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Aissela presenta il suo nuovo singolo che apre una nuova era per l'artista


Aissela presenta il suo nuovo singolo che apre una nuova era per l'artista


Oxazione (che si legge "operazione") esce su etichetta Gallia Music, affronta la necessità di fermarsi e resettare il proprio animo per ritrovarsi Dopo il successo dell’EP “Fosca”, la cantautrice Aissela torna con un nuovo, intenso brano: “Oxazione”, pubblicato da Gallia srl / Gallia Music e disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 14 novembre 2025. “Oxazione” – che si legge “Operazione” – è un viaggio nella mente di una generazione in bilico tra lucidità e smarrimento. Con la sua scrittura diretta e poetica, Aissela racconta la ricerca di equilibrio in un mondo che spinge alla dissonanza. Tra sonorità alternative e una voce dal timbro inconfondibile, il brano si muove su un confine sottile tra vulnerabilità e forza. “È una canzone che parla del bisogno di essere se stessi,” – spiega Aissela – “di fermarsi quando nel cervello la confusione diventa ingestibile e tutto diventa troppo.”. Il testo alterna immagini visionarie e confessionali: “Mi sono incastrata in una vita che non si può fare / Sono innamorata della distorsione temporale”. Una narrazione che rispecchia lo stile unico di Aissela, sempre in bilico tra introspezione e ribellione. Un percorso artistico in crescita quello di Aissela Aissela (nome d’arte di Alessia Ragusa) è una cantautrice nata a Catania nel 2002. Dopo gli esordi nella scena musicale laziale, ha conquistato pubblico e critica con un linguaggio autentico e una voce capace di fondere dolcezza e intensità. Nel 2024 ha iniziato a collaborare con il produttore Valter Sacripanti, pubblicando i singoli “Neuropsichiatria Infantile”, “Fosca” e “Clara”. Il suo EP “Fosca” (2025) ha segnato una svolta artistica, ricevendo ottimi consensi e portandola ad esibirsi in locali simbolo come il Piper Club di Roma, Largo Venue e DeTune Milano. Con “Oxazione”, Aissela conferma la sua evoluzione artistica e la capacità di raccontare la complessità emotiva della contemporaneità con uno sguardo lucido e personale. Isabel Zolli Promotion Agency Sede Operativa: via Simone De Saint Bon 47 – Roma

