Alessandra Zucca, ha sede a Via Ludwig Van Beethoven, 26, 09045 Quartu Sant’Elena (CA), ed è un punto di riferimento in Sardegna per la danza swing e coreografie dallo stile retrò. Dichiarazioni «Con Wild West Swing ho voluto unire due mondi che amo: il fascino intramontabile del western e l’energia dell’electro swing» – dichiara Jarliama, autrice, cantante e produttrice del brano. – «Girare a San Salvatore di Sinis significa riportare alla luce un pezzo di storia cinematografica, ma anche rendere omaggio alla Sardegna che mi ha accolto e che continua a ispirarmi». Jarliama – Biografia Jarliama è una cantante e produttrice italo-messicana con base in Sardegna, specializzata in electro swing, EDM e jazz-pop. Ha iniziato la sua carriera artistica nel gospel, dove ha sviluppato straordinarie capacità vocali e una spiccata sensibilità musicale. Successivamente ha fondato insieme a suo fratello Fernando il duo River&Lopez, intraprendendo così il suo percorso nel mondo della musica elettronica e pop. La sua dedizione alla musica è evidente nella produttività: Jarliama pubblica un nuovo singolo ogni mese, conquistando pubblico e critica internazionale con la sua capacità di fondere elementi tradizionali del jazz e dello swing con sonorità moderne ed elettroniche. Il suo stile unico, che combina la sua eredità culturale italo-messicana con influenze musicali contemporanee, l’ha portata a collaborare con prestigiose etichette e a ottenere riconoscimenti a livello mondiale. Successi recenti 8 novembre 2024 – Boomerang, Feel It e Badabum entrano nei Triple Top 10 Shazam 9 dicembre 2024 – SSSWING conquista la Top 10 USA 16 novembre 2024 – Badabum raggiunge la Top 10 Globale Shazam 19 dicembre 2024 – Boom Shakalaka entra nei Top 10 di sempre 2025 – Boomerang conquista la Top 10 in Giappone 30 gennaio 2025 – Feel It raggiunge la posizione 10 di sempre su Shazam 20-28 marzo 2025 – oltre 100 Shazam globali superati 25 maggio 2025 – We Are The Tok entra nella Top 100 Best House Chart di Hypeddit (pubblicato come RIVER) Compilation ufficiali Hit Mania Dance Estate 2024 Mendaki Compilation 2024 Nothing But Dancefloor Fire Vol. 26 Nothing But Dancefloor Fire Vol. 27 Nothing But Pure Dance Vol. 31 Nothing But Pure Dance Vol. 32 Gym Jams 013 Etichette discografiche Reload Music – Etichetta indipendente italiana con distribuzione Sony, specializzata in EDM, pop e dance. Partner di The Palma Music. The Palma Music – Divisione digitale di Reload Music, con focus su artisti emergenti, remix e club hit. Jaywork Music – Storica etichetta italiana attiva dal 1998, punto di riferimento per l’elettronica italiana nel mondo. Mendaki Publishing – Sub-label di Orange Records dedicata a contest e pubblicazioni, valorizzando nuove voci come Jarliama.

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A San Giacomo di Teglio, il Panificio Bresesti

