Le visite mediche nel nostro paese sono sempre un problema. Gli assistiti devono solo subire. Le liste di attese nel pubblico sono senza confini. Per effettuare una visita specialistica si deve attendere anni come pure una visita geriatrica urgente. Il paziente si sente tradito e oltraggiato. Oltre che nel pubblico si deve attendere si aggiunge la burocrazia e i maltrattamenti del personale anche nervoso e stanco per gli inconvenienti del sistema. Certi meccanismi complicati fanno ribollire il sangue nelle vene. I pazienti devono subire ritardi e disagi con rassegnato fatalismo. Nessuno è capace di porre un freno a questa assurda deriva sanitaria. La rabbia diventa totale. Molti stanchi e incattiviti si rivolgono alle strutture private per avere visite in tempi brevi. Anche qui però nonostante le premesse e le apparenze, le pubblicità si va incontro a cocenti delusioni che fanno venire la nausea. Molti restano attoniti. Gli specialisti sono scorbutici, esosi, inaffidabili, tracotanti, superbi. Si pagano cifre astronomiche per banali visite. Le segretarie stesse sono antipatiche e il loro comportamento confonde e deprime. Il paziente non è trattato con i guanti bianchi ma con indifferenza e in certi casi con ironia. Certi comportamenti creano smarrimento, sgomento. Gli anziani sono trattati con distacco come fossero oggetti, come se essere anziano fosse colpa sua. Negli ultimi tempi data la situazione economica disastrosa sono di meno le persone che si rivolgono ai privati non per mancanza di volontà ma di risorse. Allora gli specialisti del privato non si sono persi d’animo hanno aumentato le tariffe, mandano i pazienti in visita dai loro amici per spirito collaborativo, e poi affibbiano al paziente di turno tutta una seria di trattamenti farmacologici inutili e non necessari facendo il gioco dei rappresentanti di case farmaceutiche amiche che elargiscono sconti vantaggiosi e trattamenti di riguardo. A parità di valore poi si scelgono sempre i farmaci più costosi sul mercato. Sono integratori, creme di scarso valore ed effetto ma che fanno spendere delle somme di denaro al soggetto interessato, vittima inconsapevole del raggiro. Tutti si sfogano sul consumatore finale, sia esso cliente o paziente. Lucrare sui malati sembra più immorale. I farmaci senza valore non fanno nulla e non cambiano il quadro clinico, sono dei palliativi. Nessuno si mette nei panni del paziente che potrebbe non avere i soldi sufficienti per acquistare farmaci dal prezzo salato. Certi comportamenti crudeli sono vere rapine che si ripetono monotone ai danni di soggetti magari fragili e anziani, ma anche bambini. Il paziente prudente soggiogato dalle parole del dottore abile oratore compra i farmaci convinto di fare cosa giusta, gli sembra una cosa naturale obbedire al medico magari noto professionista nel suo campo. I pazienti sono in balia dei voleri altrui e questo è molto triste e procura infelicità. Ci sono persone che spendono tutto per i farmaci consigliati e poi non hanno soldi per le cose essenziali. Si tolgono il pane di bocca per soddisfare i capricci di un medico troppo scrupoloso ad arricchire i portafogli suo e degli altri amici. I pazienti fanno parte del resto di una folla anonima, si può sparare nel mucchio. Le conseguenze sono la creazione di una società crudele a cui è difficile sottrarsi. I pazienti sono birilli, tasselli, statuine, pedine. Il furore non serve, bisognerebbe tentare di arginare il fenomeno. Molti negano l’evidenza e prendono tempo dando l’illusione che tutto è a posto o quasi. La rabbia devastante dei pazienti non porta mai alla vendetta. Non serve arrabbiarsi, incalzare. Molti cambiano medico ma poi ritrovano lo stesso trattamento. Tutti si sono allineati, uniformati come per tacito accordo. Si prescrivono sempre tante medicine senza tener conto che il paziente potrebbe anche essere intollerante ad alcuni componenti ma a loro non importa. Alcuni dottori mentono pure sul contenuto di un farmaco per indorare la pillola e favorire l’acquisto. Ad esempio negano che la medicina contiene dei principi attivi che poi sono riportati fedelmente nel foglio illustrativo, Ci si sente trattati da idioti. Per appioppare farmaci non si chiedono le intolleranze e le patologie del paziente. Alcuni farmaci cumulati con altri possono dare noiosi effetti collaterali. Si fanno ridicoli tentativi per indurre il paziente alle compere massicce in farmacia. Se poi si telefona allo specialista per chiarimenti lui non risponde, è uccel di bosco. Il paziente che non obbedisce e non prende i farmaci prescritti è stolto, debole e soprattutto ingrato. Poi con la scusa di un controllo dopo il trattamento farmacologico si induce il paziente a fissare un altro appuntamento specialistico con altro esborso di soldi. Alcuni centri diagnostici sono pure lontani e gli anziani sono costretti a prendere il taxi. Il paziente è messo sotto torchio per gradi. Dopo non si può tornare indietro. Si attua un meccanismo perverso dove i soldi e le spese sono notevoli e non si sono protezioni . Ci si può solo dolore di questo amaro gioco. Nessuno controlla questa situazione occupato a coltivare solo il proprio orto. Dimentichi del rispetto e della morale si è arrivati a questo punto: non badare agli altri se soffrono. La premura è di fare soldi in tempi rapidi. Poi accade che anche i medici malati hanno lo stesso trattamento atroce perpetrato pure da colleghi ormai divenuti aridi come un tempo lo erano loro. Del resto chi la fa la aspetti.