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GHIOTTONI

Le feste natalizie sono alle porte e si percepisce già una atmosfera nuova e diversa, parte la corsa al regalo, agli acquisti di cibarie varie. Tutti cercano di darsi da fere in cucina, di esplorare nuove ricette. Anche le persone più parche e riservate si impegnano. Nei negozi si trova solo gente indaffarata come se si nutrisse solo a Natale. La corsa al cibo raffinato, ai vini speciali appare a un certo punto ridicolo e si ripete ogni anno. La tavola per molti deve essere impeccabile, si fanno debiti per comprare per la vigilia pesci prelibati e prodotti di marca. Per i dolci e vini si spende un patrimonio. Chi si mantiene sobrio e sceglie menù semplici viene considerato poco, messo in disparte. Si scelgono ricette straniere, piatti bizzarri. Cucinare in modo fastoso sembra diventato un obbligo. Ci si affanna in cucina si cercano spunti, collaboratori specie se si ha ospiti di riguardo. Le tavole sono imbandite con posate di argento e centrotavola in peltro e cristallo, specie nelle case dei ricchi. C’è un interesse a fare bella figura, si ingaggiano gare con parenti e amici a chi ha gli addobbi più belli. Si invidiano gli addobbi dei vicini e i loro pasti succulenti. Scioccamente non si tiene conto che ci sono persone che non possono comprarsi neppure dei mandarini. Ogni anno il procedimento è sempre lo stesso. Si prenota in ristoranti stellati. Si fanno veglioni e cenoni con mille portate. Sembra che per le feste si è autorizzati a mangiare molto. Si diventa ghiottoni. Si mangia in modo incontrollato rassicurati dal calore delle feste. Si comprano prodotti senza indugio, si spende in modo indecente. La tenuta dei conti vacilla. Si crea una vera dipendenza da cibo. Si seguono varie ricette regionali. I giovani non si fanno distrarre e dopo le abbuffate cercano di fare sport. Gli anziani invece mangiano troppo e in modo ridicolo sostenitori della buona tavola e alla fine si sentono male. Molti sono stati ricoverati in ospedale subito dopo le feste o durante le stesse. Un fenomeno in crescita che nasce sotto traccia e si sta sviluppando. Nessuno ferma gli anziani, li consiglia di non abusare. I figli inseguono i loro progetti di viaggio natalizio e lasciano i genitori soli, che si sottopongono a veri stress culinari. I figli dovrebbero tutelare i genitori, essere l’ago della bilancia. Dovrebbero passare le vacanze con loro, vedere le loro esigenze. Gli anziani alla fine non solo hanno delle indigestioni ma arrivano ad avere complicazioni cardiache. Si arriva ad avere palpitazioni, fibrillazioni. Il natale impostato in questo modo non è il fautore di letizia. Bisognerebbe essere meno affezionati al cibo e più al concetto spirituale del natale. Le stravaganze culinarie potrebbero avere serie conseguenze. Il comportamento sfrenato è fuori di ogni logica perché non si mangia e beve solo per le feste comandate. Molti addirittura affittano locali per cucinare visto che hanno piccole cucine per preparare le pietanze. Ci rendiamo conto che invece tutto accade in modo galoppante come da copione. Il progresso ha portato agli eccessi. Non serve nemmeno dopo i bagordi una astinenza forzata che fa più male che bene. Bisogna ingegnarsi e fuggire dalle sofisticazioni. Possiamo cambiare sistema di vita, i tempi sono maturi. Il natale non deve essere faticoso e mettere il fisico sotto stress. Le conseguenze di una mal nutrizione possono essere veramente deleterie. Mangiare molto non è vantaggioso specialmente dolci e prodotti industriali. Il corpo e la mente risentono degli eccessi in modo considerevole. La norma dovrebbe essere la sobrietà che non è mai causa di dolori.

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Mi fa impazzire farmi penetrare ano e vagina contemporaneamente..

Mi fa impazzire farmi penetrare ano e vagina contemporaneamente..

La DP (double penetration) non è necessariamente praticabile da due uomini e una donna: può essere praticato nel sesso a due o addirittura in solitaria, ma attrezzandosi con un dildo e/o con un plug anale

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L’Ufficio Stampa MP di Salvo de Vita, intervista il cantautore Riccardo Ruiu