A San Giacomo di Teglio, il Panificio Bresesti

Tutte le volte che i nostri itinerari vagabondi ci hanno portato in Valtellina, non è mai mancata una visita gustosa al Panificio Bresesti di San Giacomo di Teglio. “Dalla bottega alimentare di nonno Silvio – reduce della campagna di Russia e decorato con la croce al valore – i Bresesti hanno imparato il valore delle tradizion i e l’amore per la cucina tipica della Valtellina. Da oltre quarant’anni il Panificio Bresesti, aperto da Bruno – figlio di Silvio – lavora con passione, amore e produce, con fatica e dedizione, pane e prodotti tipici del territorio valtellinese, rispettandone le antiche tradizioni.” Forse sarà per questa storia, che i giornalisti di Borghi d’Europa si sono ricordati del Panificio Bresesti, quando hanno ricominciato il Cammino delle Identità, il Percorso di informazione che dal 2014 valorizza e fa conoscere le eccellenze della Valtellina nel progetto L’Europa delle scienze e della cultura, Patrocinato dalla IAI -Iniziativa adriatico ionica,Forum Intergovernativo. Il 6 e il 7 settembre una delegazione visiterà a Teglio la Mostra a Palazzo BESTA ( Il senso del vino), per poi incontrare alcune aziende della filiera agroalimentare, I vini di Giorgio Gianatti, i prodotti del Panificio Bresesti; i salumi del Salumificio Testini. “Un negozio moderno basato su tradizioni antiche. Da noi il pane si produce e si sforna proprio come veniva prodotto e sfornato nelle vecchie contrade telline, mantenendo gusto e croccantezza. Utilizzando solo materie prime naturali, senza aggiunta di conservanti e additivi chimici, siamo in grado di proporre prodotti genuini e saporiti, che porteranno sulle vostre tavole il vero gusto valtellinese del mangiare bene e in maniera sana. Pane di segale, dolci, pizzoccheri, prodotti da forno tipici. Panificio Bresesti offre solo prodotti di qualità, nel rispetto della tradizione.” Da sempre sosteniamo la necessità di una vera e propria ‘carta del pane’, per abbinare in modo corretto i cibi e i vini. Luca e Simone Bresesti hanno portato idee e hanno saputo valorizzare ulteriormente un prodotto – il pane di segale valtellinese – che già oggi viene consumato per la sua capacità di regolarizzare l’intestino e migliorare la circolazione. Il viaggio del gusto di Borghi d’Europa parte dagli inizi di settembre e si svilupperà fino a dicembre 2026, realizzando una intensa campagna d’informazione grazie al Percorso Internazionale I Mulini del gusto e le Vie del Pane. La rete Borghi d’Europa ha deciso infatti di un creare un percorso dedicato a questi temi, tra le grandi iniziative di informazione del progetto. Il circuito organizza e promuove dei percorsi per mettere a confronto idee, progetti, capaci di seguire il filo logico della valorizzazione rispettosa degli equilibri sociali culturali e ambientali dei territori di riferimento. Sono previsti incontri e stages di informazione nei territori,per raccontare a giornalisti e comunicatori le storie dei borghi e delle loro culture. Ogni ‘tappa’ tocca i luoghi, le storie, i protagonisti della filiera agroalimentare. Il progetto era stato presentato nell’aprile del 2019 presso la sede del Parlamento Europeo di Milano. La degustazione di settembre valorizzerà l’abbinamento del Fiocco della Valtellina e della Slinzega con il pane della famiglia Bresesti e i vini di Giorgio Gianatti. Renzo Lupatin Autore Renzo Lupatin

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Contro il silenzio e la rassegnazione: la battaglia di Antonio Marsico per i lavoratori

Contro il silenzio e la rassegnazione: la battaglia di Antonio Marsico per i lavoratori