Chi è Riccardo Ruiu e cosa rappresenta per te il mondo musicale? Sono un cantautore sardo, ho 50 anni e, per lavoro, vivo a Berlino già da più di 15 anni. La musica è per me un universo fondamentale e unico, perché riesce a dare voce ai sentimenti più profondi e autentici che porto dentro. Attraverso le mie composizioni cerco di esprimere queste emozioni e di condividerle con chi le ascolta, offrendo anche una personale visione della vita e di ciò che viviamo ogni giorno. La musica, infatti, è uno strumento potente che ci permette di raccontare il nostro vissuto, di manifestare emozioni e sentimenti in tutta la loro verità. Questo è, per me, il suo ruolo più importante. Quando hai capito che volevi fare musica? Quando ho preso una chitarra in mano per la prima volta, è scattato qualcosa. Io già scrivevo poesie e queste poesie sono diventate canzoni. Un po' per gioco, un po' per voglia di mettermi alla prova, poi la cosa è diventata più seria ed è iniziata la mia carriera di cantautore. Hai avuto mentori o modelli che ti hanno ispirato? Ho tratto ispirazione dai più grandi, da quei nomi che hanno segnato la storia della musica italiana: De Gregori, De André, Lucio Dalla, Vecchioni, solo per citarne alcuni. Sono loro ad aver influenzato profondamente il mio percorso artistico. Parlaci del tuo nuovo singolo “Tra me e te”? Sì, il mio nuovo singolo "Tra me e te", è prodotto dall'etichetta Multiforce di Tiziano Giupponi, arrangiatore Stefano Manion Ferrari, con l'editing, mix e mastering di Maurizio Rossi. "Tra me e te" è un brano profondamente intimista e riflessivo, nato dalle ferite lasciate dal periodo della pandemia. Racconta le difficoltà e le anomalie vissute in quegli anni, con particolare attenzione a chi ha compiuto scelte personali e si è visto negare il rispetto dei propri diritti. Il titolo stesso è un omaggio a quelle persone che, in un tempo di oscuramento delle coscienze, hanno condiviso una visione comune. È una riflessione sull’interconnessione tra individui, sulla sintonia che può nascere anche nel dolore e nella resistenza. La canzone esprime anche una critica alla frenesia e all’effimero che caratterizzano la società contemporanea. I rapporti interpersonali si sono fatti più superficiali, meno profondi rispetto al passato. Viviamo in un mondo che corre, che dimentica facilmente la realtà, sempre più immerso nel virtuale e sempre meno capace di comunicare dal vivo. Questo disagio è uno dei temi centrali del brano, che denuncia la perdita di autenticità nelle relazioni e nella vita quotidiana. "Tra me e te" è anche un messaggio di speranza: invita a riscoprire valori più veri, come il rispetto per l’altro e per le sue scelte. È un invito a rallentare, a tornare all’essenza, a guardarsi dentro e a ritrovare una connessione più profonda con gli altri. Progetti futuri e consigli per coloro che intendono affacciarsi a questa realtà? C'è già un altro singolo che è in preparazione e che probabilmente vedrà la luce a inizio 2026, non dico ancora niente per scaramanzia, un canzone introspettiva, sarà sicuramente un bel progetto. A chi intende avvicinarsi a questa realtà suggerisco di credere sempre nelle proprie possibilità, anche nei momenti in cui la vena creativa può venire meno e ovviamente consiglio sempre di partire anche da una base tecnica. Perché il talento va bene, però bisogna anche studiare per riuscire a comporre. Oggigiorno molte persone scrivono una canzone senza sentirla davvero, solo per poter dire "ho scritto una canzone". In realtà, una canzone autentica è molto di più: è uno strumento che ti permette di guardarti dentro, di esplorare te stesso e di crescere. E con la crescita cambia anche la tua visione del mondo, si evolve, e da lì nascono nuove parole, nuove melodie. È un percorso continuo, un cammino in costante trasformazione. Dove possiamo seguirti? Per chi mi vuole seguire sono presente su tutti i social: Riccardo cioè io su Facebook, come riccaru75 su Instagram e su TikTok come @riccaru. Si possono inoltre acquistare i miei brani su tutte le piattaforme digitali. Articolo: Dott.ssa Mietto Elisa Dirigente del servizio: Dott. Salvo De Vita Supervisore e Resp. Pubblicazione: Ufficio Stampa e Produzioni MP Distribuzione: Urban Dream di Mietto Elisa

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Smart city e efficienza energetica: torna Smart Building Expo 2025