Antonio Marsico: “La meccanica non è più quella di una volta. Serve passione, competenza e rispetto per il mestiere. E anche la politica deve tornare a servire il cittadino” Antonio Marsico, tecnico e formatore con oltre cinquant’anni di esperienza nel settore automobilistico, lancia un appello accorato ai giovani e agli operatori del settore: “La meccanica è cambiata radicalmente. Non basta più saper smontare e rimontare. Oggi servono studio, corsi, patentini e soprattutto una passione che non si compra.” Marsico, che ha iniziato a lavorare a soli dieci anni, racconta con orgoglio il suo percorso: “Facevo l’installatore, non il semplice riparatore. Progettavo, montavo, inventavo. Era un lavoro che ti gratificava, ti faceva sentire parte di qualcosa. Oggi invece si ripara e basta, senza più quella soddisfazione.” Nel suo intervento, Marsico denuncia la crisi del settore: mancanza di personale qualificato, stipendi non adeguati, giovani disillusi e una tecnologia sempre più complessa che scoraggia anche i più volenterosi. “L’elettronica e l’elettrico hanno stravolto tutto. Se non sei preparato, rischi la salute. E le officine non sono pronte.” La denuncia sulla formazione giovanile Marsico punta il dito contro il sistema scolastico e le aziende che accolgono studenti in stage: “I ragazzi vengono mandati nelle officine e invece di imparare il mestiere, vengono messi a pulire. È uno sfruttamento, non una formazione. E poi vengono promossi senza sapere nulla. Io chiedo sempre: ‘Perché avete scelto questa scuola? Lo fate con amore o per obbligo?’” Con amarezza, racconta di giovani che non mostrano interesse né impegno: “Se non hai passione, lascia stare. Io insegno col cuore, ma non posso perdere tempo con chi non vuole imparare. Questo mestiere si fa con amore, non per obbligo.” Il grido contro lo sfruttamento e la svalutazione del mestiere Marsico evidenzia la carenza di manodopera e la fuga dei professionisti: “Oggi nessuno vuole più fare il meccanico. Gli stipendi sono bassi, il lavoro è duro, e non c’è riconoscimento. Se vuoi un professionista, devi riconoscergli uno stipendio adeguato. Altrimenti vanno in fabbrica, fanno i turni e si risparmiano la fatica.” Per questo ha scelto di lavorare in autonomia: “Meglio un lavoro autonomo che essere sfruttato. Faccio il mio lavoro, stabilisco i miei limiti. Se si va oltre, si paga. È giusto così.” Una visione politica: “Serve sincerità, non business” Marsico non si ferma alla meccanica. Con tono deciso, affronta anche il tema della politica, sua grande passione dopo le auto, e della società: “Gli italiani non hanno ancora capito. Pensano che vada tutto bene, ma stiamo andando in malora.” Con uno sguardo critico all’Europa e alla gestione internazionale, aggiunge: “La Germania si solleverà, ma noi italiani siamo diventati peggio del terzo mondo. Non sappiamo cosa fare. Le parole non bastano più. Servono i fatti.” Marsico annuncia la sua volontà di candidarsi nella Regione Puglia: “Lo farò con il cuore. Voglio dare sostegno a chi ha bisogno. Ho combattuto la delinquenza negli anni ’80, non ho mai avuto paura. Vivo per aiutare gli altri.” Conclude con un appello forte: “La nuova generazione rischia la schiavitù. Se non cambiamo rotta, non ci sarà futuro. Io voglio un’Italia migliore, fatta di sincerità, lavoro e rispetto. E se non trovo questo nei partiti, ne creerò uno mio.” Articolo: Dott.ssa Mietto Elisa Dirigente del servizio: Ufficio Stampa & Produzioni MP di Salvo De Vita Resp. e Tutela Immagine: Dott. Salvo De Vita Distribuzione Nazionale Digitale: Urban Dream di Mietto Elisa