Smart city e efficienza energetica: torna Smart Building Expo 2025

A Fiera Milano, dal 19 al 21 novembre, torna Smart Building Expo 2025, l’evento dedicato alla transizione digitale ed ecologica dell’edilizia. Professionisti e aziende si incontrano per condividere idee e tecnologie al servizio della smart city del futuro. Manca poco all’apertura di Smart Building Expo 2025, la manifestazione internazionale organizzata da Fiera Milano e Pentastudio dedicata all’innovazione tecnologica, all’efficienza energetica e all’integrazione dei sistemi. Dal 19 al 21 novembre 2025, progettisti, ingegneri, installatori, imprese e stakeholder pubblici e privati si incontreranno nei padiglioni di Fiera Milano – Rho per confrontarsi sulle nuove sfide della transizione energetica e digitale. Con un’esposizione in crescita del 20% rispetto alla scorsa edizione, SBE 2025 ospiterà numerosi protagonisti dell’industria e della system integration, tra cui ABB, Adeogroup, Eelectron, Finder, Gewiss e Vimar, e offrirà un ricco programma di workshop, eventi formativi e incontri B2B, costruito per coniugare aggiornamento tecnico e opportunità di business. Un’agenda su tre giorni per raccontare l’evoluzione dell’energia urbana Smart Building Expo 2025 si articolerà in tre giornate tematiche, con focus complementari sui grandi pilastri della twin transition: decarbonizzazione, elettrificazione e digitalizzazione urbana. Il 19 novembre si aprirà con un workshop istituzionale sull’EPBD IV, la nuova direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici, promosso da MASE, ANCE, ANIE e Adiconsum, per analizzare il quadro normativo e gli impatti sui prossimi investimenti pubblici e privati. Alle ore 14.00 è attesa anche la tavola rotonda promossa da CNPI e Fondazione Opificium sul Conto Termico 3.0, in vigore da dicembre, per analizzare il ruolo dei professionisti e delle imprese nella riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, con particolare attenzione agli strumenti incentivanti e alle opportunità concrete per il settore impiantistico. A seguire, un approfondimento tecnico sui Data Center, in collaborazione con DEERNS Italia, proporrà soluzioni per ridurre l’impatto energetico delle infrastrutture digitali attraverso intelligenza artificiale, immersion cooling e fonti rinnovabili. Il 20 novembre il tema centrale sarà l’elettrificazione degli edifici, con un workshop dedicato al Real Estate e all’impatto della nuova normativa europea sulla valorizzazione immobiliare. Seguiranno due focus verticali: il primo in collaborazione con Prosiel, affronterà la sostituzione degli impianti a gas con sistemi elettrici integrati; il secondo, con il format Hotellerie 4.0, esplorerà le potenzialità della digitalizzazione negli hotel tra qualità dell’aria, automazione e comfort personalizzato. Il 21 novembre si passerà dalla scala dell’edificio a quella della città. Con il workshop From Building to City, realizzato con Smart Buildings Alliance, si discuterà di smart city, interoperabilità e digital twin, con al centro la nuova norma UNI 11973-2025, destinata a orientare l’evoluzione intelligente del tessuto urbano italiano. Nella stessa giornata si terrà anche il Meeting Nazionale Smart Installer, che ospiterà il progetto