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Erotismo queer: Jack Scarlett contro i paradossi del moralismo

Erotismo queer: Jack Scarlett contro i paradossi del moralismo

Uno sguardo che brucia, una pulsione che divora. “Il Corpo del Diavolo” è il nuovo, coraggioso singolo di Jack Scarlett, attivista LGBTQ+ tra gli artisti più talentuosi e fuori dagli schemi della nuova scena pop italiana. Un racconto in bilico tra erotismo maschile e dinamiche tossiche che affronta senza retorica né censure il tema del desiderio omosessuale, elevandolo a narrazione sociale, poetica, politica e – inevitabilmente – provocatoria. Scritto dopo due relazioni intense e dolorose, non è un brano d’amore, ma un viaggio nell’ossessione ripetuta e autoctona. Nessun moralismo, nessuna richiesta di empatia: solo la necessità di rappresentare il proprio inferno – e di attraversarlo. «Assaporando il corpo del diavolo» diventa allora una resa consapevole, ma anche un atto di riscatto. Una confessione autobiografica che non cerca filtri né redenzione. E che culmina in una scena erotica esplicita – rara nel pop italiano, trattata con sguardo artistico, non compiacente. Qui il male ha un nome, ma non è un mostro: è il volto di chi ti stringe e ti consuma. La figura di Lucifero, lungi dall’essere satanica, è simbolo di un amore che affascina e distrugge. Jack Scarlett lo definisce “il principe della mia favola”, rovesciando la narrazione tradizionale e chiedendosi – con sguardo spietatamente onesto– chi siano davvero i buoni. La società del decoro, quella bigotta e perbenista, viene spogliata delle sue ipocrisie: mentre condanna chi ama in modo non convenzionale, non vede – o finge di non vedere – la violenza che si nasconde dietro la normalità, quella che si alimenta nel silenzio delle relazioni eteronormate. Prodotto da Yanomi (già per Alfa, Olly e molti altri) e Blame, “Il Corpo del Diavolo” si muove tra R&B, dark-pop e contaminazioni elettroniche. La scelta più radicale? L’inserimento di un coro di bambini dell’associazione L’AMACA di Milano. Una decisione che, abbinata al tema, ha già acceso il dibattito. L’accostamento tra purezza infantile e racconto esplicito del desiderio omosessuale ha sollevato critiche nei circuiti più conservatori – qualcuno parla già di “satanismo”. Ma per Jack non è una trovata scandalistica: è un modo per rompere i confini del pregiudizio e ribaltare i codici della narrazione dominante. Una provocazione? No, o almeno non del tutto. Una strategia comunicativa perfettamente consapevole, che cerca di far emergere – per contrasto – i paradossi dell’indignazione pubblica, smontando la retorica del finto scandalo e mettendo lo specchio davanti a chi si indigna a comando. Secondo l’ultimo report di ILGA Europe, l’Italia è al 34° posto su 49 paesi europei per tutela dei diritti LGBTQ+. Il dato peggiore riguarda l’educazione affettiva nelle scuole, spesso assente o fortemente osteggiata. In questo vuoto educativo e sociale, l’arte – e la musica – assumono un ruolo cruciale. Nel videoclip ufficiale, diretto da Brace Beltempo, Lucifero diventa un supereroe queer: non il carnefice, ma il salvatore. Il video celebra chi è stato definito “freak” o “diverso” e capovolge le categorie del giudizio. Chi discrimina, qui, ha il volto dell’ipocrisia. Chi viene condannato, rivendica la sua libertà. A interpretare Lucifero è Alex Nardelli, modello di nudo artistico, il cui volto incarna alla perfezione la visione del personaggio: «Sembra uscito dal quadro di Alexandre Cabanel – dichiara Jack Scarlett -. È il mio Lucifero ideale: un angelo caduto che conserva intatta tutta la sua bellezza.» Nella copertina del singolo, la somiglianza con l’iconica opera ottocentesca è immediata. In un momento storico in cui il linguaggio dell’odio guadagna spazio mediatico e politico, “Il Corpo del Diavolo” arriva come atto artistico dirompente, che parla di carne, passione, ma anche di liberazione, riconciliazione e affermazione: personale, sentimentale, identitaria. Quella di Jack Scarlett è una battaglia quotidiana contro l’omofobia e il conformismo: «Avevo bisogno di raccontare il più grande cliché – conclude -: restare in una relazione che ti consuma. Il diavolo era l’unico modo per darne dignità. Il coro infantilizza l’ombra, perché se si condanna il sacro si capisce cosa si teme davvero: l’istinto, l’istigazione, la verità.» Dopo il successo di “Io sono unico”, “Discorsi a metà” e “Senza più perdermi”, brani manifesto contro il bullismo omofobico, Jack Scarlett si conferma come una voce centrale dell’attivismo LGBTQ+, proponendo un dialogo con le istituzioni e la comunità. Con “Il Corpo del Diavolo” porta l’erotismo queer al centro del dibattito pubblico, in un’Italia dove – secondo Arcigay – il 62% delle persone LGBTQ+ ha subito almeno un episodio di discriminazione nel corso della vita, ma solo l’8% lo ha denunciato. In un clima simile, ancora ostile a ciò che viene percepito come "diverso", esporsi è una forma di resistenza, raccontarsi diventa una presa di posizione, e rappresentarsi significa anche difendersi. Il cantautore milanese, con questo nuovo brano, rilancia il discorso queer in Italia: un discorso che non si accontenta più della visibilità, ma reclama spazio, ascolto e legittimità. Dal divieto di amare al diritto di raccontarlo senza filtri, questa canzone urla ciò che la società prova ancora a censurare: che il desiderio è legittimo, anche quando brucia. È un gesto culturale, uno specchio provocatorio che interroga una collettività spaventata dal contatto, dall’istinto e dalla libertà.

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26° PREMIO RIVIERA LAURENCE OLIVIER - VIVIEN LEIGH CONCORSO NAZIONALE LETTERARIO E CINEMATOGRAFICO

26° PREMIO RIVIERA LAURENCE OLIVIER - VIVIEN LEIGH CONCORSO NAZIONALE  LETTERARIO E CINEMATOGRAFICO

Con le medaglie della Presidenza della Repubblica Italiana (2014), con il Patrocinio della Regione del Veneto, organizzato dal Corriere della Riviera in collaborazione con il comune di Bardolino (VR) e con il patrocinio dell’Unione Nazionale Scrittori e Artisti - ROMA UIL, la Comunità del Garda e l’Accademia Internazionale Greci Marino del Verbano. Al 26° Premio Riviera Laurence Olivier Vivien Leigh, Ivan Cattaneo e Nicoletta Vitale premi alla carriera Laurence Olivier e Vivien Leigh rispettivamente innanzi al numeroso pubblico intervenuto alla prestigiosa Sala della Disciplina di Bardolino, il 2 luglio scorso. In un contesto spettacolare ha preso il via alle 19:00 l’edizione stellare del Premio Riviera. Dopo l’intro di Gianfranco Vaccari, i big hanno assistito dapprima alla premiazione dei concorrenti del ventiseiesimo concorso letterario nazionale. Susanna Gecchele e Andrea Torresani rispettivamente presentatrice e direttore artistico della manifestazione hanno dato il via alla kermesse che ha visto premiati una presenti in sala: Alessia De Togni, Pietro De Simone, Robert El Asmar, Aurora Cantini, Giulia Andrea Pansera e Rosa Girardi Bertoncelli. Dopo la recita delle poesie da parte della brava Lorella Martini, ha preso il centro del palco Ivan Cattaneo cantautore e ottimo interprete di Hit, come la celeberrima “Una zebra pois”. Tra scrosci di applausi del numeroso pubblico presente ha poi detto. “Anche Mina mi aveva fatto i complimenti perché è riuscito a portare una delle sue maggiori canzoni come una zebra a pois a vendere migliaia di copie. Da lì ho espresso le mie capacità anche di esibizione davanti al pubblico conoscendo anche la celeberrima Raffaella Carrà grandissima artista che in me vedeva qualcosa di originale del panorama artistico nazionale”. È salita poi sul tappeto rosso la nota presentatrice di Canale Italia Nicoletta Vitale che ha ricevuto il Premio Vivien Leigh “Il programma Niky’s Show che conduco su canale Italia” ha detto “è il coronamento della mia carriera. un sogno che ho coltivato per anni riuscendo grazie anche alla dirigenza della televisione a realizzare questo contest che raccoglie artisti di varia estrazione. Dando però spazio alla ricerca di nuovi talenti nel settore musicale. Il premio Vivien Leigh per me è un sogno e incarna esattamente la mia personalità che esprimo anche sul palcoscenico”. È intervenuto poi Antonio La Punzina che ha data prova della sua bravura con il suo nuovo brano. Si è aperto poi anche il sipario sul Concorso internazionale cinematografico con la consegna dei Premi a Antonio Maria Castaldo con il film Gli elefanti, a Bernardette Mca Bride proveniente dall’Irlanda rispettivamente Selezione e Selezione speciale. Sono stati poi premiati con la menzione d’onore Marco Trionfante con il film “Le ali invisibili”. Miglior sceneggiatura per il cortometraggio (Ghosted Md) per il due volte Emmy Award Jarret Bellucci; Pablo Tréhin-Marçot con L’ultima sparatoria; Joseph Braude del Washington Institute con The Sex Slave, e per Voyager di Pablo Pagan. Miglior attore Clint Calvert nel film Post Traction di Caleb Johoson e dello stesso Clint Calvert. A Giulio Novelli è stato assegnato il premio per il miglior cortometraggio. Al termine della kermesse esibizione da stadio per Umberto Lo Sapio, con le hit sempre verdi partenopee dei primi del 900. Intervento anche del consigliere regionale Marco Andreoli che ha declamato il sostegno da parte della Regione Veneto alla manifestazione. Infine, cena di gala presso il Ristorante Franciscus di Bardolino per i noti intervenuti con brindisi finale per tutti. Il direttore artistico: “Un anno da incorniciare. Nonostante cambio