europeo LIFE-SKEMA, dedicato alla formazione tecnica per la twin transition, con ENAIP come capofila. Le quattro Piazze dell’Innovazione Cuore pulsante dell’area espositiva saranno anche quest’anno le Piazze dell’Innovazione, veri e propri hub tematici per l’approfondimento e il networking. A firmare i contenuti delle quattro aree saranno Smart Buildings Alliance (SBA) con From Building to City, AIBACS con la Piazza della Building Automation, KNX Italia con la Piazza dell’Integrazione e Rinnovabili con il Rinnovabili District, lo spazio interamente dedicato alla sostenibilità energetica e alle tecnologie emergenti. Torna il Rinnovabili District Anche nel 2025 il Rinnovabili District si conferma come uno spazio dinamico di confronto tra imprese, istituzioni, ricerca e professionisti. Tre giornate di talk, panel tecnici e momenti di networking animeranno un’area immersiva dedicata all’innovazione energetica e urbana. Mercoledì 19 novembre Focus su energie rinnovabili e modelli energetici emergenti: produzione distribuita, prosumer, multiutility e digitalizzazione dell’energia. Speaker confermati: ENEL X, RSE, IREN Mercato, Italia Solare, R2M Solution, Smart Domotic, GSE, LOYTEC, Schneider Electric, Politecnico di Milano, QUMULO. Giovedì 20 novembre Giornata dedicata alle Comunità Energetiche Rinnovabili, alla nuova EPBD IV e all’autoconsumo collettivo. Si discuterà di scalabilità, Smart Readiness Indicator e ruolo dell’EGE. Speaker confermati: E.ON Italia, Rödl & Partner, ENGREEN, EETRA, Consiglio Nazionale Ingegneri, ESCo E2.0, Energy Center del Politecnico di Torino, Asso EGE. Venerdì 21 novembre Al centro: storage, smart grid, idrogeno urbano e infrastrutture per la mobilità elettrica. Approfondimenti su tecnologie di accumulo e città intelligenti. Speaker confermati: PLENITUDE, PRYSMIAN, ECOFLOW, EXIDE TECHNOLOGIES, UFI HYDROGEN, Coordinamento FREE, H2IT. Uno spazio dedicato all’illuminotecnica, grazie alla collaborazione con ASSIL Anche l’illuminazione efficiente sarà protagonista a Smart Building Expo, grazie alla collaborazione con ASSIL, l’associazione confindustriale che rappresenta il settore dei sistemi di illuminazione. Un’area tematica sarà interamente dedicata a questa componente chiave per l’efficientamento energetico degli edifici. Un ecosistema integrato: la proposta di MIBA Il percorso di Smart Building Expo sui temi delle energie alternative e della città sostenibile si inserisce nella visione integrata promossa da MIBA – Milan International Building Alliance, il format fieristico di Fiera Milano che mette al centro l’edificio sostenibile, efficiente e sicuro. SBE si svolgerà infatti in contemporanea con: ● MADE Expo, evento di riferimento per l’edilizia in Italia ● SICUREZZA, tra i principali appuntamenti europei dedicati alla security e alla prevenzione incendi ● GEE – Global Elevator Exhibition, dedicata alla mobilità verticale e orizzontale Una sinergia strategica tra mercati complementari, chiamati a cooperare per costruire il futuro dell’edilizia e delle città intelligenti. Ti aspettiamo dal 19 al 21 novembre 2025 a Fiera Milano. Per ulteriori informazioni: smartbuildingexpo.it Link:rinnovabili.it/green-building/building/smart-building-expo-2025-parte-il-conto-alla-rovescia/