sede location Premio del mese precedente la Sala della Disciplina di Bardolino si è rivelata, grazie al supporto del Comune, di grande livello. Grande simpatia anche nei premiati che hanno dimostrato di apprezzare questa modalità della 26esima edizione più sciolta per i vari interventi artistici. Ringrazio tutti gli sponsor ed Enti che ci hanno supportato. E arrivederci al prossimo anno!” Andrea Torresani NOVELLE - I° CLASSIFICATO Alessia de Togni con l’opera “L’uomo che amava il lago” II° CLASSIFICATO Gabriele Andreani con l’opera “La vita in una notte” NARRATIVA EDITA - RICONOSCIMENTO SPECIALE Robert El Asmar con l’opera: “Beirut Verona solo andata” POESIA EDITA - I° CLASSIFICATO Aurora Contini “Sopra le nuvole” Silele edizioni II° CLASSIFICATO Michele D’amore con l’opera “Inverno sul Tirreno” LIRICA INEDITA I° CLASSIFICATO - Pietro De Simone con l’opera “L’estate degli anni sessanta” II° CLASSIFICATO - Rosa Girardi Bertoncelli con l’opera “Nel Benaco e altre emozioni” LIRICA SUL GARDA I° CLASSIFICATO Giulia Andrea Pansera con l’opera “E imperiture nell’acqua le onde” Direttore artistico: Andrea Torresani - 2025 - Comitato d'onore GIOVANNI RANA (imprenditore) - NICOLA MADONNA (Segreteria generale UIL) NATALE ANTONIO ROSSI (Presidente Unione Nazionale Scrittori e Artisti) - ALESSANDRA CASELLA (attrice giornalista) -MARIA ANTONIETTA VENTRE (presidente Fondazione Mariele Ventre (Bologna) - MICHELE NOCERA (Critico musicale) - VINCE TEMPERA (Direttore d’orchestra) - GINO MESCOLI (Direttore d’orchestra e compositore) - DOMENICO CARA (Critico letterario) - GOFFREDO DE PASCALE (Critico cinematografico) - FELICE NAALIN (Artista) - GIORDANO BRUNO GUERRI ( Storico- Direttore del Vittoriale degli italiani). GIURIA ANDREA TORRESANI (segretario del premio-editore) - UGO BRUSAPORCO (Critico cinematografico) - LIVIO PARISI (docente) - ROBERTO GIANFREDA (Giornalista) - CLAUDIA FARINA (Giornalista) - PAOLO PAOLACCI (Giornalista). PREMI ALLA CARRIERA Albo d’oro Premio Laurence Olivier: Mauro Serio 2000- Francesco Calsolaro, 2001 Luciano Tallarini,2002- Ricky Gianco 2003- Fabio Testi 2004- Lando Buzzanca 2005- Oliviero Beha 2006 -Gino Mescoli 2007- Milo Manara 2008- Vince Tempera 2009-Lamberto Sposini 2010-Folco Quilici 2011-Aldo Tagliapietra 2011 – Franco Migliacci 2012- Franco Oppini 2013- Michele Mirabella 2014- 2015 Sonohra-2016 I Camaleonti- 2017 NicoIa Di Bari-2018 Mario Tessuto -2019 Memo Remigi-2020 Gianni Togni- 2021 Red Canzian-2022 Drupi-2023 Dik Dik- 2024 Dario Baldan Bembo- 2025 Ivan Cattaneo Albo d'oro Premio Vivien Leigh: Caterina Argese 2000- Maria Venturi 2001- Maria Antonietta Ventre 2002- Alessandra Casella 2003- Paola Quattrini 2004- Oriella Dorella 2005- Grazia De Marchi 2006- Cecilia Gasdia 2007- Eva Grimaldi 2008- Katia Ricciarelli 2009 -Lorena Bianchetti 2010-Sara Simeoni 2011 Gigliola Cinquetti 2012- Maria Giovanna Elmi 2013- Ivana Spagna 2014- Maria Amelia Monti 2015-2016 Simona Tagli- 2017 Giovanna- 2018 Marisa Laurito- 2019 Denny Mendez-2020 Sabrina Simoni-2021 Hui He-2022 Rosanna Fratello-2023 Viola Valentino-2024 Marina Suma- 2025 Nicoletta Vitale Albo d'oro Premio Riviera internazionale(biennale): 2001 Nicole Menz /2002 Godeard Scrhamm /2003 Robert Jung /2004 Piera Legnaghi/ 2005 Giuseppe Ferlenga/ 2007 Deborah Kooperman/ 2009 Patricia Guy/ 2011 Sergio Pasetto/ 2013 Rosario Priore/ 2015 Dante Peretti/ 2017 Patrizia Martello- 2019 Beatrice Pezzini- 2021 Gianni Lollis- 2023 Franco Bagutti Albo d'oro: Alloro della Riviera(biennale) 2002 Giorgia Monese- 2003 Tullio Ferro -2004 Carlo Favalli- 2006 Piero Marcolini -2008 Cristina Mazza- 2010 Susanna Gecchele -2012 Gianpaolo Trevisi- 2014 Ferdinando Imposimato -2016 Bruno Prosdocimi-2018 Claudia Farina-2020 Giovanni Finardi-2022 Giorgio Massignan