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Pergovetrate di Luigi Pagano: la prima azienda in Sardegna a integrare l’intelligenza artificiale

Pergovetrate di Luigi Pagano: la prima azienda in Sardegna a integrare l’intelligenza artificiale

Pergovetrate di Luigi Pagano: la prima azienda in Sardegna a integrare l’intelligenza artificiale nella progettazione di pergole bioclimatiche e vetrate panoramiche Olbia, Sardegna – 11/11/2025 – L’eccellenza artigianale incontra l’innovazione digitale: Pergovetrate di Luigi Pagano, con sede a Olbia, è la prima azienda in Sardegna ad aver integrato l’intelligenza artificiale (AI) all’interno dei propri processi di progettazione e vendita di pergole bioclimatiche, verande e vetrate panoramiche su misura. Un passo tecnologico pionieristico, reso possibile grazie alla collaborazione con Cleantech-Olbia.it , società innovativa specializzata in soluzioni digitali e automazione intelligente per imprese. Intelligenza Artificiale e Design: un binomio vincente Pergovetrate ha rivoluzionato il concetto di progettazione outdoor introducendo un sistema basato su AI e render 3D fotorealistici. Il cliente può oggi dare una foto della propria casa, giardino o attività e vedere in tempo reale come apparirà la pergola bioclimatica o la vetrata panoramica installata nel suo spazio. Un’innovazione che lascia ogni cliente sbalordito e pienamente soddisfatto, offrendo un’esperienza visiva precisa, emozionale e personalizzata. Grazie a questa tecnologia, l’azienda ha aumentato il volume di lavoro, migliorato l’efficienza interna e portato la customer experience a un livello mai visto prima in Sardegna. “Ogni volta che mostriamo un render, il cliente resta a bocca aperta. Grazie all’intelligenza artificiale implementata da Cleantech-Olbia.it, possiamo mostrare in anteprima il risultato finale, creando fiducia e trasparenza. È il futuro del nostro settore”, spiega Luigi Pagano, fondatore e titolare di Pergovetrate. Pergole bioclimatiche e vetrate panoramiche Made in Italy Il sito ufficiale pergovetrate.it presenta un ampio catalogo di prodotti personalizzabili: Pergole bioclimatiche in alluminio o legno con lamelle orientabili, automatizzate e resistenti agli agenti atmosferici. Vetrate panoramiche scorrevoli o impacchettabili, completamente trasparenti e senza profili verticali. Coperture e chiusure per terrazze, giardini e locali commerciali, perfette per tutte le stagioni. Tutte le strutture sono realizzate con materiali certificati e 100% Made in Italy, con un occhio attento alla sostenibilità, efficienza energetica e design contemporaneo. Un sito intelligente e interattivo Il portale pergovetrate.it è tra i più avanzati del settore in Italia. Integra un assistente virtuale multilingue capace di rispondere automaticamente alle domande dei clienti, fornire preventivi personalizzati, fissare sopralluoghi gratuiti in tutta Italia e persino generare render fotorealistici in tempo reale. Un sistema creato in collaborazione con Cleantech-Olbia.it, che dimostra come la tecnologia AI applicata al design e all’architettura possa migliorare concretamente l’esperienza d’acquisto. Espansione e visione Guardando al futuro, Luigi Pagano promette che Pergovetrate continuerà a migliorare e innovare, facendo dell’intelligenza artificiale un punto di riferimento per la soddisfazione del cliente. “Vogliamo che i nostri clienti vedano con i propri occhi prima di acquistare,” spiega Pagano. “Il nostro obiettivo è che rimangano veramente soddisfatti, perché il nostro lavoro è proprio questo: farli sentire felici. Oggi, grazie al render, ogni cliente può vedere la sua foto con le nostre pergole o vetrate in qualsiasi condizione atmosferica — pioggia, neve, sole o vento — e questo rende tutto più realistico e coinvolgente. Ma non ci fermeremo qui: presto aggiungeremo molte altre funzioni che ci permetteranno di soddisfare ancora di più le loro richieste.” Con questa visione, Pergovetrate di Luigi Pagano si conferma non solo un marchio di qualità, ma anche un simbolo di innovazione e avanguardia tecnologica in Sardegna e in Italia. Informazioni e contatti Pergovetrate di Luigi Pagano 📍 Sede: Olbia, Sardegna (Italia) 🌐 Sito web: pergovetrate.it 📞 Telefono: +39 349 1165020 📧 Email: info@pergovetrate.it Partner tecnologico AI: Cleantech-Olbia.it

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Un omaggio ai lavoratori che non finiscono in trend