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🎉 Evento di Inaugurazione – Creaviva: Il Social Network dei Creativi & Artisti 🎨

🎉 Evento di Inaugurazione – Creaviva: Il Social Network dei Creativi & Artisti 🎨

Siamo entusiasti di invitarvi all’inaugurazione ufficiale di Creaviva, il nuovo social network dedicato a creativi, artisti e visionari di ogni genere! Un luogo dove condividere le proprie opere, trovare ispirazione, collaborare e dare vita a progetti unici. Nato dalla passione e dalla visione di Angela Zidda e Pietro D’Amelia, Creaviva è più di una piattaforma: è una comunità viva in cui ogni talento trova il suo spazio. 📌 Che tu sia pittore, musicista, fotografo, designer o scrittore, Creaviva è la tua nuova casa creativa! 👉 Partecipa, condividi e invita i tuoi amici: la creatività è ancora più bella quando è condivisa. 📱 Accedi e registrati subito da cellulare: creaviva.net ✨ Porta la tua creatività ovunque tu sia!

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Nel ricordo di Francesco Antonio Lascala, vittima della strage di Bologna

Nel ricordo di Francesco Antonio Lascala, vittima della strage di Bologna

Bologna, 2 agosto 2025, sono trascorsi 45 anni dell'immane tragedia della strage del capoluogo emiliano, dove morirono 85 innocenti ed in quella triste giornata si registrano oltre 200 feriti. A tal proposito il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, nel corso della commemorazione fa riferimento ad una “indelebile disumanità”. Reggio Calabria, 2 agosto 2025, sono trascorsi 45 anni dalla strage ferroviaria di Bologna e nell’arco di tempo trascorso da quella immane catastrofe, nessun gonfalone delle istituzioni della Città dello Stretto intravisto, come segno di solidarietà nei confronti della città felsinea, dei parenti sia delle vittime che di quelli dei tanti feriti, orribilmente segnati sia nel corpo che nello spirito. Tra le vittime innocenti di quel massacro vi era Francesco Antonio Lascala, di Reggio Calabria, ex centralinista delle Ferrovie dello Stato, ormai in pensione, si trovava sul primo binario, in attesa del treno delle 11,05 che lo avrebbe portato a Fidenza e poi a Cremona dalla figlia Enza. Il Circolo Culturale “L’Agorà”, ricorda tale figura, anche se purtroppo dimenticata nella memoria, da parte delle istituzioni locali che dovrebbero avere il preciso dovere di trasferire alle future generazioni la memoria di un crimine tanto efferato. Reggio Calabria, 2 agosto 2025, sono trascorsi 45 anni dalla strage ferroviaria di Bologna e la parte peninsulare dello Stretto è avvolta da un assordante silenzio. Reggio Calabria, 2 agosto 2025, sono trascorsi sette anni da quel 6 agosto, quando il Circolo Culturale “L’Agorà” inoltrò una richiesta ufficiale indirizzata alla intitolazione di un luogo pubblico, già individuato, al Comune di Reggio Calabria, proposta acquisita d’ufficio al prot. 125802, da quella data, il sodalizio culturale reggino non ha ricevuto nessuna risposta in tal senso. Il tempo, così come la vita di tanti innocenti, tra i quali il nostro concittadino Francesco Antonio Lascala, si è fermato alle 10.25 sull’orologio della stazione di Bologna, ma la voglia di ricordare e far ricordare, senza nessun secondo fine non si è fermata da parte delle persone libere, proprietari di coscienza e dignità.

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Bondage, swinging e love tourism: ecco i trend dell’estate secondo Wyylde