Un omaggio ai lavoratori che non finiscono in trend

C’è un’Italia che non finisce in copertina, che non vive di viralità, che ogni giorno fa i conti con fatica, sudore e piccoli traguardi. Un’Italia fatta di gesti, valori, mestiere. Di persone che si sporcano le mani per costruire qualcosa che rimanga nel tempo. È l’Italia di chi coltiva, ristruttura, resiste. È la storia di chi porta avanti il proprio lavoro in silenzio, e nonostante tutto, continua a tenere duro per un futuro migliore. A loro, a chi non ha tempo per i trend dei social network ma non ha mai smesso di esserci, i RadioFrame21 - duo cinematic-rock romano formato da Danilo Garcia Di Meo e Danesh Chillura - dedicano “Sporco West” (Label 33/Virgin Italia), un brano interamente strumentale, dal suono ruvido e diretto, che pone al centro la forza di una parte del Paese spesso dimenticata dalle cronache, ma che ogni giorno manda avanti comunità, territori e famiglie. Un racconto musicale senza voce, ma con un volto: quello di una giovane donna che – nel videoclip ufficiale presentato in anteprima nazionale su Sky TG24 - lavora con le mani, salda, assembla, si affatica. Senza mai fermarsi. Nessuna scena patinata, solo l’eroismo quotidiano di chi crea la propria storia senza postarla o cercare qualcuno che la racconti, mentre tutto intorno corre, cambia e dimentica. Ed è proprio l’assenza di parole ad aprire uno spazio nuovo: uno spazio in cui l’ascolto non è guidato, ma accade. E in cui chi guarda e chi sente è chiamato a riconoscere quello che spesso non si vede, ciò che non finisce sui giornali perché non fa scalpore, ma tiene in piedi una nazione intera: la dignità dei lavoratori che la sorreggono, tra erbacce da estirpare e sogni da dipingere. «Abbiamo immaginato un suono che rappresentasse il gesto fisico e quello simbolico – spiegano i Radioframe21 –. Per noi “Sporco West” è un piccolo omaggio a chi continua a costruire anche quando sembra non serva più. A chi resiste facendo, non solo parlando.» Un omaggio che arriva in un Paese dove il lavoro resta un’emergenza sociale: secondo l’ISTAT, nel 2023, il 7,6% degli occupati rientra tra i cosiddetti “working poors”, con punte oltre il 14% tra gli operai e stipendi che non arrivano ai mille euro al mese pur avendo un impiego stabile. Sono muratori, operai, braccianti, artigiani. Mani che reggono l’economia senza mai finire nei trend di TikTok. Dati che fotografano un’Italia in difficoltà, cifre dietro le quali ci sono volti, storie, famiglie. “Sporco West” se ne fa carico e li porta sullo schermo trasformandoli in immagini: il video, diretto da Danilo Garcia Di Meo - che oltre ad essere membro del duo è da sempre un autore attento alle realtà invisibili e marginali -, presenta una regia asciutta, documentaria, priva di concessioni estetiche: un piano sequenza narrativo che racconta il lavoro come forma di presenza, il corpo come luogo di costruzione, la musica come struttura portante. La protagonista non è il simbolo di un’eroina epica: è una donna che porta avanti la propria vita giorno dopo giorno, trovando energia e bellezza nei gesti più concreti. È l’incarnazione di chi contribuisce alla comunità senza mai finire nei titoli di giornale. “Sporco West” non è però solo immagini. È anche – e soprattutto – suono. La cifra distintiva dei RadioFrame21 è una miscela personale di rock, ambient, colonne sonore, chitarre ruvide e stratificazioni elettroniche. Nel brano, questa ricerca diventa un paesaggio sonoro di frontiera che parla di chi si muove ai margini, di chi sceglie di fare, anche quando nessuno guarda. «Volevamo raccontare la forza che sta nella straordinarietà dell’ordinario: la capacità di portare avanti i propri progetti, i propri sogni, nonostante gli ostacoli – concludono -. È la nostra idea di libertà: non quella dell’engagement, ma quella costruita con sudore, fatica e volontà.» “Sporco West” porta avanti l’identità dei RadioFrame21: un laboratorio cinematic-rock che unisce radici rock-blues ed elettroniche con un’anima legata al mondo delle colonne sonore. Forse la musica non cambierà il mondo. Ma può ancora rifletterlo. Per farci riflettere. “Sporco West” lo fa: senza parole, ma con tutto il necessario. Un videoclip, un suono, uno scorcio di quotidiano. Non ci sono supereroi: solo la fotografia di quello che viviamo e vediamo ogni giorno, ma a cui ormai non facciamo più caso. Nessuna retorica, nessuna morale. Solo una storia che ha il sapore della vita vera. E un brano che, per una volta, la segue.