Bondage, swinging e love tourism: ecco i trend dell’estate secondo Wyylde

Libertà sessuale: secondo una ricerca di Discurv, le donne guidano “a sorpresa” la rivoluzione, senza pregiudizi e vincoli di nessun tipo Le donne guidano la rivoluzione sessuale, vivendo il piacere a 360 gradi. Che siano in coppia o da sole, le donne negli ultimi anni hanno ridisegnato i trend del piacere e della libertà sessuale. Un recente studio di Wyylde, il social network per esplorare la sessualità senza scrupoli, evidenzia, infatti, una chiara evoluzione della libertà sessuale delle donne, dove l'educazione gioca un ruolo fondamentale nel comprendere che la responsabilità sessuale e tutte le relazioni tra uomini e donne possono essere ugualmente legittime, senza bisogno di giudizio. Nuovi trend: sempre più giovani le donne alla ricerca di relazioni mordi e fuggi I dati hanno rivelato come le donne nate tra la fine degli anni '90 e l'inizio degli anni 2000 siano più libere nel vivere ed esprimere la propria sessualità, rispetto ai decenni precedenti. Le amicizie sessuali in Italia hanno guadagnato popolarità. Una donna italiana su quattro ha avuto rapporti sessuali con un amico maschio. Inoltre, il sesso occasionale sta diventando più comune. Il 50% delle donne italiane sotto i 25 anni dichiara di aver avuto rapporti sessuali senza alcuna prospettiva futura. Secondo una recente ricerca condotta dall’istituto di ricerca francese Discurv per il colosso dell'intrattenimento per adulti Xlovecam sono molto diverse le fantasie femminili delle più giovani, che prendono direzioni forse non scontate. Al secondo posto (dopo i luoghi esotici) le ragazze fantasticano di sottomettersi al partner (63%) e, poco meno (58%) di dominare il partner. Circa la metà (44%) sogna di farlo in pubblico o con più persone (più dei maschi, 41%), il 40% vorrebbe provare il bondage (solo il 26% dei maschi) e il 39% ha fantasie omosessuali. Circa 1 giovane su 5 ha fantasie su atti non consensuali simulati (23%). Infine, i giovani di entrambi i sessi sembrano essere poco interessati a fantasie che riguardino esplicitamente il tradimento (18% maschi e 15% femmine). Interessante anche la naturalezza con cui i giovani si rapportano alle proprie fantasie: solo il 18% delle ragazze e il 16% dei ragazzi dice di provare vergogna per i desideri sessuali. "Una vita sessuale aperta può avere diverse conseguenze positive, sia per l'individuo che per la coppia, - afferma Arola Poch, sessuologa di Wyylde - può contribuire ad aggiungere divertimento, rompere la monotonia, portare novità alla vita erotica, acquisire sicurezza e comprensione reciproca in coppia... Attraverso l'onestà e la cura, una vita sessuale aperta ci aiuta a conoscerci meglio e a capire cosa ci arricchisce e cosa no, aiutandoci a sentirci a nostro agio con la nostra sessualità". Per superare i pregiudizi, Poch commenta che "dobbiamo tenere presente che una sessualità sana è necessaria per il nostro benessere. Per raggiungerla, dobbiamo superare i pregiudizi, conoscere noi stessi e accettarci. Questo fornirà una solida base per godere di una vita sessuale completa, coerente con i desideri e i bisogni di ogni persona. E con questo, ci prenderemo cura della nostra salute sessuale". Estate 2025: tra International Swinging Day e i nuovi luoghi della trasgressione per single e coppie L’estate, si sa, è la stagione in cui il desiderio sessuale raggiunge il suo apice. Anche le occasioni per fare nuovi incontri sono all’ordine del giorno; in particolare le località di mare regalano le maggiori opportunità di fare nuove conoscenze… anche per chi vuole aprirsi o aprire la coppia a nuovi incontri, esperienze e relazioni. Addirittura il 13 agosto, a partire dal 2003, si celebra l’International Swinging Day, ossia la giornata internazionale volta a onorare chi nutre una passione per questa pratica attraverso eventi, feste, e incontri organizzati da club, siti web e community di swingers in tutto il mondo. Per i partecipanti, questa giornata rappresenta un'opportunità per sentirsi parte di una comunità e celebrare liberamente le proprie scelte di vita, un inno alla libertà sessuale e alla sua massima espressione evidenziato dal claim di Wyylde. La diffusione delle iniziative pensate per International Swinging Day avviene di norma attraverso i siti web e le pagine social di community e club di swinging dove trovare informazioni sugli eventi legati alla giornata. Ma quali sono le mete più battute e preferite dagli swingers? Tra le mete più gettonate senza dubbio i Villaggi Naturisti in cui potersi divertire con veri e propri after hour, ma anche trascorrere intere giornate a prendere il sole, bere un drink, fare sport, per poi, in serata, partecipare a feste trasgressive a tema. Oltra ai Villaggi Naturisti, tra i contesti apprezzati dagli swingers anche le terme libere, le spiagge nudiste e i club privè open air. Negli anni è cresciuta la richiesta anche per le crociere libertine, i love hotel per uomini soli, i villaggi vacanze per Sugar Mamas (donne che sostengono finanziariamente o materialmente un compagno più giovane, in cambio di compagnia romantica o sessuale), resort per coppie scambiste, che oggi rappresentano una fetta consistente e remunerativa del turismo organizzato in chiave adult.

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La relazione tra social media e posizionamento del sito sul web

La relazione tra social media e posizionamento del sito sul web

I social media, pur non influenzando direttamente il posizionamento SEO, giocano un ruolo cruciale nel migliorare la visibilità online di un sito. Condividere contenuti di qualità sui canali social aumenta il traffico al sito, rafforza il brand e favorisce la creazione di backlink naturali, tutti fattori che incidono positivamente sulla SEO. Inoltre, l'interazione con il pubblico e la condivisione frequente migliorano la fiducia e l'autorevolezza del marchio. Una strategia integrata tra social media e ottimizzazione SEO contribuisce quindi a una presenza online più solida ed efficace. avgraficadesign.com/blog/la-relazione-tra-social-media-e-posizionamento-del-sito-sul-web

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