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“Emerett non conosce l’amore” di Anyta Sunday – Quando Cupido avrebbe fatto meglio a starsene fermo

“Emerett non conosce l’amore” di Anyta Sunday – Quando Cupido avrebbe fatto meglio a starsene fermo

“Emerett non conosce l’amore” è una rivisitazione moderna e queer di Emma di Jane Austen, con tutte le buone intenzioni del caso… ma purtroppo con risultati altalenanti. Il protagonista, Emerett “Lake” Lakewood, è quel tipo di amico che nessuno vorrebbe avere: invadente, caotico e convinto di sapere sempre cosa sia meglio per gli altri. Dopo essere rimasto “orfano” del suo migliore amico – sposatosi e quindi ormai perso per sempre alla causa – Lake decide di riempire il vuoto giocando a fare Cupido. Da lì in poi, la storia diventa una sequenza di feste, barbecue e tentativi di matchmaking che rasentano l’assurdo, fino a sfociare in un’improbabile relazione con Knight, il padre del suo amico. Il libro parte con una premessa simpatica e un tono leggero che promette una rom-com fresca e ironica. Tuttavia, la trama si disperde presto in situazioni forzate e personaggi che sembrano più funzioni narrative che persone reali. Le interazioni sono spesso poco credibili, i dialoghi scivolano nella teatralità, e l’emotività di Lake – che dovrebbe essere il motore della storia – finisce per renderlo semplicemente irritante. Ci sono però anche elementi riusciti: il ritmo è scorrevole, la scrittura di Anyta Sunday resta piacevole e il romanzo si legge senza fatica. Inoltre, il tentativo di esplorare dinamiche queer e un rapporto age gap con delicatezza è apprezzabile, anche se nel complesso l’esecuzione risulta goffa e poco naturale. La sensazione finale è quella di una storia potenzialmente tenera ma scritta con troppa leggerezza, dove le buone idee vengono soffocate da un protagonista ingestibile e da una narrazione che non si prende mai davvero sul serio. Un libro che intrattiene, sì, ma che lascia addosso anche un po’ di frustrazione: come un amico che ti vuole bene, ma che non smette mai di combinare guai. In sintesi: 💔 Personaggi poco realistici e sviluppo superficiale 💬 Dialoghi esagerati ma ritmo piacevole 🌈 Buone intenzioni, esecuzione incerta 🎯 Consigliato a chi cerca una lettura leggera, non a chi spera in un retelling profondo di Austen

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UNA VISIONE PRE ONIRICA

UNA VISIONE PRE ONIRICA

Ieri notte, prima che Morfeo mi accogliesse tra le sue braccia, ho avuto una visione, un bagliore dell'avvenire. Ho visto un mondo senza catene, senza il gelido respiro del dominio, un mondo dove il concetto di povertà è stato dimenticato, un mondo dove i nostri corpi non sono più logorati dalle malattie, ma soprattutto ho visto un mondo dove nessun essere umano ha la presunzione di ergersi sopra un altro, dove non esistono ne troni ne la presunzione di chi si crede superiore perché ha un conto in banca gonfio di soldi o perché si ritiene figlio di un Dio. Il paganesimo antico ci insegna che un altro mondo è già qui, in attesa di essere evocato dalla nostra volontà collettiva che costituisce la mappa per raggiungerlo. Chissà se prima di morire riuscirò a vedere realizzata questa utopia, non lo so ma so che vale la pena lottare e sognare e che questo mondo capitalista – monoteista un giorno diverrà un brutto ricordo.

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Conversazione sul tema "Gioacchino Murat: un Re tra storia e leggenda"

Conversazione sul tema "Gioacchino Murat: un Re tra storia e leggenda"

Giunge alla XXXI edizione la giornata di studi sul periodo napoleonico, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro studi “Gioacchino e Napoleone” denominata “Gioacchino Murat: un Re tra storia e leggenda”. Tale periodo, definito dallo storico calabrese Umberto Caldora come "decennio francese", è stato oggetto di incontri ai quali hanno partecipato autorevoli studiosi, che, nel corso di tali appuntamenti, hanno avuto modo di analizzare, e quindi far conoscere, diversi aspetti del periodo argomentato. Nel corso della nuova edizione sarà analizzato il tema “Gioacchino e Giuseppe Binda: una collaborazione che viene da lontano”. La nuova edizione registra la presenza, in qualità di relatore della ricercatrice toscana Elena Pierotti. La conversazione, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da lunedì 13 ottobre.

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